Navi da guerra
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- AdlerTS
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Piccola aggiunta su quanto già scritto: il 3° volume tratta essenzialmente del 1917 e, tralasciando in questa sede la dettagliatissima lista di azioni riportate, si concentra sulla guerra sottomarina che viene riassunta dividendola in tre fasi. La prima, cosidetta "limitata" rispettava al massimo, nei confronti dei paesi neutrali come USA ed Italia, la regola delle prede, fermando cioè i mercantili solo per verificarne le merci trasportate. Nel caso trasportassero merci non autorizzate, venivano affondati dopo aver fatto sbarcare l'equipaggio. Tale fase durò all'incirca fino ad aprile 1916. Da tale data fino all'inizio del 1917, si passò alla fase nella quale il regolamento delle prede venne fatto valere anche per le navi mercantili nemiche e non solo quelle neutrali. Questo sopratutto a causa delle proteste legate all'affondamento del Lusitania. Il problema però stava nel fatto che l'inghilterra aveva armato navi mercantili che attaccavano i sommergibili durante la fase dell'approccio per la "visita alle prede", rendendo inaffidabile la bandiera neutrale.
Solo dopo il febbraio 1917 venne dichiarata la guerra sottomarina ad oltranza, che portò la stima delle tonnellate affondate dalle 189.000 dell'aprile 1916 alle 1.042.081 dell'anno dopo.La decisione di arrivare alla guerra ad oltranza venne presa a Pless il 26.01.1917, anche se già dal febbraio 1916 l'Intesa avesse attaccato e/o affondato piroscafi disarmati austriaci ed ungheresi, come il Daniel Ernö, il Zagreb, il Biokovo, il Dubrovnik, l'Albanien, nonché la nave ospedale Elektra.
La strategia dell'Intesa volgeva principalmente invece al blocco del canale d'Otranto, ma come ebbe a scrivere l'ammiraglio Haus al barone von Hoetzendorf "la chiusura è del tutto inefficace [...] ed i danni di questa chiusura sono ricaduti unicamente sull'Italia ed i suoi alleati". Il culmine degli attacchi contro lo sbarramento del canale d'Otranto ebbe luogo il 15.05.1917, sempre con unità leggere, e fu un successo tale da rendere incustodito il canale per diverse settimane.
Solo dopo il febbraio 1917 venne dichiarata la guerra sottomarina ad oltranza, che portò la stima delle tonnellate affondate dalle 189.000 dell'aprile 1916 alle 1.042.081 dell'anno dopo.La decisione di arrivare alla guerra ad oltranza venne presa a Pless il 26.01.1917, anche se già dal febbraio 1916 l'Intesa avesse attaccato e/o affondato piroscafi disarmati austriaci ed ungheresi, come il Daniel Ernö, il Zagreb, il Biokovo, il Dubrovnik, l'Albanien, nonché la nave ospedale Elektra.
La strategia dell'Intesa volgeva principalmente invece al blocco del canale d'Otranto, ma come ebbe a scrivere l'ammiraglio Haus al barone von Hoetzendorf "la chiusura è del tutto inefficace [...] ed i danni di questa chiusura sono ricaduti unicamente sull'Italia ed i suoi alleati". Il culmine degli attacchi contro lo sbarramento del canale d'Otranto ebbe luogo il 15.05.1917, sempre con unità leggere, e fu un successo tale da rendere incustodito il canale per diverse settimane.
Mal no far, paura no gaver.
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Come scritto un po' sopra, le due corazzate costiere Wien e Budapest arrivarono a Trieste per dar man forte alle truppe impiegate sull'Isonzo nell'ottobre 1917, ma sfortunatamente il Wien (5600 tonnellate di dislocamento) venne affondato da un MAS italiano il 10 dicembre nel Vallone di Muggia e ciò comportò un rafforzamento delle navi distaccate a Trieste. Successivamente a tale data, quindi, la lista diventa più ricca.
L'affondamento costò 46 vittime e 17 feriti ed il recupero del relitto avvenne appena a gurra finita.
Penso che però McFriend volesse sapere quali fossero le navi dislocate a Trieste in maniera permanente: c'erano le torpediniere 74 75 76 79, i dragamine 20 e 34 e le torpediniere del gruppo dragamine 3 e 4. La flottiglia lagunare era composta da tre cannoniere, il piroscafo Francopan, 3 motoscafi armati, alcuni rimorchiatori ed una dozzina di motoscafi non armati. I motoscafi armati della flottiglia Windisch-Graetz costituivano un'unità a parte. Erano inoltre a disposizione i sommergibili U1 e U2 che però non brillarono per affidabilità dei motori e delle batterie.lo scarso fondale del nostro golfo inoltre li obbligava spesso a navigare in superficie.
L'affondamento costò 46 vittime e 17 feriti ed il recupero del relitto avvenne appena a gurra finita.
Penso che però McFriend volesse sapere quali fossero le navi dislocate a Trieste in maniera permanente: c'erano le torpediniere 74 75 76 79, i dragamine 20 e 34 e le torpediniere del gruppo dragamine 3 e 4. La flottiglia lagunare era composta da tre cannoniere, il piroscafo Francopan, 3 motoscafi armati, alcuni rimorchiatori ed una dozzina di motoscafi non armati. I motoscafi armati della flottiglia Windisch-Graetz costituivano un'unità a parte. Erano inoltre a disposizione i sommergibili U1 e U2 che però non brillarono per affidabilità dei motori e delle batterie.lo scarso fondale del nostro golfo inoltre li obbligava spesso a navigare in superficie.
Mal no far, paura no gaver.
- AdlerTS
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A Capodistria ga luogo alcuni interessanti “incontri in biblioteca“ bilingui, tra i quali ve segnalo: “Navi sommerse nel golfo di Trieste” - “Potopljene ladje v tržaškem zalivu” el giorno 09.04.2008 alle 7 de sera.
El giorno 22, sempre alle 7, inveze presentazion della Società per la storia della marina austriaca “Viribus unitis” de Pola - "Društvo za proucavanje prošlosti carske i kraljevske mornarice “Viribus unitis” iz Pule."
El tutto presso la Biblioteca centrale de Capodistria, Osrednja knjižnica Koper
http://www.kp.sik.si/mare_nostrum/mare_ ... rogram.pdf
El giorno 22, sempre alle 7, inveze presentazion della Società per la storia della marina austriaca “Viribus unitis” de Pola - "Društvo za proucavanje prošlosti carske i kraljevske mornarice “Viribus unitis” iz Pule."
El tutto presso la Biblioteca centrale de Capodistria, Osrednja knjižnica Koper
http://www.kp.sik.si/mare_nostrum/mare_ ... rogram.pdf
Mal no far, paura no gaver.
Bongiorno a tuti.
Me son apena iscrita.
Ma che bel! Un sito in triestin che parla un poco de tuto e anche de le navi a.u.
Mi coleziono un mucio de robe. Veramente più che colezionista se podessi dir che son una strazariola.
Principalmente coleziono cartoline de navi sopratuto dela Marina de guera austro-ungarica e kappenabzeichen.
Adesso no go tempo de restar qua a ciacolar, come che volessi ma torno apena che posso.
Arivederci.
Me son apena iscrita.
Ma che bel! Un sito in triestin che parla un poco de tuto e anche de le navi a.u.
Mi coleziono un mucio de robe. Veramente più che colezionista se podessi dir che son una strazariola.
Principalmente coleziono cartoline de navi sopratuto dela Marina de guera austro-ungarica e kappenabzeichen.
Adesso no go tempo de restar qua a ciacolar, come che volessi ma torno apena che posso.
Arivederci.
- babatriestina
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Grazie.
No so se se pol, ma provo a meter el link al sito dove volesi meter le mie cartoline ma xe un lavor che no finissi più.
http://www.marina-au.com/
I lavori in corso dura de tropo tempo.
No so se se pol, ma provo a meter el link al sito dove volesi meter le mie cartoline ma xe un lavor che no finissi più.
http://www.marina-au.com/
I lavori in corso dura de tropo tempo.
- Nona Picia
- cavalier del forum
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- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
- Località: Trieste - Rozzol
Grazie.
Bellissima. Go anche mi un poche de foto del Novara con i dani dopo de un combatimento e varie personalità a bordo: l'imperator Carlo I, Horty e forsi anche qualchedun altro. No son sicura.
Go un pooooche de cartoline dela k.u.k. Kriegsmarine... si, insomma, un 800, più o meno.
Xe per questo che el sito no va nè avanti nè indrio.
Disevo sempre che farò co anderò in pension....
Bellissima. Go anche mi un poche de foto del Novara con i dani dopo de un combatimento e varie personalità a bordo: l'imperator Carlo I, Horty e forsi anche qualchedun altro. No son sicura.
Go un pooooche de cartoline dela k.u.k. Kriegsmarine... si, insomma, un 800, più o meno.
Xe per questo che el sito no va nè avanti nè indrio.
Disevo sempre che farò co anderò in pension....
De qualche parte qualchedun, forsi babatriestina, domandava notizie sull'affondamento dela Viribus Unitis.
Go trovà questo sito in inglese che spiega ben la question.
http://www.geocities.com/pentagon/bunke ... ribus.html
Go trovà questo sito in inglese che spiega ben la question.
http://www.geocities.com/pentagon/bunke ... ribus.html
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
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Grazie, le descrizion xe molto dettagliada e esaustiva, me permetto de segnalar alcuni passi:
Segnalo due altri passi, no tecnici e no navali, ma politici:
el terzo:
In realtà, e lo gavevo za segnalado in un post sulla fin della guerra e la dissoluzion dell 'impero AU, ghe iera due gruppi ben distinti aspiranti a formar la futura Jugoslavia:
1 de una parte, i fuorusciti , soprattutto de matrice croata, che gaveva fondado una lega all'estero, per l'union dei Serbi-Croati-Sloveni la SCS del sito, e che partiva da esponenti dei paesi interni alla monarchia Au- i seguaci dei vari arcivescovo Strossmeyer, etc, emergenti dai brandelli dell'impero.
2 del l'altra el regno de Serbia, el staterel a cui l'AU ga fatto la dichiarazion de guerra che ga dado origine a tutta la guerra, che ga resistido per el primo anno, xe stado occupado de l'AU anche col aiuto della Germania, e che alla fin dela guerra se trovava ovviamente dela parte dela coalizion che stava vincendo.
I due gruppi ghe ga messo diversi mesi a trovar un accordo confluindo nella nova Jugoslavia.
questo xe quel che osservavo, e anche lori no sa dir se i due affondatori delle Viribus Unitis saveva o meno che el novo Stato dei Serbi, Croati Sloveni gaveva segnalado de cessar le operazioni.The question whether the Italians knew about the note sent to them before the attack, has never been answered.
Segnalo due altri passi, no tecnici e no navali, ma politici:
ecco, qua l'affermazion me par che vegni indubbiamente de parte Croata, perchè la frase che tutta la costa e tutte le isole dell'ex Austria Ungheria appartegniva ( e appartien ancora) alla Croazia in quel momento no dubito che fussi el pensiero dei Croati, ma su cossa che le doveva deventar, le potenze dell'Intesa la gaveva promessa all'Italia per tirarla in guerra con lori, sotto l'Austria ( ma solo nell'ultimo secolo) iera - gavemo propio visto- regno de Dalmazia-e per un pochi de altri secoli iera stade veneziane... mi diria che in quel momento no ghe iera un riconossimento uficial de cossa apartegniva a chi, anche se questo iera indubbiamente el desiderio dei Croati, che - tranne per Zara, Cherso, Lussin e l'Istria- xe stado assecondado ( e de qua la vittoria mutilata, el revanscismo, e tante altre brutte conseguenze...)he stiff and icy rear admiral Miklos Horthy de Nagybanya turned over the war fleet to the representatives of the National Council of SCS from Zagreb. After being given to the National Council, the fleet had become the property of the State of SCS, but it is certainly correct to say that it became Croatian because almost entire coastline and all islands of former Austro - Hungary belonged (and still belong) to Croatia; also, the vast majority of sailors in the fleet were Croats. After the fleet was handed over, thousands of Croats in harbour began to sing the Croatian hymn - Lijepa nasa. While the Croats were singing, Hungarians, Slovenians, Austrians and many others were rushing home, because it was held that the war was over. As the hymn was played, Croatian flags were raised on the masts of the ships.
el terzo:
qua ghe xe una precisa accusa de falso al novo nome della nave, e anche una precisa accusa contro i Serbi. Per questo me par che, se la ricostruzion del punto de vista storico no lassa dubbi, almeno fino a testimonianze contrarie, del punto de vista politico la me par un filin de matrice croata, alla fin anche in chiave antiserba.some untrue facts, in order to change the meaning of the event. This, unfortunately, happened to the story of the sinking of Viribus Unitis. Namely, thanks to the Serbian lobby that is often spreading lies about Croatia, it is often mentioned that the crews of the ships in Pula on October 31st 1918, after removing Austro-Hungarian flags, placed paper bands with the word 'Yugoslavia' in their position, because the fleet had become Yugoslavian (meaning Serbian)! However, the name Yugoslavia appeared in 1929 - 11 years after the sinking. Up to then the state was called The Kingdom of SCS, as the Serbs named it after forcing the State of SCS (Slovenia, Croatia and Bosnia) to unite with Serbia.
In realtà, e lo gavevo za segnalado in un post sulla fin della guerra e la dissoluzion dell 'impero AU, ghe iera due gruppi ben distinti aspiranti a formar la futura Jugoslavia:
1 de una parte, i fuorusciti , soprattutto de matrice croata, che gaveva fondado una lega all'estero, per l'union dei Serbi-Croati-Sloveni la SCS del sito, e che partiva da esponenti dei paesi interni alla monarchia Au- i seguaci dei vari arcivescovo Strossmeyer, etc, emergenti dai brandelli dell'impero.
2 del l'altra el regno de Serbia, el staterel a cui l'AU ga fatto la dichiarazion de guerra che ga dado origine a tutta la guerra, che ga resistido per el primo anno, xe stado occupado de l'AU anche col aiuto della Germania, e che alla fin dela guerra se trovava ovviamente dela parte dela coalizion che stava vincendo.
I due gruppi ghe ga messo diversi mesi a trovar un accordo confluindo nella nova Jugoslavia.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Credo anche mi che i autori sia Croati. Comunque el dott. Erwin Schatz, ex Presidente del Marine Verband e grande esperto dela Marina a.u., durante una visita al Porto de Pola el ne ga contà che Horty de Nagibanya iera sbarcado, portando con sè la bandiera de combattimento de la Viribus Unitis (come che i disi anche nell'articolo), tuti i marinai austriaci iera sbarcadi e a bordo iera restadi solo i croati e la nave iera stata batizada "Jugoslavija" (credo che se scrivi cussì).
Infati su nissun libro austriaco, la Viribus Unitis xe messa tra le navi a.u. affondade durante la guera. Devo dar un'ociada al libron de Sokol, per veder cossa che el disi in proposito, ma ghe volessi leger nel originale in tedesco, perchè el ufficial italian che ga fato la traduzion.... devi averla resentada un poco, dove che no ghe comodava.
Provabilmente al momento de partir i due ufficiai italiani no saveva dela cession dela Marina, ma a bordo i lo ga savudo. A quel punto i gaveria podudo salvar centinaia de omini, per i quali la guera iera ormai finida.
Infati su nissun libro austriaco, la Viribus Unitis xe messa tra le navi a.u. affondade durante la guera. Devo dar un'ociada al libron de Sokol, per veder cossa che el disi in proposito, ma ghe volessi leger nel originale in tedesco, perchè el ufficial italian che ga fato la traduzion.... devi averla resentada un poco, dove che no ghe comodava.
Provabilmente al momento de partir i due ufficiai italiani no saveva dela cession dela Marina, ma a bordo i lo ga savudo. A quel punto i gaveria podudo salvar centinaia de omini, per i quali la guera iera ormai finida.
[i]Liliana[/i]
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- babatriestina
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xe sbarcai i austriaci, xe restai i Croati, e i sloveni e i ungheresi, che disi el sito xe sbarcai anche lori?serlilian ha scritto: a bordo iera restadi solo i croati e la nave iera stata batizada "Jugoslavija" (credo che se scrivi cussì).
A quel punto i gaveria podudo salvar centinaia de omini, per i quali la guera iera ormai finida.
Rossetti told admiral Vukovich that his ship would soon be blown up and that he should save the crew.
nel sito no trovo, quanti iera sula Viribus Unitis? i disi che xe morti 300, ma quanti se ga salvado? perchè i li ga avvertidi in tempo e se vedi nelle foto che i se salva nelle lance, e con salvataggio da parte della Tegethoff.
difatti, la concezion cavalleresca ancora solo in parte in vigor nella prima guerra iera che se doveva affondar le navi, ma permetter el salvataggio del equipaggio: per questo i ga tanto accusado la Germania per la guerra sottomarina: el sottomarin no gaveva le lance de salvataggio per recuparar i naufraghi de parte avversa.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Si. Mi parlo de croati perchè fazo un poco de confusion, ma me par che dovessi esser quel che preludeva el regno dei Serbi, Croati e Sloveni (SHS).
La Viribus portava poco più de mille omini de equipagio. Una parte iera za sbarcada e 300 de lori xe morti. Xe una lapide nel cimitero dela Marina militare a.u. de Pola che li ricorda. No se devi aver salvà propio tanti. E se pol capir che sti omini no se gabi butà in mar perchè i voleva tentar de salvar la SUA nave, che iera diventada croata.
De qualche parte go anche el libro che ga scrito un dei due ufficiai italiani. Co' lo trovo, vedo se xe qualche particolar interessante.
Go un remitur che no finissi più in casa, tra libri de tuti i tipi, cartoline, Kappenabzeichen, medaie, ritai de giornal, colezioni e strafanici vari. No go el spirito de l'archivista, purtropo.
La Viribus portava poco più de mille omini de equipagio. Una parte iera za sbarcada e 300 de lori xe morti. Xe una lapide nel cimitero dela Marina militare a.u. de Pola che li ricorda. No se devi aver salvà propio tanti. E se pol capir che sti omini no se gabi butà in mar perchè i voleva tentar de salvar la SUA nave, che iera diventada croata.
De qualche parte go anche el libro che ga scrito un dei due ufficiai italiani. Co' lo trovo, vedo se xe qualche particolar interessante.
Go un remitur che no finissi più in casa, tra libri de tuti i tipi, cartoline, Kappenabzeichen, medaie, ritai de giornal, colezioni e strafanici vari. No go el spirito de l'archivista, purtropo.
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