Scrittori alla radio

Autori triestini famosi e no famosi, poesie, anche le vostre...
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rofizal
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Scrittori alla radio

Messaggio da rofizal »

Come go za acenado altrove oggi, tra el 1976 e el 1979 (circa) gavevo tignudo diverse trasmisioni nele radio libere de Trieste. Conterò altrove questa esperienza. Qua voio dir che alcune de queste trasmisioni iera dedicade anche ala prosa e ala poesia e ricevevo dele letere da chi gaveva piacer a farse trasmeter i propri scriti. Go conservado una parte de queste letere e me par bel riproporle qua. Xe una pagina de leteratura triestina, probabilmente mai publicada altrove, che podesi gaver anche un certo interese.

Per esempio questo primo raconto non xe anonimo, ma son stado una meza ora bona a pensar se sia più giusto meter o meno nome e cognome. La mula che ga scrito ga adeso una certa posizion e no so se la ga piacer a veder publicadi i sui scriti de 30 anni fa in forma non anonima. Magari sì, ma no go la certeza e no son sicuro al 100% de poder meter nome e cognome senza el suo permeso. Per cui la indicherò solo come Maura S. Se la dovesi leger e la preferisi che sia meso anche el cognome basta che la lo domandi. Devo dir che el raconto xe breve, ma molto carino. :-D


IL NETTUNO DELLA FONTANA

Fece un rapido movimento con il viso, due occhiate per vedere se arrivava qualcuno... ma era notte, ormai, e, chiuse le saracinesche dei bar e dei caffè, solo lo zampillo della fontana continuava il suo chiacchierio inconcludente. Un sorriso inaspettato, una decisione a lungo meditata. Il Nettuno posò la sua conchiglia sul bordo della vasca, e saltò giù, mentre le sirene distoglievano gli occhi, a disagio.

Non esistono foglie di fico, sul fondo del mare.

Il Nettuno si infilò silenzioso sotto il portico buio, dove risuonava monotona una goccia che ploc, ploc, ploc, scandiva l'inquietudine stanca di una fredda notte di dicembre.

Il fiato immobile nell'aria, e nidi d'ombra rimandavano l'eco veloce dei passi... per poco non inciampò nella gamba di un ubriaco che, addormentato, steso contro un angolo aveva la fissità di una marionetta dimenticata. Stette a guardarlo, quasi triste, ma già si avvicinavano altri passi, da dietro le colonne. Un uomo e una donna venivano, frettolosi, discutendo piano. Ma lei rideva, a volte, e la risata, troppo alta di toni per essere vera, si frantumava sui muri delle case addormentate. Si fece piccolo piccolo dietro un'automobile, e non lo videro. Li osservò passare sotto l'ombra di un albero dove non entrava la fioca luce del lampione, lo vide trattenerla, stringerla a sé d'un tratto. Le fronde ebbero un sussulto, poi nulla. Strinse gli occhi, cercò di frugare, invano, nel buio, rimase pensoso, accovacciato dietro la macchina, mentre un sorriso gli si accendeva nello sguardo. Sgusciò via piano, e rideva ancora. Tirò la coda ad un gatto vagabondo tra i resti del teatro romano, ma poi si nascose di nuovo, mentre poco più in là nascevano, su un muro, parole blu. E c'erano alcuni ragazzi, ma non parlavano. Solo uno, d'un tratto, diede un brevissimo ordine, e fuggirono tutti, chi di qua, chi di là. Ma sempre in silenzio. Si avvicinò, avevano lasciato a terra una bomboletta di vernice spray, e lui scosse la testa, fece per andarsene. Poi ci ripensò. Uno spruzzo... e già sul muro scivolavano clandestine onde leggere del mare, una barchetta e un sole, o forse una luna. Poi corse via anche lui, perdendosi tra le case che andavano acquistando i tratti lividi dell'alba. Ecco la piazza, ecco la fontana, la sua conchiglia, velata di brina.

Un'idea improvvisa, l'attimo per il suo solito curioso sorriso... baciò sulla bocca la sirena addormentata, le mise la mano sul seno.

La sirena gettò un piccolo grido soffocato, ma già una luce, per un istante, si era accesa a una finestra.

Nella piazza, tutto era immobile. Soltanto due grassi colombi andavano vicini, tubando confidenzialmente.

Maura S.


Ognuno sta solo sul cuor della terra
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Messaggio da rofizal »

Ancora una breve poesia, poi devo dedicarmi anche ad altro. :wink:


Primo amore

Sei qui, davanti a me
eppure non ho il coraggio
di sfiorare con la mano
i tuoi capelli

Mi guardi,
forse neppure mi vedi
ed io mi perdo
nel profondo dei tuoi occhi

Ridi, parli, canti,
mentre io vorrei farti tacere
chiudendo la tua bocca
con la mia

Luciana R.


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Messaggio da AdlerTS »

Cocola quela de Netuno


Mal no far, paura no gaver.

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