I tesori di Trieste. un libro

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babatriestina
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I tesori di Trieste. un libro

Messaggio da babatriestina »

Un libro appena uscito, presentato oggi pomeriggio al Circolo della stampa, dei una delle direttrici dei musei civici, la dott Vidulli Torlo, che tiene spesso conferenze . Il libro vuol presentare le belle cose triestine in una edizione riccamente illustrata, e non buon prezzo, se non erro 35 €, bilingue italiano inglese in vista di una fruizione turistica. Molte belle immagini, brevi spiegazioni, titoli ad effetto "il più grande dinosauro d'Italia", "Trieste come l'Acropoli " per i propilei di san Giusto, e via via coi capolavori nascosti: il polittico do santa Chiara.. etc etc.. bene, c'è da dire che lei ha accesso ai musei e quindi può fotografare come e quando in giro per musei, chiese, collezioni private, ma... lo sapete che buona parte di quello che ci ha mostrato noi ce l'abbiamo sul forum??? :-D :-D :-D
da Antonio il dinosauro, ai bassorilievi del Campanlie a san Giusto, le storie di san Giuste trecentesche, la collezione dei quadri istriani..i palazzi neoclassici...una curiosità: c'è una foto della nuova Piazza delel Poste di notte che sembra pure bella! un giorno vado e cerco di farla simile e poi vediamo assieme..
c'è anche dell'ottimismo, quando parla di un magnifico palazzo neoclassico in riva al mare, povero palazzo Carciotti che nessuno sa cosa fare di lui, o della Bella collezione di pittura italiana ( ilustrata poi da un Cranach!) che è la collezione di arte antica che è chiusa al pubblico.. diciamo che possa essere un invito a far pressioni perchè le opere si vedano in pubblico. Dovrò ritornare al Museo Sartorio perchè sembra che ci siano delle donazioni nuove, E nemmeno s apevo che c'è una collezione Sambo a Palazzo Galatti..


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AdlerTS
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto: lo sapete che buona parte di quello che ci ha mostrato noi ce l'abbiamo sul forum??? :-D :-D :-D



I poderia metter el nostro link sulle guide turistiche :arf2_140:


Mal no far, paura no gaver.
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nonna ivana
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da nonna ivana »

AdlerTS ha scritto:
babatriestina ha scritto: lo sapete che buona parte di quello che ci ha mostrato noi ce l'abbiamo sul forum??? :-D :-D :-D



I poderia metter el nostro link sulle guide turistiche :arf2_140:
Non c'è alcun dubbio! :clapping_213: :clapping_213: :clapping_213:
Penso anche che siete più accessibili voi di un volume, per di più gratuitamente! :-D


ivana

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nonna ivana
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da nonna ivana »

Mi interesserebbe sapere quali siano i progettisti dei palazzi neoclassici che vanno dal 1840...1870 circa!

Ho presente il Teatro Nacional Dona Maria II in Piazza do Rossio a Lisbona (non ci sono mai stata!), e, ricordando molti edifici in Neoclassico anche da voi, mi incuriosisce parecchio!

Quali nome dei Palazzi di questo stile posso cercare anche da me nel forum?

Grazie!


ivana

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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Se vai alla pagina

https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=62&t=3155

cerchi "Case e palazzi" e ne trovi una lista. Non sono tutti neoclassici, ma poco ci manca credo ... ;-) . Molto bello ed elegante, anche se malandato è la rotonda Pancera di Pertsch. C'è poi il palazzo della Borsa Vecchia fatto da un suo concorrente. C'è poi il palazzo Carciotti, ed altri ancora.

Chiese, vado a memoria, sono sant'Antonio e la chiesa anglicana.

Nella stessa pagina trovi anche le chiese neoclassiche (a memoria ne vedo 2)


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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babatriestina
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da babatriestina »

nonna ivana ha scritto:Mi interesserebbe sapere quali siano i progettisti dei palazzi neoclassici che vanno dal 1840...1870 circa!
il Neoclassico qua non arriva al 1870,ma si ferma attorno al 1850 ma avevo incominciato con un paio di architetti neoclassici:


e stavo pensando a Nobile.
in genere si tratta di architetti di origine svizzera, spesso ticinesi, qua trapiantati.
Ti dò i nomi dei principali architetti neoclassici triestini:
Matteo Pertsch, Pietro Nobile, Antonio Buttazzoni, Giovanni Righetti il vecchio, Giuseppe e Domenico Righetti, Valentino Valle, Giuseppe Valle, G. P. De Puppi, V Presani, Nicolò Pertsch, Angelo Gorian, Domenico Corti, Giovanni Degasperi, Francesco Giordani, Francesco Brujn, Giuseppe Bardini, Antonio Butti, Francesco Camin, Andrea Fister, Giacomo Fumis, Bartolomeo Zucca, Giacomo e Carlo Marchini, Giacomo Ferrari, Francesco Scalmanin, Antonio Botta, Luigi Buzzi, Giovanni Pellarin, Giovanni croci, Giovanni Cumer, Francesco Turek, arch Vallon, Bonamelli, Furlan, Rusca, Carretti, Palese, Colnhuber, Catolla, Giovanni Berlam.


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nonna ivana
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da nonna ivana »

Grazie ad entrambi! :-D

Ero interessata ad artisti non triestini, che avessero collaborato nei progetti!

Cercavo Fortunato Lodi (Crevalcore 1806-1883) che dal 1842-46 ha costruito il Teatro Nacional di Lisbona, un po' dopo a Bergamo il Nuovo Palazzo della Pretura, oggi Palazzo del Comune, quindi dal 1851 per cinque anni titolare della cattedra di Architettura "Carrara", sempre di Bergamo!
Ha inoltre contribuito con progetti per la facciata del Duomo di Firenze; a Palazzi a Bologna, facciate di Chiese nella provincia ecc...


ivana

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babatriestina
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Re: I tesori di Trieste

Messaggio da babatriestina »

E vi copio questo, era il 2011
https://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/ar ... 19_01.html
"Tesori nascosti": langue la Galleria d'arte antica
Forse non sarà un trasferimento imminente, ma per la Galleria nazionale d'arte antica il destino è deciso. La Soprintendenza ha ottenuto dal ministero la somma di 3 milioni di euro per la ristrutturazione della parte anteriore di Palazzo Carciotti (foto), e in quella sede ha deciso di allestire la mostra dei quadri a suo tempo sfrattati dalle pareti di palazzo Economo, fatto che accadde quando con la riforma degli uffici locali del ministero dei Beni culturali i soprintendenti a Trieste divennero tre. E gli spazi pochi. Ora la Soprintendenza per i Beni architettonici si è trasferita in un edificio moderno di viale Miramare e per la collezione si è risolto il «rebus» della collocazione. D'altro canto, è proprio grazie alla necessità di esporre questi quadri «di Stato» che il ministero ha finanziato i restauri di un palazzo comunale. Dunque la collezione, in un certo senso, ha lavorato per Trieste. di Vanessa Maggi Merita senza dubbio una menzione speciale nella corposa lista dei "tesori nascosti", che fanno parte del patrimonio artistico della città. È la preziosa Galleria nazionale d'arte antica di Trieste, proprietà della Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. Acquistata negli anni '50 dallo Stato italiano per la neo-annessa città di Trieste, la Galleria, successivamente ampliata con ulteriori acquisizioni, si componeva in origine di un nucleo di una cinquantina di dipinti raccolti dal collezionista veneziano Piero Mentasti. Opere pittoriche su tela, tavola, rame ed affreschi, di scuola veneta, lombarda, ligure, emiliana, fiorentina, romana e napoletana, databili tra l'ultimo Quattrocento e l'Ottocento. Tra queste, un Bernini, un Crespi, diversi capolavori dello Schiamone. Nel 1970 vi si aggiunse un corpus di disegni del Canaletto e ancora, nel '77, il celebre dipinto di Cranach il Vecchio raffigurante Diana e Atteone. Una collezione che avrebbe colmato il divario tra le eccezionali collezioni contemporanee del Museo Revoltella e le testimonianze delle antiche vestigia della Tergestum romana e medievale, avvicinando la città alle espressioni dell'arte italiana rinascimentale e barocca. Nel tormentato dopoguerra triestino, del resto, era improrogabile il recupero di un patrimonio culturale che fosse prettamente italiano: l'acquisto di quadri, fatto raro in una fase di difficile ripresa economica e sociale, si spiega con la volontà, meglio ancora, con l'esigenza di sottolineare la riacquistata italianità di Trieste, di affermare la presenza forte dello Stato. Dopo una prima esposizione al castelletto di Miramare, le opere rimasero imballate fino al loro trasferimento a palazzo Economo, acquistato alla fine degli anni '70 come sede della Soprintendenza. Parte integrante della Galleria divennero allora lo splendido «Salone piemontese», decorato con una "boiserie" settecentesca e tele con soggetti dell'Antico Testamento, della «Gerusalemme liberata» e dell'«Eneide» e i dipinti stile liberty del «Ciclo del progresso», in origine alle pareti del Caffè della Stazione di Trieste. Gli ampi spazi dell'edificio sembravano destinati ad accogliere le opere della Galleria, le quali furono sì messe in mostra, ma in mezzo a scrivanie, telefoni, cumuli di fascicoli e documenti e visibili solo secondo l'orario di apertura degli uffici. Sfrattata da palazzo Economo per fare spazio a uffici, la Galleria fu allestita alle Scuderie del castello di Miramare, restaurate per l'occasione. Ma l'iniziativa non durò neanche il tempo di visitare la mostra. Lo spazio non era adatto alla buona conservazione e i costi troppo elevati. Le opere andarono in deposito. Grazie all'attuale soprintendente Luca Caburlotto la collezione, destinata altrimenti all'oblio, è diventata itinerante ed è così approdata quest'anno alle Scuderie del castello Visconteo di Pavia dov'è rimasta fino alla fine di luglio. Pare siano previste nell'immediato futuro una tappa a Gorizia, una a Lubiana e un'altra addirittura ad Helsinki. Una storia travagliata e paradossale, dunque: una collezione permanente che finisce esposta in mostre temporanee fuori dalla sua città di appartenenza. Specchio delle circostanze attuali: spazi e risorse che dovrebbero essere garantiti al patrimonio culturale e che invece sono immancabilmente insufficienti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

15 agosto 2011
Ovviamente te lo ga visto ti? e non parliamo di palazzo Carciotti, per non parlare dei 3 milioni di euro per palazzo carciotti,s empre più in rovina e sempre in vendita ma non lo compra nessuno

In pratica, le opere girano per mostre fuori Trieste, ma noi qua non l e possiamo vedere


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Piereto
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Re: I tesori di Trieste. un libro

Messaggio da Piereto »

No savevo che gaveimo una galleria nazionale a Trieste. Se vedi che tutti se ga dimenticato. Perché no tornar a verzer le scuderie de Miramar e far la la mostra permanente ?


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