Al Museo Revoltella

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sono piccolo ma crescero
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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Riporto il testo letto dal'OCR così è più facile citarlo (e anche copiarlo e incollarlo).
Maria Masau Dan - Direttore del Museo Revoltella ha scritto: Musei poveri e grandi mostre: una scelta poco lungimirante
Mi riferisco all'articolo pubblicato a firma di Fabio Dori-La questione dei prestiti delle opere d'arte da parte dei musei alle grandi.mostre temporanee - emersa in conseguenza dell'indisponibilità del nostro "Meriggio" di Casorati per la mostra sul '900 di Forlì - sarebbe abbastanza insignificante se non fosse collegata al tema più generale della politica museale, che in Italia si sta discutendo troppo poco, anzi non esiste, mentre queste istituzioni, non solo sono arrivate da tempo alla crescita zero, ma stanno scivolando lentamente e silenziosamente nella paralisi delle attività senza che nessuno si allarmi.
Inutile fare l'elenco delle criticità, che sono le stesse di tante altre istituzioni culturali, ma mi sembra giusto sottolineare un rischio in più che corrono i musei rispetto, poniamo, a biblioteche, archivi e teatri: quello di essere sfruttatiper usi impropri e di essere asserviti sempre più a interessi privati senza ricavarne assolutamente nulla, E non intendo, per "usi impropri", l'ospitalità data "dentro i musei" ad attività alternative (cene, feste, incontri aziendali, matrimoni, ecc.) ma qualcosa di meno visibile, il "prelievo" dei patrimoni per impossessarsene e sfruttarli altrove.
I musei per definizione sono considerati luoghi morti e dimenticati, dove non va mai nessuno, e su questo stereotipo duro a morire, si è costruita facilmente l'industria delle mostre, che pesca a piene mani sulle ricchezze dei musei, ma è gestita completamente al di fuori dei musei (ormai sono rarità le grandi mostre istituzionali), e per produrre che cosa?
II più delle volte eventi-pretesto che muovono moltissimi soldi per delle messe in scena costruite frettolosamente, ma sempre ben titolate, ben promosse e ben allestite, (non di rado infestate da falsi di collezioni private), dove si celebra l'ormai codificato rituale della mostra, accettato da visitatori sempre più passivi e "di buona bocca", costretti a sgomitare fra la folla per vedere almeno l'angolo di un quadro ma illusi di avere vissuto un'occasione di cultura e, appena usciti con la loro bella shopping bag corredata di catalogo e tazza personalizzata, non si ricordano nemmeno la meta di quello che hanno visto.
Insomma una grande presa in giro del pubblico, valutato sempre e solo come "mucca da mungere" (trattamento a cui non sfuggono le scolaresche, che pagano una visita guidata alle mostre fino a 150 euro) senza che nessuno degli enti che investono soldi pubblici in questa attività, di cui, alla fine, il vero beneficiario è il mercato dell'arte, faccia mai un'analisi seria dei risultati e un consuntivo in termini di reali benefici culturali.
Nello stesso tempo, a chi dovrebbe mantenere in efficienza queste ricchezze per poterle prestare a getto continuo agli organizzatori di mostre, il ministero e gli enti locali tagliano le risorse minime per la sopravvivenza. Giusto, dunque, prestare i capolavori agli altri, tanto i musei nonhanno nemmeno i soldi per restaurarli...
Ma indebolire i musei per finanziare le grandi mostre è davvero la scelta migliore e più lungimirante? O non è invece una prospettiva disastrosa? Non occorre scomodare gli istituti demoscopici per scoprire che il turismo straniero che arriva in Italia preferisce i musei alle mostre e che alle mostre ci vanno nella stragrande maggioranza gli italiani, e per di più sempre gli stessi.
I giovani, ad esempio, non ci sono. Anche perché le mostre-affare sono quelle rivolte alla generazione della mezza età, con soldi e tempo libero e, magari, velleità collezionistiche (a proposito, attenzione allo Spazzapan "tarocco" in vendita alla prossima asta triestina!).
Per concludere, nessuna crociata contro le grandi mostre (le abbiamo fatte anche noi e spero ne faremo ancora) ma ricordiamoci che non si fa cultura se non si tutela l'esistenza, il prestigio e l'autonomia delle istituzioni. E mi permetto di dire una volta di più che la parola cultura si collega più a "servizio" che a "evento".


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Onestamente non ho la conoscenza per sapere se l'affermazione
Maria Masau Dan - Direttore del Museo Revoltella ha scritto: Non occorre scomodare gli istituti demoscopici per scoprire che il turismo straniero che arriva in Italia preferisce i musei alle mostre e che alle mostre ci vanno nella stragrande maggioranza gli italiani, e per di più sempre gli stessi.
sia vera o meno e, almeno in linea di principio, potrebbe essere anche discutibile quando fa pensare che si debba privilegiare la fruizione da parte degli stranieri (sto semplificando, capisco i motivi che portano l'autrice a tale affermazione).

Dell'articolo, comunque, mi piace di più l'ultima frase che condivido appieno. In definitiva quando abbiamo parlato del colpevole degrado di Miramare eravamo sulla stessa linea.
Maria Masau Dan - Direttore del Museo Revoltella ha scritto: Per concludere, nessuna crociata contro le grandi mostre (le abbiamo fatte anche noi e spero ne faremo ancora) ma ricordiamoci che non si fa cultura se non si tutela l'esistenza, il prestigio e l'autonomia delle istituzioni. E mi permetto di dire una volta di più che la parola cultura si collega più a "servizio" che a "evento".
Una cosa però, a favore delle mostre la vorrei dire. I grandi musei italiani sono pieni di opere non esposte che farebbero la felicità di qualsiasi museo di provincia. Non si potrebbe cercare, anche da parte delle istituzioni culturali, di "fare sistema" (allocuzione infame, ma molto di moda). Non si potrebbe cercare di distribuire sul territorio alcune opere tenute gelosamente, o colpevolmente, nascoste in modo da favorirne la fruizione? Non potrebbe esssere anche questo un modo per fare di questo nostro povero paese un museo distribuito?


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

Grazie per l'OCR, io devo esercitarmicisi, a me era venuto un obbrobrio.
Io penso che la Masau Dan pensi ai grandi musei, gli Uffizi, Brera.. e altri che fanno la gioia dei turisti e che gli italiani o hanno visto una volta o pensano, bene sono là.. certo che se proponi di andare a visitare chessò, la Pinacoteca Nazionale di Siena o quella dell'Umbria a Perugia, pochi si muovono e nei viaggi di gruppo che ho fatto io nemmeno erano contemplate, se proponi di vedere una mostra là vicino ci si precipitano tutti. E invece sono due musei eccezionali..
Ci sono addirittura come nel caso della, di cui parlavano a proposito di Vienna, musei con collezioni permanenti, aperte d a poco, che passano ancora per "mostre" e i viaggi organizzati suggeriscono il viaggio "per la".
E' una moda abbastanza recente, o meglio, le facevano anche prima, ma non con tanta frequenza, almeno a me sembra .

I musei triestini hanno fatto anche mostre per esibire oggetti delle collezioni che non sono abitualmente visitabili: ricordo la collezione dei ventagli, quella delle pitture di velieri..

il problema dei depositi dei musei è ben noto: nessun museo espone la totalità delle proprie opere, e a volte sostengono che le riserve devono rimanere a disposizione dei soli studiosi del settore, Oppure sono casi delicati, vedi certi disegni, miniature.. son finiti nelle riserve pure i famosi arazzi che un tempo adornavano i corridoi degli Uffizi, proprio perchè si stavano deteriorando.
Anche a Trieste, ci sono un sacco di riserve: i dipinti della quadreria del Sartorio, visitabili su richiesta, e le misteriose riserve di Miramare, dove dovrebbe trovarsi il un tempo esposto e che vi ho in forum in bianconero. Lo stesso Revoltella espone i quadri a rotazione.. non parliamo della collezione di arte antica, anche se dir il vero solo poche opere , per me, sono di qualità eccelsa.

Già che ci siamo, oggi si è aperta una nuova polemica: la signora e pittrice voleva donare due pannelli preparatori del marito per i due affreschi in Galleria Protti ai Civici Musei, ma dopo alcuni contatti il tutto si è arenato e adesso i due dipinti andranno a Udine, dove sembra abbiano posto.

Io avrei qualche osservazione da fare a riguardo:
1 la polemica scoppia oggi e molti, anche fra i politici locali di opposizione, ne approfittano per dar la colpa all'attuale amministrazione comunale. Ma sembra che le trattative arenate risalissero alla precedente.. insomma, tuti compagni..
2 non è la prima volta che i musei triestini lasciano perder una collezione d'arte, vedere quanto scrissi sui finiti a Ferrara
3 non so se non sia campanilismo anche questo e se non si apparenti al solito piagnisteo-mantra "anche questo i ne ga cavado"
4 secondo me, beh, incomincio ad ammettere che i friulani sanno darsi da fare
5 vorrei sapere quanto di quelli che si lamentano sanno che al Revoltella è esposto in bella mostra un terzo cartone della medesima serie, relativo ad un affresco del medesimo palazzo, ma solo di un altro portone.


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Credo che sia sulla stessa linea della Masau Dan anche Daverio che parla di una mostra a Bologna che presenterà "la ragazza con l'orecchino di perla" di Vermeer.

http://www.huffingtonpost.it/2014/01/30 ... _ref=italy

Mi sembra giusto riportarlo qua, visto che nella discussione iniziata qua si era unita anche la nostra cara corrispondente di Bologna.

Per chi non conoscesse Daverio, era l'autore dell'unica trasmissione culturale sull'arte prodotta dalla rai. Era perché qualche anno fa, se non erro, non gli hanno rinnovato il contratto, anche se Rai 5 continua a riciclare le sue trasmissioni dove, con un uso sapiente del mezzo televisivo, riesce a proporre avvincenti analisi artistiche, non sempre convenzionali.


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

la notizia per me si presta a commenti su diversi piani: incomincio col dire che non ha tutti i torti Daverio quando afferma
Si raggiunge lo stesso risultato comprando una confezione di cioccolatini belgi. C’è già la ragazza sulla scatola, si vede meglio il quadro, e in più si possono mangiare i cioccolatini.
o anche

le giuro che la stessa opera si vede benissimo su Google Immagini. Molto meglio che osservarla dietro a un vetro, fra gli spintoni. Dal vivo vedrebbe forse di più? Così è solo materiale che viaggia da un museo all’altro, roba da trasportatori.

Poi: Vermeer: la sua fama forse iniziò con Proust, che dedica un a lunga pagina ad un suo paesaggio ( uno dei rarissimi) spiegando perchè lo giudica sublime ( nella Recherche), io ho visto diversi quadri di Vermeer fra un museo e l'altro e anche qualche mostra, certo, sono rari perchè ne dipinse pochi, ma in molti casi a me sembra di vedere sempre lo stesso quadro, nel senso che dipingeva una modella nel suo studio con il medesimo sfondo, la luce dalla finestra in fondo a sinistra.. per l a ragazza con l'orecchino di perla c'è stato un fortunato romanzo che a sua volta ha ispirato un film e perciò il quadro è diventato più noto di tanti altri secondo me altrettanto belli!
due anni fa sono stata a Roma e per l'occasione ho visto alle scuderie del Quirinale la mostra dedicata a Vermeer ( senza la ragazza con l'orecchino) C'erano 4-5 quadri suoi e del resto era "il suo tempo" con interessanti quadri fiamminghi di autori assai meno conosciuti. I quadri di Vermeer sono piccoli e la folla si accalcava davanti, per cui non ha tutti i torti Daverio dicendo che si gusta di più forse con Google immagini.

Le mostre muovono gente e soldi, oltre ai trasportatori, e l'autore di questa mostra è Marco Goldin. L'organizzatore di tante fortunate mostre a Treviso, casa dei Carraresi per la sua impresa Linea d'ombra. Indubbiamente capace, riesce a scegliere opere che colpiscono il pubblico , come quella dello scorso anno a Vicenza/Verona

Mi lasciano perplessa le mostre o i panegirici relativi ad un'opera sola ( vedi la Gioconda o l'Urlo di Munch o la Nascita di Venere..) che diventano un feticcio messo al di sopra di altrettanti capolavori anche del medesimo autore...

io son del'idea che faremmo meglio a visitare di più i musei ( che spesso sono in crisi) e meno le mostre, per cui si paga più di un ingresso ad un museo e si vede di meno, anche se riconosco che esse danno spesso nuovi riconoscimenti alle opere e spesso sono un'occasione per restauri e pulizie dei quadri. nei musei vorrei dire che spesso si distinguono i quadri più puliti che son passati per mostre da quelli ancora ricoperta dalla patina del tempo e dalle vecchie vernici annerite.

Un discorso a parte sugli spostamenti, sui rischi e sui costi assicurativi.. vorrei riprendere il discorso de
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ma lo farei a parte perchè merita una discussione leggermente diversa, a mio parere

Ah per chi ancora non lo sapesse si tratta di questo quadro http://it.wikipedia.org/wiki/Ragazza_col_turbante

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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

Da alcuni giorni al Revoltella c'è un'esposizione particolare, hanno tirato fuori dai depositi buon parte delle opere abitualmente non esposte e, in barba alle tradizioni museali per cui le opere vanno messe con parsimonia, le hanno appese in abbondanza, tipo antica galleria, per mostrare cosa c'è e anche che anche le opere non abitualmente esposte sono state pulite e restaurate
C'era pure la possibilità di fare qualche foto, magari non " a tappeto" per cui ne ho approfitto, ecco una panoramica. In realtà non è esposto tutto, perchè per far posto a queste ne hanno tolte altre.. ma alcune mi erano dle tutto nuove
panoramica
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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da nonna ivana »

un turn over ci vuole ogni tanto...mica servono le opere d'arte se sono nascoste...
Un'idea ottima!


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

ho approfittato dell'occasione, chiesto il permesso, per fare qualche foto...
c'è un'ampia collezione di opere dello scultore Ruggero Rovan.
Vi metto questa che mi ha colpita per un preciso motivo: si tratta del busto dello storico e scrittore Schiffrer da giovane, e ci ho trovato una straordinaria somiglianza con sua figlia, che avevo conosciuta da ragazzina
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La carrozza del Barone a piano terra
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altre immagini le metto relatvamente ai soggetti se già trattati


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: un Morandi con paesaggio nevoso che devo dri no mega entusiasmado assai.. ve lo mostro nela foto bruttina che metti lori, la xe vecia e seppia ma fra la scarsa illuminazion e i colori grigi del suo no la spicca assai..
http://www.museorevoltella.it/news.php?id_news=633
ma la foto la meto mi che no la sparissi
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i ga spostado el quadro in un posto più luminoso e domenica lo go fotografado, un poco meio, diria. Quasi bianconero... la macchina ga accentuado un fià el contrasto..
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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: Invece, a proposito di neve, non ho visto, ma può essermi sfuggito, il paesaggio di Venezia sotto al neve di Caffi
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è al pianoterra, accanto ad altre opere di Caffi


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

Adesso che hanno liberalizzato l'uso delle foto, ci sono molte opere del Revoltella che vorrei citare, ma incominco con una curiosità:
gioni fa ero a far foto ( una richiesta di Nonna Ivana mi ha dato l'avvio) e vedo un quadro senza cartellino ma che mi incuriosisce, questo
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mi è venuto da pansare ai primi paesaggi di Devetta, o a certe opere anni 50...
lo pubblico su Facebook e mi arriva un link all'opera.. del figlio, pittore anche lui!
si tratta di un Vincenzo Freno ( il padre) qua il link alla pagina http://blogger.centoparole.it/2014/08/p ... rto-freno/
e ricopio il passo dedicato all'autore e alla Trieste artistica, risponde il figlio
Lei è un po’ lombardo, un po’ veneto, con una punta triestina. Che legame ha con la città di Trieste?
Sì, la mia vita è trascorsa tra Val Camonica, Lago d’Iseo, Venezia e Milano; oggi vivo e lavoro a Bergamo. Ho sempre sentito però molto forti le mie origini triestine da parte della famiglia paterna. Trieste è una città che amo sotto molti profili, culturali e umani. Innanzitutto per la sua architettura non solo da grande città, ma da vera e propria capitale; era infatti – come è noto – il porto di Vienna, unico sbocco dell’Impero, sull’Adriatico. Trieste è stata quindi l’ambasciatrice, il messaggero e il fulcro della Mitteleuropa nel Mediterraneo; fatto questo di straordinaria importanza nella cultura italiana, che ha prodotto – tra gli altri – un aspetto che mi piace molto: il suo cosmopolitismo.

E poi come non citare Svevo, Joyce e Saba; e ancora Nereo Rocco, che mi ha fatto amare il calcio. Infine i suoi pittori, tra cui cito mio nonno Virgilio Freno – purtroppo non l’ho mai conosciuto. E’ morto a soli trentasette anni, quando stava raggiungendo la sua maturità artistica e sviluppando una sua poetica originale. Dopo le opere legate a Cesare Tallone e Segantini, aveva cominciato ad elaborare, vivendo in Val Seriana e a Bormio in Valtellina, una sua pittura peculiare: una sorta di “cubismo della montagna, con le cristallizzazioni prismatiche dei suoi monti”, come la definisce Silvio Benco. Una sua opera è appunto al Museo Revoltella, altre alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e al Caste
e c'è la foto del nostro quadro. datata 1929.


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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da nonna ivana »

Grazie Babats, mi sono salvata le tue fotografie, sto cercando di stimolare una specie di celebrazione dello scultore mio concittadino, Quinto Ghermandi, Crevalcore 1916-Bologna 1994) le cui opere sono un po' dappertutto, in musei in Europa, e in altri continenti, come pure in musei diffusi, nelle piazze, nelle vie, nei giardini
A S.Giovanni Persiceto c'è Largo Gesto, da noi invece Foglia Notturna, mentre al Museo Revolterra hai fotografato l' Ala
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crevalcoreghermandiscultoreIS2015 - Copia.JPG
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Revoltella2marzogherrmandi.ala.jpg
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Re: Mostre al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

babatriestina ha scritto: Invece, a proposito di neve, non ho visto, ma può essermi sfuggito, il paesaggio di Venezia sotto al neve di Caffi
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c'è, al pianterreno fra le opere del primo ottocento.


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Re: Al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

fotografata oggi..
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già che c'ero ho ripreso alcuni dettagli ingrandendoli
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Re: Al Museo Revoltella

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segnalo che molte foto delle opere del Revoltella si trovano nel forum sotto la pagina dei rispettivi artisti


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Re: Al Museo Revoltella

Messaggio da babatriestina »

Sto lavorando anche alle pagine wiki sul Revoltella, ma intanto un bel carico di immagini qua, da diverse visite
i tagli di Lucio Fontana, li abbiamo anche noi
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i dipinti di Carmelich
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Levier ritratto del notaio Malabotta
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Lamb
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il della collezione Malabotta
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Dudovich

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arte anni 30
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i fuochisti
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Un dipinto di Timmel con un incendio in una città medievale che spesso vedo intitolato l'incendio del Balkan io però come data leggo 9-4.41...
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Credo sia Scomparini
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