A settembre vien fora:rofizal ha scritto:Me par che no gavevo ancora riportado questo dal vecio sito de Trieste Mia.
Leo Castelli
Nato a Trieste il 4 settembre 1907
Morto a New York il 22 agosto 1999
Era proprietario di una famosissima Galleria d'Arte americana, che ha avuto molta importanza nella storia della Pop Art degli anni '60. Era diventato famoso per esser stato il primo a vendere la Campbell Soup di Andy Warhol.
Figlio del banchiere ebreo ungherese Ernesto Krauss, studia a Trieste e Vienna avendo una predilezione per la letteratura. Si laurea in legge all'Università di Milano, per occuparsi poi dell'ufficio di Bucarest e sposare la ricca ereditiera romena Ileana Shapira, meglio conosciuta come Ileana Sonnabend, che si occupava del commercio di opere d'arte.
Alla metà degli anni '30 lavora a Parigi, presso la filiale della Banca d'Italia. Qui conosce il surrealismo e nel 1939 apre la sua prima Galleria d'Arte in società con un progettista di mobili.
Arriva però la seconda guerra mondiale e così è costretto a spostarsi a New York, dove il suocero aveva importanti investimenti, con la moglie e la figlia Nina.
Durante la guerra lavora all'Ufficio dei Servizi Strategici, acquisendo la cittadinanza americana. Terminata la guerra alcuni membri di questo ufficio entrano nella CIA e in altri uffici governativi. Leo preferisce lavorare con il suocero nel ramo della maglieria. Ma un po' alla volta entra nel mondo dell'atre, all'inizio diventando rappresentante della Kandinsky e curando l'organizzazione per artisti dell'espressionsimo astratto, dei quali era divenuto amico.
Films:
Superartist (1967)
Painters Painting (1972)
(Painters Painting: The New York Art Scene 1940-1970)
Leo Castelli. L’italiano che inventò l’arte in America
di Alan Jones, con introduzione di Gillo Dorfles
Pp. 440, euro 18,00 - Collana: I timoni
A cento anni dalla nascita di Leo Castelli, Alan Jones ripercorre con passione e precisione la vita professionale e sentimentale del più grande gallerista di tutti i tempi. Con lo straordinario intuito del mercante d’arte Leo Castelli, nato a Trieste, scopre e valorizza, negli Stati Uniti, gli espressionisti astratti dell’Action Painting, pittori del calibro di Jackson Pollock e Willem de Kooning, i neodadaisti Robert Rauschenberg e Jasper Johns, i protagonisti della Pop Art, oltre che Frank Stella e Cy Twombly. Ma non solo. Quando nel ’62 Leo Castelli presenta nella sua galleria al 420 West Broadway le tele a fumetti di Roy Lichtenstein, New York rimane stupefatta e vagamente disgustata. Ma in breve tempo dovrà riconoscere che la proposta di quel minuto gallerista cambierà il corso dell’arte contemporanea. Leo Castelli ha saputo infatti intuire le potenzialità creative e innovative di un gruppo di giovani artisti, imponendoli al mondo intero e aprendo le porte di New York alle successive generazioni di galleristi.