Nona Ivana scrive:
Aiuta conoscere la storia? Ad essere felici?
Non so se la conoscenza della Storia renda felici. Ma penso che la "conoscenza" renda le persone migliori. Se poi la "conoscenza" è quella della natura, e delle piccole grandi cose che fanno parte di questo mondo, ecco, è una gran bella conoscenza!
Però non siamo fatti tutti uguali ed ognuno ha i suoi interessi.
A me la storia è sempre piaciuta, anche se a scuola mi annoiavo.Perchè mi annoiavo?
Perchè mi parlavano sempre di Re, Imperatori, guerre e date. Invece io , magari senza accorgemene, ero più interessata magari alla lettera che lo scriba egizio scriveva al figlio(invitandolo ad imparare a scrivere e a leggere; poi a cosa servisse questo insegnamento sarebbe lungo da dire...). Naturalmente questa lettera era scritta in un trafiletto, ma di tutta la storia egizia studiata allora , mi sono rimaste impresse questa lettera e naturalmente la splendida arte.
Insomma, so che parlo di cose troppo lontane,ma il concetto per me non cambia. Mi sono sempre interessate soprattutto le storie delle persone o delle comunità, perchè sentendo sempre parlar di guerre, ho spesso pensato che quasi tutti gli imperatori o re che inviavano i loro sudditi a combattere, sono morti nel loro morbido letto, nei rispettivi palazzi, mentre la gente che era obbligata ad andare a far la guerra doveva lasciare la famiglia, il lavoro e magari morire in mezzo al fango in una terra lontana dai propri affetti. Lo scopo di queste guerre? Arricchire ulteriormente chi era già ricco e ottenere modifiche geografiche.
A dir la verità, mi correggo, alcuni di questi uomini potenti sono stati anche impiccati o altro.
D'altra parte la Storia è stata anche una lunga ricerca dei diritti dell'uomo. E tra questi diritti innumerevoli, molti dei quali ancora disattesi, vorrei per una volta parlare di donne. Mia nonna un tempo non votava, perchè le donne non erano considerate esseri intelligenti. La faccio breve.A mia figlia dico sempre"Abbiamo impiegato un sacco di tempo per ottenere questo riconoscimento di avere anche un cervello : cerchiamo di usarlo!"
Vorrei scrivere a lungo di questi diritti, ma è meglio di no.
Che c'entra questo con il Risorgimento? C'entra che per me è sempre la stessa cosa, la stessa situazione in ogni tempo.
La storia dovrebbe insegnare a vivere meglio oggi, la storia di ieri è attualissima.
Se giro per la mia città, o vado in viaggi lontani per vedere come vivono altrove, mi incuriosiscono lo stile delle case,le pitture, le statue, le targhe e mi chiedo il perchè di questi oggetti d'arte o dei nomi scritti. Non riesco ad ignorarli, anche se confesso che l'ho fatto in età matura.
La memoria di come vivevamo va coltivata con amore, per rispetto a quelli vissuti prima di noi.
E a volte mi chiedo perchè questo deve suscitare odio e rancore, e non voglia di migliorare e di avere un pensiero più aperto.
Nel leggere l'articolo riportato dal Corriere, naturalmente ho letto anche alla parte che riguardava Trento.
Io sono fiera della commemorazione di tutti i morti della grande guerra, compresi quelli morti in divisa austroungarica: questa è la nostra storia, così erano i nostri nonni.
Ma non credo proprio che questo sia un gesto dispregiativo verso Battisti, che se magari non è più un mito, da noi viene ancora rispettato, non solo perchè irredentista ma come uomo.
Quello che è sbagliato per me è mischiare storia e politica.
E quanto alla Provincia ricca, io non so, io parto sempre dal basso: vedo molte fabbriche che chiudono, giovani che se ne vanno, file sempre più lunghe di persone che si recano alla Caritas per cercare aiuto.I politici invece si arricchiscono.
Forse è questo a causare infelicità, non la storia, che è il racconto della nostra vita di uomini e donne.
Ciao, Mandi.
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry