Provemo a parlar de scola

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Piereto
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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da Piereto »

"insoma, no xe propio matematico che un insegnante che insegni un certo gruppo de materie le conossi aprofondide tute. Se i xe bravetti, se i se ga laureado, se oltre che insegnar i sa studiar, in poco tempo i ariva a farse una cultura decente anche nel resto.. se i xe lavativi i insegnerà bene qualcossa e meno ben qualcossa de altro.".
Ghe xe anche el caso contrario de altri dipendenti pubblici che i xe stadi assunti per essere esperti in un campo solo , mentre i dovesi aver anche una grande cultura per saverse distrigar senza far danni. Ma no ve sembra un controsenso un maestro per ogni materia, a parte i costi, quando se parla de insegnarghe a dei fioi che ga notoriamente su una ora pochi minuti de atenzion, proprio perchè fioi. Per mi le elementari devi dar ancora ogi una infarinadura su de tuto anche ricorendo al sussidiario, no solo per i fioi ma anche per i maestri che no xe all'altezza de le conoscenze. So che la scola elementare vecia gaveva un solo maestro per una sola classe, e el la portava dalla prima fin in quinta. El problema iera che el maestro no rivava fisicamente a seguir più de trenta fioi che iera la normalità per una classe. E alora la bela pensada de aumentar el numero de insegnanti perchè comincia a eserghe tanti disocupai ( la solita storia dell'aumento de la popolazion), e quindi magari un maestro per ogni materia. Ma el problema podeva eser risolto aumentando inveze el numero de le classi cioè limite de 20 fioi per classe, roba che gavesi comunque aumentà el numero de insegnanti. Ma una roba xe pagar insegnanti in più, precari sotopagai e magari a vita, e una altra roba xe costruir nove scole con nove aule. Ogi gavemo tanti insegnanti e scole da butar. Poi ogi manca el turn over sempre perchè se spendi i soldi in altra maniera e cusì vivemo coi precari sempre perchè i costa de meno. Altra bela pensada xe quela de la rifa che se fa le scole publiche tra de loro spiegando a le famiglie perchè xe meio iscriver un fio de lori piutosto che in una altra scola, una simiotada de le scole private anglosassoni. Se copia sempre le robe che no xe adatte per noi, e quel inveze che se podesi introdur ma che funziona no se fa perchè bisognasi cambiar tuto el sistema e nisun se riscia per no perder voti. Poveri noi.


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babatriestina
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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da babatriestina »

scuseme, mi go premesso e ripeto che dele elementari no go esperienza diretta se no quela che gavemo fato tuti noi frequentandole.E per questo no intendo farla longa su quel aspetto.
Quindi co ve parlo, me riferisso soprattutto ale scole postelementari, no digo del post obbligo perchè go come la sensazion che se stemo aviando verso una version nostrana dele scole americane, con una gran scola del obligo fin ai 12 anni e po el resto. Però quel che go e seguido visto sula gestion ministeriale e general riguarda un poco tuta la scola.
concordo con Piereto che stemo simiotando su diversi punti le scole anglosassoni.
Per i edifici scolastici, po anche là xe un discorso assai longo...


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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da Franco 50 »

Devo premeter che non go leto tuti i mesagi, mi go solo fato presente questa novità che mi reputo negativa in quanto i fioi pici dela prima e seconda,almeno quei, ga bisogno de un maestro/a e non tanti che se cambia ogni ora. Questa xe una mia convizion. Per el resto, robe de scola mi so poco...
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sono piccolo ma crescero
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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Porto la mia esperienza: ho insegnato ben prima di avere la laurea e, studiando fisica, ho insegnato matematica e latino.

So che presso qualcuno di voi non gode di buona fama, comunque riporto un brano dalla "Lettera ad una professoressa" della Scuola di Barbiana
Scuola di Barbiana - Lettera ad una professoressa - Libreria Editrice Fiorentina (1967) pag. 14 ha scritto:ragazzi maestri
L’anno dopo ero maestro. Cioè lo ero tre mezze giornate la settimana. Insegnavo geografia matematica e francese a prima media.

Per scorrere un atlante o spiegare le frazioni non occorre la laurea.

Se sbagliavo qualcosa poco male. Era un sollievo per i ragazzi. Si cercava insieme. Le ore passavano serene senza paura e senza soggezione. Lei non sa fare scuola come me.
Per me La frase principale è "Si cercava insieme". E' questo che un insegnante dovrebbe riuscire a fare in classe. Non è facile (aggiungo: soprattutto quando si sa quale dovrà essere il risultato).


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da babatriestina »

1967... il clima che portò al 68 a scuola...
era una scuola molto diversa, credevo si parlasse di quella attuale, mescolando maestri elementari ed insegnamento di matematica, francese e geografia. tutto dalla stessa persona... ovvio che se lo scopo era come era quella volta di migliorare le condizioni dei ragazzi di Barbiana adattandosi a loro e dar loro calore umano, nulla di male. Poi però il tutto nasce dalla polemica per cui alcuni suoi alunni, iscritti alle magistrali ( nemmeno ai licei) sono stati bocciati perchè non avevano l a preparazione richiesta. E appunto il rimprovero veniva fatto allora alla professoressa di non abbassare il prorpio standard. Da quella volta ne è passata di acqua sotto i ponti... e gli standard alti li mettono indiani e cinesi.. poi non lamentiamoci che i nostri alunni non sono abbastanza preparati per il confronto. però avranno "cercato insieme"
Ho conosciuto anch'io un'insegnante di matematica, moglie fra l'altro di un grande matematico universitario, che non aveva paura di ammettere Non so, non ricordo, troverò. Ma non per questo abbassava il livello delle sue lezioni, anzi al biennio superiore non ebbi nulla da imparare perchè tante cose ce le aveva già insegnate lei.
Mi piace anche la "modestia" di quel "lei non sa fare scuola come me". Tipica umiltà cristiana... non dimentichiamo che era un sacerdote.

Scusate, non era di questo che volevo parlare pensando a ciò che ha portato alle attuali riforme promesse ( o minacciate) e alle possibili conseguenze.


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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da babatriestina »

ecco, il 68 c'entra, forse, ma per un altro problema: numero di classi e reclutamento degli insegnanti.
Fino ad allora, gli insegnanti venivano assunti per concorso, concorsi di tipo tecnico sulla materia, a livello ben superiore di quanto avrebbero dovuto insegnare, sulla base di un principio "per insegnare qualcosa la devo conoscere ad un livello superiore", nazionali, centralizzati,a Roma, anche perchè la scuola dell'obbligo finiva a 14 anni- incluso l'avviamento al lavoro che appunto finiva lì e le secondarie erano frequentate da una frazione ben minore di ragazzi . Bastavano gli insegnanti che vincevano i concorsi a cattedra e gli incaricati per il resto.
Ma col 68 molto cambiò:
1 già nel 62-63 la scuola media unificata, che poi venne modificata negli anni, fece sparire l'avviamento, spingendo i ragazzi a proseguire gli studi anche per immettersi nel mondo del lavoro, anche senza innalzamento dell'obbligo
2 nel 1968 venne modificato l'esame terminale - allora di maturità- rendendolo molto meno selettivo ( me lo confermò un amico bocciato l'anno prima e promosso l'anno dopo, che quindi li fece entrambi) e aprendo tutte le facoltà universitarie a tutti i maturi di tutte le scuole ( un anno integrativo aggiunto ai maestri elementari per farli iscrivere di solito a <magistero
3 i sessantottini contestavano il sistema dei concorsi a cattedre, selettivi un po' come i concorsi dei mandarini cinesi, e il ministero non ne tenne più nessuno di quel tipo.
4 però gli iscritti alle scuole aumentavano.. quindi occorrevano docenti! ergo il reclutamento di migliaia di precari con corrispondenze a volte fantasiose delle cattedre. I laureati in legge ( che provenivano dal liceo classico, dove la lingua straniera si fermava al biennio) erano abilitati a insegnare lingue straniere, i laureati in matematica potevano insegnare l'accoppiata matematica- scienze senza aver dato un esame di scienze, la matematica era insegnata da una marea di laureati di cui buona parte aveva dato solo un paio di esami di matematica ( parlo della cattedre che conosco..)


anche perchè la lotta contro il nozionismo - secondo me non ancora terminata- aveva posto l'accento su altre qualità, l'accoglienza, la comprensione, la sociopsicopedagogia..
l'accusa verteva anche sulla valutazione ; mi dispiace di non aver più accesso-perchè chiusa- alla biblioteca del Carli, s ezione didattica, dove c'era una marea di testi al riguardo, di cui avevo letti alcuni. Per esempio già allora iniziava la lotta alla valutazione, per esempio dei temi di italiano, con le classiche affermazioni, verissime! che professori diversi avevano valutato diversamente lo stesso tema. Per cui si proponeva il passaggio alla valutazione oggettiva, i famosi test a risposta multipla, che tuttora vengono proposti per la loro uniformità ( INVALSI) e la comodità e rapidità di correzione.

Per tornare agli insegnanti, ai precari e ai supplenti, si erano creati 5 classi di insegnanti:
1 quelli di ruolo vincitori di cattedra,
2 quelli a cui, sulla base di non so che norma, era assegnato un incarico a tempo indeterminato
3 quelli incaricati annuali
4 i supplenti annuali
5 i supplenti temporanei.

dal 2 in poi, tutti "precari", chi più chi meno

nella primavera del 1974 se non erro anno pure dei "decreti delegati" venne finalmente tenuto un concorsone nazione a 44mila cattedre, se ricordo bene il numero. Non ero ancora laureata e quindi non potei partecipare, ma coloro che vi parteciparono raccontarono di boicottaggi, di pasticci, di copiature... non s o come vennero assegnate le cattedre, ma certo dopo di quello non se ne fecero mai più di così nazionali. E coloro che avevano boicottato il concorsone, una volta vinta le cattedre s e le tennero ben strette.
E nel frattempo la scuola continuava, i vecchi insegnanti andavano in pensione o passavano alla presidenza, la scolarità aumentava.. ed aumentavano i precari.
Che si lamentavano dell'incertezza, della mancanza di carriera...che poi voleva dire progressione economica perchè la "carriera " di un insegnate o è di cambiar mestiere diventando preside o ispettore- che spesso però provenivano da una carriera amministrativa- o al massimo di diventare di ruolo, inamovibile, nelle sezioni più antiche o più rispettate dei vari Licei...

i sindacati.. si dividevano in sindacati generali, la sezione scuola dei grandi sindacati CGIL, CISL; UIL, e i sindacati autonomi della scuola, come lo SNALS. E con l'aggiunta di altri sindacati autonomi, credo che siano tuttora così.

correggetemi se ho sbagliato qualche dato o data, sono andata a memoria


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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da mandi_ »

Per quel che riguarda i maestri, pensiamo a quanti ministri dell'Istruzione si son succeduti negli ultimi anni. Ognuno co le proprie idee e intenzion de cambiar tutto. I maestri possono solo adeguarsi alle direttive di uno, dell'altro e di quel che verrà dopo.
Il maestro unico esiste solo nelle scuole private. Nelle Statali di solito i pici frequenta 40 ore de scola, de cui 10 per mensa e ricreazion. Alle Elementari (o Scuola primaria, oggi) de solito due classi son gestite da tre insegnanti. Le maestre de italiano insegnano in una classe ciascuna, quella de matematica ruota sulle due classi.
Orari : 6 ore de Italiano, 6 ore di matematica, 2 ore di storia, 1 geografia, 1 scienze, 1 motoria, 1 arte, 1 informatica, 1 musica, 2 inglese, 2 tedesco, 2 religione. Le materie che ho scritto in blu sono di solito insegnate col CLIL, cioè l'insegnante progetta quel che deve insegnare, ma c'è in classe in contemporanea un esperto CLIL che lo spiega solo in inglese (dalla classe prima). La/il CLIL spesso non è un insegnante, perciò devono stare in classe insieme.
Poi ci sono 4 ore opzionali, disposte in due pomeriggi : chi vuole tra i bambini va a casa sua, altri si fermano. Son pochi quelli che vanno a casa. Insegnanti mangiano in mensa con i bambini.
Penso che un'insegnante abbia maggior difficoltà nell'insegnare musica: non tutti, anzi pochi, hanno delle competenze vere.
In classe insomma ci sono 5 insegnanti più un esperto CLIL. 3 per Tedesco, inglese, religione; italiano e matematica se spartisse le altre materie, compreso l'alternativa alla religione. In genere molti non frequentano religione, tra stranieri e altro. Le classi vanno dai 22 ai 28 bambini.
Mia figlia aveva 5 insegnanti, ma no se ga mai lamentada.
Questo xe quel che so, in Trentino.


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Xe morta Franca Falcucci, storica ministra della pubblica istruzione.

Quando la iera ministro la go criticada un poco. Dopo, co xe rivai i altri che in due mesi voleva cambiar tuto pur de lasar el nome nela storia (Moratti, Berlinguer, Gelmini) go apprezzà la prudenza e la misura con cui la se iera mossa: piccoli passi che gaveva fato ordine nella sperimentazion selvaggia che ghe iera, no tanto qua a Trieste quanto in giro per l'Italia, e rinnovà i programmi che iera fermi da 50 anni.

Riposi in pace.


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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Xe morta Franca Falcucci, storica ministra della pubblica istruzione.
la iera stada per anni sottosegretaria al Istruzion, per cui per quanto i la podessi criticar, iera una che conosseva ben i problemi. A ogni ministro novo, se rugnava e se se preoccupava, ma dopo i successivi iera vegnudo in voga el detto un poco ironico " Aridateci la Falcucci!"


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Re: Provemo a parlar de scola

Messaggio da babatriestina »

el precariato..

ovio che co ocoreva professori, no se tegniva bastanza concorsi, no se gaveva idee alternative.. restava maree de precari. Che oviamnte rugnava.. cussì dei anni 70 in poi ogni tanto i trovava un sistema de immission in ruolo: su pression dela base i ga creado i corsi abilitanti ( speciali e normali) se seguiva un corso, se fazeva un esame e chi c he passava ( l a più parte) ciapava un'abilitazion per una o più classi de insegnamento.. Po se i gaveva el abilitazion, i gaveva el posto, oviamente i domandava de entrar in ruolo. I lo ga fato a infornade ogni tanto. La carriera preruolo iera riscattabile in parte... po i ga riprovado concorsi su base regional.. po i ga creado i corsi universitari post diploma.. mi me go sempre domandado perchè, col aria che za tirava, tanta gente laureada continuava a studiar fin a quasi 30 anni nela speranza de un posto a scola.. come se fussi una carriera special e ambida de far tanti anni de studio per rivarghe.. ben adesso no so..

le classi

digo la formazion dele classi
Dipendi per le prime classi soprattutto dele iscrizioni, per el obligo xe apunto obligo, po anche con l'autonomia, xe un poco la pubblicità per gaver studenti. No che una scola più grande sia necessariamente meio, ma se la deventa tropo picia i la sera.. e adio posti sopratutto per chic che no xe de ruolo..

ah sì dopo tanti anni xe stada abolida la parola ruolo. Tuti i dipendenti de ruolo dela PI ( che adesso xe MIUR o i ga cambiado ancora?) xe deventai a tempo indeterminato, ( come una volta quei che no iera de ruolo) come a dir No stè eser tanto sicuri gnanca voi che ve tegnimo...

una volta i gaveva provado a far bacini de utenza: te abiti in sto quartier , te toca iscriverte in sta scola. Po i ga cavado, in nome dela libertà de scelta. Le scole - edifici- un tempo ancora ai tempi de l'Austria el idea iera dela scola elementar rionale e cussì in centro iera diverse scole, spesso deventade medie, che per mancanza de iscritti xe sparide e no xe gnanca più edifici scolastici. Inveze altre scole , ingrandide, se ga fato sucursali e le acora adesso sparse per tuta Trieste, no sempre in edifici scolastici.
Per dire, la media Benco de via Mazzini.. le scole elementari del Ghetto adesso ciolte del Comun pe r i uffici..le due elementari in via san Giorgio e via dl Anunziata ( modificade de anni ma no so se za in uso per Carli e forsi Nautico)... aule scolastiche de fortuna a palazzo Vivante...

ben bon una volta fate le iscrizioni le scole li conta e fa le classi, max 30 alunni per classe, grandi o pice che sia le aule... nele prima, po xe anche le lingue a distinguerli... po xe la continuità didattica se una classe prima no deventa tropo picia e cussì avanti ga diritto de deventar una seconda tegnindo i muli insieme.. anche se mi go el ricordo de una classe seconda o terza bellissima , studiosa, e anche de numero giusto de promossi che xe stada divisa in tronconi per impignir altre classi.. che ospitava insegnanti de ruolo. me ga assai dispiasso per la division de quela inveze che dele altre..

ala fin de giugno, finidi is crutini ( salvo le mature) se fa i conti, se manda i dati in Provveditorato ( adesso Sovrintendenze? i ga abolito i provveditorati?) e vien fora le classi col cosiddetto organico de diritto.. su quel se fa pensioni, spostamenti, trasferimenti.. ma po pol cambiar a settembre ( sucedeva sempre coi esamid e riparazion e adesso con quei che no se ciam cussì ma xe in pratica istesso- xe debiti formativi) e vien fora el organico de fatto, per cui a settembre pol cambiar el numero dele classi e dei professori che ocori, Quei che no xe de ruolo ossia a tempo indeterminato xe là a spetar conferma de dove che i li metti, po no so ben a seconda dela posizion chi che ciapa el stipendio estivo e chi no.. comunque i primi giorni del anno, co insegnavo mi, nele classi mancava assai professori perchè el provveditorato no gaveva fato ancora le nomine...

nel giro de qualche setimana el tuto se distrigava, de solito..

e se le classi cala sotto un certo numero de studenti, ovio le vien sopresse e la muleria spostada in altre classi.. le classi cala de numero oviamente se no tuti i studenti del anno prima se reiscrivi, e questo pol nasser per bocciatura o abbandono dei studi. Due punti su cui se bati sempre cola famosa frase "la scuola che boccia boccia se stessa" vegnuda fora sempre del 68 in poi e el paragon con la fabbrica: una fabbrica che crea scarti xe de cattiva qualità, li devi crear tuti boni. A volte per amor de pase o per allusion del Dirigente se sera uno o due oci...e se xe de maniga larga nele promozioni.


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