Strane malattie

[babatriestina]

per prevenire i crampi, che a me venivano spesso ai polpacci, raccomandano di bere molta acqua. E quando vengono, muoversi!

[Nona Picia]

Quando mi prendono i crampi alle gambe, seguo il consiglio del medico che ci ha seguito alla ginnastica pre-parto: rilassare la gamba e poi muovere il piede avanti e indietro, dolorosissimo ma efficace. In un attimo passa tutto.

[nonna ivana]

Quando mi prendono i crampi alle gambe, seguo il consiglio del medico che ci ha seguito alla ginnastica pre-parto: rilassare la gamba e poi muovere il piede avanti e indietro, dolorosissimo ma efficace. In un attimo passa tutto.

Proprio il sistema che usano i giocatori, seduti a terra con le mani che afferrano strettamente il piede nella parte dei diti e la gamba ben stesa, quindi cercare di sollevarla facendo resistenza, per cui si ridistendono i nervi e i muscoli colpiti! E' sempre efficace!

[Ciancele]

Fioi, no steve vergognar de dir che gavevi paura de vignir basai de mi. Xe normale, xe umano. Ringrassio tuti quei che se ga fati vivi. Quel che disi Baba Triestina lo conoso, parchè lo gaveva mia mama e nisun dotor ga podù ‘iutar. La contava apunto che la gave l’impresion che qualchedun ghe salti sul stomigo. Un dotor ghe ga dito che iera una specie de aderenza postparto (el mio). Nota: Mi no son nato qualche mese fa e la medicina iera a quel tempo quel che la iera. El cinciut xe par mi quel che disi Sum Culex. I dolori in leto xe quasi propio quei che conta Nonna Ivana. La solita domanda: Dove meto el brazo? Svitare (Dissemblare) ed appoggiare alla parete. Il crampo xe el granfo che ciapa de solito ala pupola (polpaccio = Wade). Come dice giustamente Nonna Ivana si impiega una controreazione, premendo cioè il piede verso l’alto. ‘sto granfo me xe vignù nel 1947 a Genova nela note tra giovedì e venerdi e sabato dovevo caminar (marciare) sui 5000 metri. Son ‘rivà quinto (no su zinque). Ma ‘sti Liegeschmerzen dipendi de solito (come che me conta el dotor) dela colona vertebrale. Co’ te se alzi i sparisi. Pol darse che quel che gavè dito voi sia giusto, ma zerco ‘vanti. I dolori da decubito xe gravi parchè no xe solo dolori. Baba, me dispiasi per tua mama e anca par ti che non te podevi ‘iutar. In agosto del 1967 iero in ospedal in Svizera, dove che i me ga roto la machina in un incidente, e dovevo star in leto, mezo morto. Per fortuna iero più de qua che de là. Ma fazeva ‘ssai caldo e i vigniva co’ la canfora a farme masagi do o tre volte al giorno, parchè a quei che sta in leto sensa moverse ghe pol vignir anca la polmonite. Ma taiemo (smettiamo) de parlar de malatie. Savè che me xe vignù la marantiga (influenza)?

[nonna ivana]

Auguri Ciancele!!!

Per i besi, come dici tu, quelli volano per l'etere...e non fanno male... anzi ci fanno bene, no?
Grazie!!!

Sì, hai ragione...argomento "debilitante", meglio passare a cose più allegre...tanto gli acciacchi non ...scappano!!!

[Elisa]

Tornando all' argomento el cinciùt, in certo modo un' incognita, non mi arrendo...

"senso d'oppressione"
"mostriciattolo che se senta sul stomigo de note de chi che ga magnado troppo, o ga pensieri, insoma de notte se senti el suo peso sul stomigo."

se fosse il caso di prenderlo semplicemente come indigestione?
Allora benvenuto il toccaesana bicarbonato che accelera la digestione chimica e libera lo stomaco in un batter d' occhio. Provare per credere! (Il bicarbonato non fa male se non si abusa).
Se lo interpretiamo come stasi o sedimento di cibo sullo stomaco, allora non servono medicine: ricorrere alla medicina alternativa e farsi curare "el empacho" (imbarazzo di stomaco) dalla "curandera" (guaritrice, qui fortemente radicata nella cultura, tradizione e famiglia) che sa scoprire il disturbo,
lo misura metro a nastro alla mano, e lo toglie; credere o crepare

[Dolomitiko]

I dolori che se ga quando che se xe distirai in paion (letto) se ciama in tedesco Liegeschmerzen. La traduzione xe Dolori da decubito. Ma no credo che sia tanto precisa, perché penso che decubito sia sempre distirai (lungodegenti). Se qualchedun me disi la parola in talian lo baso.

Liegeschmerzen viene tradotto comunemente come “dolori posturali”.
Siamo sotto Natale e avevo voglia di un “basetto”...

[VetRitter]

me xe vignù la marantiga (influenza)

meza taza de late caldo, con meza taza de trapa. e poi a dormir.

[babatriestina]

me xe vignù la marantiga (influenza)

meza taza de late caldo, con meza taza de trapa. e poi a dormir.

qualchedun zontava: e se metti el capel ai piedi del leto, e se continua a bever fin che no se vedi due capei..
Mano go mai provado: a casa mia se diseva inveze che un'applicazion de gatto sula panza ( che se acciambella e dormi fazendo ronron) xe la cura per tute le malattie

[Ciancele]

Caro Dolomitiko, grazie per la tua comunicazione. Ho cercato l’espressione in Google (ogni espressione deve venir confermata da tre fonti diverse per venir accettata) e devo dire che la tua informazione è la migliore e dal punto di vista della medicina molto ben spiegata. È triste, ma forse comprensibile dopo quasi 60 anni all’estero, che vocaboli relativamente nuovi manchino. Mi vergogno a sfruttare il Forum per apprendere l’italiano, ma i vocabolari servono solo a chi´non ha alcuna conoscenza della lingua. Per conoscenze più avanzate serve solo leggere (in senso lato). Il “basetto” te lo puoi però sognare. È stata la solita promessa che si fa per raggiungere uno scopo. Ma, come direbbe mio nonno, “Mi ti dago madaia”. Scherzo. Mi hai reso veramente un grande servizio e metto il vocabolo nel disco rigido.
Ma devo dirghe grassie anca ai altri che i se ga preocupà par la mia salute. Go provà quela dela meza taza de late e meza taza de trapa. Siccome che non gavè dito in qual ordine devo bever, go comincià cola trapa. Forsi iera sbalià, parchè stamatina go glava (testa) come balon e el late xe diventà fredo. Come grandi devi eser le scudele? Mi go solo quele de mezo litro. Ma, per eser seri, fin che vado del dotor solo per veder come ch’el sta e a scambiar ricete, xe un bon segno. Steme ben anca voi. Con e/o sensa trapa.

[Nona Picia]

Caro Ciancele, no vergognarte de sfrutar el forum per imparar a perfezionar l'italian...Dopo tanti anni che te son via xe naturale...come mi che, dopo tanti anni che no vado più in Austria, go perso per strada mezi vocaboli della lingua e no capisso più ben tuto come una volta!E sfruto un forum tedesco zercando de capir qualcossa...

[Dolomitiko]

... Il “basetto” te lo puoi però sognare. È stata la solita promessa che si fa per raggiungere uno scopo. Ma, come direbbe mio nonno, “Mi ti dago madaia”.

Va bene, mi accontento della “medaia”...
A proposito di “strane malattie”, qui in Alto Adige viene molto usato - o perlomeno ne sento parlare spesso nella cerchia degli amici e conoscenti - il piccolo (o grande) Amaro Svedese. Anch’io lo preparo in casa e ne faccio saltuariamente uso, è un toccasana per tanti disturbi, dolorini e malattie. Lo conoscete?

[nonna ivana]

... Il “basetto” te lo puoi però sognare. È stata la solita promessa che si fa per raggiungere uno scopo. Ma, come direbbe mio nonno, “Mi ti dago madaia”.

Va bene, mi accontento della “medaia”...
A proposito di “strane malattie”, qui in Alto Adige viene molto usato - o perlomeno ne sento parlare spesso nella cerchia degli amici e conoscenti - il piccolo (o grande) Amaro Svedese. Anch’io lo preparo in casa e ne faccio saltuariamente uso, è un toccasana per tanti disturbi, dolorini e malattie. Lo conoscete?

Mai neppure sentito nominare!
Se garantisci che fa bene a tanti disturbi...vale la pena procurarselo o farselo in casa...quindi ricetta, bitte!!!
Buona giornata!
E' venuta la neve? Mia sorella era a Bressanone il sabato 3 ed è rimasta impressionata dal paesaggio brullo, senza neve!

[Dolomitiko]

Mai neppure sentito nominare!
Se garantisci che fa bene a tanti disturbi...vale la pena procurarselo o farselo in casa...quindi ricetta, bitte!!!
Buona giornata!
E' venuta la neve? Mia sorella era a Bressanone il sabato 3 ed è rimasta impressionata dal paesaggio brullo, senza neve!

Per la neve ti dirò che ieri ne sono arrivati un paio di centimetri (già spariti!), ma è prevista un abbondante nevicata per il fine settimana.
Per lo “Schwedenbitter” (Amaro Svedese) ti scriverò questa sera. A più tardi...

[Nona Picia]

Noi lo conosciamo e anni fa mio marito ha comprato le erbe in una farmacia a Nova Gorica per farlo in casa. Lo abbiamo visto anche in Alto Adige e in Austria. Chissà, forse in erboristeria lo si trova anche qui, proverò a informarmi.

[Dolomitiko]

Infatti questo rimedio naturale è molto conosciuto, soprattutto nell’area dell’Europa centrale e del nord… Lo Schwedenbitter, in italiano Amaro Svedese o anche Erbe Svedesi, è un antico rimedio popolare che viene fatto risalire ai tempi della “guerra dei trent’anni” e viene usato sia per uso interno come cordiale o elisir, ma anche per uso esterno per impacchi o frizioni. Internamente giova (sto leggendo il volantino della farmacia, non sono un medico!) ai disturbi dello stomaco, dell’intestino, del fegato e della bile, attiva il ricambio e l’attività renale, migliora la circolazione e calma gli stati dolorosi. Per uso esterno lo si adopera puro, per attivare la circolazione, come antidolorifico e antiflogistico.
La sua ricetta fu trovata fra gli scritti lasciati da un medico svedese, un certo dott. Samst, deceduto all’età di 104 in seguito ad un incidente mentre cavalcava (!). In base al numero e alla quantità dei singoli componenti si prepara il grande o il piccolo Amaro Svedese: aloe, mirra, zafferano, foglie di cassia, canfora naturale, radice di rabarbaro, curcuma, manna, carlina, angelica, macis, teriaca veneziana (un miscuglio di polvere di assenzio, rosmarino, salvia, angelica, zenzero, cannella, noce moscata, macis, chiodi di garofano e altro ancora, il tutto legato con miele). Personalmente preferisco il piccolo Amaro Svedese sia per il gusto sia per l’efficacia.
Per averlo già pronto ci si può rivolgere in farmacia, ma il prezzo è abbastanza alto e quindi è sicuramente più conveniente, visto anche questo tempo di crisi, acquistare la confezione di sole erbe, già selezionate e pesate come da ricetta originale, mettendole in un vaso di vetro e aggiungendo solo alcol. La confezione di erbe già preparate si può trovare in alcune farmacie, ma facilmente si può comperare anche in internet (consiglio la confezione di erbe come da ricetta di Maria Treben). Per quanto riguarda l’alcol, sconsiglio l’uso del “buon gusto” a 90° e l’aggiunta d’acqua, così come l’uso di grappa: i risultati migliori li ho ottenuti con una buona acquavite di frutta (obstler) o di cereali, ottima è la vodka… Si può conservare per diversi anni, anzi sembra che con l’invecchiamento aumentino i suoi effetti salutari. Il sapore è molto, ma molto amaro...

[nonna ivana]

Interessante!
Mi informo nelle erboristerie qua vicino, può darsi che ci sia!
Poi riguarderò anche alcuni libri di piante medicinali che collezionavo tempo fa....,mi sta intrigando questo argomento!!!

Grazie!!!

Buona notte

[zac]

Un'altra tipica "malattia" italiana sconosciuta all'estero e' il grave rischio di morte che colpirebbe chi va in mare dopo mangiato.
Mi ci imbattei durante la scuola elementare, quando la maestra spiego' che bisognava aspettare 2-3 o persino 4 ore dopo mangiato per poter andare in acqua a seconda della pesantezza del pasto, a rischio della vita. Da quel giorno la balneazione divenne per me qualcosa di spaventoso.
Da grande cominciarono a sorgermi dubbi: vedevo amici mangiare e poi andare in acqua senza problemi.
Durante i miei studi universitari, cercai di documentarmi sui meccanismi fisiologici che farebbero morire chi fa il bagno dopo mangiato e finalmente constatai che nessun libro di fisiologia o patologia ne parla.
Trasferitomi all'estero notai che li' nessuno ha mai sentito parlare di questo pericolo. Tempo fa anche un altro italiano all'estero segnalo' sulla rubrica Italians di Severgnini questa curiosita'. Sembrerebbe essere una convinzione tipicamente italiana che non si sa bene quando e perche' si diffuse.
Se si chiede ai convinti di cio' cosa succederebbe a chi si bagna dopo mangiato, si sentono le spiegazioni strane: crampi che impedirebbero di nuotare facendo annegare (ma io sapevo che era persino pericoloso sedersi sul "bagnasciuga"), un blocco improvviso ed incurabile della motilita' intestinale (che allora pero' dovrebbe colpire anche chi esce al freddo dopo mangiato, perche' mai l'acqua fredda sarebbe pericolosa, mentre l'aria fredda no?)
Ma questa convinzione permane, si trasmette di generazione in generazione, ripetuta nei consigli dei giornali, insegnata a scuola, persino inserita nella trama di film.

[macondo]

Ecco qua un estratto dal link che avevo postato piú sopra:

"As a child, there was a definite downside to this Italian obsession with health.

Summers on the beach for instance. Swimming after food was a complete no-no.

We were fed horror stories about children who had disobeyed the no-swimming rule, only to be hit by intestinal cramps in the water, something which apparently turned you blue in the face and caused you to drown.

This meant the hottest part of the day - the hours after lunch - were spent sitting on the beach watching the foreign kids frolic in the surf. The Italians shook their heads sadly at this blatant parental ignorance.

A full meal required a three hour no-swimming rule. A couple of biscuits might set you back half an hour. Every minute counted. "Can I go in yet?" would be met by, say, "Eleven minutes to go."

[babatriestina]

La spiegazione che hanno dato a me è questa: al momento della digestione il sangue affluisce maggiormente attorno allo stomaco, per aiutare il lavoro della digestione, e questi spiegherebbe quello che succede almeno a me, che al momento della digestione tendo ad avere mani epiedi freddi. Il bagno - soprattutto freddo- raffredda lo stomaco e quindi blocca la digestione. Tutto qua, che io sappia.