Senza dubbio il tuo scritto espande buonumore. Morire ubbriaco…dev’ essere un’ esperienza inedita!
Ecco che noi abbiamo vinto la tentazione di guardare l’ eclisse dato gli eccessivi consigli. L’abbiamo goduta perfettamente alla televisione, il cielo era completamente sereno.
Sì, molto bello, plausibile il grande gesto della squadra di calcio. La squadra di River Plate ed altre hanno aderito alla Rete Solidaria ed hanno aperto gli stadi per dare alloggio a “abitanti della strada” a causa della bassa temperatura attuale. Ma vorrei precisare: quali catabombe Ciancele? Certamente si tratta di un errore di traduzione, il vostro quotidiano voleva dire “gli stadi” .

Probabilmente il giornale avrà inteso i sotterranei, cioè i vani sotto terra, tipo spogliatoi o qualcosa di simile. Insoma andove che no je zima.

Anticipo, fascino irresistibile, da esperienza unica.
Immagini Internet delle “Serranías del Hornocal”, montagne colorate, lontane e delle quali non avevo notizia, a nord ovest argentino, a Humahuaca provincia di Jujuy.
Dal balcone difronte ai maestosi monti, che tra alcune settimane raggiungeremo in autopullman, si desterà la meraviglia della simmetria e dei colori….

Serranias del Hornocal

Son contento par ti che te gabi la posibilità de conoser meio la nova patria. Par che sia cave de ocra, come in Francia, in Provenza. Meti 'ncora qualche foto co' te pol. In Internet se vedi anca ben. In una Foto xe do torpedoni. Volevo squasi domandar in qual die do te son.

Ciancele....no vedo l' ora de eser lì en quel posto! Sarò lì fra poc, el mes che ven, alor el mè svago sará quel de fotografar e pó dopo spartir i panorami!

Ci siamo! Ecco la catena Serranía de Hornocal variopinta, tutta una tavolozza di colori che offre la natura, nella provincia di Jujuy a 1400 km. da noi. Montagna situata vicino alla città di Humahuaca si raggiunge per strada di ghiaia che ci lascia su un balcone-parcheggio all’ altezza di 4300 metri s.l.m. davanti al maestoso monte di 4700. Dal balcone osserviamo colori (14 dicono….) da imitazione di pitture rupestri….in una geometría favolosa. Durante il viaggio beviamo il tè di coca e…si consiglia di succhiare un involtino di tre foglie di coca verde collocato tra la mandibola e la guancia e cosí fatto non ho avuto il disturbo del mal di montagna andino.

Serranía...

Meraviglie di zona di montagna visistate. Colline “sette colori” a Purmamarca

Zona di VICUÑA Nome scientifico: : Vicugna vicugna FOTO INTERNET
Animale selvaggio, specie protetta, dal pelo-fibra (lana) molto pregiata, fibra animale più cara disponibuile nel mercato.

Visita ad importanti risorse del nordovest: Salinas Grandes, un deserto salato a 4.000 m.s.l.m., superficie di 212 km2. L’ origine data da un esteso periodo tra 5 e 10 milioni di anni, quando la conca si coprì di acqua procedente da attività volcanica. Drenaggio per evaporazione. Ascoltare e credere…..

Da Humahuaca, dopo 54 km. di curve e controcurve tra impressionanti panorami arriviamo a Iruya, una località “tesoro nel cuore delle Ande” a quasi 3000 metri s.l.m. Popolata fin dal 1653, l’ economia consiste nell’ allevamento e nella coltivazione nonchè nel baratto. La località e dintorni sono protetti dall’ Unesco fin dal 2002.

Sulla cordigliera delle Ande. VERSO PASO DE JAMA, confine internazionale con il Cile. Ancora a 4000 metri di altezza.
Spettacolare “Cuesta de Lipán” (pendio di montagna). La strada è ripida, vertiginosa, a zigzag in quasi tutta la sua estensione. Principale rotta commerciale transitabile tutto l’ anno tra Argentina, Cile, Paraguay e Brasile.

Rovine di Quilmes. SACRE Rovine di Quilmes, su trenta ettari in provincia di Tucuman. ORA MUSEO, terstimonio eterno della resistenza del Popolo Quilmes. Rovine testimonio silenzioso della tragica storia del più esteso insediamento precolombiano.

ANFITEATRO NATURALE a Salta. All’ ingresso troviamo coppia di ciclisti olandesi (marito e moglie) che percorrono il Sudamerica da Ecuador a Ushuaia.

E finalmente, a conclusione del presente viaggio infinitamente soddisfacente, un omaggio ai “cardón” dall’ aspecto di sentinelle su quasi tutto il territorio visitato.

spettacolare!

Elisa ha scritto: ↑lun 26 ago 2019, 22:13 E finalmente, a conclusione del presente viaggio infinitamente soddisfacente, un omaggio ai “cardón” dall’ aspecto di sentinelle su quasi tutto il territorio visitato.

250 milioni di anni fa la Germania era un mare e pertanto abbiamo molto sale, specialmente sul confine con l'Austria. Miniere di sale.
Son contento per te che la gita ti sia piaciuta e grato per le foto che ci fai vedere.
Il cardon sembra però il classico gestaggio, detto in americano the finger e in tedesco Stinkefinger.

Flora: EL CARDÓN, Echinopsis atacamensis, tipo di cactus chiamato Cardón de la Puna o Cardón de la Sierra, è una specie che abita in zona di montagna o altopiani del centro-ovest dell’ America del Sud e nella regione molto particolare del nordovest del territorio argentino che dal punto di vista geografico mostra ambiti e paesaggi di grandi contrasti tra caretteristiche climatiche, storia, leggenda, tradizioni e gli abitanti che la integrano.
È un albero perenne , carnoso, verde, coperto da aghi spinosi. Abita suoli arenosi e ghiaiosi che praticamente non presentano humus e che quasi durante tutto l’ anno non ricevono precipitazioni atmosferiche.
Qui il cardón trova il suo posto nel mondo.
Può raggiungere i sette metri di altezza e può superare i trecento anni di vita.
In agreste semplicità e silenzio, nel Parco Nazionale Los Cardones (El parque nacional Los Cardones legalmente parque y reserva nacional Los Cardones) i cardón austeri custodiscono il cammino dell’ antico impero Incaico e della singolare Valle Incantata che serbano le vestigie di un ricco passato.

El Cardón