Storia dell'emigrazione italiana

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Elisa
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Storia dell'emigrazione italiana

Messaggio da Elisa »

Forse un primo cenno sull' emigrazione italiana in Europa....

Molti anni fa ho avuto occasione di leggere i commoventi racconti della scrittrice triestina Elda Fietta su libri che circolavano tra gli emigrati. Per un più esatto ricordo dovrei ricuperare i racconti, comunque ho sempre ricordato il nome dell' autrice di "Stampe per via" e "Con la cassèla in spalla", attinenti all' emigrazione italiana in Europa, con riguardo all' emigrazione trentina.

Elda Fietta, nata nel 1946 a Trieste (Università anno accademico 1969-1970 filosofia e lettere) e dove è stata insegnante di lettere. Per parte di padre però è originaria della valle di Tesino e suo nonno è stato venditore di stampe. Forse per questo, e certamente per l’affetto che porta a quella gente e quei luoghi dove ha da sempre trascorso le sue vacanze, ha scelto come tesi di laurea la ricostruzione storico-antropologica dell’epopea dei venditori di stampe. Nel 1972 compare un suo saggio storico per il catalogo della mostra Stampe per via, che per la prima volta porta alla conoscenza del grande pubblico questa storia. Nel 1987 la prima edizione del presente volume.

Si viene a conoscenza dei molto interessanti particolari e delle difficoltà affrontate dai venditori ambulanti o girovaghi che portavano le stampe nella 'cassèla' di legno sulla spalla attraverso l' Europa arrivando fino in Russia, per vendere le stampe dell' industria veneta Remondini di Bassano del Settecento, come pure la storia della caratteristiche (manuali?) di composizione di quelle stampe, e di come si siano stabiliti i Remondini nella lontana Russia......


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Messaggio da Elisa »

Purtroppo non ho ricuperato i libri dell' autrice triestina Elda Fietta, ma allo scopo di accertare interessanti circostanze è molto utile questo libro "I racconti di Casteltesino" dell' autore Ermanno Pasqualini, appassionato dei luoghi nativi dei Fietta antenati di Elda, venditori di stampe.
Il libro, editato da Centro Stampa Gaiardo -Borgo Valsugana- Trento- 1988-, è un regalo della Provincia Autonoma di Trento -Attività culturali a favore dell' emigrazione trentina all' estero.

Questo commercio di stampe da parte dei Tesini divenne così importante che i Remondini fondarono una loro succursale-deposito proprio a Pieve Tesino, perchè le forniture fossero ancora più rapide e dirette. I tesini diffusero queste stampe, trasportandole inizialmente a spalla in ogni paese d' Europa; giunsero anche in Messico, in Australia, in Giappone e nell' Africa del Sud.
Nel volume "Stampe per Via" la dottoressa Elda Fietta precisa che nel 1781 c' erano ben 170 "Capicompagnia" tesini alle dipendenze della Ditta Remondini. Nel 1881 (giusto un secolo dopo) i nomi dei girovaghi ambulanti muniti di regolare licenza erano 552; numero quindi notevole, tenendo conto che la valle contava circa 6000 anime. Il documento rilasciato dagli uffici comunali di Tesino, detto "Fede di Sanità" certificava, in latino, che il suo possessore "era incensurato ed inmune da qualsiasi malattia ed autorizzato a portare sulle spalle libri, immagini di carta in vario modo dipinte e a farne commercio".

Segue una appassionante pagina di cui scrive Pasqualini: "Ho riportato fedelmente quanto scritto dalla dott. Elda Fietta, perchè io stesso non avrei potuto usare un linguaggio più rapido e adatto ad introfurre i capitoli che seguiranno sui "Posters" del mio proavo, ed il rilancio del commercio ambulante di stampe".


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Re: Storia dell'emigrazione italiana

Messaggio da Elisa »

Continuazione Emigrazione (ITALIANA) TRENTINA in Europa:
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Sensibile alle vicende dell’ emigrazione trentina in Europa: Le vicende dei Tesini in Belgio:

""I Tesini e il Belgio
Dopo la Russia, il Museo per Via continua il viaggio sulle tracce degli ambulanti del Tesino
Per Via. Museo tesino delle stampe e dell'ambulantato
Imprenditori dell’immagine. Le vicende dei Tesini in Belgio
Al museo trentino Per Via oltre 40 pezzi originali, in gran parte provenienti da collezioni private belghe.
Sarà inaugurata venerdì 1 luglio la mostra di stampe “Imprenditori dell’immagine. Le vicende dei Tesini in Belgio”, frutto della collaborazione tra la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e l’Institut Royal du Patrimoine Artistique del Belgio.
L’esposizione raccoglie i frutti del simposio internazionale The Tesini, surprising catalysts in the development of the image in Belgiumin the 19th century organizzato lo scorso 17 marzo a Bruxelles, in cui è stato possibile approfondire il particolarissimo caso di studio costituito dalle vicende dei venditori tesini che, sbarcati nei territori dell’attuale Belgio per vendere la loro mercanzia – raffigurazioni riprodotte a stampa – finirono per aprire fortunate imprese commerciali, introducendo nuove tecniche di stampe e legando i loro nomi allo sviluppo di un modo nuovo di intendere l’immagine: la fotografia.
Un Museo che ricostruisce la storia di quella zona al confine con il Veneto in cui, a partire dalla metà del Seicento e fino alla conclusione della Seconda guerra mondiale, l’ambulantato ha costituito una componente essenziale dell’economia.
……..

La mostra, curata da Elda Fietta, raccoglie oltre 40 pezzi originali, in gran parte provenienti da collezioni private belghe, e sarà ospitata nelle sale del Museo, che in quest’occasione verrà dedicata alla memoria del dott. Alberto Milano, grande collezionista ed esperto di stampe, nonché prezioso collaboratore del Museo, scomparso improvvisamente il 2 maggio scorso lasciando incompiuto questo progetto a cui aveva fino ad allora attivamente lavorato. Il percorso espositivo permetterà di rivivere le vicende dei Tesini in Belgio attraverso le stampe che essi stessi produssero e che per la prima volta vengono portate nei luoghi di origine dei loro editori. Quanti approdarono in Belgio trovarono un ambiente culturale particolarmente favorevole alla stampa, grazie anche ad una legislazione più favorevole di altri paesi in materia di libertà d’espressione
Altrove, infatti, misure e controlli più restrittivi erano un limite importante per chi, vendendo immagini, veicolava di fatto anche le idee – religiose, politiche e morali – che queste rappresentavano. Dapprima i Tesini si limitarono a vendere nei loro negozi le stampe e le carte da parati acquistate altrove: ma presto risalirono la filiera produttiva e diventarono essi stessi editori di stampe. Gli studi promossi dal simposio di Bruxelles hanno portato a identificare ben 15 editori tesini operanti in 8 diverse città belghe, attivi nella prima metà dell’Ottocento. Quando, negli ultimi anni del ‘700 venne inventata la litografia, i commercianti tesini furono i primi a diffonderla in Belgio, guadagnando fette crescenti di mercato grazie alle loro vedute di città, con carte geografiche e mappe, con raffigurazioni di costumi tipici e riproduzioni di opere d’arte realizzate con questa tecnica. Spesso ampliavano la gamma dei loro prodotti anche a oggetti “d’ottica, fisica e matematica” e l’invenzione della fotografia (1839) non li trovò impreparati. Alcuni di loro sperimentarono la dagherrotipia in quello stesso anno a Gand e Namur, altri si dedicarono definitivamente alla fotografia, contribuendo ai continui progressi che avrebbero reso sempre più popolare questa nuova tecnica di riproduzione delle immagini.""
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Vue-du-Phare-et-des-Bains-d-Ostende_imagefullwide copy.jpg (103.37 KiB) Visto 874 volte


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