Ciao a tutti, mi chiamo Domenico e sono di Piacenza e ho una richiesta per voi esperti della storia del porto. Cercando notizie sulla mia famiglia, originaria di Mola di Bari, ho saputo che mio bisnonno era propietario e comandante di un trabaccolo con il quale spesso trasportava merci al porto di Trieste. Il periodo è compreso tra il 1880 ed i primi del 1900. Ho trovato sulla rete un libro con segnati gli sbarchi e gli imbarchi dal porto di Trieste sino al 1847 (
Portata de' bastimenti arrivati nel Porto-Franco di Triesti. - Trieste, Stamperia dell' Governo 1786-1847
con descrizione dell’imbarcazione e delle merci. Sapete se esiste qualche cosa di simile riguardante il periodo che m’interessa oppure ove si possa trovare queste informazioni? Grazie Domenico

Benarrivato, i trabaccoli erano i tir del mare di allora... il solo posto dove posso suggerirti di chiedere è il Museo del mare di Trieste. Il museo è piccolo ma gli operatori sono appassionati... anche perchè un museo del porto è ancora allo stato di progetto

Grazie mille per l'informazione. Hai qualche riferimento per questo museo? Domenico

abbiamo un portale
https://www.atrieste.eu/Wiki/doku.php?i ... su_trieste

dove sfogliando si trova
http://www.triestecultura.it/luoghi/index/id/52/
però in questo momento il sito del museo non mi si apre

Si è vero, non si apre. Però ho trovato un numero di telefono e di fax. Proverò a contattarli, magari mi possono aiutare o indicare qualche strada da percorrere. Su internet ho trovato due libri, riferiti a due annate diverse sulla portata dei bastimenti arrivati e partiti dal porto di trieste. Impressionante come fossero dettagliati con descrizione del carico, luogo di ppartenza, nome dell'imbarcazione, del capitano, del propietario e numero di uomini imbarcati.

Ho mandato una mail ma per ora nessuna risposta.

Potresti provare a contattare, con un messaggio privato, Danilo 45 che su queste cose è sempre molto documentato.

Ok, ci provo. Grazie

Ma, visto che sono un pivello del forum, come lo trovo danilo45

Purtroppo non sono in grado di aiutarti per ricerche in città, risiedendo a Venezia.
Interpellando come correttamente suggerito da BT il Civico Museo del Mare, rivolgiti all'enciclopedico curatore della biblioteca ed archivista, signor Stelio Zoratto; ti saprà indirizzare per il meglio. Presumo che la documentazione da te cercata potrebbe trovarsi presso l'Archivio di Stato di Trieste.
Conosci il nome del trabaccolo di tuo nonno ? Sarebbe già un buon inizio.

danilo43 ha scritto:Purtroppo non sono in grado di aiutarti per ricerche in città, risiedendo a Venezia.
Interpellando come correttamente suggerito da BT il Civico Museo del Mare, rivolgiti all'enciclopedico curatore della biblioteca ed archivista, signor Stelio Zoratto; ti saprà indirizzare per il meglio. Presumo che la documentazione da te cercata potrebbe trovarsi presso l'Archivio di Stato di Trieste.
Conosci il nome del trabaccolo di tuo nonno ? Sarebbe già un buon inizio.

Grazie per i suggerimenti. Il trabaccolo si chiamava Daino.

Ti ho inviato un PM: circa il trabaccolo Daino ho trovato qualche notizia qui https://books.google.it/books?id=mFgcDA ... no&f=false
Conosci già questo testo sulla marineria Molese ?

Go dito mi che Danilo xe el massimo.

danilo43 ha scritto:Ti ho inviato un PM: circa il trabaccolo Daino ho trovato qualche notizia qui https://books.google.it/books?id=mFgcDA ... no&f=false
Conosci già questo testo sulla marineria Molese ?

Si, lo comprato l'anno scorso e sono diventato amico dell'autore che mi ha dato una mano per ricostruire un poco la storia. Ti volevo ringraziare per l'indirizzo di Zoratto che si è rivelata una fonte importantissima. grazie a documenti dell'ufficio veritas austro ungarico ha scoperto che il Daino era un trabaccolo-goletta che stazzava 62 tonnellate, pescava 8,1/2 penso piedi ed era stato costruito a Lussin piccolo nel 1871 da G. Peranovich,nel 1898 mio bisnonno era ancora comandante e proprietario mentre nel 1904 e 1906 dai documenti risulta capitano Conenna Vito Antonio (che figura tra i capitani di Mola all'epoca) e mio bisnonno propietario. Ho mandato un email ad un associazione di esuli di lussin piccolo per sapere se avevano qualche notizia di quel cantiere (che ho trovato essere stato operativo per una decina d'anni) e se e dove si possano trovare archivi con notizie su immagini o disegni dell'imbarcazione (si tenevano una volta?). Un enorme grazie a tutti voi e se vi salta all'occhio qualche cosa con Daino, Gerardini, Conenna vi prego di avvisarmi.

mamma mia quanta roba!!!! che bello!!
Per Lussinpiccolo ed esuli, prova a contattare quelli delli Irci
I.R.C.I.
ISTITUTO REGIONALE PER LA CULTURA ISTRIANO-FIUMANO-DALMATA

Via Duca d'Aosta, 1 - 34123, Trieste

C.F. 90036430321
Tel. +39.040.639188 // Facebook: www.facebook.com/IRCI.IstriaFiumeDalmazia
Fax +39.040.639161 // Info: irci@iol.it Pec: irci@pec.it
Presidente: Franco Degrassi

Apertura della segreteria al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12; lunedì e giovedì 10-12 e 16-18.

hanno fatto diverse mostre anche relative a Lussino

babatriestina ha scritto:mamma mia quanta roba!!!! che bello!!
Per Lussinpiccolo ed esuli, prova a contattare quelli delli Irci
I.R.C.I.
ISTITUTO REGIONALE PER LA CULTURA ISTRIANO-FIUMANO-DALMATA

Via Duca d'Aosta, 1 - 34123, Trieste

C.F. 90036430321
Tel. +39.040.639188 // Facebook: http://www.facebook.com/IRCI.IstriaFiumeDalmazia
Fax +39.040.639161 // Info: irci@iol.it Pec: irci@pec.it
Presidente: Franco Degrassi

Apertura della segreteria al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12; lunedì e giovedì 10-12 e 16-18.

hanno fatto diverse mostre anche relative a Lussino

Grazie, gli mando una mail.

Scusate se vi disturbo ancora, ma dopo aver trovato un poco di notizie su mio bisnonno, vorrei capire come vivessero questi marinai a bordo delle loro barche e nei porti ove attraccavano. Sapete dirmi qualche cosa sulla Trieste della fine 1800? I quartieri e i locali che frequentavano questi marinai, la cucina tipica e suppongo povera delle osterie, i nomi di qualche bettola e bordello di allora. Insomma la quotidianità di questi marinai. Grazie Domenico