Attentatori ed irredentisti

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mula del Küstenland
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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da mula del Küstenland »

Eh me sa che proverò a telefonar per i orari, sul sito no se capissi... ah, grazie dele dritte: varderò sta firma, go leto sora la tua osservazion, vedemo se mi ghe vedo sta k o no ;-)


mula del Küstenland
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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da mula del Küstenland »

Informazione di servizio: la mostra resterà aperta fino al 14 aprile con orario 9-17 da martedì a domenica.


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babatriestina
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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

prima o dopo ghe vado, perchè me go fato la tessera annual ai musei triestini


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

mula del Küstenland ha scritto:No go capì se desso ga aperture con orari "normali" visto che xè sta mostra:
"Oberdan/Nordio Materiali per due anniversari"
eco qua dela locandina, i orari per la mostra: ore 10-17 chiuso il lunedì
( la go ciolta domenica che iero al Revoltella)
la descrizion
Immagine

un progetto de Nordio

Immagine

e la foto dell'inaugurazion
Immagine


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

Go fatto un giretto stamattina, che gavevo tempo, unica visitatrice. e xe anca gratis, ma savè che co una roba xe gratis i pensa " forsi val poco". Ben, i ga messo a posto e no ga tanto el aria polverosa... xe inseridi dei pannelli con inquadramento storico de Fabio Todero ( el storico fradel del nostro) , i ga riordinado un poche de vetrine, pannelli, le uniformi par apena vegnude fora dela tintoria, la parte più vecia ga un pochi de ritratti anche de pittori locali ( Zangrando, Tominz,..) e po xe i affreschi de Sbisà e i quadri de Wostry.
Per la storia del monumento, xe interessante, i ga fato un concorso ma no i ga assegnado alcun vincitor, po i ghe ga dado a Selva che prevedeva una roba complicata con due colonne e po el monumento e meterlo in piazza. Ma el cavava la vista del Tribunal e alora dopo un per de prove i ga sugerido via Carducci, po i ga provado in alto dela scala dei Giganti, e ala fin i ga rinunciado ala parte monumental e i ga fato quel che xe adesso in porton. Che in principio nol rivava e i se gaveva acontentado de un gesso patinado a bronzo.


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da mandi_ »

sai se esiste un archivio on line di quello che è contenuto nel museo a livello de documenti ?


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

temo di no..
comunque questa è la pagina web del museo
http://museodelrisorgimentotrieste.it/

dalla presentazione della mostra, la foto della prova del monumento in Piazza Oberdan
Immagine
( è un link, quindi non si sa se e quanto dura, gli interessati se lo scarichino)


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da mandi_ »

Ti ringrazio Baba. Vedi, a volte mi chiedo se certi musei facciano apposta a non organizzare il materiale in loro possesso in un bell'elenco on line. Soprattutto i documenti. In questo modo la visita ad un museo od archivio è un pò alla cieca, un pò demotivante per chi intende fare ricerca...e non solo guardare mostre occasionali...


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

questi gli archivi disponibili
http://www.retecivica.trieste.it/triest ... rchivi.asp
da cui seguendo i link, lìelenco degli archivi del Museo
Civico Museo del Risorgimento, via XXIV Maggio 4

Documentazione relativa a Giuseppe Garibaldi (Nizza 1807 – Isola di Caprera 1882)
Documentazione relativa ai garibaldini triestini e giuliani [ad esempio: Donaggio Rodolfo (Trieste 1844 – 1900), Lovisato Domenico (Isola d’Istria 1842 – Cagliari 1916), Muratti Giusto (Trieste 1846 – Udine 1916) …]
Fondo Guglielmo Oberdan (Trieste 1858 – 1882)
Documentazione relativa ai volontari giuliani del primo conflitto mondiale [ad esempio: Corsi Guido (Trieste 1887 – Cima Valderoa 1917), Cozzi Napoleone (Trieste 1877 – Monza 1916), Rismondo Francesco (Spalato 1885 – Monte San Michele 1915), Sauro Nazario (Capodistria 1880 – Pola 1916), Slataper Scipio (Trieste 1888 – Podgora 1915), Stuparich Carlo (Trieste 1894 – Monte Cengio 1916), Stuparich Giani (Trieste 1891 – Roma 1961), Timeus Ruggero (Trieste 1892 – Pal Piccolo 1915), Xydias Spiro Tipaldo (Trieste 1887 – Nad Logem 1916) …]
Piccolo nucleo documentario relativo al secondo conflitto mondiale

e ancora
http://biblioteche.comune.trieste.it/


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da mandi_ »

Grazie infinite Baba, di nuovo...Ecco che per me la cosa si fa più interessante...Merita una visita e più di una questo Museo, dal mio punto di vista...
Accidenti, quando capito a Trieste mi trovo col dilemma: quanto tempo dedicare alla ricerca storica e quanto alla visita della città?Quanto tempo stare china su faldoni polverosi e quanto tempo gironzolare a godermi Trieste?


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da molighe el fil »

Sta foto xe del vinti dizembre del disdoto, siti iera scrito: Benito Mussolini commemora per primo, sul luogo del supplizio, Guglielmo Oberdan.
La foto no xe chisa cosa ma la go tiradao da un giornal de quela volta
Allegati
samaritan 4  2012 13 001.jpg
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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

dal museo, la tessera universitaria di Oberdan.. così scriveva lui il cognome...
Immagine


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

e..ho trovato fra gli spartiti per piano di mia nonna l'inno a Oberdan ( no, Serbidiola non c'è..)
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il testo

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e la musica
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Una cosa mi ha copito: è ovviamente edito a Venezia e manca la dat, ma c'è un timbro di un negozio triestino e.. il prezzo è in corone! il che vuol dire.. che girava tranquillamente nella Trieste pre 1918 ( vorrei dire sicuramente anche pre 1914..)

notare che il testo non fa alcuna allusione all'Italia sabauda... come se fosse una questione interna all'Impero o al massimo una questione mazziniana/garibaldina repubblicana


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

abbiamo anche un dato sul valore della moneta: inizialmente lo vendevano a 50 centesimi di lira, poi a 1 lira ( raddoppio dei prezzi?) corrispondenti a 2, 50 corone. Vabbè che è di importazione...


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Re: Attentatori ed irredentisti

Messaggio da babatriestina »

Ed ora un testo letterario: poiché ogni tanto vedo citare scritti di Biagio Marin, ecco cosa scrive Marin di Oberdan, in Strade e rive di trieste, un testo anni '60:
"Quos perdere vult deus dementat". Dio leva il senso a coloro che ha già giudicati. ed è stato così che nella grande caserma che Giuseppe II volle costruire per affermare l'Impero di casa d'Absburgo su Trieste si svolse il primo atto della tragedia che doveva finire con la sparizione della dinastia e dell'Impero dalla storia del mondo.
Nella Caserma grande,- era l'anno 1878- entrò quale semplice soldato e vestì, per alcuni giorni, la divisa bianca del reggimento Weber, un ragazzo biondo, occhi chiari, di nome Guglielmo Oberdank. Pochi giorni dopo disertava. Passati quattro anni, Oberdank veniva arrestato a Ronchi, accusato di aver tentato di uccidere l'Imperatore Francesco Giuseppe I, processato e condannato a morire impiccato. Era l'anno 1882, e l'Austria intendeva di celebrare i V Centenario della dedizione di trieste alla Casa d'Absburgo. Ma i secoli erano passati, gli italiani avevano già costituito lo stato unitario nazionale e quanti, a trieste e nel Friuli orientale e nell'Istria, avevano una coscienza nazionale italiana, anelavano a fondere le nostre terre in quell'unità. Oberdank, il giovanetto puro e sicuro, s'era fatto portavoce innanzi a Dio e agli uomini di questa profonda, religiosa aspirazione. Così, nel cortile più interno della caserma, a ridosso della grande via lungo la quale più intensa scorreva la vita delle città nuova, venne alzata, temerariamente sfidando l'oracolo, la forca fatale.
invano uomini eletti d'Italia e di francia deprecarono il fato e chiesero grazia per il martire. la mente dei reggitori dell'Impero era ottenebrata, la forca venne rizzata al posto dell'albero della libertà.
era il giorno 20 dicembre dell'anno 1882: la mattina era gelida e la bora urlava paurosa nel lividore delle prime luci.
Un battaglione ungherese formò il quadrato attorno alla forca. a testa alta, con l'anima tutta presente e annuente, Oberdan ascoltò la lettura della sentenza Mentre gli mettevano le manette ai polsi, il giovane triestino che non aveva paura nè dell'Austria, né della morte, e non tremava e invece avvertiva che da quel momento Trieste era consacrata all'Italia, e l'Austria alla rovina, gridò con tutta l'anima, con l'impeto di tutta la sua fede gagliarda, ripetutamente : " viva l'Italia, viva trieste, fuori lo straniero".
Il rullo d ei tamburi non riuscì a coprire la sua voce, la bora non riuscì a disperdere l'invocazione: solo la corda gli ruppe l'ultimo Evviva l'Italia nella strozza.
E l'Italia da quel grido ebbe rinnovata la vita e dopo pochi decenni, secondo la profezia del Carducci, piantò le sue bandiere sulla caserma Grande e infine il lauro della gloria dove era sorta la forca, mentre il grande Impero degli Absburgo era dileguato.


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