L`emigrazione italiana in America.

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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

La Martha Wassinton (Washington)
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Mal no far, paura no gaver.
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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

"Persone indimenticabili: Berta Stuparich Cosulich......
Così ci raccontò di quando in estate andò in viaggio sulla Marta Washington nel 1914, col suo papà comandante, con la mamma e sua sorella Iole. Scoppiata la guerra, la nave fu sequestrata a New York dove rimase fino alla fine, nel 1918. Fu un periodo bellissimo in cui ebbero tutta la nave a loro disposizione.....padrone assolute di quella bellissima nave.... e andavano a scuola accompagnate da due poliziotti....."


http://www.lussinpiccolo-italia.net/fog ... ino_31.pdf


Che storia!

Poi, nell' anno 1925 la Marta Washington arrivó al porto Buenos Aires -Argentina- carica di emigranti furlani, giuliani, istriani e dalmati. Sembra che non ci siano testimoni di ulteriori viaggi della medesima nave verso il sudamerica.


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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Sempre nel tema emigrazione, i ricordi affiorano ineludibili. Come questo, fortuitamente vincolato a Trieste. Esiste ancora tra gli oggetti familiari del passato questa logora busta che contiene una lettera ricevuta dal mio papà nell' anno 1951, dalla sua cugina di Trieste che abitava in via Belpoggio.
Questa cugina, in una precedente missiva, con affettuose e nostalgiche parole 'consolava' mio papà per aver preso
quella via d' uscita e gli augurava di "poter sistemarsi laggiù con tutta la famiglia ed inviarla verso una miglior fortuna".
Forse le ultime lettere ricevute in emigrazione da questa cugina.
E poi....il silenzio, chissà, probabilmente, a causa della lontananza. :shock:

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babatriestina
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da babatriestina »

Un paio di miei cugini, negli anni Cinquanta, si trasferirono in Argentina, ma non so esattamente dove. Poi, uno rientrò in Italia e si stabilì a Torino, con la moglie e le figlie, nate in Argentina, che ancora parlano anche in spagnolo ai loro bambini, l'altro invece.. mandò a casa a Trieste la moglie ( mia cugina) e i figli e lui... rimase in Argentina con una nuova moglie argentina :evil: . Una triste storia familiare..


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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Una triste storia familiare.. Baba, veramente!
Quando l' accordo familiare non ha un fondamento forte, non si potrà stabilire di chi è la colpa delle disunioni, per il fatto che ne contribuisce in maggior misura lo sradicamento migratorio.
Casi analoghi a quello che descrivi, abbondano! Visti e uditi!
Mogli che non hanno accettato di seguire il marito....anche!
Donne del luogo di arrivo, che offrono confort alla solitudine senza importare se si tratta di capifamiglia e riescono a disfare ogni legame legale.... fin troppe!
Ma anche uomini (bravi nella propria patria), a cui il male dello 'strapianto' fa perdere la bussola,
ee via dicendo...


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Nona Picia »

Quand'ero piccola, all'epoca della migrazione, ho avuto degli amici coetanei che sono emigrati con i genitori in Argentina a Buenos Aires e mi ricordo che mi era dispiaciuto molto. Quando poi mi sono sposata, la mia nuova vicina di casa aveva pure lei un figlio a Buenos Aires :-) e pure con lo stesso cognome dei miei amici :-)


Ciao ciao
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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Inmigración.
Llegada de inmigrantes al puerto de Buenos Aires, Argentina, 1910


Arrivo di immigranti al porto di Buenos Aires, Argentina, 1910.
Trovata per caso, in occasione della Giornata Nazionale dell' Immigrante, questa immagine che colpisce e che stupisce perchè richiama inevitabilmente il ricordo e ricalca il panorama trovato davanti a noi quarant'anni dopo: medesime caratteristiche, medesimo 'rebalton'! Eppure, immagine che evoca e ricrea un capitolo di storia mai scordato da una stragrande moltitudine..... :-) :-) :-)
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da VetRitter »

almeno qualche notizia leggera in un argomento triste..
la nuova Miss America ha origini Quarnerine, San Piero ai Nembi.
foto dal "Piccolo"
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Elisa
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

AMERICA: grande parola! :shock:
Sarà intrascendente, ma è questo caso della Miss in cui si scopre con persuasione che si deve accettare che soltanto gli abitanti degli USA si appropriano quell’ aggettivo “americano”: ….utenti americani, attori americani, miss America, tutta gente appartenente agli Stati Uniti.
Gli abitanti dell’ America del Sud, invece, si riconoscono soltanto se denominati con l’ aggettivo di loro appartenenza a una determinata nazione sudamericana, sebbene tutti gli abitanti dall’ Alaska fino alla Terra del Fuoco siano “americani”….. :-) :-) :-) :-) :-)


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da VetRitter »

eh, è vero.. almeno consoliamoci con il fatto che quel nome gli è stato dato da Amerigo Vespucci..
saluti


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da nonna ivana »

Elisa.... per me è America tutta: io dico sempre Nord America e Sud America...specifico se parlo degli USA!

Buona giornata estiva...qui siamo immersi nella nebbia fittissima!!!


ivana

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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Elisa ha scritto:Su questa targa che dispone a provare intensa emozione e riconoscenza, si ravvisa il ricordo dei cittadini giuliani partiti per terre lontane, senza differenziare per quali terre e compresa la terra sudamericana, senza dubbio.
Ricordo benissmo com' era illustrativa quella targa fotografata da Babatriestina! (Peccato che l' abbiano fatta dileguare...!!!!)

Ecco che nella recente circostanza (10 febbraio 2011) di una commemorazione con partecipazione della comunità italiana, nella capitale argentina Buenos Aires, abbiamo avuto l' occasione di vedere messo in luce lo stendardo-insegna della collettività degli emigrati giuliani in Argentina:


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Elisa ha scritto:
Elisa ha scritto: Ecco che nella recente circostanza (10 febbraio 2011) di una commemorazione con partecipazione della comunità italiana, nella capitale argentina Buenos Aires, abbiamo avuto l' occasione di vedere messo in luce lo stendardo-insegna della collettività degli emigrati giuliani in Argentina:

STENDARDO DELLA FEDERAZIONE GIULIANA DELL' ARGENTINA
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da 1382-1918 »

Araldica, questa sconosciuta! Orribile!

Sembra piuttosto lo stendardo della sede argentina della Lega Nazionale.


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Ciao 1382-1918,

:offtopic:

ma oggi (ieri, per voi) hai percorso il forum dopo esserti alzato con il piede sinistro?


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Nona Picia
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Nona Picia »

Non t'arrabbiare Elisa! :arf2_140:


Ciao ciao
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Elisa »

Noooo!, cara Nona Picia!

No calentarum,
Largo vivirum!


que in pseudo-latino-argentino, verrebbe ad essere:

......non arrabbiarsi per poter vivere a lungo..... :-D :-D :-D :-D :-D :-D


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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da Nona Picia »

Meno male! :-D


Ciao ciao
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Re:

Messaggio da Elisa »

babatriestina ha scritto:sui giornali hanno parlato di 7 minuti di caduta, non so perchè.
7 minuti del genere, non li augurerei al mio peggior nemico.
La sola speranza è che dicono che si siano verificati rotture di finestrini, o latri danni collaterali che possano aver posto fine alla loro vita prima.
Notizie del giorno d' oggi, a due anni della tragedia.
http://www.universy.it/2011/06/il-1-giu ... rance-447/

........"Secondo questa prima ricostruzione, l’aereo sarebbe precipitato per tre minuti e mezzo a 200 Km/h prima di schiantarsi contro al superficie dell’oceano...."
"Il 1 giugno 2009 la tragedia del volo Air France 447
L'Airbus A330-200 decollò dall'aeroporto Galeão di Rio de Janeiro, diretto all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi".


""Era lunedì 1º giugno 2009: l’aereo scomparve dai radar mentre sorvolava l’oceano Atlantico, poche ore dopo il decollo. A bordo dell’Airbus c’erano 216 passeggeri (dieci italiani, e molti di nazionalità brasiliana e francese) e 12 membri dell’equipaggio: nessuno è scampato alla sciagura e molti corpi non sono mai stati ritrovati.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, appena informato del disastro, chiese “al governo e alle amministrazioni coinvolte di fare tutto il possibile per ritrovare la traccia dell’aereo e fare al più presto luce sulle circostanze della scomparsa”. Nel pomeriggio, si recò personalmente all’aeroporto di Parigi, mentre le autorità francesi chiesero al Pentagono l’assistenza dei satelliti militari per provare a localizzare l’aereo.
......
Nei primi giorni di maggio 2010 gli investigatori dissero che la causa del disastro probabilmente era stata un guasto ai sensori di velocità; solo le scatole nere, ritrovate sul fondale oceanico l’1 e il 3 maggio 2011, potranno chiarire definitivamente la dinamica dell’incidente e le sue cause.
Secondo questa prima ricostruzione, l’aereo sarebbe precipitato per tre minuti e mezzo a 200 Km/h prima di schiantarsi contro al superficie dell’oceano; ...""
......
Veramente da non augurare a nessuno!!! Meglio ricordare i tre trentini e tutti quanti quei poveri infortunati, senza trattenere il pensiero sui tragici minuti di patimento! :shock:


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mandi_
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Re: L`emigrazione italiana in America.

Messaggio da mandi_ »

Sono stata alla commemorazione, Elisa. Sono stati ricordati alla Campana Lenzi, Zortea e Zandonai . In loro onore ha cantato il coro della Sosat e sono state lette poesie e prose sul tema dell’immigrazione.
Mandi


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry

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