L'attentato di Sarajevo

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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Mi diria che se podessi far un poco de ordine, e visto che adesso la discussion va al de là dela cartolina, spostar tuto el discorso del funeral de Francesco Ferdinando nel topic su Sarajevo che xe za roba ( e de là tirar fora la parte che riguarda Massimilian). - e ghe lassassi el lavor a Adler :wink:
E za che ghe semo, qualchedun me spiega una roba, che i notava za sula Cittadella a suo tempo: perchè quela volta Sarajevo i ghe scriveva Serajevo cola e ?
E a proposito , me ricordo che sula Cittadella, una ventina al massimo de anni fa, i notava che un dei attentatori, ovviamente no Princip, quela volta iera ancora vivo e vegeto. Xe qualchedun che sa esattamente quando e come xe morti i altri congiurati de Sarajevo? perchè a sta ora no credo che ghe ne sia ancora de vivi..


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rofizal
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Messaggio da rofizal »

Credo de aver trovado tuto. Adeso con calma traduco e posto. :wink:


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rofizal
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Messaggio da rofizal »

Anzitutto la fonte :
http://www.lib.byu.edu/~rdh/wwi/comment/sarajevo.html
Se trata de un sito universitario, la Brigham Young University, USA.

Eco cosa i dixi dela giornata del 28 giugno 1914 :

Circa alle 10:00, il corteo arciducale lasciava l'accampamento militare di Philipovic, dove Franz Ferdinand aveva brevemente passato in rassegna le truppe. Esso era composto da sei automobili ed era diretto al municipio per un ricevimento offerto dal sindaco di Sarajevo. L'itinerario scelto era il grande viale denominato Appel Quay, che costeggiava la riva nord del fiume Miljacka.

Nella prima automobile si trovavano il sindaco, Fehim Effendi Curcic, ed il commissario della polizia della città, il Dott. Gerde. Nella seconda auto, guidata dal proprietario dell'auto, il Conte Harrach, col tettuccio aperto e lo stendardo degli Asburgo, si trovavano Franz Ferdinand, Sophie ed il General Potoirek. La terza automobile del corteo trasportava il capo della cancelleria militare di Franz Ferdinand ed altri personaggi importanti, tra cui l'aiutante in capo di Potoirek e il tenente colonnello Merizzi. La quarta e quinta automobile trasportavano altri membri del personale di Franz Ferdinand e alcuni funzionari bosniaci. La sesta automobile era vuota, doveva servire in caso di guasto delle altre.

La mattinata era calda e soleggiata. Molte delle case e degli edifici che si allineavano lungo l'itinerario erano stati decorati con fiori e bandiere. La folla era stipata lungo l'Appel Quay per applaudire la coppia imperiale. In mezzo alla folla festante si trovavano sette giovani assassini. Essi presero posizione secondo il piano prestabilto, tutti meno uno lungo la riva del fiume dell'Appel Quay. Il primo era Mehmedbasic, al ad ovest del ponte di Cumurja. Vicino lui c'era Cabrinovic. Gli altri tutti assieme fuori dal ponte del Kaiser.

Il corteo si avvicinava e la folla cominciava ad applaudire. Quando l'auto di Franz Ferdinand passò vicino a Mehmedbasic, non successe nulla.

L'uomo seguente, Cabrinovic, si dimostrò più deciso. Prese la bomba dalla tasca del cappotto, colpì la capsula della bomba contro un palo delle lampade e gettò la bomba direttamente verso Franz Ferdinand.

Nel breve lasso di tempo in cui lui prese la bomba per lanciarla in aria, successero alcuni piccoli eventi. Il proprietario dell'automobile, il conte Harrach, sentendo la bomba che colpiva il palo della lampada, credette si trattasse di una foraturta. “Bravo. Ora dovremo fermarci..." Il guidatore, che doveva aver visto l'oggetto nero volare, fece il contrario e premette sull'acceleratore. Di conseguenza, la bomba non cadde dove Cabrinovic pensava. Franz Ferdinand, che anche doveva aver intravvisto il pacchetto volante, alzò il braccio per deviarlo via da Sophie. Lei era seduta alla sua destra e cioè tra Franz Ferdinand e Cabrinovic. La bomba rimbalzò sul braccio di Franz Ferdinand, rimbalzò ancora fuori sulla parte piegata del tettuccio dell'auto e finì sulla strada dietro di loro. L'esplosione ferì circa una dozzina di spettatori. La terza automobile venne colpita dai frammenti e si fermò. Merizzi ebbe un brutto taglio nella parte posteriore della testa. Altri nel corteo ebbero tagli minori. La prima e la seconda automobile proseguirono per alcuni istanti e poi si fermarono mentre tutti controllavano chi era stato ferito e chi no.

continua...


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rofizal
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Messaggio da rofizal »

Cabrinovic bevve il suo cianuro e saltò nel fiume. Il problema era che il veleno era vecchio e gli procurò solamente del vomito, mentre il fiume era profondo solamente alcuni pollici. Egli venne catturato rapidamente dalla folla ed arrestato.

Il corteo continuò verso il Municipio, passando vicino agli altri assassini. O perché essi pensarono che Cabrinovic fosse riuscito nell'attentato o per loro mancanza di risoluzione, essi non agirono.

Una volta giunti al Municipio, un Franz Ferdinand furibondo si rivolse al sindaco.

“Sig. sindaco, uno viene qui per una visita e viene ricevuto dalle bombe! È oltraggioso!„

Dopo una pausa per calmarsi, si rocompose e lasciò parlare il sindaco. Il sindaco, o completamente ignaro di cosa fosse successo, o personalmente mal preparato per la situazione di crisi, si lanciò nel suo discorso preparato:
“Vostra Altezza Reale ed Imperiale! … I nostri cuori sono pieni di felicità…„

Alla fine del discorso del sindaco, Franz Ferdinand aveva riguadagnato la sua compostezza ed aveva ringraziato il suo ospite per il benvenuto cordiale. Il programma presso il Municipio venne osservato come era stato previsto.

Ebbe poi luogo una discussione se cambiare il resto del programma di Franz Ferdinand. L'Arciduca non volle annullare la sua visita al museo e il pranzo alla residenza del Governatore, ma desiderava modificare il programma per includere una visita a Merizzi in ospedale.

Lo stesso corteo si mosse lungo l'Appel Quay, ma nè l'autista del sindaco, nè quello di Franz Ferdinand vennero informati del cambiamento di programma. Questo avrebbe dovuto essere compito di Merizzi.

I giovani assassini avevano contato sulla riuscita del primo tentativo. Senza alcuna assicurazione che Franz Ferdinand seguisse il suo itinerario originale, gli assassini restanti avevano preso varie posizioni lungo l'Appel Quay. Gavrilo Princip attraversò l'Appel Quay e si incamminò verso la via Franz Joseph. Entrò nel negozio di alimentari di Moritz Schiller per prendere un panino. Come ne uscì, incontrò un amico che gli chiese in merito ad una comune conoscenza.

continua...


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Messaggio da rofizal »

L'automobile del sindaco, seguita da quella di Franz Ferdinand, girò fuori dall'Appel Quay, sulla via Franz Joseph, come originalmente progettato, per raggiungere il museo.

Il General Potoirek si sporse in avanti.
“Che cosa succede? Questa è la strada sbagliata! Dovremmo prendere la Appel Quay!„
L'autista frenò e ha cominciò a tornare indietro. L'automobile di Franz Ferdinand si arrestò proprio davanti il negozio dello Schiller, cinque piedi da Princip.

Princip si accorse subito di cosa fosse successo. Estrasse la pistola dalla tasca, mosse un passo verso l'auto e sparò due volte.

Il General Potoirek stava guardando direttamente verso Princip quando questo sparò. Sia Franz Ferdinand che Sophie erano ancora seduti verticalmente. Potoirek pensò che i colpi avessero mancato il bersaglio, ma dato l'assalto, ordinò all'autista di dirigersi direttamente alla residenza del Governatore.

Princip nel frattempo puntò la pistola su se stesso, ma venne immobilizzato dalla folla che tentò di linciarlo. Salvato dalla polizia, venne poi arrestato. Princip bevve il suo veleno, ma era lo stesso di Cabrinovic. Si ammalò gravemente, ma non morì.

Mentre l'automobile correva attraverso il ponte Lateiner, un getto di sangue uscì dalla bocca di Franz Ferdinand. Era stato colpito sul collo.

Sophie, vedendo questo, esclamò:
“In nome del cielo! Che ti è successo?„
Lei cadde sul sedile. Potoirek and Harrach pensarono che avesse perso i sensi e stavano provando a rianimarla. Franz Ferdinand, conoscendo meglio sua moglie, sospettò la verità. Sophie era stata colpita nell'addome e aveva una emorragia interna.
“Sopherl! Sopherl! „ supplicò “Sterbe nicht! Bleibe am Leben für unsere Kinder! „
(Sophie cara! Sophie cara! Non morire! Rimani viva per i nostri bambini!)

Le automobili si precipitarono alla residenza del Governatore. Sophie può esser morta prima del loro arrivo. Franz Ferdinand morì subito dopo.

continua....


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

Scusa l'interruzion nella narrativa, ma mi sta storia la go letta tante volte, son andada al link che te ga dado ( grazie!) e soto in fondo alle biografie dei vari attentatori e se arriva a quei che te domandavo, e che xe nel vago:

Cubrilovic, Vaso (1897-19??) The youngest of the seven assassins responsible for the death of Franz Ferdinand in Sarajevo, June 28, 1914.

....
Vaso Cubrilovic went on to become a teacher, then a university professor. Later, he served as Minister of Forests in the Tito government.

e


Popovic, Cvijetko (1897-19??) One of the seven assassins responsible for the death of Franz Ferdinand in Sarajevo, June 28, 1914.

...
Cvijetko Popovic went on to become the Curator of Ethnography Department of the Sarajevo Museum.


Insomma, sti do no se sa quando che xe morti, però ga ricoverto cariche ufficiali nela Yugo de Tito!


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rofizal
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Messaggio da rofizal »

Che fine fecero gli attentatori?

Gavrilo Princip
Serbo-bosniaco, nato a Oblej nel 1894.
Una volta catturato, non rivelò nulla dell'organizzazione della Mano Nera e dei mandanti del complotto.
Princip fu riconosciuto colpevole. La corte gli concesse il beneficio del dubbio e lo condannò a 20 anni di prigione. Morì nell'ospedale della prigione di Theresienstadt, nell'aprile del 1918, di tubercolosi delle ossa.

Nedjelko Cabrinovic
Nato nel 1895.
Era figlio di una spia della polizia austriaca.
Assieme agli altri, venne processato nell'ottobre 1914.
Diversamete da Princip, Cabrinovic dichiarò rimorso per il suo atto. Cabrinovic venne dichiarato colpevole e condannato a 20 anni di prigione. Morì nel gennaio del 1916 per tubercolosi.

Danilo Ilic
Nato nel 1891.
Insegnante di Sarajevo, lavorava per un giornale. Era membro del gruppo nazionalista pro-Serbia "Mlada Bosna".
Venne catturato alcuni giorni dopo dalla polizia di Sarajevo in una retata di sospetti. (Princip aveva soggiornato a casa sua)
Ilic confessò quasi tutto sull'attentato. Fino alla sua confessione, gli altri complici erano rimasti in silenzio.
Processato nell'ottobre 1914, venne dichiarato colpevole e condannato a morte. Fu giustiziato per impiccagione il 3 febbraio 1915. E' stato l'unico condannato a morte, perché era l'unico a non avere meno di 20 anni d'età.

Vaso Cubrilovic
Nato nel 1897.
Il più giovane dei 7 assassini.
Venne arrestato circa una settimana dopo l'attentato, in base alla confessione di Ilic.
Processato nell'ottobre 1914, venne dichiarato colpevole di alto tradimento. e condannato a 16 anni di prigione. Dopo il crollo dell'Impero Asburgico, venne liberato. Divenne insegnante, poi professore universitario. In seguito fu Ministro delle Forsete nel governo di Tito.

continua...
Allegati
Gavrilo Princip
Gavrilo Princip
Gavrilo Princip.jpg (4.85 KiB) Visto 8413 volte


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Messaggio da rofizal »

babatriestina ha scritto:Scusa l'interruzion nella narrativa, ma mi sta storia la go letta tante volte, son andada al link che te ga dado ( grazie!) e soto in fondo alle biografie dei vari attentatori e se arriva a quei che te domandavo
Mamma che furia ! :wink:
No te me dà nianche el tempo de finir.
Stavo giusto preparando el mesagio de quel che te ga anticipado (vedi mesagio precedente), ma meso un poco mejo ghe vol più tempo che butar zo do righe in furia... :wink:


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Messaggio da rofizal »

Mohammed Mehmedbasic
Nato nel 1887.
Morto circa nel 1940.
Della provincia di Herzogovina con vedute filo-Serbe, nonostante fosse musulmano.
Nella confusione che seguì l'attentato, Mehmedbasic riuscì a fuggire. Fu l'unico membro del gruppo ad evitare l'arresto da parte delle autorità austriache. Fuggì a sud, vicino al Montenegro. Usava vantarsi apertamente del suo ruolo negli omicidi. Anche se il governo Montenegrino non aveva molta simpatia per l'Austria, dovettero arrestarlo. Gli Austriaci fecero pressione per l'estradizione. Il governo Montenegrino si trovò in una posizione difficile.
Mehmedbasic riuscì comunque a fuggire.
In 1917, Mehmedbasic è stato implicato, con Apis, in un complotto per uccidere il re Alexander. Per questo venne arrestato e condannato a 15 anni di prigione. Graziato nel 1919, ritornò a Sarajevo per fare una vita modesta come un giardiniere e carpentiere. È morto durante la seconda guerra mondiale.

Trifko Grabez
Nato nel 1896.
Morto nel 1916.
Figlio di un prete serbo-ortodosso.
Era già stato due settimane in prigione per aver picchiato il suo insegnante delle superiori. Trasferitosi a Belgrado, aveva stretto amicizia con Gavrilo Princip e Nedjelko Cabrinovic.
Dopo l'attentato se ne andò a casa, nascondendo la sua bomba e la pistola. Venne arrestato dopo alcuni giorni, in base alla confessione di Danilo Ilic. Ammise la sua colpa. Venne condannato a 20 anni di prigione. Morì nel febbraio del 1916 per tubercolosi.

Colonello Dragutin Dimitrijevic
Conosciuto anche come Apis.
Vedi anche su Wikipedia :
http://en.wikipedia.org/wiki/Dragutin_Dimitrijevic
Nato nel 1877.
Morto nel 1917.
Capo del Dipartimento di Intelligence serbo.
Membro fondatore e capo carismatico della società segreta Black Hand.
Specialista nelle rivoluzioni, cospirazioni ed assassinii.
Nel 1901 progettò di uccidere re Alexander e sua moglie.
Nel 1903 partecipò al complotto nel quale venne ucciso re Alexander (Aleksandar Obrenović, re di Serbia) e sua moglie Draga.
Nel 1911 mandò a Vienna un killer per uccidere Franz Joseph.
Nel 1914 progettò ed organizzò l'assassinio di Franz Ferdinand.
Arrestato nel marzo 1917 (vi sono diverse ipotesi sui motivi di questo arresto), venne processato davanti ad un tribunale militare serbo. Condannato a morte per alto tradimento, venne fucilato il 24 giugno 1917.

Cvijetko Popovic
Nato nel 1897.
Dopo l'attentato, nascose la sue bomba e la pistola nello scantinato di una casa vicino alla sua postazione sull'Appel Quay. Fu arrestato nove giorni dopo, in base alla confessione di Ilic. Processato nell'ottobre del 1914, venne dichiarato colpevole di alto tradimento. Avendo meno di 20 anni, non venne condannato a morte, ma a 13 anni di prigione. Con il crollo dell'Impero Austroungarico dopo la guerra, Popovic venne liberato. Divenne poi Curatore del Reparto di Etnografia del museo di Sarajevo.


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Messaggio da rofizal »

Ricapitolando, dei vari attentatori, solo Cabrinovic e Princip ga veramente agido. I altri, pur podendo farlo, no i lo ga fato.

Ora, Cabrinovic e Princip xe morti. I dixi de tubercolosi, ma lasime aver qualche dubio a proposito. Apis, che iera l'ideator, iera iragiungibile in Serbia, ma el xe morto fucilado prima dela fine dela guera, sembra per presioni austriache.

Dei altri, alcuni ga pagado comunque con la morte, direta o indireta. Qualchedun se ga salvado. Consideremo che quasi tuti no gaveva nianche 20 anni e, a parte quei che ga agido e uno che sembra sia stado violento per natura, forsi i iera solo pieni de ideali, ma co i se ga trovado a dover ucider no i lo ga fato.

Mi go sicuramente più simpatie austro-ungariche de Betta, ma volemo forsi dimenticar che a Trieste consideremo come eroe un certo Oberdank?
E alora xe de scandalizarse se poi la Serbia, diventada Jugoslavia, ga liberado i sopravisudi e ghe ga dado anche incarichi uficiali?
O xe tuti criminali o xe tuti eroi, meteve d'acordo.
(mi le mie idee a proposito le go, ognidun pol aver le sue, ma ghe vol coerenza, credo :wink: )


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Messaggio da rofizal »

Go trovado ancora in rete un breve filmato che i dixi rapresenti l'arivo de Franz Ferdinand al Municipio de Sarajevo el 28 giugno 1914 :
http://www.firstworldwar.com/video/foot ... rajevo.wmv


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Messaggio da babatriestina »

Quel che mi volevo osservar , senza scandalizzarme o tirar fora sempre le solite storie , che due de sti personaggi, che a noi ne par cussì lontani nel tempo e protagonisti ormai de antiche cartoline, xe stadi nostri contemporanei e iera in vista fin pochi anni fa. Insomma, se gavessimo savudo, teoricamente noi in persona gavessimo podudo andar de lori e incontrarli in carne e ossi fin qualche anno fa!
E me par anche de gaver letto sul Piccolo la notizia dela morte de un de lori. Ma le date dela morte xe ancora in sospeso.
Se ve interessa, ve farò anche un racconto della vita dei fioi de Franz Ferdinand ( Sofia, Sofia, vivi per i nostri figli!) , de un libro che go e che conta tante de ste storie.
MOD go unificado i topic su Sarajevo MOD


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Messaggio da rofizal »

Ancora qualche link :

Qualche foto relative al 28 giugno 1914 (in formato picolo purtropo) :
http://www.worldwar1.com/tlsara2.htm
http://www.worldwar1.com/biohff2.htm

Quest xe più grandi...
A Sarajevo in auto :
http://images.fotosearch.com/bigcomps/I ... 395672.jpg
A l'uscita dal Municipio :
http://www.dhm.de/lemo/objekte/pict/sarajew1/index.jpg
L'auto di Franz Ferdinand mentre si avvicina al ponte dove subirà l'attentato:
http://www.nytimes.com/specials/bosnia/ ... story.html

Esisti anche dei film su l'argomento :

SARAJEWO (Francia, 1914)
D.: 7'. 35mm. Versione tedesca.
Dal Bundesarchi-Filmarchiv
Come la Pathé, anche l' Eclair copre l'attentato di Sarajevo. In questo caso, alle immagini dell'arrivo delle salme a Trieste e dei funerali si sommano quelle riprese durante quel 28 giugno 1914. L'Arciduca e la moglie scendono dalla macchina per entrare al Municipio di Sarajevo. Pochi minuti prima, un attentato dinamitardo aveva ferito un membro della scorta. L'Eclair riesce anche a girare sulla scena dell'attentato: la cinepresa indugia sulla confusione, sugli abiti a terra, sui segni dell'accaduto. Seguono riprese della città, del castello dimora dei coniugi e dei funerali.

Memorie dei Balcani / Balkan memories
SONDER AUSGABE (Francia, 1914)
Pathé. D.: 8'. 35mm. Versione tedesca
Dall'Oesterreichisches Filmarchiv
La mattina del 28 giugno 1914, Gavrilo Princip (nato nel 1894 a Grohavo, in Bosnia) e i suoi sei compagni, tutti membri della setta "La Mano Nera", si apprestano ad eseguire gli ordini del colonnello dei servizi segreti serbi Dragutin Dimitrijevic, alias Apis: uccidere l'Arciduca Francesco Ferdinando durante la sua visita a Sarajevo..
Sulla strada per il municipio, il corteo dell'Arciduca sfila fra due ali di folla sul lungofiume Appel. Uno degli attentatori, lancia una bomba sulla macchina. La bomba rimbalza sul cappello dell'Arciduchessa, scivola sulla capote, cade a terra ed esplode sotto la terza auto ferendo il colonnello Merizzi. Mentre le auto proseguono, Princip, scoraggiato dal fallimento dell'attentato, entra in una birreria. L'Arciduca si libera rapidamente degli obblighi ufficiali e decide di andare all'ospedale a trovare Merizzi. Il corteo ripercorre il lungofiume in senso inverso. All'altezza del Ponte Latino, il corteo di auto svolta a destra, in una strada che si addentra nella città vecchia. I poliziotti intervengono: entrare nelle strade strette della città vecchia è troppo pericoloso. Le auto fanno retromarcia per tornare sul lungofiume.
Tutto ciò accade davanti alla birreria nella quale era entrato Princip, che se ne accorge, corre fuori, salta sul predellino dell'auto dell'Arciduca e spara tre volte, colpendo l'Arciduca, il generale Potiorek - governatore della Bosnia - e l'Arciduchessa Sofia.
La guerra è cominciata. Princip, condannato a vent'anni di reclusione, non ne vedrà la fine, morendo il 28 aprile 1918 nel tristemente noto carcere di Terezin.


Sarajevo
Anno: 1955
Nazione: Austria
Durata: 90'
Regia: Fritz Kortner
Attori : Franz Stoss, Ewald Balser, Luise Ullrich

Da Mayerling a Sarajevo
Anno: 1940
Nazione: Francia
Durata: 95'
Regia: Max Ophüls
Attori : Edwige Feuillère, John Lodge

Quel rosso mattino di giugno - attentato a Sarajevo
Anno: 1975
Nazione: Yugoslavia
Durata: 119'
Regia: Veljko Bulajic
Attori : Christopher Plummer, Florinda Bolkan

Qui sotto la foto dell'arresto di Princip (da Wikipedia)
Allegati
Princip-arresto.jpg


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Messaggio da rofizal »

Merita meter anche sto link de Wikipedia, ghe xe un saco de particolari :
http://en.wikipedia.org/wiki/Assassination_in_Sarajevo
tra l'altro se vedi anche la foto de l'auto de Ferdinand con i busi dei proietili, conservada nel Heeresgeschichtliches, el Museo de Soria Militare, a Vienna (lo dixeva za qualchedun nel topic). Tra l'altro i dixi che Ferdinando portava un giuboto antiproietile, e per questo l'assasin ga mirado ala testa.

Poiché Wikipedia ga libertà de citazion, citando la fonte, ve riporto qua la foto de l'auto, perché la merita. Ma andè a leger l'articolo, ché ghe xe molti altri particolari.
Allegati
Ferdinand_car.jpg


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Messaggio da rofizal »

Eh, le ricerche no xe facili.... :wink:
Son rivado intanto a trovar un video (molto breve) del funeral de Franz Ferdinand, ma no rivo a capir se xe a Trieste o Vienna (sembreria Vienna)... :
http://www.firstworldwar.com/video/foot ... uneral.wmv


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Messaggio da AdlerTS »

Grazie mille per aver ampiado el discorso, ma devo farve notar che la sorte dei attentatori e l'ultimo link video li gavevimo za in prima pagina del topic :-D
Kasteliz ha scritto: Xe interesante el cine operator in baso (chisà dove che xe finido el filmato)
Me son iscritto sul sito dell'istituto luce solo perché i meteva tra i filmati da vedere quel del corteo funebre a Trieste...me iscrivo, struco el boton e me disi: "ci dispiace, il filmato non è stato montato". Ghe go scritto per e-mail ma non i me ga mai risposto :?


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Messaggio da carso1967 »

Ve meto la traduzion del fatto del asasinio de Franz Fredinand che gò trovado nel libro de le memorie del Duca Franz von Harrach che iera vizin a la machina del Arciduca e de sua moglie. Non me ricordo el titolo preciso del libro , tra l'altro el iera in una racolta de scriti digitalizadi e comunque non li gò trovadi in Italia ma nel paese dove lavoro mi. Sarò più preciso in seguito su la bibliografia; scuseme per el momento.

Mentre l'automobile stava andando velocemente in retro marcia, un sottile fiotto di sangue zampillò dalla bocca di Sua Altezza alla mia guancia destra. Mentre stavo tirando fuori il mio fazzoletto per pulire il sangue dalla sua bocca, la Duchessa gli gridò: "Per l'amor di Dio! Cosa ti è successo?".
Al che ella scivolò dal sedile e si stese sul pavimento dell'automobile, con la faccia tra le ginocchia. Non avevo idea che anche lei fosse stata colpita e pensai che fosse semplicemente svenuta. Poi udii Sua Altezza Imperiale dire: "Sofia, Sofia, non morire. Vivi per i bambini!".
A qul punto presi l'Arciduca per il colletto della sua uniforme, in modo da impedire alla sua testa di cadere in avanti e gli chiesi se sentiva dolore. Mi rispose calmo: "Non è nulla"!.
La sua faccia iniziò a contorcersi (per il dolore - Ndt) ma egli continuò a ripetere per sei, sette volte o più, fino al momento in cui perse conoscenza, che "Non è nulla!". Poi ci fu una breve pausa seguita da un rantolo convulso nella sua gola, causato dalla perdita di sangue. Il tutto finì all'arrivo alla residenza del governatore.
I due corpi esanimi vennero portati nel palazzo dove ne fu dichiarata la morte.


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Messaggio da AdlerTS »

A proposito, dopo le famose immagini dell'arrivo dei corpi in Piazza Grande, l'altro giorno go visto anche un toco per mi inedito della partenza dalla stazion della Meridionale.
Cerca e cerca se trova sempre un toco in più :wink:


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Re: L'attentato di Sarajevo

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Qui la responsabilità dei militari cessò ed incominciò la parte più farsesca del loro funerale. Con molta cocciutaggine, Francesco Giuseppe ribadì che Sofia non poteva essere sepolta con gli onori di una imperatrice, tuttavia le due salme non andavano nemmeno separate visto che i due avevano trovato la morte assieme. Fu così che Francesco Ferdinando venne sepolto con un corteo non all’altezza del suo rango, bensì con gli onori relativi dovuti alla moglie morganatica.
il problema del diverso rango non lasciò in pace nemmeno nella morte Francesco Ferdinando: ma il responsabile ufficiale del diverso trattamento- sulla bara di Sofia si mise solo un ventaglio, simbolo concesso alle dame di corte- fu il principe Montenuovo Neipperg, capo del cerimoniale, estremamente rigido in questo caso.
Anche la breve esposizione alla Cripta dei Cappuccini vide le due bare esposte a diversi livelli..
Il bello è che il principe Montenuovo aveva sangue Asburgo, essendo figlio o nipote (credo legittimato dal successivo matrimonio) di Maria Luisa , moglie di Napoleone, non ancora vedova, che quando il marito avenne esiliato a s Elena si consolò col Neipperg, che sposò appena rimase vedova ( si sposò poi con un conte Bombelles, da cui un altro figlio che se non sbaglio fu precettore di Francesco Giuseppe- o di Rodolfo?)
Per evitare affronti a Sofia, che non poteva essere inumata nella cripta dei Cappuccini, per volontà esplicita precedente di Francesco Ferdinando , i due non vennero sepolti nella cripta imperiale a Vienna, ma nella proprietà privata di Francesco Ferdinando di Artstetten.
Proprietà che rimase ai figli Hohenberg (alla morte dei genitori vennero subito tolti dalla loro residenza di konopiste tutti gli stemmi Asburgo per sostituirli con Hohenberg) anche dopo la guerra, mentre Konopiste venne subito nazionalizzato. I Hohenberg si sposarono nella nobiltà ceca e vissero una vita appartata nell'ex Austria Ungheria. per loro , il non essere considerati Asburgo consentì di non dover prendere la via dell'esilio.


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