La Lista per Trieste

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babatriestina
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La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

E' una memoria abbastanza recente, ma visto che ormai non se ne parla più in chiave politica e probabilmente molti dei nostri forumisti non triestini forse ne avranno un'idea solo vaga, vorrei confrontare i nostri ricordi della Lista per Trieste e chiederci quale eredità ha lasciato.
Incomincio con una cartolina, trovata in un vecchio cassetto
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e ricordo pure che l'occasione che fece scoccare la scintilla fu il trattato di Osimo
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_per_Trieste

Qui entrano i miei ricordi: il Trattato di pace prevedeva un Territorio libero di Trieste autonomo , indipendente, mentre già allora esso era diviso nelle due zone A e B, rispettivamente ad amministrazione alleata e ad amministrazione jugoslava. Il memorandum di Londra del 1954 sanciva il passaggio della zona A all'amministrazione italiana. Da allora le speranze sulla zona B erano solamente virtuali, ma accontentavano i numerosi esuli e , mentre l'Italia preparava il trattato di Osimo per chiudere definitivamente il contenzioso con la Jugoslavia ( anche se gli attuali indipendentisti fautori del TLT trovano diversi cavilli legali a riguardo), ricordo molto bene che smentiva vistosamente con dichiarazioni credo dell'allora ministro Moro che l'Italia abbandonasse le rivendicazioni ( puramente teoriche) sulla zona B. Il tutto cambiò al momento della firma del trattato ( 1975) http://it.wikisource.org/wiki/Trattato_ ... embre_1975
Se quindi ci fu una amara sorpresa nella sensazione di segretezza della sua preparazione, lasciati i soliti discorsi autoincensatori del Governo che lo presentavano come un ottimo affare ( abbiamo perfino ripreso la vetta del Sabotino) , i lettori del testo rimanevano perplessi davanti alla proposta della cosiddetta ZFIC la zona franca a cavallo del confine. Era prevista, per la crescita economica di ambedue le regioni frontaliera, una zona franca industriale sul Carso, più o meno nella zona di Padriciano, con lavoratori transfrontalieri.
Fu questa la parte su cui i detrattori misero l'accento, insistendo sulla salvaguardia sia ecologica che etnica di tale zona.
Per questo si formò, quanto spontaneamente non saprei dire adesso, un Comitato dei Dieci ( Chi ha l'elenco dei 10 nomi?) che non potendo protestare contro un trattato di pace, chiese una creazione di una zona franca integrale su tutta la zona triestina e raccolsero 65.000 firme. Ovviamente, come mi dissero a voce, non speravano per nulla di ottenerla, ma volevano dare un segnale di disaccordo e difatti la ZFIC non l'ha mai fatta nessuno. Mi chiedo se hanno cambiato il testo o se è ancora là, non si sa mai che qualcuno pensi di attuarlo..

Il gruppo proponente era quanto mai eterogeneo: si andava dal liberale ( e massone) Cecovini all'esule istriano socialista Giuricin, alla socialista Gruber Benco, figlia dello scrittore irredentista , a Letizia Fonda Savio, la figlia di Italo Svevo che ricordo inizare i discorsi ai banchetti con "Mio padre, Italo Svevo"..." ma ci si mise dentro pure il mio prof di Analisi Matematica Dolcher, il terrore degli studenti di ingegneria del primo anno,il toscano Gambassini di destra...
si trasformò in un movimento politico che ottenne la maggioranza al Comune di Trieste ( sindaco Cecovini) ed alcuni deputati. Era alquanto folkloristica, con cartoline, gadgets, il tutto col Melone. Fra l'altro dobbiamo a loro la diffusione dell'idea che il Melone sia la palla che si vede nella cartolina e che si trova sul piazzale a san Giusto e non il vero a spicchi che si trova al Museo al Castello. I Meloni come li chiamavano erano contrapposti ai partiti tradizionali a cui sottraevano voti . Poi pian pianino i vecchi elementi più indipendenti sparirono e a mio modesto parere si trasformò sempre più in un normale partito, apparentandosi in parte alla Lega Nord, che al suo sorgere sembrava più o meno un movimento autonomista simile, e poi alla berlusconiana Forza Italia, che a mia impressione l'ha fagocitata.. sembra che adesso non abbia più i soldi per pagarsi la sede in Palazzo Scrinzi Sordina, in Piazza Goldoni.
Qualcuno ha ricordi simili? diversi? immagini dei vari gadgets meloni di allora?


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AdlerTS
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da AdlerTS »

nei anni 70 jero picio e nei 80 ancora troppo giovane.... non seguivo 'ste vicende politiche :-)


Mal no far, paura no gaver.
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babatriestina
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

Al Monte dei Pini go trovado un albero ( o un pal?), mezzo butado zo, con ancora un tacomaco dela Lista

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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da zac »

A quanto par son piu' vecio de Adler visto che qualcossa ancora ricordo.

Un aspetto de cui non ha parlato baba, e' la reazione causata dalla prima vittoria del partito, il quale porto' via parecchi voti ai partiti nazionali.
La Rai Incomincio' a trasmettere documentari per spiegare il fenomeno "Lista" ed i triestini agli italiani.

La scaletta era pressapoco:
fare ironia sui triestini che avevano intitolato ad un ortaggio, ricordare che Trieste e' la citta' dove Basaglia ha liberato i matti (ergo...), suggerire che la presenza di cinque navi americane in porto nei giorni in cui si girava il documentario non fosse casuale, e come stacchetto tra un argomento e l'altro mostrare le immagini di un'iniziativa di pulizia delle strade (che effettivamente in quel periodo erano sporche e malcurate) commentando "e intanto i triestini spezzano".
C'era sicuramente dell'altro, ma questo e' quanto ricordo.

Ricordo anche un "controdocumentario" girato da telequattro.
Un matto, interpretato da Marco Lucchetta, si aggirava con sguardo perso in piazza Grande. Le prime parole del documentario erano "Hanno voluto dipingerci cosi'...",
Non so come continuava. Purtroppo ancora non gestivo io il telecomando.

C'e' qualcun altro che se li ricorda?


zac
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da zac »

Me gavevo magna' un toco:
fare ironia sui triestini che avevano intitolato un partito ad un ortaggio


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babatriestina
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

Risale a quei tempi lo slogan ( ma cos'era, un opuscolo? un manifesto? un convegno?) Trieste non è un'isola creato mi pare dai democristiani locali?


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da spritz_bianco »

Mi son del 73 ma me ricordo ben co jero picio sia la lista che el mit!! Me ricordo che me gaveva ciapado la mania dei simboli de tutti i partiti! A proposito de folclor me par de ricordar un manifesto in qualche anniversario de Osimo stampado dal "melon" con scrito: Osimo: amici sì, moni no! Qualchidun se lo ricorda??


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Francesco Tolloi
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da VetRitter »

ben rivà Spritz, proprio un bon Nick..
saluti


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da spritz_bianco »

Grazie mille:-)!!!


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da spritz_bianco »

Oviamente co qualchidun vol beverse un sprizzeto basta che avvisi!! Ancora complimenti per el forum: interesantisimo e sai ben strutturado!


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

Go trovado un'altra cartolina..
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ecco, la Lista , quanto mai eterogenea, si unì e compattò, dopo il primo momento di reazione all'accordo in sè, ( sostenuto immagino soprattutto dagli esuli istriani), in una reazione contro la progettata zona franca a cavallo la ZFIC, per diversi motivi: da una parte, si prevedeva una zona industriale su un perimetro transfrontaliero più o meno, se ben ricordo all'altezza di Trebiciano e Padriciano, la leggenda allora diceva che il ministro l'aveva vista solo sorvolandola con l'elicottero, e si temeva si al'inquinamento del Carso dal punto di vista fisico ( cosa che avvenne poi, e con opposizioni locali iniziali, con l'area di ricerca di Padriciano) ma anche dal punto di vista etnico, in quanto si prevedeva l'afflusso di lavoratori da tutta la Jugoslavia, cosa nemmeno gradita agli Sloveni locali, scarsamente interessati a trovarsi vicino a casa lavoratori provenienti da Bosnia o Macedonia o simili.. per questo il tutto si tinse pure di ecologico, come si vede dalla cartolina allegata.
Stavo leggendo riassunti della politica locale di allora, per esempio il Piccolo che dapprima con Alessi sosteneva la Lista, poi con Ceschia l'avversava, la mancanza di una linea comune al momento delle decisioni politiche, la mancanza di coesione fra i fondatori e le uscite dal movimento di alcuni... le prime prove di liste civiche in altre regioni d'Italia, l'avversione di tutti i partiti ( che poco dopo crollarono con Tangentopoli) a questa nuova forza fuori dai partiti tradizionali. Da un certo punto di vista, a me sembra precursore di tanti movimenti tuttora in atto.
A proposito: ecco i nomi del Comitato d ei Dieci, per la Zona Franca Integrale, fondato il 13 aprile 1976:
Aurelia Gruber Benco, Letizia Fonda Savio, Marino Bolaffio, Ermenegildo de Rota, Michele Frankfurter, Pia Frausin, Gianni Giuricin, Vittorio Spinotti, Marino Tassinari, Carlo Ventura. Non tutti questi credo poi entreranno nella Lista politicamente. La Gruber Benco fu l'unica ad essere eletta alla Camera dei Deputati. Cecovini, deus ex machina per un periodo, comparirà dopo.. suo delfino, un certo Giulio Camber..
nello stesso periodo incominciavano le trasmissioni le TV locali in particolare Tele4 e Teleantenna, che trasmettevano in diretta le sedute del Consiglio Comunale: per una volta, si erano pure candidati i big dei partiti e in consiglio comunali si passava dal prof Dolcher a Pannella ed Almirante.. devo trovare la data in cui poi la richiesta delle 65 mila firme per la Zona Franca integrale venne dichiarata inaccettabile..
questo l'articolo di wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_per_Trieste piuttosto sintetico. Secondo me meriterebbe un'analisi a posteriori più approfondita..


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da Piereto »

Mi credo che la lista ga rapresentà per tanti uno sfogo a la continua ciolta per i fondelli dei partiti locali incapaci de otener l'atenzion delle sedi madri romane su problematiche citadine,non ultimo l' acordo tra Italia e Yugo imposto ,che pasava sora le nostre teste ,senza eser stai consultadi. Iera altri ani e i triestini xe più civili,mentre ogi no se se acontenta più ,vedi black block,centri sociali, notav ,etc.Iera anche tanti che iera stufi dei furlani ,che ghe pareva che la regione fosi stada creada solo per lori,e quindi i bori che i doveva servir solo per lori. Certo al'inizio iera un movimento abastanza folcloristico. Comunque i partiti clasici in quei ani a Trieste gà perso la facia e quasi tuto el seguito. Poi disemo che tuto xe rientrà nel solito trantran. Ogi no xe più confini, ma... le problematiche locali comunque no riva a Roma ,perchè ognidun pensa per se,tanto che se fa prima a crear un partito o un movimento locale per eser eleti. Ogi xe de moda e funziona le liste civiche pro sindaco e noi gavemo el merito de aver verto la strada.Pochi obietivi de otener e niente ideologie. Per el resto i furlani comanda come prima,e lo steso xe sempre dificile ragiunger un obietivo perchè xe proliferade le liste contrarie. Ogi me par che el motto sia disuniti verso la meta,anche perchè xe ciapadi de mezo i mas media e tuti xe schierai, e pedine de un giogo più grande.


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

zac ha scritto: La scaletta era pressapoco:
fare ironia sui triestini che avevano intitolato ad un ortaggio,
a cui Giuricin rispose con un libro Meloni, melonismo, melonaggine
se non erro stamparono per un certo tempo un giornaletto ( settimanale?) con l'originale nome di "la voce libera" che sembra ci sia ancora
http://www.lavocelibera.net/?m=201205
da cui riporto una descrizione del movimento ( ovviamente autocelebrativa)
si sta parlando della Lista per Trieste sorta sull’ondata di sdegno della città per l’accordo di Osimo siglato nel 1975 per l’Italia dal governo Rumor, con il quale lo Stato abdicava definitivamente alle terre italiane d’Istria e concedeva alla Jugoslavia di Tito la creazione di una zona industriale a cavallo del confine sul sovrastante Carso, con manodopera dell’est a basso costo in concorrenza con le industrie locali. Questa ribellione si espresse con 65mila firme notarili e valse con successo a far cancellare l’affronto etnico ambientale ed ecologico che tale insediamento avrebbe rappresentato. Nel 1978 la LpT si presentò alle elezioni comunali e ottenne 52651 voti e la maggioranza in Consiglio con 18 seggi. Fu la prima lista civica in Italia e nel 1983, già presente in Parlamento con il suo simbolo, lo prestò alla nascente Lega di Umberto Bossi consentendole di candidarsi per la prima volta su tutto il territorio nazionale senza dover sottoporsi ad una raccolta di firme dall’esito rischioso. Nei dieci anni che seguirono la Lista non realizzò soltanto lo stadio ma amministrò con rigore, serietà, onestà e rettitudine in Comune e provincia, e rappresentò Trieste nella regione, al Parlamento italiano e persino in quello europeo con Manlio Cecovini. Essa è tuttora attiva ed i suoi esponenti sono presenti nelle istituzioni, da quelle locali al Parlamento (senatore Giulio Camber) sotto l’emblema del Pdl.
Ricordo che polemizzavano con Parovel, allora gestore dell'edicola-libreria in tergesteo, chiamandolo il libraio mittel-Tergesteo

Ho rispolverato questo topic perchè ne ho trovato un vecchio adesivo ( tacomaco) in Barriera, via Corridoni, mi pare
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

ho trovato in rete altre due vecchie cartoline e dovrei avere a casa qualche oggettino
quando parteciparono alle elezioni nazionali
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venne eletta la Gruber Benco, detta sui loro giornaletti "la nostra Aurelia". Con la virata a destra, poi non so...

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è di questi giorni la notizia che è in vendita la sede di palazzo Scrinzi. Evidentemente gli ultimi apparentamenti politici non bastano.. tien duro solo Gianfranco Gambassini, che scrive ogni tanto sulle Segnalazioni


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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

questi iera i fazzoletini che girava
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da Nona Picia »

li gavevimo anche noi...


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da babatriestina »

riordinando vecchi scaffali, ho trovato un fazzoletto abbastanza grande dei tempi della Lista, qua un angolo. Cotone, da usare come foulard o al collo!
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Re: La Lista per Trieste

Messaggio da Nona Picia »

in qualche meandro dell'armadio ce l'ho anch'io....


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
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