El nome volgare xè: Sigillo di Salomone
Ocio che el xè velenoso come el mughetto.
I fioreti bianchi con l'orlo verde i xè ascellari e i xè generalmente singoli, qualche volta ghe ne xè due. El fruto maturo, lo podè trovar più avanti, el xè come un biso viola scuro.
ciao
sum culex
Polygonatum odoratum
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Descrizione della Famiglia delle Liliacee o Gigliacee e altre notizie utili.
Liliacee o Gigliacee
(Liliaceae o Gigliaceae)
Importante famiglia dell'ordine delle Liliiflore tra le Monocotiledoni. Comprende circa 2100 specie sparse su tutta la terra, ma più frequenti nelle zone temperate e subtropicali.
Le Liliacee offrono un tipo di vegetazione assai caratteristico essendo per la più parte fornite di tuberi, bulbi, bulbotuberi, rizomi. Il oro periodo di vegetazione è in generale breve, per lo più in primavera o nell'autunno, cioè durante la stagione fresca e umida.
La fruttificazione precede di poco o coincide con l'arrivo del periodo secco, e allora, mentre i semi vengono dispersi e tutte le parti aeree della pianta disseccano e muoiono, l'apparato caulinare sotterraneo invece entra, come i semi, in una fase di vita latente e come tale può sopportare climi assai secchi o rigidissimi.
Il fiore delle Liliacee è regolare, generalmente grande, a cinque cicli, con gli elementi di un ciclo che regolarmente si alternano con quelli del ciclo precedente o successivo: calice e corolla petaloidi (sei tepali in due cicli di tre elementi ciascuno), sei stami pure in due cicli, infine un gineceo supero formato di tre carpelli opposti ai sepali.
I frutti sono delle capsule setticide ovvero loculicide, oppure delle bacche e la suddivisione delle numerose Liliacee nelle diverse sottofamiglie (Colchicee, Liliee, Asparaginee, Dracenee) tiene appunto conto del diverso tipo di frutto.
Liliacee o Gigliacee
(Liliaceae o Gigliaceae)
Importante famiglia dell'ordine delle Liliiflore tra le Monocotiledoni. Comprende circa 2100 specie sparse su tutta la terra, ma più frequenti nelle zone temperate e subtropicali.
Le Liliacee offrono un tipo di vegetazione assai caratteristico essendo per la più parte fornite di tuberi, bulbi, bulbotuberi, rizomi. Il oro periodo di vegetazione è in generale breve, per lo più in primavera o nell'autunno, cioè durante la stagione fresca e umida.
La fruttificazione precede di poco o coincide con l'arrivo del periodo secco, e allora, mentre i semi vengono dispersi e tutte le parti aeree della pianta disseccano e muoiono, l'apparato caulinare sotterraneo invece entra, come i semi, in una fase di vita latente e come tale può sopportare climi assai secchi o rigidissimi.
Il fiore delle Liliacee è regolare, generalmente grande, a cinque cicli, con gli elementi di un ciclo che regolarmente si alternano con quelli del ciclo precedente o successivo: calice e corolla petaloidi (sei tepali in due cicli di tre elementi ciascuno), sei stami pure in due cicli, infine un gineceo supero formato di tre carpelli opposti ai sepali.
I frutti sono delle capsule setticide ovvero loculicide, oppure delle bacche e la suddivisione delle numerose Liliacee nelle diverse sottofamiglie (Colchicee, Liliee, Asparaginee, Dracenee) tiene appunto conto del diverso tipo di frutto.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
Poligonatum Odoratum
Detto anche : Poligonatum officinale, Polygonatum officinalis All., Convallaria polygonatum L.
Sigillo di Salomone, Sigillo di Salomone comune, Sigillo di Salomone odoroso, Ginocchietto.
Inglese: Lily-of-the-Valley
Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, sottofamiglia delle Asparagacee.
Erba perenne con grosso rizoma a larghe cicatrici, fusto angoloso con foglie ellittiche e fiori bianchi solitari. Cresce nei luoghi selvatici dei boschi, dal mare alla regione montana della penisola e fiorisce da maggio a giugno. E' alta da 10 a 50 cm.
Pur essendo la pianta considerata medicinale, il frutto, che è una bacca scura, è velenosissimo contenendo gli stessi veleni del Mughetto. Esso contiene la convallarina e la convallamarina (glucosidi tossici) che possono creare confuzione mentale, convulsioni e anche la morte. (3)
Il rizoma disseccato e polverizzato viene utilizzato (uso esterno) per distorsioni, contusioni e per eliminare i foruncoli. (3)
E' simile al Polygonatum multiflorum, che però ha più fiori ascellari (da 3 a 5).
Bibliografia :
(1) Grande Dizionario Enciclopedico, Torino, 1939
(2) Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso, Poldini-Giotti-Martini-Budin, Trieste, 1992
(3) Fiori del Carso, Pino Sfregola, Trieste, 1990
Detto anche : Poligonatum officinale, Polygonatum officinalis All., Convallaria polygonatum L.
Sigillo di Salomone, Sigillo di Salomone comune, Sigillo di Salomone odoroso, Ginocchietto.
Inglese: Lily-of-the-Valley
Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, sottofamiglia delle Asparagacee.
Erba perenne con grosso rizoma a larghe cicatrici, fusto angoloso con foglie ellittiche e fiori bianchi solitari. Cresce nei luoghi selvatici dei boschi, dal mare alla regione montana della penisola e fiorisce da maggio a giugno. E' alta da 10 a 50 cm.
Pur essendo la pianta considerata medicinale, il frutto, che è una bacca scura, è velenosissimo contenendo gli stessi veleni del Mughetto. Esso contiene la convallarina e la convallamarina (glucosidi tossici) che possono creare confuzione mentale, convulsioni e anche la morte. (3)
Il rizoma disseccato e polverizzato viene utilizzato (uso esterno) per distorsioni, contusioni e per eliminare i foruncoli. (3)
E' simile al Polygonatum multiflorum, che però ha più fiori ascellari (da 3 a 5).
Bibliografia :
(1) Grande Dizionario Enciclopedico, Torino, 1939
(2) Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso, Poldini-Giotti-Martini-Budin, Trieste, 1992
(3) Fiori del Carso, Pino Sfregola, Trieste, 1990
- Allegati
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- babatriestina
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- Località: Trieste, Borgo Teresiano
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Re: Polygonatum odoratum
ecco qua, mi stavo per zontar disendo Eco un'altra foto e pur controllo sul libro: qua xe più de uno o due fioretti insieme, quindi dovessi esser no el odoratum ma el Polygonatum multiflorum. Ieri sul carso sloven
meno comun, sempre velenoso.
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"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)