Modiano: arte e impresa

[sono piccolo ma crescero]

Segnalo la mostra su manifesti pubblicitari e su foto e cartoline storiche relative a Trieste e all'Istria dal titolo "Modiano: arte e impresa" presso il Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata in via Torino, 9.

Mi sono piaciute le esemplificazioni del passaggio dalla foto al cartellone pubblicitario e le vecchie foto (moltissime) di Trieste e dell'Istria.

La mostra è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.30. Alla domenica dalle 10 alle 13.

Ingresso gratuito!!!

Pare che faranno un catalogo, ma più avanti.

[mandi_]

Sento dire che la Ditta Modiano è in crisi. Sembra si comprino meno carte da gioco, perchè queste sono state ormai superate da slot machine e giochi al pc.
Peccato, perchè trovo il gioco delle carte insuperabile per serene serate in compagnia...
Odio le slot, che portano via soldi a disperati.
Purtroppo si parla di esubero di lavoratori...problema dei nostri tempi.
Penso che le carte da gioco poi raffigurino aspetti d'epoca nella grafica.
Mi piacerebbe conoscere di più la storia di questa ditta triestina, ho visto di sfuggita le foto delle operaie di un tempo... Vedo che la ditta s'insediò nel 1789 a Trieste quando fu concesso a Rafael Marsiglio da Maria Teresa d'Austria il monopolio per la produzione di carte da gioco in tutto il litorale adriatico...

[babatriestina]

si, purtroppo ci sono diverse persone in cassa integrazione.
Nel forum si parlava della Modiano a proposito delle cartine da sigarette, ma le carte Modiano sono sempre state classiche a Trieste, sia come carte normali sia come carte triestine. che sono una variante delle trevisane usate per tressette e briscola.
Io confesso che dopo aver giocato un po col tempo mi son stufata delle carte e le trovo un passatempo abbastanza inutile: la sola cosa interessante per me è la psicologia dei giocatori: non per nulla i miei dicevano che il vero carattere si vede da come uno gioca a carte. Forse ho visto gente troppo fanatica delle carte. Da quando è morta mia mamma il " cassettino delle carte" è chiuso..
http://www.modiano.it/ita/azienda.html

La storia della Modiano si inserisce in una lunga tradizione triestina nella cartografia. Era il 1759 quando nel nome di Maria Teresa d’Austria fu concesso a Rafael Marsiglio, da poco giunto in città, il monopolio per la produzione di carte da gioco in tutto il litorale adriatico. Diversi furono coloro che seguirono il suo esempio tra i quali anche Saul David Modiano, nato a Salonicco in una famiglia di commercianti e approdato a Trieste nel 1868 con lo scopo di sviluppare il traffico commerciale con l’oriente. Considerata la forte richiesta di cartine da sigarette in Italia decide di avviare una nuova attività industriale nella città giuliana in questo ramo, comincia così la produzione e commercializzazione della linea di cartine con diversi marchi, tra i quali il “CLUB”.
La notorietà della Modiano cresce in tutto il mondo, dai Balcani al Giappone, dall’America latina ai mari della Sonda.
Nel 1884 amplia la gamma dei suoi prodotti, avviando una litografia che fece scuola per le riproduzioni artistiche e per la produzione di carte da gioco.In breve tempo le carte da gioco Modiano, grazie al connubio tra arte, tecnologia e abilità commerciale superano per stile e qualità gli standard europei stabiliti per tradizione da austriaci e tedeschi.
Nuovi stabilimenti vengono avviati oltre i confini urbani a Romans d’Isonzo, Fiume e Budapest, dove si sviluppa una collaborazione con i maggiori artisti dell’ateneo ungherese.
Alla vigilia della grande guerra la Modiano impiega nei suoi stabilimenti un migliaio di dipendenti e il suo nome emerge anche fra i promotori dello sviluppo commerciale ed industriale triestino nel ramo dei cementi, dell’elettromeccanica, dell’agricoltura e della finanza. Da queste iniziative sorge nel 1907 la prima industria automobilistica triestina, “Alba”. L’azienda inizia la diffusione dei cartelloni che accompagnano il lancio pubblicitario dei prodotti e diventa quindi promotore della cartellonistica italiana avvalendosi del contributo di artisti di fama quali Orell, Cambon, Sigon, Quaiatti, Cuccoli, Tominz, Thummel, etc. L’attività prosegue di generazione in generazione sino al 1987, anno in cui Modiano viene acquisita dalla Grafad, un’industria cartotecnica già presente sul mercato. Da allora l’immagine aziendale è stata confermata e rilanciata sviluppando la produzione di carte da gioco pubblicitarie ed ampliando il settore cartotecnico, restando sempre fedeli alla linea produttiva classica di carte da gioco internazionali e regionali. Modiano oggi è dunque la sintesi di una grande tradizione secolare e di uno spirito giovane volto al continuo rinnovamento: queste sono le due facce che ogni carta Modiano esibisce puntando al meglio nella qualità e vincendo ad ogni mano.

come vedete dal 1987 la Modiano è ormai un nome ma appartiene ormai ad altri.

[mandi_]

Questo pezzo lo avevo letto anch'io. Pensavo però che sarebbe interessante vedere cosa raffiguravano le carte triestine all'esterno, un tempo.
Mio marito ha l'abitudine di comprare un mazzo di carte nuovo quando andiamo in qualche città, specialmente estera.
A volte resto affascinata anch'io dalle immagini sul retro.

Sono una discreta pokerista e sono piuttosto abile nel bluff. Ma non gioco a poker da molti anni, perchè è l'unico gioco a carte in cui secondo me si dovrebbero impiegare dei soldi come puntata. Ho trovato altri giochi con le carte altrettanto stimolanti e d'estate trascorro molte ore sotto una pergola intenta in interminabili sfide con gli amici.
Non riesco a credere che questo gioco stia passando di moda...

[babatriestina]

io giocavo a bridge.. i retri delle Modiano mi sembra siano classici. Guarderò se ne ho nei cassetti. Se vuoi carte variegate, le Piatnik austriache hanno di tutti i tipi. Ma i bridgisti amici della mamma volevano carte classiche. E non di plastica leggera, perchè dicevano che si maneggiavano male.

[molighe el fil]

In una publicazion de più de zento ani fa go travadi i riversi dele carte de zogo de Bartolomeo Mengotti.
Sto Mengotti iera nato a Schio nel setezento novantasie e a sedise ani el xe vignù a Trieste per zercar lavor.
El ga fato subito domanda al "I. R. Direzione di Polizia" per poder fabricar carte de zogo.
El ga trovà subito un local in via Capitelli numero 1 (indove deso xe la casa dela musica) e el ga impiantà una fabricheta.
Sul permeso iera scrito che el podeva stampar solo carte de zogo e nesun altro stampato.
A diciasete ani el se sposa con una de Trieste e in pochi ani ghe nasi dodise fioi.
Nel vinti un su molie Giuseppina, verzi una osteria in via Crosada numero 7, perchè la tipografia non bastava per mantegnir lori do, i do serventi, i tre garzoni e i fioi che aumentava sempre.
Nel trentasie el se ga spostà in via san Nicolò numero 9 fin al quaranta oto quando el se ga trasferì a Duin.
Nel zinquanta tre el se ga spostà de novo a Gorizia dove el ga lavorà fin al setanta un quando el xe morto.

Bartolomeo Mengotti xe sta quel che ga inventà le figure con do teste per evitar che i zogadori volti le carte palesando cosa che i ga in man.
Le carte de Mengotti gaveva el riverso con figure e batude che speso iera polemiche con el governo austriaco.

La osteria dela molie gaveva per l'insegna "TRE TRE" come el riverso de un mazo de carte

Su fio Ariodante xe tornà a Trieste con la fabrica in contrada del corso 21 (doveria guardar coi numeri tavolari se la casa esisti ancora).

Una roba che no me bati xe che Wostry nela "Storia del Circolo artistico" scrivi che i do Mengotti frequentava el grupo dela COLONIA AMERICANA ne la osteria de via Capitelli dove el gaveva vù la prima fabrica, ma nel novanta un Bartolomeo iera za morto da sie ani,

[molighe el fil]

Go scrito che el iera morto da sie ani, inveze iera dicianove i ani che Bartolomeo iera za morto.
Aprofito per meter un altro riverso

[mandi_]

Me piase...

Trascrivo dal Piccolo, perchè no sparisse:

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.6141699

El parla dela colezion de carte de Scaramangà.

Dal primo mazzo stampato a Trieste a opera di Rafael Marsiglio nel 1759 saranno esposti vari esemplari di carte dei due secoli successivi fino al mazzo creato dalla Modiano in occasione dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia e riportante le immagini dei padri fondatori, dei presidenti della Repubblica e di illustri uomini d’arte, di letteratura e di scienza italiani. Una curiosità: nei secoli addietro era abitudine utilizzare il dorso delle carte per stamparvi vignette ironiche su fatti e personaggi del tempo. Una frase dialettale riportata su una carta nel 1860 descrive bene la difficile situazione economica di ieri. E richiama subito a quella di oggi: «Lavoro zorno e note e mai no go un fiorin, le spese magna tutto, son sempre zavatin». A chiudere il giro si trova una stretta selezione delle più particolari tra le acquisizioni effettuate dalla Fondazione negli ultimi 50 anni, un migliaio

Vedo che a Trieste iera tanti che fabricava carte:

La nuova fabbrica la fiducia
Marchovich Giovan battista...

http://www.tarot-as-tarocchi.com/m-pr.html

[molighe el fil]

La casa de via Capitelli uno dove Bartolomeo Mengotti ga verto la prima fabrica de carte de zogo, iera de una zerta Maria Mallig vedova Marcovich.
Quando Mengotti se ga trasferì in via san Nicolò, nel steso posto xe andà Giovanni Battista Marchovich che gaveva za una tipografia de una altra parte.
Probabilmente Marchovich iera parente dela Marcovich.

Penso che no ve dispiasi se meto altri riversi dele carte de Mengotti

[molighe el fil]

Stavolta meto el riverso e qualche figura de carte de zogo del 1890 de Ariodante Mengotti,

[mula del Küstenland]

Dei Modiano i gaveva fato una mostra a Gorizia in Fondazione Carigo do/tre ani fa... mi no iera rivada a andar ma forse questa xe la riproposta de quela... in ogni caso me dispiaseria perderla 'sto giro.

Sui Mengotti go leto che girava un moto per le osterie triestine fino a pochi ani (decenni?) fa... quando un giogador domandava: "Chi ga fato le carte?" i altri ghe rispondeva in coro "Mengotti, m*na!"

[Ciancele]

Dei Modiano i gaveva fato una mostra a Gorizia in Fondazione Carigo do/tre ani fa... mi no iera rivada a andar ma forse questa xe la riproposta de quela... in ogni caso me dispiaseria perderla 'sto giro.

Sui Mengotti go leto che girava un moto per le osterie triestine fino a pochi ani (decenni?) fa... quando un giogador domandava: "Chi ga fato le carte?" i altri ghe rispondeva in coro "Mengotti, m*na!"

Noi de muli, circa 75 ani fa, bateimo (giocavamo a) carte in strada. Inveze de: A mi le carte, diseimo: A ti le carme. Che ridaddee!