Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916 - Isonzofront

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rofizal
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Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916 - Isonzofront

Messaggio da rofizal »

Dal vecio forum.

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Da AdlerTS
Inviato: Mer, 06 Lug 2005 17:56
Son stado una settimana in Germania per lavor e non go più avudo modo de seguirve (anche se prometo che recupererò :wink: ). Tutavia go sfrutado sti giorni per leger un bel libro: “Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916” de Alice Schalek, el cui titolo xe stado tradotto (?) in Isonzofront.

Veramente un bel libro. Ne esisti mille sulla prima guerra, ma questo, forse perché scritto da una donna, cogli anche aspetti dell’animo e se sofferma su dettagli particolari, come el contrasto tra la primavera in fiore ed el nero della morte.

La scrivi, per esempio:

"Oslavia si imprime subito nel ricordo. I mezzo alla natura fiorita, ebbra di colori, c’e’ una macchia gialla. Bisogna usare la parola “gialla” perché la lingua non ha nessuna altra per indicare […] questo colore intermedio tra il colore del zolfo e della fiamma, dell’argilla e della pelle dei cadaveri."

L'incipit xe:

"Perché leggere di guerra ? […] La vita quotidiana è già piena di discorsi sulla guerra. […] Le pochissime scarne parole in cui viene condensata per il pubblico [sono] battaglia, vittoria. Ci rendiamo conto che dietro queste parole c’e’ la morte di esseri umani ?"

Del fronte:

"Una distanza di mille passi, in Russia, in Serbia, rientrerebbe nella zona di pericolo, ma qui dove stiamo uno di fronte l’altro, petto contro petto, questa distanza è da considerarsi retrovia." Le trincee a volte distava pochi passi de distanza.

In merito all'"ordine" austriaco:

"Le abitazioni sono ridotte ad un groviglio di macerie ammucchiate […] strutture di ferro contorto, impalcature spaccate, tetti distrutti giacciono in cumuli bellamente e coscienziosamente accatastati, perché il comandante di Gorizia tiene la città nell’ordine più rigoroso."

A proposito degli Italiani (de cui vien più volte sottolineado el tradimento della triplice):

"I ritardi che avevano in tempo di pace i loro treni, li hanno ora i loro attacchi. […] A cosa è servita la loro preponderanza di forze, lo slancio, il coraggio, davanti al quale tutti i nostri soldati si inchinano con rispetto, se la mancanza di puntualità ha poi guastato tutto ? Egli [l’italiano] è disposto a sacrificare la vita per la patria, ma non gli entrerà mai in testa perché , per la patria, non è la stesa cosa se ciò avviene alle cinque od alle sei."

Le popolazioni dell'Impero:

"I Dalmati cantano canzoni croate. Accanto a me siede un combattente di lingua e cultura italiane. Canta con loro a gola spietata. - Due anni fa avrei strozzato chiunque mi avesse creduto capace di cantare insieme a loro. Ora anche gli altri cantano le mie arie altrettanto volentieri. Ma perché c’e’ voluta una guerra per fare di noi degli Austriaci ? E come saremo dopo ? [...] Tutte le nazionalità della monarchia sono state sulla quota 363 del Monte Plava: Tedeschi, Slesiani, Cechi, Dalmati, Rumeni ed Ungheresi. Anche gli Italiani, coloro che dovevano essere liberati, hanno tenuto la quota. Hanno preferito morire, ricacciando i liberatori dalla quota sanguinosa.

La nota curiosa:

"Le signore di Trieste hanno istituito un cinematografo ambulante, che da gennaio funge funziona due o tre volte al giorno per i nostri soldati."

Un libro veramente bel, da leggere senz'altro per capir la storia delle nostre zone.
"Tristemente" piacevole, intenso, avvincente ed emozionante.

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Re: Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916 - Isonzofront

Messaggio da AdlerTS »

AdlerTS ha scritto:Tutavia go sfrutado sti giorni per leger un bel libro: “Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916” de Alice Schalek, el cui titolo xe stado tradotto (?) in Isonzofront.
Dal sito http://www.babbaiabba.com:

Allo scoppio della prima guerra mondiale intellettuali austriaci aderirono con entusiasmo a partecipare, ognuno nella propria funzione, al conflitto. Il libro, raccolta di reportage di scrittori aderenti al Kriegspressequartier (Quartiere della Stampa di guerra) e destinati al fronte dell’Isonzo, ci consente di considerare la totalità dell’evento secondo un’analisi di interazione tra guerra e società, in particolare delle èlite culturali. Alexander Roda Roda, Karl Marilaun, Siegfried Geyer, Zoltán Franyó, Emil Kläger, ed in particolare Alice Schalek, conosciuta per il suo libro Isonzofront, apprezzato dal pubblico italiano, ma ancora “sconosciuta” per l’ulteriore produzione giornalistica, ci offrono uno spaccato della vita al fronte e delle città coinvolte nel conflitto, scevro da livore e da odio nei confronti dell’Italiano, ma progressivamente sempre più nostalgico verso la fine, quando ormai Trieste pareva perduta per sempre.

Scrittori austriaci sul fronte dell’Isonzo - Reportage del Kriegspressequartier


a cura di Marina Bressan con scritti di:

Ernst Goth, Sophie von Khuenberg, Bela v. Landauer, Siegfried Geyer, Zoltán v.Franyó, Moriz Müller, Paul Zifferer, Alexander Roda Roda, Karl Marilaun, P-r. (Premru), Karl Fr. Nowak, Richard Hoisel, Alexander Salkind, Franz Xaver Kappus, Nikolaus Lázár, A. Schwarz, Hugo Wolf, Hugo von Ball, Alice Schalek, v. B., Alexander Hübner Prakisch, L.v.B., Emil Kläger, Leonhard Adelt, Raoul Auernheimer

Edizioni della Laguna, Mariano del Friuli, 2012, pagine 240, ill. Euro 15,90

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Re: Am Isonzo. Maerz bis Juli 1916 - Isonzofront

Messaggio da AdlerTS »

A proposito del libro qua sora,
L’incontro con gli autori Marco Mantini e Marina Bressan avrà luogo

giovedì 4 aprile 2013 alle ore 18.00

presso la Biblioteca Comunale in Monfalcone, via Ceriani n. 10


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