Scola: fatti e misfatti.

[babatriestina]

al Carli el plafon iera vegnudo zo za venti anni fa

[AdlerTS]

Vol dir che i ga fato sai in 'sti venti anni

[sono piccolo ma crescero]

Questo vol dir che quel che go contà nel episodietto xe comune a più scole, perché l'Oberdan i lo gaveva rifato de dentro tuto credo 10 o 15 anni fa.

Però, giusto per no solo brontolar, i me contava che el distaco dele malte del sofito xe bastanza comun quando che se cambia i fili dela luce sopratuto nei veci impianti e sopratuto se se tira fora i fili veci sfilandoli: zucar fora i fili veci (che xe no de trecia flesibile ma un fil unico de rame duro e poco flesibile e magari telà e che fa fadiga a scorer) scasa le malte. Quando go fato sto lavor a casa mia xe vegnù zo un plafon e anche a casa de un altro del mio condominio. Penso che sia ben saverlo per meter ben in conto le grane (e le spese) che se va incontro se se meti a norma i impianti.

[AdlerTS]

Ieri l'unione degli studenti del FVG è balzata agli onori della cronaca televisiva: http://www.udsfvg.org/

[AdlerTS]

La scola de mia fia me fa za sentir antico, qualche volta: studiando le unità de misura la ga incominciado a parlarme de MEGAGRAMMI !
Va ben che le tonnellate non rientra nel sistema internazionale de unità di misura, ma me par che ancora oggi sui documenti dei auti el peso xe in quintai e sui cartei stradai el limite de transito dei camion xe in tonnellate ! 'Sti muleti co' gaverà la patente non i capirà la segnaletica

[sono piccolo ma crescero]

La scola de mia fia me fa za sentir antico, qualche volta: studiando le unità de misura la ga incominciado a parlarme de MEGAGRAMMI !
Va ben che le tonnellate non rientra nel sistema internazionale de unità di misura, ma me par che ancora oggi sui documenti dei auti el peso xe in quintai e sui cartei stradai el limite de transito dei camion xe in tonnellate ! 'Sti muleti co' gaverà la patente non i capirà la segnaletica

Secondo mi MEGAGRAMMI xe proprio sbaglià perché dopra el grammo come unità de misura che no se dopra più. Più giusto saria, forsi, chilochilogrammo che però faria rider. Comunque a pagina 8 del DataBook de Andersen, Jespergaard e Østergaard, edizioni Studio Tesi (1985) tra le unità che "si possono usare nel sistema internazionale" xe citada anche la tonnellata che ga come simbolo t.

Quindi me sa che sia una maestra più realista del re, un poco come quele che ga paura de dirghe bon nadal ai fioi per no ofender el musulman che le ga in clase (basta che le impari a dirghe anche bon ramadan al momento oportuno e semo a posto, no ve par?).

Tornanodo ale misure, però, a mi ale elementari i me ga insegnà che esisti anche i miriametri che finide le elementari, go doprà anche meno del picometro (che esisti sul serio e xe un milesimo del ... nanometro )

[AdlerTS]

Te sa, Mega farà sai "moda" per l'assonanza con i megabyte dei computer.

[ffdt]

solo che un val 1000 e cuel altro 1024
ouais mais à savoir qu'un est 1000 et l'autre est 1024
yeah but one is 1000 and the other is 1024
solo che uno vale 1000 e l'altro 1024

[babatriestina]

Se leggè el Corriere della sera de oggi, ghe xe una classifica dei studenti, che disi che i italiani no xe granchè, però ghe xe una tabella relatva alla classifica per region: in testa, pari al top, la Corea, xe i studenti del.. Friuli! No specifica dove che sia la Venezia Giulia, ma visto c he no la xe de altre parti, anche del pupoloallegato, mi penso che se tratti dela nostra region. Dopo, altre regioni del Nord..
Sempre per la scuola, intervista alla Ministra che disi che l'aumento delle bocciature xe un segno de maggior serietà.. xe la prima volta che lo sento dir dopo decenni de velate minacce da parte dei organi superiori se se bocciava...( siamo nel mirino del provveditorato perchè bocciamo troppo.. go sentido dir )

[AdlerTS]

Ogni tanto una bona (da clandestinoweb.com)

L'Universita' di Trieste e' al vertice della graduatoria nazionale che raggruppa gli atenei che hanno fra 10 e 50 mila studenti. Lo ha stabilito la 'Guida all'universita' di Campus' che stila una classifica 'dalla parte dello studente', che misura le performance degli atenei in fatto di didattica, ricerca, internazionalizzazione ma che valuta anche aspetti della vita studentesca molto importanti, come la trasparenza e l'occupabilita' dei titoli di laurea.
Il punteggio ottenuto da Trieste nelle dieci aree prese in esame e' di 94,65, davanti a Trento (93,57) e a Milano Cattolica (93,05). Si tratta di un salto in avanti rispetto al 2008 quando l'ateneo conquisto' la seconda piazza dietro a Siena.

[babatriestina]

Gran novità, la Ministra disi che i bidelli netti le scole..
al de là che qua de noi i le nette de sempre, i bidelli xe sempre meno ( per no parlar dei applicati de segreteria) e i lavori che i ga xe sempre de più.. savevi che molte volte iera i bidelli che fazeva le sostituzioni per i insegnanti assenti? oltre che le fotocopie per la segreteria e per i insegnanti, le assistenze ai alunni... e po go visto ( a suo tempo) anche bidelli particolarmente volonterosi( magari a riscio de esser zigai che no xe compito loro) che in estate se improvvisava pittori e piturava le porte!

Zerto, co i ghe ga dado la dirigenza ai presidi, forsi sti ultimi i pensava de aver autonomia e organizzar come che ghe pareva meo, anche apaltando le pulizie, che po no vedo perchè tuti i altri uffici pubblici, dei treni ai comuni , possi appaltar ma a scola no..

[sono piccolo ma crescero]

C'erano alcune scuole (elementari, licei...) in cui i dipendenti amministrativi erano dipendenti della provincia e del comune e le pulizie venivano sistematicamente appaltate da questi enti locali ad imprese esterne (forse c'erano meno bidelli, però). Poi tutte le segreterie sono diventate statali (con grandi pianti, perché si viveva meglio come dipendenti degli enti locali) e i bidelli non so, come non so come sia andata con le pulizie.

[babatriestina]

Ve segnalo questa:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... 64232/?rss

Un mulo se comporta mal, fa el bullo nei confronti de un compagno, e l'insegnante ghe fa scriver 100 volte "sono un deficiente.

L'insegnante aveva inflitto la punizione al ragazzino perché, assieme a due coetanei, aveva impedito a un compagno di classe di entrare nel bagno dei maschi dicendogli "non ti facciamo passare perché tu sei una femminuccia, un gay". Il piccolo era scoppiato in lacrime e la professoressa aveva deciso di punire il responsabile. Uno degli autori della bravata aveva chiesto scusa, ma non il presunto bullo

ben: chi xe stado condannado? el professor , per "abuso dei mezzi di correzione".

Giuseppa Valido, 59 anni, insegnante ormai in pensione di Palermo, è stata condannata a un anno di carcere. L'imputata però non andrà in cella per via della sospensione della pena e per il condono

l padre dell'alunno: "Ha avuto quello che si meritava. Doveva pagare il conto. Dopo quella punizione sono stato costretto a portare mio figlio dalla psicologo".

e diseme voi adesso ... mi so che no go mai fatto scriver cussì, perchè nasavo.. che bel che son fora...

[VetRitter]

a le elementari gavevo una bela biro, a forma de martel, picio, e legera, de plastica, in pratica una bic con sora la testa de martel grosa 3 cm.
un giorno la gò dada in testa a una mia compagna de clase, neanche forte, ela la se gà meso a zigar che la gò batuda co un martel, la maestra me gà dado una nota lunga una pagina de diario, i mii a casa i me gà alza da tera.
stasera ghe digo che invece doveva portarme da uno psicologo..
saluti

[sono piccolo ma crescero]

Ve segnalo questa:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... 64232/?rss

Un mulo se comporta mal, fa el bullo nei confronti de un compagno, e l'insegnante ghe fa scriver 100 volte "sono un deficiente.
ben: chi xe stado condannado? el professor , per "abuso dei mezzi di correzione".

Gli insegnanti, certe volte, sono propensi a ritenersi superiori alla legge.

La legge definisce quali sono i provvedimenti da adottare e qual è l'iter da seguire per adottarli. Se l'insegnante avesse seguito le norme, invece che lavorare di fantasia, avrebbe potuto ottenere anche punizioni esemplari (chessò, far pulire i gabinetti per una settimana) senza incorrere nelle ire della legge: non posso dare del deficiente ad un alunno, anche se in cuor mio penso che lo sia.

Quindi io non critico i giudici.

[nonna ivana]

Ecco...ho una domanda proprio sul "decoro" esterno degli edifici sscolastici delle scuole superiori!
Mi interessava conoscere la storia di un Istituto professionale delle mie parti, che a mio parere avrebbe i numeri per fare bella figura, viste le fervorose attività didattiche fine Ottocento e primo Ventennio Novecento, sviluppatesi con certi studi di Ugo Pizzoli, pioniere....e tutte le volte che ci passo accanto, oggi due volte...mi piange il cuore a vedere tutte le veneziante oscenemente scombinate, i davanzali e cornicioni in pietra serena rosicchiati, l'intonaco sporco e livido....
Mi han detto che è la provincia che ha il compito di fare le manutenzioni dell'esterno...e se non lo fanno????

Va be' scappo, che ho un impegno improrogabile!!!!
Grazie!!!!!

[Nona Picia]

Anche qui da noi parecchie scuole sono più o meno malconce...e pare che la scuola qui vicino a casa mia, scuola in cui sono andati i miei figli e ci sta andando Stefania, non abbia neanche una giusta abitabilità perchè in caso d'incendio i pompieri non potrebbero avvicinarsi a sufficienza.Io non so se questo è vero, ma se fosse....

[babatriestina]

Vi linkp un articolo sul Corriere della sera di oggi e ne riporto alcuni passi che mi sembrano significativi e li commento:
questo il sito dove è riportato l'articolo:
http://giovannitaurasi.wordpress.com/20 ... o-gregory/

“L’ECLISSE DEI PROFESSORI-MAESTRI UMILIATI DA UNA SCUOLA CHE NON LI AMA”, di Tullio Gregory

Nel dibattito che periodicamente e stancamente si apre sulla scuola, sempre in occasione di eventi che la coinvolgono solo in modo occasionale (come le stupefacenti esternazioni del presidente del Consiglio sulla scuola pubblica), vi è un grande assente: la figura del maestro, del professore (non amo il temine docente, generico e di matrice politico-sindacale). Relegato da tempo ai margini dei discorsi sulla scuola e delle sempre meno felici «riforme» , umiliato dal trattamento economico tra i più bassi in Europa e in Italia, anche comparativamente ad altre categorie del pubblico impiego (basti un confronto con le retribuzioni di gran lunga superiori dei commessi del Parlamento o degli impiegati delle varie Autorità), è diventato un «prestatore di servizi» di fronte alla «utenza» (alunni e famiglie) che, organizzata in «consigli di classe» , rivendica il «diritto al successo scolastico» e ad attività alternative (pomposamente chiamate «offerta formativa» ) e vede quasi sempre nel professore il colpevole dell’insuccesso di alunni svogliati. Parliamo di scuola pubblica, perché la privata risponde ad altre logiche ed è per sua natura protettiva. L’eclisse dei maestri, dei professori coincide con il tramonto dell’idea di scuola come luogo di formazione, quindi di studio severo e di salutare selezione. Luogo di apprendimento di saperi, dove l’insegnante comunica ai giovani una cultura che è fatta di testi, di letture, di date e dati, di esercizi di memoria, presupposti di ogni capacità argomentativa e scrittoria. Quindi luogo di lavoro, di interrogazioni, di esami, e insieme di promozione sociale e di educazione civile. Invece si è scambiata la scuola democratica con la scuola facile, la scuola aperta a tutti con quella che promuove tutti
Della progressiva erosione della scuola pubblica — non solo nell’opinione comune ma persino nelle sue strutture didattiche ed edilizie — gli insegnanti sono stati le prime vittime: parliamo qui delle elementari, delle secondarie di primo e secondo grado, non dell’università— sulla quale si dovrà fare altro ragionamento — soprattutto perché è nel corso scolastico sino alla maturità che avviene la vera formazione del giovane, quando l’insegnante esercita un’influenza di grande incisività e diviene spesso maestro di vita.

Le famiglie, con i loro rappresentanti, sono prevalentemente impegnate a «difendere» i propri figli, considerando la scuola una zona di parcheggio che non deve creare problemi: quindi non importa che l’insegnante sia preparato, l’importante è che non sia severo, non dia troppi compiti a casa, soprattutto non per il lunedì perché il fine settimana deve essere dedicato non allo studio, ma ad affannate corse in campagna o al mare; non deve dare compiti per le vacanze perché i ragazzi si debbono riposare. Soprattutto l’insegnante non deve dare valutazioni negative, perché il ragazzo è sempre bravo e studioso, magari psicologicamente fragile (come son pronti a certificare).

i lamenti delle famiglie sono solo che in vacanza non hanno chi tiene al loro posto i figli , e per i compiti a casa per il lunedì , è stata recepita in una circolare ministeriale già negli anni Settanta che praticamente li proibiva. magari l'allora ministro democristiano temeva che di domenica i compiti impedissero di andare a messa..
eccola qua:
http://www.edscuola.it/archivio/norme/c ... 177_69.htm

Circolare Ministeriale 14 maggio 1969, n. 177

Prot. n. 4600

Oggetto: Riposo festivo degli alunni. Compiti scolastici da svolgere a casa

Con circ. 20 febbraio 1964, n. 62, avente per oggetto: "Compiti scolastici da svolgere a casa e in classe", venne richiamata l'attenzione dei Capi d'istituto e degli insegnanti sulla necessità di non sottoporre gli alunni ad un carico eccessivo di lavoro per compiti scolastici da svolgere a casa.

In considerazione del duplice ordine di esigenze finora prospettate, questo Ministero è venuto nella determinazione di disporre che agli alunni delle scuole elementari e secondarie di ogni grado e tipo non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo, di guisa che nel predetto giorno non abbiano luogo, in linea di massima, interrogazioni degli alunni, almeno che non si tratti, ovviamente, di materia, il cui orario cada soltanto in detto giorno.

Si potrà del pari far luogo ad interrogazioni quando ciò sia richiesto dallo stesso interesse degli alunni, in vista di scrutini o di esami imminenti, ad esempio per poter riparare in caso di precedenti valutazioni sfavorevoli.

ovviamente i Capi di istituto trasmettevano e i prof si sentivano minacciare dagli alunni: lei non può interrogare di lunedì! ( a meno che non fosse stato per far sparire un voto negativo..)

ritornando all'articolo:

La pedagogia «progressista» — tanto cattolica quanto laica — ha distrutto il rapporto tra insegnante e studente fondato sulla competenza del primo e il bisogno di formazione del secondo; ha considerato ogni forma di valutazione una prevaricazione, ha difeso il diritto dell’alunno all’ignoranza: questo il risultato della lotta al nozionismo, come se il sapere non fosse fatto di nozioni che costituiscono la cultura, e della critica radicale di ogni insegnamento normativo non solo per la scrittura in lingua italiana ma anche per il corretto comportamento rispetto alla scuola e all’insegnante.

e questo, signori miei, non è roba di oggi, ieri o l'altroieri..

aggiunge l'articolo

Diminuiscono anche i dirigenti scolastici dai quali spesso dipende la tenuta e il livello della scuola: molti ormai i facenti funzioni impegnati in più Istituti, vittime di inutili incombenze burocratiche e di estenuanti riunioni assembleari.

e questo è verissimo: hanno dato la Dirigenza ai presidi con tanta responsabilità e tanti soldini in più, ma hanno accorpato le scuole, per averne e pagarne di meno, per cui non c'è più o quasi la scuola col proprio Direttore o Preside, ma un lontano dirigente magari in altra sede che si occupa di un sacco di incombenze burocratiche.
E quel che è più triste, molte di queste riforme sono venute, forse su pressione dei mass media, ma elaborate da pedagogisti, didatticisti, interni alla scuola o pienamente adottati dai burocrati del Ministero, che raramente sono passati attraverso l'insegnamento, e che continuano a minacciare ai docenti: la scuola che boccia, boccia se stessa, ammette il proprio insuccesso, bisogna garantire a tutti il successo formativo..

d'altronde leggo che in Austria stanno per abolire le ripetenze.. non so come risolveranno.

[Piereto]

Scuseme se me intrometo con alcune domande su la scola de ieri. E credo che Adler poderà iluminarne.Zento ani fa,e anche prima cioè da quando xe diventà obligatorio saver leger e scriver cioè soto Giuseppe II, le scole veniva costruide e gestide dai comuni,o da dele comunità de persone,e me par che anche el corpo insegnante iera pagado da queste comunità,e anche ne le università i professori veniva pagadi da le rette dei studenti.Questo me par che valeva no solo soto la defonta .Cusì gaveimo le scole israelitiche,le scole de la comunita slovena,forse una scola per i greghi e una per i ilirici,e poi quele soto l'aministrazion de la cita imediata,cioè del comun,con lingua de insegnamento italian.Iera cusì? E alora me domando le tase ,cioe le steure che se pagava,le finiva a la intendenza de finanza o in un altro uficio aposito,e tute po le andava verso Viena e da Viena le tornava de novo a Trieste,cioè le veniva ridistribuide sul teritorio cioè ne le varie parti de l'impero,opur una parte restava za qua ,e el rimanente andava a Viena ? De le tase che rivava a Viena ,quanta parte andava a la famiglia Asburgo?. So che nel vizin regno l'istruzion obligatoria me par che xe vignuda nel 1884 e quindi ghe iera una marea de analfabeti,e quindi i comuni ga dovesto costruir le scole come soto l'austria,o i ga creà el ministero de la publica istruzion che se ga da de far a costrruir le scole ? So che a trieste una de la prime scuole de istruzion superiore xe sta quela de nautica. El corpo insegnante iera pagà dal comun ?

[babatriestina]

Scusa Piereto, el topic in materia lo gavemo za qua
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=7&t=598
Scuole a Trieste nell'ottocento e penso de spostar el tuo post là, perchè qua se sta comentando la scola odierna.
Anche se gaveria de domandarte e commentar parecchio sul tuo post, magari lo femo de là.. perchè saria assai de distinguer secondo el epoca e i anni..