![Immagine](https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09142.jpg)
sono ancora lesene come nel neoclassico, ma decorate in modo nuovo
![Immagine](https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09144.jpg)
il portone - notare le palmette e ancora ghirlande ed ovuli classicheggianti- ai lati del portone, le tre righe verticali
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![Immagine](https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09143.jpg)
devo dire che non mi è sembrato di vedere una gran differenza nelle dimensioni e nelle proporzioni delle finestre fra le case settecentesche, ottocentesche storiche e liberty, ma effettivamente non mi vengono in mente molte case liberty con persiane o men che meno sburti. Effettivamente le tapparelle ( rolè) incominciano già in quelle case, anche se io le vedevo veramente caratteristiche dell'architettura Anni Trenta. E mi chiedo quante siano originali e quante possano esser state cambiate col tempo.. adesso che me lo dici, guarderò meglio le finestre...1382-1918 ha scritto:Non so se babatriestina l'ha segnalato e magari mi è sfuggito, ma è sicuramente da notare come questo stile abbia modificato le dimensioni delle finestre, che risultano in genere molto allungate in senso verticale.
A ciò è corrisposto anche l'abbandono dei classici "scuri", sostituiti da tapparelle.
Bella domanda!babatriestina ha scritto:insomma misero le tapparelle perchè qualcuno le aveva inventate e adattarono le finestre alle tapparelle o al contrario desideravano un nuovo tipo di finestra e per quello inventarono le tapparelle?
mi no me pronunzio, mi fazzo dindòn!![]()
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non parlarmene, che vivo in una casa simile , ottime finestre contro gli spifferi di bora, ma di notte nelle stanze da letto è impossibile aver buio!1382-1918 ha scritto: ma perchè sono stati tolti in seguito a qualche restauro. Ho notato che spesso quando restaurano dei palazzi, non mettono più gli scuri, e si affidano piuttosto a tendaggio interno.
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pensavo a queste contrapposizioni e all'elogio che Benco e i suoi seguaci facevano al caricatissimo Palazzo Vianello (1903), contrapponendolo all'edificio dell 'Hotel Balkan di Fabiani:Ovunque l'architettura policroma italiana ha la vittoria nella nuovissima Trieste: in suo nome si lotta contro i girasoli, i giaggioli ed altra specie di liliacee del modern style che adesca i giovani da oltre monte e lusinga nei padroni di casa il desiderio di sbalordire a buon mercato
Infatti, linee tali nel 1902 erano pura avanguardia.babatriestina ha scritto:un edificio del 1902-1904 che mi sorprende per la sua modernità e che è difficile inquadrare in uno stile preciso.
Sicuramente avanti. Peccato per le vetrate, avevano anche lo stemma di Trieste asburgica, di quello si sanno i colori, gli altri attorno avrebbero potuto ipotizzarli, magari sbagliando, ma almeno avremmo avuto di nuovo le vetrate.babatriestina ha scritto:Il palazzo sappiamo che brutte vicende ospitò, dal punto di vista artistico si deve lamentare la distruzione delle vetrate originali, sembra liberty, di Koloman Moser, distrutte nell'occasione dell'incendio e che si è rinunciato a rifare nell'ultimo restauro perchè i disegni originali.. erano solo in bianconero!
Un edificio a mio parere troppo avanti per i suoi tempi per essere capito.
anch'io son rimasta assai colpita quando l'ho visitato la prima volta, mi sembrava impossibile trovarci il busto dell'Imperatore, così moderno che era!1382-1918 ha scritto: A me fa sempre impressione l'interno del palazzo delle poste di Vienna del 1905, di Otto Wagner:
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