L`emigrazione italiana in America.

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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Mandi:
sicuramente è stato un momento di richiamo sublime!
Esperienze e storie belle o angosciose di.....EMIGRAZIONE dovrebbero certamente esser state lette ed interpretate nel caso specifico di questa cerimonia di commemorazione.
Direi: Sebbene in Trentino è guardata con attenzione la realtà degli immigranti, non era l' occasione precisa da citare storie proprie d' IMMIGRAZIONE, secondo me.... :roll: :-)


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mandi_
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da mandi_ »

Scusa Elisa : ho saltato proprio la parola chiave(la mia solita fretta...), ma non ho sbagliato tutto: sono state lette poesie e prose sul tema dell’emigrazione e dell' immigrazione, argomenti vicini nelle tematiche e molto attuali.
Mandi


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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Il Iº giugno di tre anni fa il distastro aereo del volo dell'Air France Rio de Janeiro-Parigi precipitato nelle acque dell'Atlantico è costato la vita a 228 persone, di cui tre vittime trentine: Giovanni Battista Lenzi, Rino Zandonai e Luigi Zortea, in missione in Brasile per incontrare le comunità trentine create in quel paese dall'emigrazione.
Nessun sopravvivente.
Tra le prime salme recuperate ed identificate si trovava quella di Rino Zandonai.
Come ogni anno: a Trento, in Argentina ed in Brasile ricordo ufficiale e memoriale per questo trentino che non fu un emigrante bensì fu di famiglia, in quanto convinto ed assiduo assistente degli emigrati trentini.
Un sentito R.I.P per Rino e per tutte quelle vittime nella loro incerta sepoltura.

Data incidente: 1 giugno 2009.
Luogo: Oceano Atlantico Sud, nei pressi dell'Arcipelago di San Pietro e San Paolo.
Partenza: Brasile. Aeroporto Internazionale Galeao di Río de Janeiro
Destinazione: Aeroporto Charles de Gaulle di Parigi.
Passeggeri: 228
Vittime: 228.


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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Con compiacimento riprendo possesso ed ho sottomano l' immagine recuperata della storica targa omaggio affissa a Trieste, portata a conoscenza da una accorta forumista.
Non puo mancare, ad ogni effetto, questo riferimento-ricordo sotto il presente argomento. :-)
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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Emergenza emigranti Europa, 4 settembre 2015.

Gravi problemi umanitari, flussi migratori e la ripartizione, Mare Nostrum strumento di emergenza trasformato in PONTE verso Europa ma non senza un grande “scalo” in Italia e l’ opera perversa delle mafie che intervengono....tanto difficili da combattere!
Osserviamo come era diverso -stupefacente!- in altri tempi l’ accoglimento…

"GIORNO DEGLI IMMIGRANTI IN ARGENTINA
Vecchio "Hotel de los Inmigrantes" nel porto di Buenos Aires, Argentina, attualmente il Museo dell'Immigrazione

Il 4 settembre si celebra in tutta l’Argentina il Giorno del immigrato da quando è stato istituito con Decreto n ° 21.430 del 1949. Tale data è stata scelta per commemorare l' arrivo di immigrati nel paese in memoria della disposizione rilasciata dal Primo Triumvirato nel 1812, che ha offerto "protezione immediata a persone di tutte le nazioni e le loro famiglie che intendono prendere la residenza nel territorio dello Stato, garantendo il pieno godimento dei diritti dell'uomo nella società , purché non disturbino la quiete pubblica e rispettare le leggi del paese”.

Il preambolo della Costituzione Argentina dal 1853, fa riferimento a " tutti gli abitanti del mondo che desiderano abitare sul suolo argentino " e nell'articolo 25 ribadisce la promozione dell'immigrazione: " Il governo federale deve favorire l'immigrazione europea e non possono limitare o imporre alcuna imposta sul ingresso nel territorio argentino degli stranieri che arrivano con lo scopo di lavorare la terra , migliorare le industrie e l'introduzione e l'insegnamento delle arti e delle scienze ".

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"In cerca della Terra Promessa..."
"In cerca della Terra Promessa..."
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Piereto »

E si, i tempi erano diversi, e il mondo era meno popolato, e il surplus di abitanti europei poteva raggiungere delle terre ancora vergini e scarsamente abitate, anche una opportunità di sviluppo per gli Stati ospitanti. Oggi il mondo è sovrappopolato, non ci sono terre vergini, e i nuovi arrivati aumentano i problemi di convivenza nei paesi ospitanti e non costituiscono una risorsa bensì un peso, come costituiscono un peso per i paesi natii da dove provengono i profughi. Ci sono Stati natii che non sanno gestire il surpluss di abitanti, ma che possiedono le risorse in materie prime per garantire una vita migliore ai loro abitanti, e ci sono Stati ospitanti che corrono il rischio di regredire a forme di povertà diffuse, delinquenza e quant'altro. Non è una emergenza passeggera ,ma un problema senz'altro globale che non può essere gestito dalla sola Comunità europea. L'Asia è stato da sempre il serbatoio dell'aumento degli abitanti del pianeta, e ora ci si è messa anche l'Africa grazie all'aumento delle cure mediche e allo sfruttamento di risorse minerarie che ha portato un piccolo contributo al miglioramento delle condizioni familiari. Ma come sempre le velocità delle nascite è superiore a quella del miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie. Questa situazione non può altro che essere gestita da un organismo sovranazionale e mondiale. Ma l'ONU e un ente burocratico poco operativo sul territorio e le sue risoluzioni non vengono quasi mai rispettate, e fatte cadere molte volte dalle potenze che lo sostengono finanziariamente. Che dire poi di quelle nazioni che hanno firmata anche la carta dei diritti dell'uomo e poi agiscono in maniera del tutto opposta uccidendo gli oppositori dei loro governi?.


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