Chiese a Trieste: La B V del Rosario
Inviato: lun 23 gen 2006, 16:25
Chiese a Trieste: la chiesa del Rosario
E' una delle antiche chiese triestine, seicentesca. I nobili triestini nel Seicento usavano associarsi in congregazioni religiose, e nel 1613 crearono una dedicata al Rosario, devozione mariana rilanciata in occasione della battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571.
Nella Piazza vecchia, allora centro cittadino, costruirono una cappella fra il 1631 e il 1651.
La chiesa, di stile barocco, con tre altari marmorei, rimase aperta al culto fino al 1784, quando fu chiusa in conseguenza delle leggi ecclesiastiche di Giuseppe II. Venne allora venduta alla comunità luterana augustana, che la dedicò alla Trinità e la modificò: eliminando le tombe e le lapidi precedenti ed aggiungendo alcuni cenotafi neoclassici che sono poi stati trasportati nella chiesa gotica di Largo Panfili.
Eliminati anche gli altari laterali, rimase invece l'antico altare seicentesco dedicato alla Madonna del rosario, opera veneziana del 1684
Nel 1869 alla demolizione della chiesetta di S Pietro in piazza Grande il Comune la riacquistò dagli Augustani ( trasferitisi nella chiesa neogotica) e la costituì cappella civica ( venne eretta a parrocchia molto più tardi)
Dalla chiesa di s Pietro venne portata una pala cinquecentesca di Sante Peranda il miracolo della dracma
e gli scanni del Consiglio minore
Attualmente sono esposte pure 4 pale d'altare con gli Evangelisti provenienti da S Giusto ma forse prima in S Pietro.
Sul lato sinistro c'è l'altare dedicato ai dispersi di tutte le guerre, l'altare è settecentesco proveniente dalla demolita (1939) Cappella Conti ( dove ora sorge il palazzone Inail)
La lunetta di bronzo sopra è opera di U Carà
il tabernacolo con Crocifisso e candelieri di C Sbisà
I candelieri d'argento dovrebbero essere pure dalla chiesa di S Pietro del 1830 circa
e le lampade pensili pure da S Pietro, più antiche del 1764 circa.
E' una delle antiche chiese triestine, seicentesca. I nobili triestini nel Seicento usavano associarsi in congregazioni religiose, e nel 1613 crearono una dedicata al Rosario, devozione mariana rilanciata in occasione della battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571.
Nella Piazza vecchia, allora centro cittadino, costruirono una cappella fra il 1631 e il 1651.
La chiesa, di stile barocco, con tre altari marmorei, rimase aperta al culto fino al 1784, quando fu chiusa in conseguenza delle leggi ecclesiastiche di Giuseppe II. Venne allora venduta alla comunità luterana augustana, che la dedicò alla Trinità e la modificò: eliminando le tombe e le lapidi precedenti ed aggiungendo alcuni cenotafi neoclassici che sono poi stati trasportati nella chiesa gotica di Largo Panfili.
Eliminati anche gli altari laterali, rimase invece l'antico altare seicentesco dedicato alla Madonna del rosario, opera veneziana del 1684
Nel 1869 alla demolizione della chiesetta di S Pietro in piazza Grande il Comune la riacquistò dagli Augustani ( trasferitisi nella chiesa neogotica) e la costituì cappella civica ( venne eretta a parrocchia molto più tardi)
Dalla chiesa di s Pietro venne portata una pala cinquecentesca di Sante Peranda il miracolo della dracma
e gli scanni del Consiglio minore
Attualmente sono esposte pure 4 pale d'altare con gli Evangelisti provenienti da S Giusto ma forse prima in S Pietro.
Sul lato sinistro c'è l'altare dedicato ai dispersi di tutte le guerre, l'altare è settecentesco proveniente dalla demolita (1939) Cappella Conti ( dove ora sorge il palazzone Inail)
La lunetta di bronzo sopra è opera di U Carà
il tabernacolo con Crocifisso e candelieri di C Sbisà
I candelieri d'argento dovrebbero essere pure dalla chiesa di S Pietro del 1830 circa
e le lampade pensili pure da S Pietro, più antiche del 1764 circa.