Forse qualcuno di voi si ricorderà di Gianfranco Vegliach, giovane calciatore triestino degli anni '70 che raggiunse la under 21 e che dovette chiudere la carriera a causa di un infortunio, senza poter esordire in A.
Strano scherzo del destino: l'infortunio lo colpì una settimana prima del programmato esordio.
Giocava nella Primavera del Toro, quel Toro che poi avrebbe incantato le arene calcistiche con i goal di Pulici, i dribbling di Claudio Sala, le parate di Giaguaro Castellini. Quel Toro che sarebbe potuto diventare anche il Toro di Vegliach.
Sono tifoso del Toro, e ho conosciuto Franco perchè lavorava alla biglietteria della società. Così, a fari spenti. Unico legame con il suo passato, una cornice, che ritraeva lui con Paolino Pulici.
Una vita "da Toro" in tutti i sensi, per quest'uomo che, dopo l'infortunio, è stato bersagliato dalla sfortuna, fino alla malattia e alla morte, a soli 53 anni. Di lui ricordo lo sguardo ironico, i modi un po' burberi, le lunghe chiacchierate, quando parlavamo anche dei "bei tempi", quando c'erano gli austriaci.
Stamani ero al funerale, e non riesco a togliermi dalla testa l'immagine della maglia granata numero 2 posata sopra la sua bara, che si allontanava dalla chiesa della Madonna delle Rose, a Torino.
Requiescas in pacem, caro vecchio Franco... ti sia lieve la terra, e ti sia gradevole il Cielo.
La sua carriera
http://www.slosport.org/ital/nazionali/ ... achit.html
La morte di Franco Vegliach
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