Il sentiero n 12 è il sentiero che va da Prosecco all'Obelisco, parallelamente alla ben più frequentata Strada Napoleonica, passando nei boschi per le alture.
Ripercorso ieri, da monte Grisa:
Incomincia il primo tratto sul sentiero asfaltato che da monte Grisa va verso campo Romano

lungo una recente via crucis

a un certo punto il sentiero si stacca a destra (DOPO un primo bivio segnato in giallorosso che non c'entra. se ci si addentra nei boschi come ci passai una volta, ci si trova fra rovi che sembra il castello di Rosaspina, frequentati da caprioli indisturbati)

dal alto verso il mare, tracce di lavori, probabilmente le fortificazioni della II guerra

ci sono due cimotti, questo è la vetta del monte Gurca

( sembra che ci fosse anche qua un castelliere)
di fianco, parallela. è comparsa una nuova strada forestale

le due non si incontrano, anche se vi sono collegamenti
nella pineta, vecchie tracce di sfruttamento della resina

vengono lasciati gli alberi caduti che attraversano il sentiero

( così almeno un o passeggia tranquillamente senza venir investito dai bikers)
altri alberi morti sono in piedi, ospiti di nidi di picchi ( dico bene, esperti?)

il secondo cimotto

a destra, un cippo di arenaria, ma senza alcuna scritta apparente: cosa ci fa qua?

una cinta di pietra

Un ingresso di grotta: la Grotta del Monte Gurca?

dopo un incrocio con una forestale, un cartello nuovo:

è il segnale recentemente riscoperto, che indicava il nord da palazzo Biserini, allora sede dell'Osservatorio Astronomici dell'Accademia di Commercio e Nautica

altro incrocio con forestale, e il sentiero si allarga verso la Vetta di Poggioreale
Hanno perfino messo delle panchine e dei cartelli esplicativi

il sentiero è ormai comodo e largo, adatto anche alle bici

anzi, dopo diventa addirittura per un tratto asfaltato

e arriviamo alla Vetta di Poggioreale, con edifici dell'aquedotto

Davanti al quale c'è il cippo Bidischini Burgstaller

ieri in posizione infelice per la luce ed ombra.
Avrebbe comunque bisogno di un restauro, sia per evidenziare la scritta




che per ripulire l'alabarda dai licheni

Ma.. guardiamo meglio lo spiazzo:

a destra c'è il cippo, ma a sinistra nella foto si vedono dei ruderi e guardando meglio:


ALPINAD
( Alpina delle Giulie?) Devono essere i resti della vedetta di Opicina o vedetta Ortensia ( vedere )

altre tracce di elementi curvilinei

anche la casetta diroccata dietro ( non vi metto la foto) sembra essere stata una bella casetta nelle foto d'epoca della vedetta..

subito dopo, una breve discesa. è si è all'Obelisco, per il tram o l'autobus n 4.

Ciao a tuti, son un iscrito fresco de giornada, se pol dir che l'inchiostro devi 'ncora sugarse sul libreto de matricola, ma girando un poco pel forum go za trovado diverse robete che me sai piaxi... queste foto un poco meno... no perché no le sia belisime, ma perché le me ricorda che xe de un mucio de tempo che no go ocasion de farme una caminada come Dio comanda sul nostro Carso (che vergogna). Per no parlar del fato che devo portarghe i fioi! E un gireto come quel descrito saria un otimo inizio per lori!
Grazie, babatriestina, ben fata!!!

me ga ssai piasso el tuo nome, propio patoco!
mi xe anni che giro per el Carso, ma i primi anni iera sempre qualchedun che me portava, che co volevo andar mi, volevo andar sul lanaro.. e finivo sul Piccolo Lanaro perchè sbagliavo el sentiero. Cussì col tempo me go imparado a andar per conto mio, cartina ala man zerte volte.. e po ogni volta vedo qualcossa de novo ( vedi stavolta el pilastrin de mira, che gavevo leto sui giornai ma no savevo dove) e po recentemente i ga cambiato qualche numero de sentiero. Cussì volessi far una picia guida, sentier per sentier.. porta i fioi, che anche mi go cominciado le domeniche che me portava papà!

ben rivado OrcoTocio,
saluti

Anche mi go comincià de picio a andar a caminar in Carso con papà e mama... nianche no zerco de contar le domeniche pasade in Rosandra o a farse el sentier che da Proseco, pasando per Sales, riva fin sul Monte Coste. L'ultima volta che lo go fato xe stada un impresa, perché i stava scavando come danài per far l'autostrada e i sentieri iera tuti un rimitùr.
Go anche un vecio (per modo de dir) libro dei sentieri del Carso, ma esendo un fiatìn datado, go come paura che se provàssi a seguìr le indicazioni, me ritroveria in Jugo (si! go capì! no xe più Jugo ma Slovenia, ma el modo de dir resterà, mi credo, per sempre), perciò la tua idea de farghene un novo novente no xe per niente stralòcia, anzi. Se pò el xe anche coredà de qualche bela foto come quele che go visto...
Brava mula!
E grazie anche a VetRitter per i saluti, che xe ciaro che ricambio e alàrgo a tuta la clàpa del forum.
Ciao Muloni!

Mi go tre libri sui sentieri del Carso:
1 el più vecio, xe el Chersi del anni 50, el primo del dopoguerra che voleva descriver tuto quel che se podeva far senza sconfinar. Ormai ga valor storico, sia per certe descrizioni ( presempio le storie sul elettricità del castel de Duin) e po perchè alcuni sentieri xe dismessi e ga cambiado i numeri
2 molto discorsivi, ma purtropo corredai de foto non eccelse in bianconero, quei de Cannarella-Sfregola
3 dettagliai, ma con carte solo schematiche i due de Durissini/Nicotra Guida ai sentieri del Carso Lint.

Fin a allora, no se podeva far carte topografiche che el confin iera zona militar. Adesso ghe xe due carte al 25.000, ma se scopri sempre qualcossa de novo: el sentier forestale che go visto domenica no xe su nissuna carta!

quattro passi oggi...
altro pezzo della Vedetta Ortensia, e il resto è nascosto dall'edera..


una parte dei tabelloni è piena di scritte


il sottobosco fuori dal sentiero, verso Monte Grisa

è ancora contrassegnato dal 12 il pezzettino da Monte Grisa alla vedetta Italia, anzi è segnato il collegamento dalla terrazza panoramica, senza dover tornare sulla strada,c ome era un tempo.
La vedetta mostra cedimenti


e i "pastrociadori" non l'hanno risparmiata


Il bel tratto panoramico verso la Napoleonica

zona esposta al mare, clima più mediterraneo, prosperano le euforbie ( ) che stanno iniziando a fiorire

babatriestina ha scritto:a destra, un cippo di arenaria, ma senza alcuna scritta apparente: cosa ci fa qua?

Mi dicono che si tratta di cippi del catasto franceschino del 1861 e questo segnava il confine fra Barcola e Contovello.