Modi de dir

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Ciancele
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Modi de dir

Messaggio da Ciancele »

Modi de dir
Qua in Germania se usa ‘ssai frasi latine co’ se scrivi. Come quei dela Citadela. Una dele frasi più usade xe “medias in res”. Dovaria voler dir “al sodo”o qualche roba de simile. Kommen (o gehen) wir medias in res (co’ l’acusativo, moto a logo). No so se questa frase xe usada anca par talian. Ma se dovaria dir: Semo alora al sodo = wir sind medias in res. Gramaticalmente no dovaria eser giusto parchè stato in logo sta col dativo. Alora medis in rebus. Come se disi par talian? Venire a bomba, venire al sodo? Se usa la frase in latin? Ma forsi saria meo meter la frase nei modi de no dir. Iuteme. Grazie in anticipo.


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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

In medias res ( accusativo, giusto come che te disi) vol dir arivar in mezo dele robe, senza preamboli. A noi a scola ( ale medie) i ne insegnava che cussì cominciava Iliade e Odissea. Ma no i disi più quasi..


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Re: Modi de dir

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Noi scrivemo "in medias res" però i gnochi xe assai più rafinai de noi "medias in res" me sona sai più elegante.

Per quel che te disi sule dopie ne'l altro post sia Giotti (poeta dialetal) che Carpinteri e Faraguna (Maldobrie) dopra qualche dopia (go notà per esempio che i meti certe volte le due s). El Doria no le meti mai. Anche Nereo Zeper, che ga curà la nova edizion del Doria, nela sua version in dialeto de 'l Inferno de Dante dopra la dopia s.

In mezaria del viagio dela vita
me go trovà int'una boscaia nera
perchè gavevo perso la via drita.

Dura xe dirve cossa che no iera
'sto selvadigo bosco grembanoso,
che co ghe penso ancora cambio ziera.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto:Noi scrivemo "in medias res" però i gnochi xe assai più rafinai de noi "medias in res" me sona sai più elegante.
sarà elegante, appunto , ma letterario, anzi poetico. In prosa latina va prima la preposizion.
Come se inveze de dir in medio stat virtus i disessi stat in medio virtus.. o in italian Virtù nel mezzo sta..


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Re: Modi de dir

Messaggio da nonna ivana »

Penso che i Tedeschi, con il loro periodo molto rigido, sappiano apprezzare molto il latino, per la sua duttilità costruttiva, che ci faceva penare nelle versioni... 8)


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sono piccolo ma crescero
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Re: Modi de dir

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

babatriestina ha scritto:
sono piccolo ma crescero ha scritto:Noi scrivemo "in medias res" però i gnochi xe assai più rafinai de noi "medias in res" me sona sai più elegante.
sarà elegante, appunto , ma letterario, anzi poetico. In prosa latina va prima la preposizion.
Come se inveze de dir in medio stat virtus i disessi stat in medio virtus.. o in italian Virtù nel mezzo sta..
Veramente a me avrebbero fatto scrivere "Virtus in medio stat"


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Re: Modi de dir

Messaggio da nonna ivana »

Penso che la costruzione in una lingua sia la possibilità di "caricare" un termine, una parola, del sentimento di chi scrive, della importanza che si dà, in quel momento, a una parola piuttosto che a un'altra.
Il verbo di modo finito alla fine sta bene, qui non è un verbo di azione, quindi si dà importanza a in medio, anche a me suona bene...anche se sono possibili le tre vearianti


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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: Veramente a me avrebbero fatto scrivere "Virtus in medio stat"
Liceo scientifico, probabilmente... :lol: non c'è alcun motivo a mio parere per cui il verbo debba andare in fondo. Quale regola grammaticale troveresti a supporto?
: In medio stat virtus è una locuzione latina...

Comunque il mio Chi l'ha detto? ereditato da papà ed 1938 riporta ( n 1757) In medio stat virtus come sentenza scolastica medievale.


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Re: Modi de dir

Messaggio da nonna ivana »

Io invece ricordavo proprio la regolina del verbo alla fine della frase!

Poi mi sono incuriosita, come mio solito e, non potendo andare in soffitta a scartabellare "antichissimi" libri di testo della mia "giovinezza", ho fatto la domanda "costruzione latina" e ho incontrato una prof (adesso dicono così!), Annamaria de Simone, docente di liceo, così si dichiara, che gestisce un suo sito, che mi sembra interessante, anche se noto che l'ultimo aggiornamento è nel 2009.
Nello specifico ero arrivata a questa pagina, che spero sia raggiungibile anche da qui
Si deve poi aprire un doc Word


http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=& ... 7gv6agJGZQ

quindi alla sua HP

http://annamaria75.altervista.org/
Nei ritagli di tempo, vi darò qualche occhiata!


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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

Sembra che Cicerone non conoscesse questa regola:ricopio da una versione ginnasiale:
Insula est Melita, satis lato a Sicilia mari periculosoque disiunta, in qua est eodem nomine oppido.
nemmeno Livio
Qui prior strinxertit ferrum, eius erit victoria
invece sembra prediligerla Cesare
Curiosamente, su tre libri di grammatica e sintassi latina non trovo alcun paragrafo su un ordine preciso della frase ( a differenza ad esmpio del tedesco!)


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Re: Modi de dir

Messaggio da nonna ivana »

babatriestina ha scritto:Sembra che Cicerone non conoscesse questa regola:ricopio da una versione ginnasiale:
Insula est Melita, satis lato a Sicilia mari periculosoque disiunta, in qua est eodem nomine oppido.
nemmeno Livio
Qui prior strinxertit ferrum, eius erit victoria
invece sembra prediligerla Cesare
Curiosamente, su tre libri di grammatica e sintassi latina non trovo alcun paragrafo su un ordine preciso della frase ( a differenza ad esmpio del tedesco!)
Non sono regole vere e proprie, solo linee guida, visto che la costruzione latina è molto libera, a differenza del tedesco che è ineluttabilmente rigida.
In un periodo complesso forse non è facile trovare una frasettina principale, dove si riscontri questa costruzione, che vediamo invece in frasi semplici, motti, e in lapidi.

Io però sono a corto di argomentazioni, la mia memoria è parecchio labile e ho poco tempo per ricostruirmi un fondo di cultura classica!

La frase di Livio, con la principale all'inizio a me suonerebbe anche così: victoria eius erit, qui...
Sempre a sensazione!
Non polemizzo, ne' :lol:


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Re: Modi de dir

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Molte volte, nell'ordinare le parole c'è, anche nel prosatore, la ricerca di un ritmo poetico. So per certo che alcune orazioni di Cicerone iniziano con un esametro. E se cerchi l'esametro, l'ordinamento della frase va a farsi benedire

Cicerone stesso, poi, ha un modo di scrivere le sue orazioni ed uno di scrivere le lettere alla sua Tulliola, e se uno di noi avesse tradotto bello con bellus si sarebbe trovato un bel segno rosso ed una mano di docente stizzito avrebbe scritto sopra "pulcher", ma Cicerone lo usa.


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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

e le prosa di Cicerone è molto diversa ad esempio dalla prosa di Tacito. Mi piacerebbe che mi citassi le orazioni di Cicerone che incominciano con un esametro. Infatti, anch'io per i verbi in fondo, pensavo alla poesia, dove i vocaboli vanno un po' a "estro poetico". Pensa a Lucrezio de rerum natura.. quando mi preparavo all'esame di maturità mi addormentavo recitando pezzi di esametri di fantasia..
Cicerone non ha scritto solo orazioni e lettere.. ci sono tutti i testi filosofici..


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Re: Modi de dir

Messaggio da Ciancele »

Ieri iera mercoledi 25 luglio 2012 e iero morto de caldo. El 25 luglio 1943 iera domenica, e iero anca morto de caldo, ma mio fradel me ga portà a l’Ausonia. Là iera tuta la clapa e el me ga dito: Ara, ‘sta qua xe Bruna (19 ani, amica de un amico, ultimo ano de l’Oberdan). De domani (26 luglio) la te darà lezioni de latin e matematica. De ela go imparà anca a dir: lapidem gutta cavat. So che SPMC dirà: I gnochi xe più fini ecc. Ma forsi no ga gnente a che far coi gnochi ma co’ l’Oberdan. Forsi xe el stile Oberdan ano 1944.


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Re: Modi de dir

Messaggio da babatriestina »

Ciancele ha scritto: El 25 luglio 1943 iera domenica, e iero anca morto de caldo, ma mio fradel me ga portà a l’Ausonia. Là iera tuta la clapa e el me ga dito: Ara, ‘sta qua xe Bruna (19 ani, amica de un amico, ultimo ano de l’Oberdan). De domani (26 luglio) la te darà lezioni de latin e matematica. De ela go imparà anca a dir: lapidem gutta cavat. So che SPMC dirà: I gnochi xe più fini ecc. Ma forsi no ga gnente a che far coi gnochi ma co’ l’Oberdan. Forsi xe el stile Oberdan ano 1944.
ara ti, devi esser propio un uso del Oberdan, che mi del Dante go sempre dito Gutta cavat lapidem. http://it.wikipedia.org/wiki/Gutta_cavat_lapidem e i disi che anche Ovidio scriveva cussì
Gutta cavat lapidem, consumitur anulus usu
sia ben ciaro che el anulus xe el anel e no quel che podessi pensar qualchedun più malizioso.. :oops: :oops: :oops:
Forsi iera meo che quei del Oberdan daghi lezioni de matematica.. :roll:
Ma el giorno dopo sui giornai iera qualcossa de più serio? :-D


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Re: Modi de dir

Messaggio da sum culex »

Anche mi go fato l'Oberdan, ma se ga sempre dito: 'gutta cavat lapidem'. In triestin: la ioza scava la piera.
ciao
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Re: Modi de dir

Messaggio da Ciancele »

Baba Triestina ga scrito:
Forsi iera meo che quei del Oberdan daghi lezioni de matematica.
Te ga ragion. Come che me ga imparà le equazioni la mula, a l’università Giancarleto ciapavo sempre diese cum laude. Iero el più meo.
Restemo seri. Mi go imparà latin dal 26 luglio 1943 al 10 giugno 1944. Pol darse che voi lo gavè studià a scola dopo la guera. Altri profesori altro modo de insegnar. Quel che go scrito no lo go inventà. Man sul cuor: Quel che go scrito o come che go scrito no sona mal, dai.


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