Ucraina: la Crimea

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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

le quattro figlie in un'immagine ufficiale, piuttosto nota
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ed in una più informale
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Olga
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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

andando verso Sevastopoli, ci fermiamo su una collina a questo recente monumento commemorativo
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se era proprio la Cernaia, non saprei
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i campi incominciavano a coprirsi di papaveri, il fiore dei campi di guerra, dicono
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http://it.wikipedia.org/wiki/Ossario_italiano_di_Crimea
L'Ossario italiano di Crimea era un insieme di monumenti funebri dedicato alla memoria degli ufficiali del Regno di Sardegna caduti nella Guerra di Crimea.
L'Ossario fu eretto nell'agosto 1882 sul monte Hasford, in località Kamari, dove durante gli eventi bellici era stato installato l'Osservatorio Piemontese (Osservatorio dei Sardi). Era situato in faccia al Mar Nero, e significativamente posto presso alcune fortificazioni erette in tempi andati dalla Repubblica di Genova.
Il sacrario principale, di forma piramidale, era dedicato alla memoria del generale Alessandro La Marmora e dei generali Rodolfo Gabrielli di Montevecchio e Giorgio Ansaldi, tutti ricordati con apposite iscrizioni. In seguito a sottoscrizione popolare, le loro spoglie furono traslate in Italia nel 1911 a mezzo dell'incrociatore Agordat, nell'ambito delle celebrazioni per il cinquantenario dell'Unità d'Italia.
Altri monumenti circondavano il sacrario, tra cui una cappella a croce greca e altri minori, che contenenevano le spoglie di caduti o ne ricordavano il sacrificio.
Durante la Seconda guerra mondiale, l'ossario, il sacrario piramidale e le altre strutture furono severamente danneggiati dai bombardamenti da parte delle truppe tedesche. Nel 2005 è stata eretta a Cadikoi (quartiere del Corpo di Spedizione) una stele in memoria dei caduti.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

Una breve sosta a Balaklava, un specie di fiordo tipo le Bocche di Cattaro,c he ospitò anche la flotta sottomarina russa. la famosa carica di Balaklava avvenne sulle colline vicine
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in alto, resti di un forte genovese

a Sevastoboli, un monumento circolare
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ospita un diorama che vuole commemorare l'assedio di Sevastopoli della guerra di Crimea, di cui si vantano per la resistenza nell'assedio e mostrano un momento in cui respinsero un attacco, ma alla fin fine Sevastopoli cadde


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

a Sevastopoli eravamo il 9 maggio, giorno in cui celebravano al guerra patriottica, per loro 1941-45 e si vedevano persone andare al gran raduno, con medaglie di un tempo. Non dimentichiamo la presenza della flotta russa nel porto.
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e-- via in treno per Odessa!


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Un po' fuori tema
babatriestina ha scritto:Immagine
Faccio notare la frase "Regno di Sardegna". I Savoia erano re di Sardegna e, credo, ma qui mi correggerete, principi di Piemonte. Per cui il regno d'Italia prima e la repubblica italiana poi sono in realtà l'evoluzione del regno di Sardegna e, da un punto di vista giuridico, la Sardegna e non il Piemonte dovrebbe essere vista come la cellula iniziale dell'Italia attuale.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Un po' fuori tema


Faccio notare la frase "Regno di Sardegna". I Savoia erano re di Sardegna e, credo, ma qui mi correggerete, principi di Piemonte.
erano soprattutto dapprima conti e poi duchi di Savoia, dai tempi dell'anno Mille,d irei... Il regno arrivò con quell'infornata di regni, che spuntarono come funghi fra la fine del Settecento ed i primi anni dell'Ottocento in tutta Europa, soprattutto in Germania: regno di Baviera, regno di Sassonia, re in Prussia, regno d'Olanda, più tardi il regno del Belgio, regno di Hannover , regno del Wuerttenberg... e son sicura che ne ho dimenticato qualcuno!
in Italia per secoli "il regno" per antonomasia era quello antico, di Napoli -a volte con e a volte senza la Sicilia- che risaliva ancora ai medievali Normanni d'Altavilla.
I Savoia acquistarono la contea di Torino prestissimo, agli albori della dinastia, per matrimonio e il titolo di principe di Piemonte era diventato quello dell'erede, ma non saprei dire così sui due piedi da quando. la Sardegna arrivò loro assai tardi, dopo uno scambio mi pare con la Sicilia , ma curiosamente scelsero quella per il nome del neo-Regno


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: la Sardegna arrivò loro assai tardi, dopo uno scambio mi pare con la Corsica, ma curiosamente scelsero quella per il nome del neo-Regno
devo correggere un errore madornale.Al termine della guerra di successione spagnola, inizi del Settecento, ai Savoia venne assegnato il regno di Sicilia, ex dominio spagnolo e il riconoscimento del titolo di re, che loro chiedevano come eredi dei re di Cipro. Ma dopo alcuni anni ed alcune guerre venne loro tolta la Sicilia ed assegnata invece la sardegna. Ma il titolo di re rimaneva.. e venne collegato alla Sardegna. Il regno di Sicilia invece era riconosciuto come regno fin dal medioevo.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da danilo43 »

Me iera scampado questo topic. :clapping_213:
Baba, te son una bomba. A scoppio ritardato ! ;--D


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

è un argomento di attualità, purtroppo.
In effetti la Crimea, presa dai Russi nel Settecento agli ultimi khanati tartari ( e rimpiango che non siamo riusciti a visitare Bakchisaray) è stata assegnata all'Ucraina pur essendo come si vede anche da statue e monumenti culturalmente russa, La casa di Cechov, le memorie imperiali e dei granduchi, Sebastopoli città più volte assediata dagli assedi celebrati ( e alla fine conclusi favorevolmente per gli assalitori) la flotta russa tuttora ospite.. purtroppo non ho foto della festa russa a cui hanno partecipato gli altri viaggiatori perchè ero un tantino influenzata e me ne stavo buona buona quel giorno- e in realtà la stessa Kiev medievale è madre culturalmente e religiosamente sia della Russia che dell'Ucraina . Con l'occasiome del viaggio avevo cercato di documentarmi, ma ogni libro letto mi faceva capire che non era semplice capire fondo le storie di là.
Mala tempora currunt laggiù adesso e dire che due anni fa era rose e fiori almeno all'apparenza.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

In questi giorni si evoca la guerra di Crimea, ovviamente possiamo leggerla su wikipedia, libri specializzati di storia, enciclopedie.. per curiosità ho buttato l'occhio su due libri scolastici diversi, e vi riporto il testo, fino alla pace:
il testo1 è anteriore al testo2

testo1
Lo zar Nicolò I mostrò la sua ambizione quando pretese dal sultano, ch'egli chiamava "l'ammalato di Costantinopoli" il protettorato sopra i cristiani dell'impero ottomano.Se l'avesse ottenuto, la Russia avrebbe avuto sempre un pretesto per immischiarsi nelle faccende interne della Turchia. La Porta, incoraggiata dalla francia e dall'Inghilterra, respinse quella pretesa e vane riuscirono le trattative avviate a Vienna tra le grandi potenze. Il contegno spavaldo tenuto a Costantinopoli dell'ambasciatore russo Menscikof affrettò lo scoppio della guerra. L?Austria, che secondo il sistema politico di Metternich, voleva difendere l'integrità della Turchia, s'unì durante la guerra alle potenze occidentali, la Prussia invece rimase neutrale. In tal modo la combinazione politica creata dalla santa Alleanza era definitivamente cessata.
I Russi aprirono le ostilità coll'occupazione dei principati danubiani e col distruggere l'armata ottomana a Sinope. L'Inghilterra e la Francia mandarono un esercito in aiuto del sultano; allora i Russi sgombrarono la Vallachia e la Moldavia che vennero occupate dall'Austria fino al 1857 in fora di un trattato stretto con la Porta. Gli eserciti alleati sbarcarono in Crimea e posero l'assedio alla grande fortezza di Sebastopoli, Questo celebre assedio fu l'episodio principale della guerra, L'ostinata difesa della piazza difesa d a un insigne generale, Todleben, la crudezza dell'inverno, il colera recarono agli assedianti perdite considerevoli, cosicchè tornò loro molto utile l'arrivo d'un corpo sardo. Sabastopoli, assalita vigorosamente dagli alleati, dovette arrendersi. Ma i Russi potevano agevolmente impedire l'avanzarsi del nemico nell'interno, essi avevano vinto i Turchi nell'Armenia; l'onore delle armi russe era salvo e perciò lo zar Alessandro II successo al padre Nicolò venne a trattare di pace


testo 2

Lo zar Nicola I aveva già sollevato il problema della custodia dei luoghi santi ( 1852) ed ora, più apertamente, mirava a realizzare una spartizione del traballante impero ottomano o, per lo meno, a porlo sotto il proprio esclusivo protettorato. Mentre cercava di convincere la diplomazia inglese delle necessità di apprestarsi a raccogliere l'eredità dell'"uomo malato" cioè delle Turchia, lo zar inviò un vero e proprio ultimatum al Sultano rivendicando a sè la protezione di tutti i greco scismatici viventi nell'impero ottomano ( marzo 1853) davanti al netto rifiuto del sultano ( maggio 1853) l'esercito russo fin dal luglio 1853 iniziò l'occupazione dei principati danubiani della Valacchia e della Moldavia; il 23 ottobre infine la Turchia dichiarò la guerra alla Russia ma, nonostante una notevole esplosione del fanatismo musulmano, vede verso la fine di novembre distrutta buona parte della propria flotta a Sinope.
come già era avvenuto nelle crisi precedenti, le vittorie della Russia provocarono l'intervento dell'Europa occidentale; se ne fece assertore lo stesso Napoleone III che convinse facilmente l'Inghilterra di Palmerston della necessità di fermare l'espansione moscovita verso il Mediterraneo. il 26 marzo 1854 la guerra era dichiarata da queste due potenze allo zar, il quale d'altronde aveva sbagliato completamente i propri calcoli: l'Austria non credeva che il debito di gratitudine assunto verso la Russia per l e repressione ungherese fosse sufficiente a indurla a fare una guerra contraria ai suoi stessi interessi, tanto più che il rafforzarsi del nazionalismo tedesco rendeva ormai prevedibile come non fosse troppo lontano il tempo in cui la monarchia asburgica sarebbe stata costretta a cercare verso il Danubio dei compensi. Inoltre, Francia e Inghilterra avevano cominciato ad esercitare delle pressioni sul piemonte perchè inviasse in Oriente un corpo di spedizione ed era questa una prospettiva per nulla gradita ai governanti di Vienna. L'Austria on si mosse e in tal modo venne a mancare allo zar l'appoggio sul quale egli aveva contato; d'altra parte la neutralità proclamata dal governo austriaco, ala quale esso fece seguire l'occupazione effettiva dei principati danubiani in attesa della fine della guerra, rese ancor più difficile la campagna agli eserciti franco-inglesi, i quali furono costretti cercar il nemico nella troppo lontana Crimea, logorandosi nel lungo assedio di Sebastopoli, la grande base navale del mar Nero che l'Inghilterra aveva un interesse vitale a distruggere.
Sebastopoli infatti resistè undici mesi non solo per la grande abilità de suo difensore il Todleben, ma anche per le rivalità degli stati maggiori francese e inglese e una grave epidemia di colera che mise a dura prova gli assedianti e fece perdere gli stessi comandanti supremi ( morì anche Alessandro Lamarmora, il creatore dei bersaglieri). Intanto la morte di Nicola I ( marzo 1855) e la nuova politica del successore Alessandro II avevano mutato la situazione e, caduta Sebastopli, Napoleone III, ormai stanco della troppo aspra lotta, potè far trionfare sulla riluttante Inghilterra l'idea di una cessazione delle ostilità



le dimensioni dei due testi sono abbastanza simili, si tratta di testi per la scuola media secondaria, programma che veniva portato all'esame di maturità. Ciascuno si sofferma su qualche dettaglio che ritiene importante..

che ve ne pare? cosa ricordavate dai vostri più o meno lontani ricordi scolastici?


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da Elisa »

Babatriestina ha scritto:
"che ve ne pare? cosa ricordavate dai vostri più o meno lontani ricordi scolastici?"

-Onestamente? Poco.
Invece teniamo lo sguardo sulle attuali, lamentevoli e drammatiche vicende di una Ucraina sull' orlo del disastro o piuttosto, secondo notizie che arrivano, Ucraina sul piede di guerra.
Vola l' immaginazione sempre con più forza su quella situazione che non risparmia vittime innocenti.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

io ho un ricordo familiare tramandatomi per generazioni: un fratello di una mia bisnonna, zio Matteo, ai tempi della guerra di Crimea , fece delle speculazioni ( immagino commerciali , sul grano, o finanziarie) e ci guadagnò un bel gruzzolo. Però come tutte le fortune troppo presto guadagnate, durò poco e sembra avesse trascinato nelle perdite anche il fratello zio Antonio. Così mi dissero i discendenti di quest'ultimo, commentando che purtroppo morì troppo presto per potersi riprendere economicamente.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

visto che nessuno ha commentato ulteriormente, vi dico le fonti dei due testi di sopra:
il testo1 è quello del Ginnasio di mio papà, ossia il testo unico di storia dei Ginnasi austroungarici o almeno di quelli di lingua italiana, risale a poco più di 100 anni fa autore Zeehe
Il testo 2 è tratto dal mio libro di storia del Liceo e siamo circa 50 anni fa. autore A. Saitta

Notate particolari differenze?

qualcuno ritiene che uno o entrambi siano politicamente scorretti? che non insegnino la verità?
visto che spesso sento dire che la scuola indottrina acriticamente..


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

babatriestina ha scritto: testo1
Lo zar Nicolò I mostrò la sua ambizione quando pretese dal sultano, ch'egli chiamava "l'ammalato di Costantinopoli" il protettorato sopra i cristiani dell'impero ottomano.Se l'avesse ottenuto, la Russia avrebbe avuto sempre un pretesto per immischiarsi nelle faccende interne della Turchia. La Porta, incoraggiata dalla francia e dall'Inghilterra, respinse quella pretesa e vane riuscirono le trattative avviate a Vienna tra le grandi potenze. Il contegno spavaldo tenuto a Costantinopoli dell'ambasciatore russo Menscikof affrettò lo scoppio della guerra. L'Austria, che secondo il sistema politico di Metternich, voleva difendere l'integrità della Turchia, s'unì durante la guerra alle potenze occidentali, la Prussia invece rimase neutrale. In tal modo la combinazione politica creata dalla santa Alleanza era definitivamente cessata.
I Russi aprirono le ostilità coll'occupazione dei principati danubiani e col distruggere l'armata ottomana a Sinope. L'Inghilterra e la Francia mandarono un esercito in aiuto del sultano; allora i Russi sgombrarono la Vallachia e la Moldavia che vennero occupate dall'Austria fino al 1857 in forza di un trattato stretto con la Porta. Gli eserciti alleati sbarcarono in Crimea e posero l'assedio alla grande fortezza di Sebastopoli, Questo celebre assedio fu l'episodio principale della guerra, L'ostinata difesa della piazza difesa da un insigne generale, Todleben, la crudezza dell'inverno, il colera recarono agli assedianti perdite considerevoli, cosicché tornò loro molto utile l'arrivo d'un corpo sardo. Sabastopoli, assalita vigorosamente dagli alleati, dovette arrendersi. Ma i Russi potevano agevolmente impedire l'avanzarsi del nemico nell'interno, essi avevano vinto i Turchi nell'Armenia; l'onore delle armi russe era salvo e perciò lo zar Alessandro II successo al padre Nicolò venne a trattare di pace


testo 2

Lo zar Nicola I aveva già sollevato il problema della custodia dei luoghi santi ( 1852) ed ora, più apertamente, mirava a realizzare una spartizione del traballante impero ottomano o, per lo meno, a porlo sotto il proprio esclusivo protettorato. Mentre cercava di convincere la diplomazia inglese delle necessità di apprestarsi a raccogliere l'eredità dell'"uomo malato" cioè delle Turchia, lo zar inviò un vero e proprio ultimatum al Sultano rivendicando a sè la protezione di tutti i greco scismatici viventi nell'impero ottomano ( marzo 1853) davanti al netto rifiuto del sultano ( maggio 1853) l'esercito russo fin dal luglio 1853 iniziò l'occupazione dei principati danubiani della Valacchia e della Moldavia; il 23 ottobre infine la Turchia dichiarò la guerra alla Russia ma, nonostante una notevole esplosione del fanatismo musulmano, vede verso la fine di novembre distrutta buona parte della propria flotta a Sinope.
come già era avvenuto nelle crisi precedenti, le vittorie della Russia provocarono l'intervento dell'Europa occidentale; se ne fece assertore lo stesso Napoleone III che convinse facilmente l'Inghilterra di Palmerston della necessità di fermare l'espansione moscovita verso il Mediterraneo. il 26 marzo 1854 la guerra era dichiarata da queste due potenze allo zar, il quale d'altronde aveva sbagliato completamente i propri calcoli: l'Austria non credeva che il debito di gratitudine assunto verso la Russia per l e repressione ungherese fosse sufficiente a indurla a fare una guerra contraria ai suoi stessi interessi, tanto più che il rafforzarsi del nazionalismo tedesco rendeva ormai prevedibile come non fosse troppo lontano il tempo in cui la monarchia asburgica sarebbe stata costretta a cercare verso il Danubio dei compensi. Inoltre, Francia e Inghilterra avevano cominciato ad esercitare delle pressioni sul Piemonte perchè inviasse in Oriente un corpo di spedizione ed era questa una prospettiva per nulla gradita ai governanti di Vienna. L'Austria on si mosse e in tal modo venne a mancare allo zar l'appoggio sul quale egli aveva contato; d'altra parte la neutralità proclamata dal governo austriaco, alla quale esso fece seguire l'occupazione effettiva dei principati danubiani in attesa della fine della guerra, rese ancor più difficile la campagna agli eserciti franco-inglesi, i quali furono costretti cercar il nemico nella troppo lontana Crimea, logorandosi nel lungo assedio di Sebastopoli, la grande base navale del mar Nero che l'Inghilterra aveva un interesse vitale a distruggere.
Sebastopoli infatti resistè undici mesi non solo per la grande abilità de suo difensore il Todleben, ma anche per le rivalità degli stati maggiori francese e inglese e una grave epidemia di colera che mise a dura prova gli assedianti e fece perdere gli stessi comandanti supremi ( morì anche Alessandro Lamarmora, il creatore dei bersaglieri). Intanto la morte di Nicola I ( marzo 1855) e la nuova politica del successore Alessandro II avevano mutato la situazione e, caduta Sebastopli, Napoleone III, ormai stanco della troppo aspra lotta, potè far trionfare sulla riluttante Inghilterra l'idea di una cessazione delle ostilità
Ho segnato in grassetto nel primo testo l'uso di parole che Wikipedia definirebbe NNPOV, not neutral point of view - punto di vista non neutrale. Attenzione, questo non vuol dire che il primo testo non sia neutrale ed il secondo sì. Vuol dire che le parole usate non lo sono: l'ambizione, l'essere insigne del generale (l'altro testo lo definisce abile; l'abilità è verificabile, l'essere insigne è semplicemente un giudizio di merito). Anche l'atteggiamento "spavaldo" dell'ambasciatore è un giudizio di merito non verificabile. Penso che semplicemente il primo testo sia meno recente del secondo e quindi ci sia meno attenzione "linguistica" a certe parole. Ribadisco, non è un giudizio di merito sulla neutralità ed oggettività dei due testi, ma solo sulle parole usate.

Ho segnato in rosso quanto è relativo all'Austria. E qui ci sono delle belle differenze. Il primo testo evidenzia un atteggiamento sostanzialmente antirusso e filoturco, qundi schierato, che giustifica, coerentemente, l'occupazione temporanea della Moldavia e della Valacchia. L'altro testo evidenzia un atteggiamento più neutrale, rende quasi incomprensibile o ingiustificatamente aggressiva l'occupazione austriaca delle due regioni citate. L'atteggiamento dell'Austria sembra essere, sostanzialmente, ambiguo.

Ho segnato in azzurro quanto è relativo all'intervento del Piemonte.. Sintetico il primo testo, né evidenzia "l'utilità". Un poco più articolato il secondo testo che non dà però nessun giudizio sull'importanza dell'intervento. Interessante il fatto che il primo testo usi l'aggettivo "sardi" (in effetti era il regno di Sardegna, non di Piemonte) e che il secondo usi il termine "Piemonte".


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

Direi che siano comunque concordi nel giudicare positivamente questo generale Todleben di cui non ricordavo nemmeno il nome.
A me l'impressione che ha fatto è che il primo insistesse di più sui nomi dei personaggi ed il secondo sulle motivazioni e certamente il primo non avrebbe mai usato l'espressone "repressione ungherese" riguardo al 1849 in Ungheria.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da Ciancele »

Elisa ha scritto: Babatriestina ha scritto:
"che ve ne pare? cosa ricordavate dai vostri più o meno lontani ricordi scolastici?"

-Onestamente? Poco. ...
Onestamente poco anch'io. Ma, con riferimento a quanto scritto da Son Piccolo Ma Crescerò sulle pressioni dell'Inghilterra e della Francia, mi sembra di ricordare che (anno 1935? 1936?) il maestro delle elementari raccontava che è stato Cavour a fare pressioni per poter partecipare.
Come dice Baba Triestina: altri tempi altri libri.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

Ciancele ha scritto: mi sembra di ricordare che (anno 1935? 1936?) il maestro delle elementari raccontava che è stato Cavour a fare pressioni per poter partecipare.
.
sì, a noi sia alle elementari che alle medie si parlava quasi solo della partecipazione piemontese che consentì a Cavour di partecipare al successivo congresso per la pace e di parlare dell'Italia. Per quelli che dicono che bisogna studiare la storia locale ossia in questo caso con prevalenza dell'aspetto nazionale.
Ecco el testo del mio libro delle medie:
Lo zar Nicola I di Russia, nell'estate del 1853, aveva attaccato l'impero Ottomano per impossessarsi di Costantinopoli e dei Dardanelli la Francia e l'Inghilterra, risolute a impedire che la situazione del Mediterraneo Orientale venisse spostata afavore dela Russia, si unirono per muovere guerra, e dala primavera del 1854 il teatro più sanguinoso della lotta era stata la penisola di Crimea, intorno alla formidabile fortezza di Sebastopoli, tenacemente difesa dai Russi. Questa resistenza, che fli Alleati non si aspettavano, minacciava di prolungare la guerra oltre il desiderabile e di comprometterne l'esito. L'Inghilterra e la Francia avevano cercato allora di trascinare al loro fianco l'Austria; ma il governo di Vienna non aveva osato intervenire,per timore che se l'esercito austriaco fosse impegnato a Oriente, potessero sorgere pericolose agitazioni in Germania e in Italia. Fu allora ch eil cavour offrì di mandare in crime 15.000 soldati piemontesi. In compenso egli evrebbe voluto impegni precisi di appoggio alle aspirazioni nazionali italiane. Gli Alleati non vollero prendereimpegni di questo genere, per non irritare l'Austria, sul cui aiut continuavano a sperare. E allora il Cavour, con un gesto di estrema audacia, il 26 gennaio 1855 firmò il trattato di alleanza anche senza avere alcuna garanzia di vantaggi.
Era un atto di fiducia e di speranza, che fu molto criticato e deplorato nel parlamento Subalpino; e il Cavour dovette sostenere una fuera battaglia parlamentare per ottenere la ratifica del trattato.
Intanto i 15.000 soldati piemontesi arrivarono in Crimea, sotto il comando del generale Alfonso Lamarmora( 1804-1878). E subito si distinsero per valore. Il 16 agosto 1855 essi riportarono un brillante successo sul fiume Cernaia, contribuendo così alla caduta di Sebastopoli, che venne espugnata ai primi del settembre successivo


NB la Cernaia xe nei dintorni de Sabastopoli, non la gavemo vista, e el monumento inveze xe più o eno nella Valle della morte quel dela carica de Balaclava, de cui nissun parla, me par...


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

I libri non citano alcune memorie della guerra di Crimea rimaste classiche:
come dicevo, la battaglia di Balaklava, degli inglesi ( da cui pur eil film La carica dei Seicento) un classico inglese, il cui comandante era lord Raglan passato pure alla storia del costume per le maniche a raglan
fu dopo visti i feriti della guerra ( ma in ospedale a Scutari) che Florence Nightingale iniziò a occuparsi della cura dei feriti di guerra ( la Croce Rossa venne nel 1864 ma a seguito delle osservazioni dello svizzero Henry Dunant fatte alla battaglia di Solferino)

Ancora un a riflessione: l'assedio di Sebastopoli è rimasto nella storia e nella città un monumento con panorama ricostruito lo ricorda 8 vi metterò un'immagine), ma alla fin fine la città si arrese. A volte sono le nobili sconfitte ( Termopili, Kossovo) che lasciano tracce e vengono commemorate, più delle vittorie..


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da Ciancele »

Mi go visto in cine i film dela guera russo-giaponese, Sebastopoli e la carica dei seicento con Gari Coper (Gary Cooper). Ma credevo che 'sto film sia qualcosa dele guere dei inglesi in India. La parola Balaclava me par de 'verla za sentida, ma in qualche film. Nei ani trenta iera diversi film dei inglesi in India.


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Re: Ucraina: la Crimea

Messaggio da babatriestina »

Da http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Balaklava

"All'episodio bellico sono dedicati i film: La carica dei seicento, del 1936, diretto da Michael Curtiz e interpretato da Erroll Flynn e Olivia De Havilland; l'omonimo (The Charge of the Light Brigade), regia di Tony Richardson e interpretato da David Hemmings nella parte del capitano Nolan, del 1968."

del atual porto de Balaclava go messo qua più sora alcune foto.. ma la battaglia iera sul altipiano vizin


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)

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