triestini e trentini - rimpatrio dopo la guerra

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mandi_
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Grazie ! Quanto fascino in queste navi in bianco e nero. A me piacciono soprattutto quelle hanno riportato a casa i nostri cari.


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Antoine de Saint-Exupéry
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Re: triestini e trentini

Messaggio da Rawa Ruska »

Date le nostre comune origini asburgiche ritengo che Comandi non sia altro che la traduzione di Zu Befehl!

Rawa Ruska


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mandi_
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Questa cosa del significato della parola "MANDI"è proprio interessante. RIASSUMO: (spero di non averne dimenticato qualcuno !

-"mandi" significa "vai nelle mani di Dio"; è l'equivalente dell'austriaco "Grüss Gott".

- So che tedeschi e austriaci di solito salutano con "Kruscot" che vuol dire ciao in tono familiare.

-Date le nostre comune origini asburgiche ritengo che Comandi non sia altro che la traduzione di Zu Befehl!

- Però anni fa ('70-'80 del secolo scorso), sentivo dire spesso: "comandi", come risposta a una richiesta, potrebbe avere la stessa origine?

- Credo che sia un modo dei dir tipicamente militare "Ai suoi comandi, capitano" ... "Comandi, sior capitano" credo che lo gavemo senti tuti in qualche film, forse "la grande guerra".

-Mandi, secondo Wikipedia dovrebbe derivare da m'arcomandi, mi raccomando. Ci sono pure altre spiegazioni plausibili..

Ciao a Tutti . Purtroppo non so ancora mettere allegati. Appena imparo, però...provvedo. MANDI


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bruno
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Re: triestini e trentini

Messaggio da bruno »

confermo . "mandi " vol dir proprio "vai nelle mani di Dio" a intesa che te son sotto la Sua protezion, bel saluto.
me ricordo che el capitano durante el servizio militar el iera tutto contento perchè noi triestini che disevimo subito "comandi" quando el ne domandava qualcosa a differenza dei altri, de altre regioni, che ghe rispondeva: cossa te vol? :lol:
noi triestini, xe vero storpiemo la parola ciao, pero in montagna o se incontremo qualchedun in carso co 'ndemo a camminar anche se non conosemo saludemo sempre (no so se per esser "fighi" o per apparir "aperti" o per somigliar ai austriaci) :clapping_213:


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babatriestina
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Re: triestini e trentini

Messaggio da babatriestina »

Comandi? io lo sentivo anche dai camerieri, quindi non mi sa solo di un'origine militare, insomma in analogia col francese commander che significa non solo comandare ma anche ordinare


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Elisa
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Re: triestini e trentini

Messaggio da Elisa »

mandi_ ha scritto:Ciau elisa . Sono contenta di conoscerti. Ma com'è che sei finita in Argentina?

sai....abbiamo imparato, anche se non crediamo che sia perfettamente comprensibile, che
il fenomeno emigrazione....travolge e... amen! :shock: :-)


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mandi_
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Che senso ha la preghiera in presenza della guerra? Forse l'uomo cerca di aggrapparsi a un Dio per provare a capire che la propria guerra sia giusta. Ma il Dio che molti uomini cercano può dare approvazione a una guerra? O forse è l'idea di trovarsi di fronte alla morte o alla perdita di tutto ciò che è caro che spinge a cercare Dio?Oppure il senso d'ineluttabilità : sei costretto ad andare in guerra ed ad uccidere e cerchi di trovare la forza per farlo e cerchi di trovare in te un pò di umanità? Ci furono molte Messe nei campi di battaglia, sia nell'esercito Austroungarico, sia in quello Italiano, sia in tante altre guerre....
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Questa è una messa sul monte Pasubio,ai tempi della Strafexpedizion. Pregare. Perchè? L'esercito è Austroungarico
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Antoine de Saint-Exupéry
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Re: triestini e trentini

Messaggio da VetRitter »

ciao Mandi, forse chi vuole la guerra o gli scontri cercava o cerca giustificazione presso chi sta sopra, pensa al "Gott mit uns".. e chi deve farla obbedendo a ordini, chiede protezione per sè e per i suoi cari..
saluti


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mandi_
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Infatti certi uomini potenti ci giocavano con i valori : Patria ,famiglia, Dio. Avevo dimenticato l'altro significato possibile di"Gott mit uns". Certo che se la Patria ti obbligava ad uccidere, la tua famiglia dipendeva per sopravvivere unicamente da un sostentamento dato dallo Stato, che ti restava? Un Dio che ti poteva proteggere ed aiutare i tuoi.
Nella cartolina manca anche l'uomo potente dello Stato Italiano..
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Scusate la mia esagerata invasione, ma tra un buco e l'altro di lavoro, capito nel forum. Senza volere,ho imparato un mucchio di spiegazioni sulla parola "mandi", che io interpreto ancora come un segno di saluto e di disponibilità(sono un pò dura ). Ma è un pò di tempo che vorrei chiedere : perchè en triestin le putele le ciamè "mule"? Dato che siete così bravi a cercare l'origine delle parole (e questo fa parte dell'amore per la propria terra). E dopo : noi trentini siamo montanari ed usiamo spesso "el prosac" ,cioè lo zaino da montagna. So che viene da Brot Sack (sacco del pane) ed era portato in spalla dai nostri soldati. Anche voi lo chiamate così? Mandi


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Re: triestini e trentini

Messaggio da babatriestina »

mandi_ ha scritto: perchè en triestin le putele le ciamè "mule"?
io ho letto tante spiegazioni e rinuncio a capire quale sia la più corretta. Ma segnalo che la cosa non riguarda solo le ragazze, anche i ragazzi sono Muli, anche Muloni e la ragazzaglia è la Mularìa o Mulerìa.
Come brontolava un professore del Ginnasio Comunale : "Mularia fetida maladetta"

.
mandi_ ha scritto:E dopo : noi trentini siamo montanari ed usiamo spesso "el prosac" ,cioè lo zaino da montagna. So che viene da Brot Sack (sacco del pane) ed era portato in spalla dai nostri soldati. Anche voi lo chiamate così?
pur avendo il mare a disposizione, anche i triestini amano pure la montagna, come dice Rumiz, una barca triestina si riconosce se ci stanno intonando canti di montagna! ma da noi, almeno parlo per me, è el Rùcsac ovviamente da Ruck Sack, sacco da schiena.


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sono piccolo ma crescero
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Re: triestini e trentini

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

mandi_ ha scritto:Ma è un pò di tempo che vorrei chiedere : perchè en triestin le putele le ciamè "mule"? Dato che siete così bravi a cercare l'origine delle parole (e questo fa parte dell'amore per la propria terra).
Vedi https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic ... 47&p=37855


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Elisa
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Re: triestini e trentini

Messaggio da Elisa »

mandi_ ha scritto:Che senso ha la preghiera in presenza della guerra? Forse l'uomo cerca di aggrapparsi a un Dio per provare a capire che la propria guerra sia giusta. Ma il Dio che molti uomini cercano può dare approvazione a una guerra? O forse è l'idea di trovarsi di fronte alla morte o alla perdita di tutto ciò che è caro che spinge a cercare Dio?Oppure il senso d'ineluttabilità : sei costretto ad andare in guerra ed ad uccidere e cerchi di trovare la forza per farlo e cerchi di trovare in te un pò di umanità? Ci furono molte Messe nei campi di battaglia, sia nell'esercito Austroungarico, sia in quello Italiano, sia in tante altre guerre....
Ciao cara matela,

...forse il soldato, in costante situazione di pericolo e specialmente in trincea, non pensa se starà combattendo una guerra giusta....e nemmeno pensa se la preghiera ha senso, ma ricorre ad essa per cercare sollievo e, con quella fiducia che deve sorgere con forza, chiede di essere protetto dall' Essere Superiore, con fede sì ma con l' emergente richiesta materiale della propria vita...
Anche mio papà ha parlato di Messa sul campo.
....un probabile pensiero del soldato: dovevo forse cadere supino in questo scavo per poter vedere il Tuo cielo....dammi la mano, proteggimi, in combattimento salvami dal vacillare ed infine concedimi di far ritorno a casa....


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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Io non so come verrà questo nuovo inserimento e se sarà visibile.Provo. Durante la Grande guerra si applicava come sapete la censura ai giornali. In Trentino veniva pubblicato il Bollettino del Segretariato per profughi e richiamati. Questo era l'unica fonte di informazione tra la popolazione trentina sfollata (noi dovemmo abbandonare le case sul fronte di guerra e recarci nei lager di Mitterdorf , Braunau, Katzenau o zone Italiane, come la Liguria) e i soldati prigionieri in Siberia, quando non arrivavano le lettere, e alcune lettere non arrivarono per anni,isolando ancor di più i nostri uomini. So che anche voi triestini avevate dei giornali del genere. Questa pagina può interessare chi ha avuto un parente prigioniero ad Omsks, come me. Naturalmente l'articolo è, come ho già detto, di fonte austriaca, perciò edulcorato.Questo giornale riporta va anche il nome , la data di prigionia e dove erano internati i prigionieri, a volte anche triestini . C'erano ovviamente anche i morti e l'andamento delle battaglie. Mandi
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Re: triestini e trentini

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Questo è il piroscafo "mio", quello che mi sta nel cuore.
Su questo piroscafo partì mio nonno da Vladivostok il 22 febbraio 1920 per tornare in Italia dopo 6 anni di prigionia . Memoria è anche questa : conoscere un piccolo uomo anziano, piccolo ma orgoglioso, averlo vicino per 10 anni e non sapere niente del suo passato in guerra , se non "episodi". Per me è stato una persona gentile, disponibile, mi voleva molto bene. Aveva un cagnolino che ha dovuto lasciare nella sua abitazione , per venire ad abitare con la mia famiglia. Ecco , questo piccolo uomo era un austriaco ed è tornato Italiano.Ha attraversato una guerra , una prigionia e per fortuna è tornato vivo.Uno dei tantissimi . Per me è troppo semplice parlare in "generale" dei Trentini o dei "Triestini"o degli ITALIANI. Ciascuno di essi aveva un nome e un'età giovane, spesso. Il mio aveva 19 anni quando è partito. Memoria per me vuol dire fare un pò di fatica e ricostruire un periodo della vita che per pudore un uomo non ha raccontato troppo alla sua nipotina .E rispettare anche i moltissimi come lui . Oggi molti giovani fanno fatica a rispettare i genitori, molto spesso anche i nonni. Quanti conoscono lì per lì la data di nascita di un nonno? E allora a che serve vivere se si viene spesso dimenticati dopo una o due generazioni?
A parte ciò ,il piroscafo si chiamava England Maru , passò da Shanghai, Singapore , Colombo, Aden, Porto Said, Aden, Canale di Suez, ed arrivò a Trieste il 10 aprile 1920, alle ore 15. L'Italia si era un pò dimenticata dei nostri prigionieri in Siberia. Anzi, per convincerli ad optare per l'Italia e tornare a casa più in fretta , convinse migliaia di loro addirittura a combattere contro i Russi (di nuovo!) però bolscevichi.Non si sa bene come questo piroscafo,assieme al Texas maru,ed al France maru,giapponesi,abbia potuto arrivare a Vladivostok per portare in salvo migliaia di uomini. Sembra che la marchesa Gemma Gonzaga abbia potuto intercedere presso l'imperatore giapponese perchè potesse inviare questi piroscafi.
Adesso viene il bello! Dopo tutti questi discorsi seri, vediamo se riesco ad inserire la foto del piroscafo. Ciao muleti !
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Re: triestini e trentini

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Ed è per questo che mi piace il vostro forum: da tutti i messaggi scritti traspare un velo di memoria e di affetto per le persone care, i luoghi,i personaggi storici o appena sconosciuti, i particolari ,il cibo, il dialetto: insomma emerge un grande rispetto per una grande città, i suoi ricordi, la sua identità. Bravi Triestini aTrieste.


:clapping_213:


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Re: triestini e trentini

Messaggio da VetRitter »

mandi_ ha scritto:Ed è per questo che mi piace il vostro forum: da tutti i messaggi scritti traspare un velo di memoria e di affetto per le persone care, i luoghi,i personaggi storici o appena sconosciuti, i particolari ,il cibo, il dialetto: insomma emerge un grande rispetto per una grande città, i suoi ricordi, la sua identità. Bravi Triestini aTrieste.


:clapping_213:
ciao Mandi, spero di poter interpretare anche il pensiero di chi è Triestino a Trieste, (non come me, purtroppo).
Chi conosce o ha conosciuto questa "città", prova le stesse emozioni che descrivi tu, anche se non ci è nato, o se ne è lontano..
saluti


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Re: triestini e trentini

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Ebbene amici triestini, ho pensato che devo proprio venire a Trieste se voglio continuare la mia ricerca. E sarà un piacere...se ci riesco...Nei giorni scorsi ,dopo lunga fatica, tramite ARCHIVI e Musei di Trento, sono riuscita a trovare la lista dei reduci tornati dalla Siberia nel 1919 , con il piroscafo GABLONZ(Grazie Baba per la foto). Però ho trovato solo Redenti trentini, mi mancano i Triestini ecc.. Ho scritto all'Archivio di Stato di Trieste e mi hanno risposto :

In riferimento alla richiesta in oggetto, si comunica che la documentazione relativa agli affari militari prodotta dal Commissariato generale civile per la Venezia Giulia per l’anno 1919 (buste 252-268, 273-277 e 292) e dal Commissariato generale civile per la Venezia Giulia, Gabinetto (buste 39-43, 55-57) contiene atti relativi al rimpatrio dei prigionieri di guerra e fascicoli nominativi.

La ricerca può essere svolta nella sala di studio di questo Archivio di Stato, in via La Marmora 17 nei seguenti orari:

lunedì e giovedì dalle 8,30 alle 18;

martedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 14,30;

sabato dalla 8,30 alle 13,30.

Bene, Benissimo. So per esperienza che queste sono ricerche lunghe, faticose,a volte frustranti ma emozionanti quando si ritrova un pezzettino di Storia in più...

Devo solo risolvere un piccolo problema : venire a Trieste, alla ricerca di una Storia Comune (che probabilmente interessa solo a me, purtroppo). Ma ne approfitterò per visitare i luoghi che mi avete mostrato nel Forum e "respirare" l'aria di una città che amo.

Nessuno ha trovato un foto della nave Sheridan , che tornò da Vladivostok ,dagli Stati Uniti, da Genova?
O della Nippon del Llojd Triestino? Lo so che non sono state navi di lusso, ma hanno riportato uomini alle loro famiglie, non erano navi da divertimento o da guerra, quelle che spesso si ammirano. Ciao Mandi.


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Re: triestini e trentini

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Questa è una cartolina del 1919. Gruss del periodo italiano. Intanto saluto Adler. Gruss Gott. Io sono imparziale ! Mi piace l'insieme della cartolina.
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Re: triestini e trentini

Messaggio da mandi_ »

Il mondo è strano, a volte assurdo. C'è gioia, c'è dolore, a volte c'è fede, a volte fiducia, a volte diffidenza. C'è chi crede nella Patria, c'è chi si chiede quale sia la sua patria. A volte non si pensa che patria vuol dire solo i luoghi che amiamo, le persone che condividono il nostro percorso umano e non dipende da chi, nelle varie epoche, ci governa.


Questa statuetta raffigura un Kaiserschutzen trentino. Venne consegnata ad una madre come attestato di riconoscimento e ringraziamento dell'esercito Imperiale per i sette figli partiti per la guerra. Uno morì in Galizia nel 1914.

Comunque non ci sono solo cose tristi, o pensieri profondi : oggi splende il sole ed è una meraviglia. Spero che sia così anche a Trieste. Mandi
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