Il sentiero n 43 è un vecchio sentiero che incominciava Opicina, adesso un poco fuori, all'altezza del sottopassaggio ferroviario, passa accanto alla foiba di Opicina, dietro il laghetto di Percedol e tutto pianeggiante raggiunge la stradina che congiunge Monrupino con Fernetti. La attraversa e sale sul monte Orsario Medvedjak e si conclude sulla cima.
La parte pianeggiante, che oggi non vi posto, è un possibile percorso per andare a piedi da Monrupino a Opicina, anche se la costruzione dell'autostrada ha un po' rovinato la parte iniziale, la parte in salita invece è un tripudio di colori autunnali, e difatti vi avevo postato, soprattutto la discesa per una variante del sentiero n 3, nel post Autunno
Oggi, nonostante la giornata non soleggiata, abbiamo percorso la seconda parte del sentiero 43, col gruppo tutela Ambiente Montano del CAI con la guida del prof Dario Gasparo che ringrazio per le interessanti illustazioni dei diversi punti toccati.
Il Monte Orsario è diventato Riserva Naturale regionale.
Una prima piantina, dal tabellone alla base, mostra l'itinerario:

( nota: la tabella contiene un errore, perchè scrive Riserva Monte Lanaro..)
lasciamo il punto in cui arriva il sentiero dal lato pianeggiante

e come vedete, si trovano querce e tante foglie rosse. principalmente quello c he è detto sommacco, e invece è Cotinus coggyria, ma troveremo altri arbusti e alberi fra il giallo ed il rosso lungo l cammino.
Una sinfonia di colori:

il segnavie del sentiero che segna l'attraversamento della rotabile

lo scotano ricopre le pietre bianche

all'inizio, una deviazione a destra porta ad un laghetto artificiale, vasca di raccolta

Non si è visto un raggio di sole, ma se non piove e si torna asciutti c'è da star contenti

le "foglie rosse" a volte sono gialle- qua sotto le querce. Che querce? principalmente roverelle, ma mi è sembrato di riconoscere anche roveri..

e il segnavie è messo anche sulle querce

sosta per vedere la varietà di licheni su un tronco caduto

il sottobosco è un tappeto colorato

il segnavie ci rassicura che siamo sulla strada giusta (non che ci siano assai possibilità di errore!)

le querce ( saranno roverelle?) sono ancora verdi

sulle pietre, i licheni rosa

segnale alquanto sbiadito

questo è invece vistoso

deviazione a sinistra per una seconda vasca di raccolta

attorno alla quale le foglie sono coperte di perline di rugiada

rientriamo sul 43

siamo saliti ed entriamo in un bosco di roverelle e altri arbusti cedui

la tabella ci raccomanda di andare a destra, da sinistra confluisce il sentiero n 3

come se non bastasse la tabella, c'è il segnale sulla pietra

nel bosco, compare qualche pino, ne troveremo una pineta sotto la cima

con bacche di rose ( alias stropac**)
i segnavie indicano il doppio sentiero

ci attende un gomito del sentierino

qua ci stacchiamo dal n 3, che passa sotto la vetta, per salire in cima

e troviamo uno dei cartelli intimidatori di una volta,c he ci stiamo avvicinando al confine, ormai non ci sono più problemi!

sotto la cima, versante nord, resti di un edificio

a cavallo del confine, adesso ci si può anche scherzare, una volta.. un po' meno!

la vetta è stata modificata, soianandola e aggiungendo una vedetta di legno, queste due foto sono dell'anno scorso


oggi soffiava un po' di bora

Il panorama comunque non è da disprezzare nemmeno oggi, quello in fondo dovrebbe essere l'Auremiano, la Vremsica, un monte battuto dalla Bora


qua invece la vista è verso Nord, la chiesa di Monrupino- Repentabor

scendendo, incontriamo un cavaliere, un vecchio compagno di gite

negli ultimi tempi si vedono molti cavalieri sul Carso

e prima di scendere definitivamente, facciamo una diversione verso un campo solcato, cioè una pietraia, che presenta una curiosità:


qualcuno si è divertito a creare dei pinnacoli di pietra per tutta la zona!

Più drammatico in bianconero...

c'è come una specie di ricovero centrale


adesso potete sbizzarrirvi a cercare chi lo ha fatto e perchè.
posso assicurarvi che non c'è traccia di cera , quindi scartiamo cene notturne druidiche a lume di candela, e nemmeno direi che possano esser rimasti così in piedi da assai anni.
Ma troveremo magari chi ci racconterà magari per scherzo di druidi, o di celti, o di proto-chissàcosa.. o magari si immaginerà di aver trovato un circolo di pietre preistorico.
E con questo, finisco questa parte di sentiero 43, invitandovi a percorrerlo prima della caduta delle foglie rosse.

molto interessante!
E' bellissimo andar per sentieri...di zone petrose ne ho viste, a Drò, nel Trentino, ma quelle sono un po' vecchiotte, ed è poco comodo da andare a "manomettere"!!!

Io invece ho fatto un giretto di un'ora, alle 16, ma era così buio che non ho potuto fotografare niente.
In un giardino c'era un bellissimo arbusto con rami a larghe foglie verde chiaro e, volti verso il basso, come in un lampadario a molte luci, pendevano delle campanellone giallo chiaro, affusolate con un calice prolungato...chissà se ci ripasserò e lo ritroverò fiorito, proprio strano, perché erano tutte sullo stesso piano, come lampadine...

che belle foto hai fatto ! Grazie !

Sembra che l´indicatore stradale mostra la strada verso Austria,
sembra la nostra bandiera

Molto bella la tua passeggiata, anche senza sole!

babatriestina ha scritto:Più drammatico in bianconero...

Bel!
A ocio diria che xè esperimenti de "stone balancing"... ma de un principiante, perchè in giro che xè gente che fa robe impresionanti!


http://www.vogliaditerra.com/photoblog/ ... -balancing
http://www.youtube.com/watch?v=f78bKrtBoHA

Siamo andati ieri sul monte Orsario/Medvedjak. Speravo di incontrare l'orso che si dice d'inverno venga a visitare il Carso triestino, ma niente.

Integro le foto qui sopra con qualcun'altra. Intanto il termometro che hanno messo in vetta sotto alla vedetta di legno (2 gradi e mezzo sotto, contro i 7 positivi in città)



Poi una foto del cielo, piuttosto chiuso, ma che ci ha graziato e risparmiato la pioggia



Una foto un poco più in grande della rocca di Monrupino



Il monte Nanos, dal caratteristico profilo (è l'unico che riesco a riconoscere sempre con sicurezza.



E un campo solcato con le pietre finalmente lavorate dalla corrosione meteorica (la foto un poco per la luce non felice e un poco per la mancanza della tridimensionalità purtroppo rende molto male l'effetto)

Franco ha scritto:

babatriestina ha scritto:Più drammatico in bianconero...

Bel!
A ocio diria che xè esperimenti de "stone balancing"... ma de un principiante, perchè in giro che xè gente che fa robe impresionanti!


http://www.vogliaditerra.com/photoblog/ ... -balancing
http://www.youtube.com/watch?v=f78bKrtBoHA

Questa foto la ga fata un mio collega a San Martino in Valle (Martinšćica), Cherso. Par de no, ma el me disi che i xe alti anche un metro e mezzo !

i puristi sono contrari a questi pinnacoli, dicendo che alterano la disposizione naturale

Oggi son passata per l'Orsario, ma non per il 43, ma per il sentiero 3...
però, giunta alla strada asfaltata, ero stanchetta ( venivamo dal Lanaro!) ho deciso di tagliar corto ed ho preso il 43 nella parte bassa verso Opcina. Molto ben segnato

è pianeggiante, con una zona di landa ed una più di bosco. L'autostrada ... passa sotto, in galleria!
Oggi c'erano un po' di fiori, in particolare l'inebriante profumo dei ciclamini






interessanti alcuni campi solcati