Bosnia-Erzegovina: architettura

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1382-1918
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Bosnia-Erzegovina: architettura

Messaggio da 1382-1918 »

Qui di seguito alcune immagini di alcuni palazzi in stile liberty nel centro di Sarajevo.
In questi ultimi anni la città è stata oggetto di innumerevoli restauri, tanto che oggi risulta molto più bella di come si presentava prima della guerra degli anni '90.
Tutti i seguenti palazzi sono di epoca asburgica.

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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

Che belli!


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Quanto recenti sono le immagini ?


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1382-1918
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Messaggio da 1382-1918 »

Sono dell'anno scorso.

Continuerò questa sezione con parecchie chicche, così che non potrete fare a meno di andare a fare una gita da quelle parti. :wink:


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

fa piacere che abbiano avuto la voglia e i soldi per restaurare, perchè si vede che sono rimesse a nuovo da poco.
Sempre per una mia curiosità filologica, e penso soprattutto all'edificio rosso, qualcuno sa se i colori originali erano così squillanti?


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1382-1918
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Messaggio da 1382-1918 »

babatriestina ha scritto:Sempre per una mia curiosità filologica, e penso soprattutto all'edificio rosso, qualcuno sa se i colori originali erano così squillanti?
Purtroppo una risposta certa non so dartela, ma credo abbiano ripristinato i colori originali. Ci sono altri edifici con bei colori vivi.
Stanno facendo un'opera mastodontica in quella città, gli edifici restaurati sono moltissimi, e dappertutto si vedono edifici impacchettati per il restauro.

E proprio perchè hai citato edifici rossi, ne metto qui sotto due:

La fabbrica di birra "Actienbrauerei Sarajevska Pivara", del 1882.

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Il portone d'ingresso
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La sala degustazione con 400 posti a sedere:
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Vista della Franjeva?ka ulica, sede della birreria, e sulla sinistra la chiesa di S. Antonio da Padova, del 1912.
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Dettaglio sulla medesima chiesa, e più in fondo, in colore bruno, il liceo classico cattolico:
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L'interno della chiesa, accogliente, sobrio e in stile liberty "duro":
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Il passaggio tra la chiesa ed il liceo:
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Vista dalle colline circostanti:
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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

Chiederò a mio figlio che se non sbaglio nel 2000 o nel 2001 ha passato 3 mesi a Sarajevo per servizio.


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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

Mio figlio dice che all'epoca non ha potuto visitare tutta la città per regioni di sicurezza, ma tutti i palazzi che ha potuto vedere erano di colori violenti anche se all'epoca un po' sbiaditi o semidistrutti dalla guerra. Ha anche saputo che tendono a ricostruire e ridipingere tutto secondo il modello originale.


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1382-1918
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Messaggio da 1382-1918 »

Visto che ho già postato alcune immagini di una chiesa, inizio con una carrellata di edifici di culto di Sarajevo.
Parto con gli edifici al servizio della religione ebraica.

Nei tempi giunsero a Sarajevo, via Salonicco, ebrei sefarditi in fuga dalla Spagna che andarono a rifugiarsi nell'Impero Ottomano.
Poi in epoca austro-ungarica giunse anche una comunità di ebrei ashkenazi, in particolare da Vienna, dalla Galizia e dalla Boemia.

Ecco il vecchio tempio israelitico, del 1581, il più antico di tutta la Bosnia-Erzegovina, oggi adibito a museo della storia degli ebrei di Sarajevo. Pur non tralasciando gli ashkenazi, questo museo per ovvie ragioni storiche si concentra maggiormente sulla storia degli ebrei sefarditi, e vi vengono conservati moltissimi libri antichi scritti in lingua giudeo-spagnola chiamata "ladino", da non confondersi con il ladino dolomitico. In epoca austro-ungarica uscì per circa un lustro anche una rivista settimanale in questa lingua, "La Alborada".

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La cappella ebraica presso il cimitero. Subì gravissimi danni durante la guerra degli anni '90, trovandosi proprio sul fronte di guerra. Negli anni recenti è stata completamente restaurata.

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Qui sotto invece la sinagoga degli ebrei ashkenazi, del 1902. Dal secondo dopoguerra ospita anche le funzioni religiose degli ebrei sefarditi di origine spagnola.
Completamente restaurata negli anni 2000, col ripristino del suo originale colore ocra chiaro rosato. Le poste bosniache hanno emesso un francobollo nel 2002 per il centenario dell'edificio.
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L'interno della sinagoga ashkenazi:
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Nel 1932 venne costruita una nuova sinagoga sefardita chiamata "Il Kal Grande", che divenne la più grande di tutta la penisola balcanica, però venne completamente saccheggiata e distrutta nel 1941 dai nazisti, quando la Bosnia-Erzegovina divenne parte dello Stato Indipendente di Croazia, creato in seguito all'invasione congiunta della Jugoslavia da parte di Germania e Italia.
Una foto trovata in Internet:
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Messaggio da 1382-1918 »

Continuando coi luoghi di culto, proseguo con alcune immagini di edifici cristiani, cominciando con la religione cattolica. Abbiamo già visto qui sopra la chiesa di S. Antonio.

L'edificio più importante di Sarajevo legato alla religione cattolica è sicuramente la cattedrale del Sacro Cuor di Gesù, la quale si trova in pieno centro città. Costruita in epoca asburgica, tra il 1885 ed il 1889, su progetto dell'architetto Josip Vancaš, che la modellò ispirandosi a Notre Dame di Parigi. Può ospitare 1200 persone, e presenta due campanili, uno con una campana grande, l'altro con 5 piccole campane. E' sede dell'arcidiocesi di Vrhbosna.
Il rosone sopra la porta principale è parte dello stemma del Cantone di Sarajevo. Ricordo che la Bosnia-Erzegovina, così come ne è uscita dalla guerra degli anni '90, è uno Stato sovrano diviso in due entità autonome, la Federazione di Bosnia-Erzegovina (divisa in 10 cantoni), e la Republika Srpska (divisa in 8 regioni), ai quali va aggiunto il distretto di Brcko, comune ad entrambe le entità.

Ecco la facciata della cattedrale:
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Il retro:
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La vetrata principale:
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Altre chiese cattoliche a Sarajevo sono:
la chiesa di S.Vincenzo del 1883

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la chiesa e seminario dei Santi Cirillo e Metodio, 1896
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la chiesa della santissima Trinità, del 1905
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la chiesa Regina del SS.Rosario e S.Giuseppe del 1911, della quale purtroppo non ho fotografie. L'altare di questa chiesa è stato donato dall'Imperatore Francesco Giuseppe I durante una sua visita nel 1910.

la chiesa di S.Giuseppe, del 1932
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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Ancora grazie per le interessanti foto :-)


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Messaggio da 1382-1918 »

AdlerTS ha scritto:Ancora grazie per le interessanti foto :-)
Prego! :wink:
1382-1918 ha scritto:La chiesa Regina del SS.Rosario del 1911, della quale purtroppo non ho fotografie.
E invece eccola qua, inviatami su richiesta da un amico del luogo.

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Ed è il turno degli edifici di culto a servizio dei serbo-ortodossi.

La chiesa ortodossa dedicata agli arcangeli Michele e Gabriele, del '500. Si ipotizza sia stata costruita sulle fondamenta di una chiesa preesistente. Il campanile, del 1883, è stato rimaneggiato nel 1960. Nell'accogliente cortile interno l'ingresso al museo che comprende una collezione di icone dal XIII al XIX secolo, e manoscritti antichi.
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L'edificio di riferimento è però la cattedrale della natività di Theotokos (Madre di Dio), di epoca ottomana (1864).
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Lo stesso edificio, visto di lato e di notte. Si possono notare delle belle vetrate:
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Nel 1898 è stato costruito il palazzo del metropolita di Bosnia (Mitropolija dabrobosanska), subito dietro alla cattedrale:

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Ed inoltre, la chiesa della Trasfigurazione, del 1940:
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Messaggio da 1382-1918 »

Proseguendo con gli edifici di culto di Sarajevo, passiamo ora alla chiesa evangelica.

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Venne costruita nel 1899, poi ampliata ai lati nel 1911.
Si trova sulla pittoresche rive del fiume Miljacka, e oggi non è più usata come chiesa ma ospita l'Accademia delle Belle Arti. L'edificio è stato completamente restaurato nel 2007.

Una sua vista notturna:
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Particolare della cupola:
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L'archietetto di questo edificio è Karel Pa?ik (1857-1942), un ceco del nord-est della Boemia. Trasferitosi a Vienna per gli studi, si stabilì poi in Bosnia negli anni '80 dell'800 per progettare vari edifici su incarico delle autorità asburgiche che avevano appena iniziato ad amministrare la regione. Sono suoi almeno 117 progetti documentati, a Sarajevo e in altre città e luoghi della Bosnia-Erzegovina, dove era più noto con la grafia serbo-croata di Karlo Paržik.
Si aggiudicò una medaglia all'esposizone ungarica del 1896, e nel 1899 venne premiato con l'Ordine di Francesco Giuseppe I.
Dopo la prima guerra mondiale fece l'insegnante e progettò per lo più piccole opere di edifici religiosi, come monasteri, chiese e moschee.
Nel 2007, 150° anniversario della nascita, le poste bosniache hanno emesso un francobollo commemorativo che lo raffigura, vicino a tre sue opere, e precisamente la chiesa evangelica, che abbiamo appena visto, la sinagoga ashkenazi che abbiamo visto precedentemente ed il palazzo del museo regionale che vedremo in seguito.

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Nel 2008 gli è stata dedicata una mostra ed intitolata una piazza a Sarajevo, di fronte al suo ultimo lavoro, la chiesa cattolica di S.Giuseppe del 1932, che abbiamo anche già trattato.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

1382-1918 ha scritto:Proseguendo con gli edifici di culto di Sarajevo, passiamo ora alla chiesa evangelica.

Una sua vista notturna:
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Particolare della cupola:
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non so perchè, ma mi ha richiamato alla mente questa chiesa , che è tutto da un'altra parte ed è pure più tarda, perchè è della prima metà del novecento, anni trenta
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La basilica di santa Teresa a Lisieux!


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Elisa
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Messaggio da Elisa »

Veramente suggestivi edifici ed immagini!
Grazie.


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Messaggio da 1382-1918 »

E naturalmente veniamo ora agli edifici di culto islamici, sempre a Sarajevo. Ma prima di illustrare la moschee più importanti, siccome qui sopra ho citato l'architetto Karlo Paržik, inizio subito con una sua opera, la sua prima opera importante a Sarajevo, che personalmente trovo architettonicamente affascinante.
Si tratta della scuola di diritto islamico, del 1887. Si presenta in stile pseudo-moresco, dipinto a strisce ocra e rosso mattone, che raccoglie elementi decorativi presi da vari stili di arte islamica.
All'interno dell'edificio, un cortile con fontana.
La scuola per lo studio della Sharia aprì il suo primo corso nel 1889, col patrocinio dell'Imperatore Francesco Giuseppe I. Da questa scuola uscivano, dopo cinque anni di corsi, i giudici della legge islamica, che erano poi indirizzati a svolgere funzioni religiose come imam o reis-ul-ulema, elevandosi nella società bosniaca. L'istruzione avveniva in lingua serbo-croata con caratteri arabi, chiamata "adzamijski".
La scuola cessò la sua funzione nel 1937, dopodichè ospitò il mueso della città di Sarajevo. Durante la guerra degli anni '90 venne danneggiato, ma dopo venne restaurato ed ora ospita la facoltà di scienze islamiche.

La facciata principale:
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Il "rosone" centrale:
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Il salone retrostante il rosone (notare il soffitto finemente decorato):
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Una vecchia immagine:
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Una cartolina di epoca asburgica (Scheriat-Richterschule / Šeriatska Škola):
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Messaggio da 1382-1918 »

E proseguendo, andiamo a dare un'occhiata ad alcune delle moschee più importanti di Sarajevo, iniziando dalla moschea di Gazi Husrev Beg, chiamata semplicemente Begova.

Costruita nel 1531, porta il nome di colui che ne finanziò l'edificazione, il "bey" Gazi Husrev-beg che governava la regione nello stesso periodo.
Rappresenta il luogo di culto islamico più importante di tutta la Bosnia-Erzegovina. Si distingue per le sue forme architettoniche e le molte cupolette. Oltre al corpo principale costituito dal salone per le preghiere con cupola che si eleva fino a 26 metri dal suolo, ed il minareto alto 45 metri, troviamo anche il "mekteb" (scuola elementare islamica), l'"abdestham" (sala per le abluzioni), due "turbe" (mausolei) con le spoglie di Gazi Husrev-beg e Gazi Murat-beg Tardi?, un ampio cortile con fontana (šadrvan) e la torre dell'orologio, (Sahat Kula).
La moschea subì gravi danni dopo l'attacco effettuato da Eugenio di Savoia nel 1697. Venne restaurata nel 1762, ma nuovamente danneggiata nel 1879 durante un incendio, e nuovamente restaurata nel 1886.
Purtroppo, subì altri gravi danni nel 1992 durante la recente guerra. Già nel 1996 venne restaurata, però con l'aiuto di denaro proveniente dall'Arabia Saudita, che la fece restaurare internamente secondo canoni non locali, contestati dalle autorità bosniache. Di conseguenza si sta pensando ad un secondo restauro per riportare la moschea al suo aspetto originario.
E' stata la prima moschea al mondo ad essere stata illuminata elettricamente nel 1898, dopo la costruzione della prima centrale elettrica di Sarajevo.

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L'ingresso principale visto dal cortile:
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Particolare del portone d'ingresso con fontana:
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Vista del salone principale:
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Particolare del soffitto della cupola principale:
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Mausolei di Gazi Husrev-beg e Gazi Murat-beg:
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La fontana nel cortile:
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La torre dell'orologio Sahat Kula. E' considerata una delle più belle di tutta la Bosnia, pur nella sua semplicità.
Durante il periodo asburgico venne aggiunta la copertura, da poco restaurata:
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Particolare dell'orologio, con caratteri arabi. Venne comprato a Londra da commerciati di Sarajevo, durante il periodo asburgico.
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Vista notturna, compresa torre dell'orologio Sahat Kula:
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Altra suggestiva vista notturna del cortile della moschea, con ingresso, torre dell'orologio e fontana:
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Xilografia di fine '800:
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Messaggio da babatriestina »

anche come epoca, una gran bella moschea di stile ottomano, che riecheggia in più piccolo quelle che il grande architetto Sinan costruiva a Istanbul, l'appena conquistata Costantinopoli, in particolare le cupole che risentono del ricordo di quella di S Sofia.
Grazie per i numeri in vere "cifre arabe" sull'orologio e.. dimenticate la base, dimenticate la punta, ma confrontate il corpo del minareto col terrazzino e... il Faro della vittoria.. anche la pietra bianca contribuisce.. ( so che per il faro fanno riferimento alle coffe delle navi, ma a me questo collegamento non esce dagli occhi, e non sono la sola ad averlo notato)


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Messaggio da Rawa Ruska »

Esiste ancora la grande caserma Franz Josef I?

Rawa Ruska


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Messaggio da 1382-1918 »

babatriestina ha scritto:Grazie per i numeri in vere "cifre arabe" sull'orologio e.. dimenticate la base, dimenticate la punta, ma confrontate il corpo del minareto col terrazzino e... il Faro della vittoria.. anche la pietra bianca contribuisce.. ( so che per il faro fanno riferimento alle coffe delle navi, ma a me questo collegamento non esce dagli occhi, e non sono la sola ad averlo notato)
In effetti il Faro della vittoria assomiglia tantissimo ad un minareto in stile ottomano.
Rawa Ruska ha scritto:Esiste ancora la grande caserma Franz Josef I?
Rawa Ruska
Esiste ancora, certo, l'avrei trattata più avanti, ma siccome l'hai citata, eccola qua.
E' intitolata al generale Filipovi?, già governatore della Dalmazia, fu il primo governatore della Bosnia asburgica, dal 1878.
La zona attorno alla caserma è preclusa al pubblico, in quanto sede dell'esercito bosniaco.

Come tanti altri edifici di Sarajevo, anche questo edificio è opera dell'architetto Karlo Paržik, che ho già citato più sopra.
La caserma è del 1899 ed è stata costruita parallelamente alle rive del fiume Miljacka, lasciando uno spazio tra il fiume e la caserma, adibito a parco dove si trova anche il "Musikpavillon" (Muzi?ki paviljon).
Il MUsikpavillon è un manufatto del 1913, progettato da Josip Pospišil.
Dopo la seconda guerra mondiale venne demolito e nel 2004 è stato ricostruito fedelmente dalla municipalità di Sarajevo, usando i disegni di epoca asburgica.
Il parco si chiama Atmejdan, che significa piazza dell'ippodromo, in quanto l'area in epoca ottomana era usata per le corse di cavalli.

Un angolo della caserma:
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Lo stesso scorcio preso da dietro le antiche tombe musulmane del cimitero della moschea Jedileri.
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Il "Musikpavillon", nel parco tra la caserma ed il fiume:
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Una cartolina d'epoca asburgica con la caserma ed il Musikpavillon.
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La caserma ed il parco col Musikpavillon, su Google Earth:
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