Un tempo andare da Sappada al passo del Mulo era un tipica gita di tutto rispetto con i suoi 1150 metri di dislivello. Oggi è più facile: una seggiovia, aperta d'inverno e anche nell'alta stagione estiva, porta a Sappada 2000. Da là ai laghi d'Olbe ci sono 150 metri di dislivello, un poco ondulati. La via più corta ha qualche passo un poco scivoloso; esiste una via più lunga che passa dietro al monte della Piana che non ha questo inconveniente (ma è un poco più lunga).
I laghi d'Olbe sono tre laghetti ridenti e meritano la, ormai, facile passeggiata. Se non c'è troppa gente e vi allontanate un poco potrete sentir fischiare e vedere le marmotte che abitano numerose in quelle zone.
Questa foto è fatta salendo al passo del Mulo, che si raggiunge partendo dai laghi d'Olbe, 200 metri più in alto per una strada sostanzialmente agevole. Il nome del passo deriva, sembra, da un episodio della prima guerra mondiale, perché su questi monti, Italiani ed Austriaci se le dettero di santa ragione. Questa è una fortificazione sul passo del mulo da cui si ha una vista mozzafiato sul monte Peralba che è di fronte.

Prendendo il sentiero che va a destra, dai laghi d'Olbe si sale al monte Lastroni, la salita è appena appena più lunga, 300 metri di dislivello dai laghi. Salendo, la vista sui laghi è un poco più aperta ed è bellissima la sequenza quasi gotica dei campanili del monte Rinaldo.
Continuando a salire si incontrano anche qui resti di fortificazione della prima guerra che non possono non farci riflettere sulle sofferenze che questa guerra ha portato.
Dalla cima del monte Lastroni merita fare una foto panoramica a 360 gradi.
Se non volete prendere la seggiovia, vi consiglio di salire ai laghi d'Olbe dalla Baita del Rododendro, per il vallone della miniera, dalla strada che va verso le sorgenti del Piave..