Un cenno storico sullìedificio basso che ospita i negozietti: dalle pagine del Comune
Intorno alla metà del XIX secolo, con i lavori di realizzazione del complesso del parco ferroviario di Trieste, si rese necessaria la sistemazione dei fondi dell'area ai piedi del colle di Scorcola e della zona del mare prospiciente; lo sbancamento di questi terreni permise di ricavare una superficie di "c. 194.200 metri quadri" (Generini, 1988), inizialmente ad un'altezza di otto metri sul livello del mare prima dei lavori di sterro per la costruzione del limitrofo Porto Nuovo, tra il 1868 ed il 1883. La zona fu interessata da nuovi interventi, iniziati con la demolizione nel 1869 del Lazzaretto di Santa Teresa e proseguiti, a partire dal 1873, con i lavori per la realizzazione della nuova stazione ferroviaria. Fino alla metà dell'Ottocento, infatti, il colle declinava verso il mare con vigne, prati e pastini, terreni coltivati a terrazza, arricchito da numerose residenze di campagna, tra cui spiccava la villa di proprietà del negoziante Trapp, conosciuta come Belvedere, per il magnifico panorama sul mare e sulla città; in seguito alla demolizione di questo complesso edilizio si rese disponibile un nuovo spazio urbano, inaugurato nel 1864 come Campo del Belvedere. L'urbanizzazione dell'area nel corso del Novecento, legata soprattutto al rapido incremento del commercio marittimo, coincise con l'apertura di nuove attività e servizi per i sempre più numerosi abitanti del quartiere.
In tale contesto si colloca la costruzione dell'immobile in esame. Il progetto per la "costruzione di un'edicola ad uso locali d'affari", a firma dell'architetto Lituano Samero, viene approvato in data 16 ottobre 1950; il disegno prevede una struttura ad un solo piano, con una semplice planimetria, caratterizzata da sette ambienti destinati a diverse attività commerciali tra cui una pescheria. L'analisi della documentazione reperita presso l'Archivio Tecnico del Comune registra dal 1951 numerosi interventi di modifica per varianti nella destinazione d'uso degli spazi.
e due immagini storiche dai civici Musei: li belvedere quando era davvero panoramico

e la piazzetta all'inizio del Novecento
