Ieri sul Piccolo c'era un articolo relativo alla Sala Caprin e agli oggetti deteriorati abbandonati ed ora ritrovati, in particolare un fanale di una galea turca della battaglia di Lepanto. Che potrebbe venir restaurata, trovando fondi.. giusto ieri pomeriggio la dott Vidulli Torlo che ne aveva parlato teneva un a conferenza in cui faceva rivivere le epigrafi romane, le ho chiesto informazioni e sembra che ci sia la possibilità ( e i fondi) per il restauro

babatriestina ha scritto: e dicono che ai tempi di Caprin c'era pure un fanale(?) di una nave della battaglia di Lepanto.. ma non si sa che fine abbia fatto

ecco, è di questo che parlavo...

Giornata non positiva dopo unavisita al castello di san Giusto, oggi.
Incomincia col positivo: biglietti gratis per tutti i musei...
però..
incomincio con il Lapidario tergestino. Ingresso al castello , è indicato, alla portineria non sanno dirmi e invece è chiuso. ma era già chiuso nel luglio scorso e successivamente alle mie domande non hanno saputo dirmi che speranze ci sono di vederlo riaperto o quando. sappiamo che ogni tanti ci piove dentro..

Bene,ero andata là per quello e mi trovo con le pive nel sacco. Do un'occhiata al resto...in una saletta continua a girare a ciclo continuo il video della Trieste romana, poi salgo alla solita sala Caprin... le immagini col fanale. d a casa Caprin




devo dire che questo stile fatto di oggetti barocchi originali o imitati mi ricorda assai il Vittoriale di D'Annunzio...
ben per il fanale e il restauro ho avuto buone notizie, ci sono almeno due volonterosi disponibili a restaurarlo..

sempr e il fanale.. leggo sul Piccolo

un antichissimo fanale, conquistato dall'equipaggio di una galea di Capodistria ai danni di una turca, durante la battaglia di Lepanto nel 1571, si sta sgretolando..

e poi

sembra però che il fanale ottomano sia restaurabile..

e invece in sala Caprin leggo:

insomma sto fanale era veneziano o ottomano??

sala Caprin... ci vorrebbe una mano di pittura


e perfino il soffitto col dipinto mostra crepe

e l'armatura finta medievale in realtà ottocentesca? bene, il cartellino c'è, ma l'armatura no! in certi musei si usa mettere un cartellino se un'opera manca o è in prestito o restauro!


possiamo consolarci guardando le cassapanche di cui nessun cartellino ci racconta la storia o l'epoca..

piatti indubbiamente veneziani col Leone alato


le stelle ormai sbiadite del quartiere del Capitano


e la scaletta che porta all'ultimo piano , dove ci sono un paio di salette con mobili e soggetti seicenteschi ( senza cartellini) e che vi ho postato in parte qua è da tempo di nuovo chiusa

Insomma, poco da esser contenti! vorrei dire in queste condizioni il Castello dice piuttosto poco, a chi non sia appassionato di armi antiche quelle esposte nel corridoio dell'armeria.

babatriestina ha scritto: ma voi, ve lo ricordavi sto leon sulla scala?

ancora in foto recenti... più lo guardo e meno ne capisco.. di quando sia e da dove provenga..




le sole informazioni certe sono che

proviene da villa Rossmann di Ponziana , è stato donato nel 1924 ai Musei civici dal conte Giuseppe Brunner Muratti e messo per decorazione nei lavori del castello negli anni Trenta.
Ma per la datazione.. riposto le parole della dottoressa Vidulli dei Musei Civici
"Nessuno si è azzardato a datarlo, anche visto il suo stato di conservazione (sarà medioevale tra XIV e XVI sec.?)"

vorrei dire che anche a me profana non sembrava moderno, ma....

un'immagine anni 60 del Bastione Fiorito ( o è il Bastione rotondo, come qualcuno insinua? sotto c'è scritto Bastione fiorito)

Per quello che ricordo io, negli anni '50 e anche dopo si chiamava bastione fiorito

Mi 'ndavo a balar cola putela quando che vignivo a Trieste. Lo ciamaimo el bEstione fiorito. Ai inizi dei ani sesanta xe vignui i americani a cantar onli iu. 'sai bel.

Alora go come el impression che no tuti gabi letto tuto sto longo post sul Castel de san Giusto.

Perchè el dubio no xe de come che che voi o noi li ciamavimo.

El Castel ga tre bastioni, partindo del ingresso

1 el bastione rotondo o venezian dove che xe el bar;

2 el bastione Pomis o Bastione fiorito ( de quando che el gaveva i fiori del local-ristorante) Pomis inveze iera el architetto

3 el bastion Hoyos o Lalio: Hoyos xe el governator committente , Lalio el architetto..

soto dela foto xe scrito ciaro ( anche se no ve go messo in foto ) Bastione Fiorito.



Qualchedun gaveva espresso el dubbio che fussi el Rotondo... cioè un bastion diferente: quel dove che adesso xe el bar

A proposito de bastioni del Castel, me passa pe r le man una guida de Trieste del 1909, ormai la ga oltre 100 anni e molte robe xe cambiade, ma per el Castel xe interessante quel che i scrivi ripeto nel 1909:

Nella seconda metà del sec XVI , con somme somministrate dalla città, si pose mano al suo rifacimento che, continuato fino al 1680, diede la forma presente al castello, il quale è cinto di quattro baluardi e cioè il bastione tondo, chiamato Leopoldo, che domina il porto e corrisponde all'antica rotonda eretta dai veneziani, il secondo detto Filippo di forma quadrangolare che domina il sito dove in passato stava la porta di Riborgo e parte della città verso greco, il terzo posto a levante appellato Ferdinando e prima Venezia per esser stato cominciato dal comandante della repubblica Alvise Zeno, nel 1508 di figura triangolare, al pari el quarto,nominato Chinich, che guarda il colle di san Vito, sul quale sorgeva un altro forte , che principiato nel 1616 sulle rovine di antiche trincee,e ra stato ricostruito con migliore forma dopo il 1627 e venne demolito negli ultimi anni.
Il solo bastione Ferdinando è terrapienato, gli altri sono v uoti come vuota è la piazza e tutto il resto del castello. Lo si crede per via sotterranea in comunicazione con la città e col forte di san Vito; ma di questi occulti passaggi non si ravvisò alcun indizio quando fu demolito il forte, né basta ad assicurare dlela loro esistenza il cunicolo che viene additato nei pressi di via di Riborgo e che invece dovrebbe essere il residuo di una delle cloache d'epoca romana.
La porta d'ingresso è oggi collocata dalla parte del duomo, prima trovavasi dal alto opposto ed era fornita di ponte levatoio; ed un'altra porticina, detta del soccorso, stava a levante: La piazz a interna è attorniata dai quartieri dei soldati ed è difesa da una torre che vuolsi pur essa costruita dai veneziani. Nel castello abitavano fino al 1770 i capitani e presidenti di Trieste e vi erano pure gli arresti per cose di stato.
Il castello non serve più oggi quale arnese di guerra, ma è adoperato soltanto come caserma e magazzino. Il comune vanta diritto di proprietà su di esso e con lunga lite ha già tentato di rivendicarlo

Oggi faccio una visita al Castello:
prima critica: ma è mai possibile che non dico che non avevano da cambiarmi per l'ingresso una banconota da 50 euro, ma che non avessero nemmeno un bancomat?
bene,solita roba, ma alla base delle scale vedo due campane: antiche, come quasi sempre senza uno straccio di cartellino: leguardo, mi sembrano antiche...
la prima




e la seconda




un po' difficile girare intorno, ma almeno la seconda con quei nomi dovrebbe essere relativa alla seconda metà del '400 e provenire come campane minori dalla Torre del porto, i suggeriscono.

Ancora la Cappella. il crocifisso non è originale ma proviene dai musei di storia e a rte

la chiave di volta con stemma di Federico III



e le curiose testine alla base degli archi alcune regolari ed altre come di animali fantastici: le regolari sono le più visibili, le altre sono nascoste dall'arcone

un nicchia murata ma non viene dal Castello, ma dai lavori di Cittavecchia anni trenta



ue foto del cortile del Castell anni Trenta prima dei lavori di restauro dell'aspetto medievale e seicentesco del cortile eliminando le strutture che lo avevano adattato a caserma e prigione. Nb anche adesso vedo lavori in corridoi e altri hanno postato immagini abbastanza impressionanti delle vecchie cella

Una parte di un'immagine ottocentesca che mostra come era il Castello allora

e una vecchia foto anni 60-70 dell'ingresso del Castello, dove adesso c'è la biglietteria. Interessante il quadro in fondo, una Madonna e Santi, uno dei due quadri che identificano come Madonna del Porto e che è stato ritirato e non è più esposto
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questa tela, raccolgo testualmente il suo testo, viene definita da D. C. in un libro riguardante le mura di Trieste:
"la Madonna Annunziata, battezzata Madonna del Porto, una tela veneta del XVII secolo raffigurante la Madonna con i Santi Sergio, Silvestro, Nicolò e Rocco. Questa tela sostituì sotto l'arcata della Torre del Porto la pala della Beata Vergine con bambino tra i Santi Giusto e Sergio, opera di Benedetto Carpaccio".
Nelle mie ricerche sulla vera Madonna del Porto ho trovato di tutto, sia sui testi scritti che sul web.
Alla fine credo di essere arrivato alla soluzione del caso contattando direttamente la gentilissima funzionaria dei Civici Musei di Storia ed Arte, Lorenza Resciniti, che mi ha inviato le foto della falsa Madonna del Porto e di quella vera.
Entrambe le tele si trovano ora custodite nei depositi dei Civici Musei di Storia ed Arte, presumibilmente presso il Museo Sartorio.

Grazie!!!
da anni corro dietro a questa madonna del Porto di cui leggevo nei libri, sapevo la storia ( che si trovava sotto la Torre del Porto, che passò alla Chiesa del rosario - e immagino prima alla chiesa di san Pietro in piazza- e poi visto lo stato precario è stata ritirata) e ne conoscevo solo una piccola immagine bianconera . E tutti a dirmi no, che la madonna del porto era quella coi santi esposta a san Giusto. E non ci credevo... finalmente vedo la vera che rispetto alla mia copia è solo senza le corone che probabilmente erano aggiunte.
Ecco, sarebbe assai meritorio che un'opera simile venisse restaurata ed esposta al pubblico.
Ecco la sola immagine
confrontare con quella sopra

( scusate se la riposto, ma si tratta di un vero scoop e immagino che verrà scaricata e recuperata, per cui non mi dispiace che compaia con il logo del nostro forum)

Confrontato! Sono veramente simili, quindi avevi ragione a non credere nelle dicerie senza verifiche precise