Stili nell'architettura triestina

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Messaggio da babatriestina »

Una carrellata di immagini di edifici più o meno Liberty, stavolta a differenza delle classiche via Boccaccio o via Fabio Severo, mostro alcune case di via via Foscolo. Il centro alla fine dell'Ottocento era ormai formato e al massimo ci costruivano i Berlam, nei rioni un po' meno centrali, che in quel periodo stavano crescendo, è più facile trovare questo genere di edifici. Più che il tipo di casa, sono le decorazioni a darne lo stile:
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sono ancora lesene come nel neoclassico, ma decorate in modo nuovo
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il portone - notare le palmette e ancora ghirlande ed ovuli classicheggianti- ai lati del portone, le tre righe verticali
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Messaggio da babatriestina »

portone, la parte lignea, non è il medesimo ma è vicino, la testina è classica ma con della ali mosse, ci sono leoncini sui tondi ma la parte in ferro battuto è floreale
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sempre da quelle parti
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i cerchi con i nastri pendenti, qua quattro; le chiavi volta delle finestre invece hanno il giglio fiorentino dei palazzi neotoscani; però la forma dell'arco delle finestre superiori non è più classico, niente timpano!
gli architetti passavano dall'uno all'altro stile: le due case accostate del medesimo isolato ( di fronte alla scuola Manzoni-Fonda Savio, per capirci) sono una neotoscana ed una liberty, del medesimo architetto Mosco:
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Messaggio da babatriestina »

un dettaglio delle facce femminili
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non so se sono della stessa casa,prima che la dipingessero, o di una vicina: tanto si assomigliano tutte!
questa ha l'aria allegra
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ma ce n'è una più corrucciata
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Messaggio da babatriestina »

un portone vicino ha delle figure femminili intere a sostenere il monogramma del proprietario
i capitelli sono ancora vicini al classico, ma con decorazioni un po' meno usuali e sopra c'è ancora l'arco spezzato barocco ( per capirci, quello delle tombe medicee michelangiolesche)
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un dettaglio
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questa è un dettaglio della parte lignea, con una bellissima decorazion tpo Art Nouveau francese
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Messaggio da babatriestina »

sono bellissimi questi fiori di ferro battuto, del portone
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una decorazione a rilievo, di uno stile già diverso: non è più il neoclassico o neorinascimentale, ma rispetto al liberty è più classicheggiante: si preparano già le aquile romaneggianti?
i classici tre nastri verticali sono avvolti da un nastro...
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certo, c'è una bella differenza fra gli edifici ridipinti e quelli invece con la pittura originaria e ricoperti di smog. Anche se mi chiedo quanto siano filologici i colori sgargianti, soprattutto i gialli e i rossi che si vedono nelle case appena ridipinte. Chissà di colore erano in origine.


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Messaggio da babatriestina »

ancora un esempio del classico tondo coi nastri: via Romagna, inizi:
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Messaggio da babatriestina »

Per confronto: alcuni edifici simili di capitali non lontane: Vienna:
un balcone delle case di Otto Wagner secession
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( vi risparmio tante altre immagini della Secession viennese già postate nel post su Vienna)
una ringhiera di ferro battuto sul Donaukanal con un motivo molto ripetuto, i cerchi quasi tangenti internamente, non concentrici
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ed ora una lampada del ponte dei draghi a Lubiana, fine Ottocento anche lui
c'è un non so che di familiare..
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Messaggio da babatriestina »

Lubiana poi ha una caratteristica: vi fu un grave terremoto alla fine dell'Ottocento, per cui ebbero 'occasione di ricostruirla successivamente: alcuni dettagli molto simili agli edifici triestini
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Messaggio da babatriestina »

la data è inequivocabile
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questa assomiglia alla casa di fronte all'Ospedale di trieste
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questa invece è molto diversa, molto più geometrizzante, a Trieste poche rinunciano a qualche curva sinuosa
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Messaggio da 1382-1918 »

babatriestina ha scritto:questa assomiglia alla casa di fronte all'Ospedale di trieste
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Son stado a Lubiana qualche giorno fa, e go visto che finalmente sto palazzo xe tutto impacchetta per un restauro totale. I ga temporaneamente cavado quela specie de tettoia vetrata, che la se gaveva rovinado.


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Messaggio da 1382-1918 »

Non so se babatriestina l'ha segnalato e magari mi è sfuggito, ma è sicuramente da notare come questo stile abbia modificato le dimensioni delle finestre, che risultano in genere molto allungate in senso verticale.
A ciò è corrisposto anche l'abbandono dei classici "scuri", sostituiti da tapparelle.

Segnalo inoltre un thread sul liberty a Sarajevo: https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=4325


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Messaggio da babatriestina »

1382-1918 ha scritto:Non so se babatriestina l'ha segnalato e magari mi è sfuggito, ma è sicuramente da notare come questo stile abbia modificato le dimensioni delle finestre, che risultano in genere molto allungate in senso verticale.
A ciò è corrisposto anche l'abbandono dei classici "scuri", sostituiti da tapparelle.
devo dire che non mi è sembrato di vedere una gran differenza nelle dimensioni e nelle proporzioni delle finestre fra le case settecentesche, ottocentesche storiche e liberty, ma effettivamente non mi vengono in mente molte case liberty con persiane o men che meno sburti. Effettivamente le tapparelle ( rolè) incominciano già in quelle case, anche se io le vedevo veramente caratteristiche dell'architettura Anni Trenta. E mi chiedo quante siano originali e quante possano esser state cambiate col tempo.. adesso che me lo dici, guarderò meglio le finestre...
adesso che le guardo, ho la sensazione di un periodo di transizione, la maggior parte della case ha già i rolè, ma non tutte:
ecco la casa di fronte al Politeama Rossetti, che ospitava il Cafè Secession se non sbaglio, e che ha balconi di ferro battuto bellissimi:
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non saranno gli originali ( mi sanno di metallo), ma sembrano adattarsi , soprattutto sui balconi, alla facciata.
o qua:
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siamo dalle parti di via Foscolo e non ha l'aria di esser stata molto restaurata, in effetti questa casa è anche in stile di transizione, decorazioni liberty ma riquadri di finestre ancora classicheggianti..
resta sempre un argomento dibattuto: quando qualche nuova tecnica compare, alcuni dicono che spinge l'architettura ad adottarla ( penso alle volte romaniche o all'arco gotico) e poi a svilupparsi sfruttando la nuova tecnica, altri dicono che la tendenza al cambiamento era nell'aria e per questa necessità si crea la nuova tecnica:
insomma misero le tapparelle perchè qualcuno le aveva inventate e adattarono le finestre alle tapparelle o al contrario desideravano un nuovo tipo di finestra e per quello inventarono le tapparelle?
mi no me pronunzio, mi fazzo dindòn! :-D :-D :-D


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Messaggio da 1382-1918 »

babatriestina ha scritto:insomma misero le tapparelle perchè qualcuno le aveva inventate e adattarono le finestre alle tapparelle o al contrario desideravano un nuovo tipo di finestra e per quello inventarono le tapparelle?
mi no me pronunzio, mi fazzo dindòn! :-D :-D :-D
Bella domanda! :-D
A naso, mi verrebbe da dire che la cosa è avvenuta in contemporanea, ma che magari gli architetti si sono sentiti liberi di sperimentare solo quando hanno saputo che esisteva un nuovo tipo di chiusura, e si sono quindi sentiti liberi dal dover rispettare la forma della finestra classica con scuri.

Vero che si trovano tantissimi edifici liberty che hanno ancora gli scuri, ma, come dicevi anche tu, siamo in una fase di transizione, e se noti, tra quelli più recenti, tipo anni '10, ma anche prima, praticamente nessuno ha più gli scuri.
Ad esempio:

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o questi, da te postati:
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ma anche Casa Smolars, all'angolo tra via Dante e via Mazzini, e casa Valdoni in via Commerciale.
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opur sempre attingendo da questo forum (credo tue foto):

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o quello di via Raffineria che nessuno riusciva ad indovinare nel quiz:
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via San Giacomo in monte:
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via Rossetti
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tutti chiaramente nati con tapparelle. Lo sottolineo perchè ce ne sono alcuni senza scuri, ma perchè sono stati tolti in seguito a qualche restauro. Ho notato che spesso quando restaurano dei palazzi, non mettono più gli scuri, e si affidano piuttosto a tendaggio interno.

Ho anche notato che in genere nei palazzi liberty più recenti si sono sbizzarriti anche come copertura e decorazioni all'ultimo piano, mentre invece quelli più vecchi hanno ancora il classico tetto a due falde.

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Negli anni '20 continuò questa tendenza, ma già verso la fine degli anni '20, per poi consolidarsi negli anni '30, la forma della finestra non è più stretta ed alta come prima, ma piuttosto larga, dove anzi la larghezza diventa maggiore dell'altezza (ad esempio palazzi di Foro Ulpiano).


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Messaggio da babatriestina »

1382-1918 ha scritto: ma perchè sono stati tolti in seguito a qualche restauro. Ho notato che spesso quando restaurano dei palazzi, non mettono più gli scuri, e si affidano piuttosto a tendaggio interno.

.
non parlarmene, che vivo in una casa simile , ottime finestre contro gli spifferi di bora, ma di notte nelle stanze da letto è impossibile aver buio!
certo, la finestra di san Giacomo è impossibile immaginarla con le persiane! :-D :-D :-D
qualcuno diceva invece che i rolè a Trieste hanno avuto poco successo perchè sbattevano con la bora.


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Messaggio da babatriestina »

Una piccola nota di colore: anche l'architettura all'epoca aveva valenza politico-nazionale: ecco quanto scriveva Benco nel suo Trieste del 1910 a proposito dell'eclettismo del Berlam e del liberty:descrive vari edifici di Berlam, in particolare casa Leitemburg, il palazzo neotoscano dell'angolo Via Stadion/ via Rossetti e poi continua:
Ovunque l'architettura policroma italiana ha la vittoria nella nuovissima Trieste: in suo nome si lotta contro i girasoli, i giaggioli ed altra specie di liliacee del modern style che adesca i giovani da oltre monte e lusinga nei padroni di casa il desiderio di sbalordire a buon mercato
pensavo a queste contrapposizioni e all'elogio che Benco e i suoi seguaci facevano al caricatissimo Palazzo Vianello (1903), contrapponendolo all'edificio dell 'Hotel Balkan di Fabiani:
un edificio del 1902-1904 che mi sorprende per la sua modernità e che è difficile inquadrare in uno stile preciso:
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è difficile adesso da fotografare, perchè volutamente, credo, gli hanno piazzato davanti qual palazzone ora vuoto in finto rinascimento per far pendant a Palazzo Vianello ( ve li ha fotografati in lungo e in largo Sum Culex) ma dobbiamo immaginare all'origine il palazzo che era liberamente affacciato su una piazza, con un solo fontanone.
Impossibile o quasi definirlo liberty o similia, con scarse linee sinuose, il palazzo è già, a mio parere, precursore dell'architettura razionale, che a Vienna , in Germania e in America incominciava a muovere i primi passi.
La sola ornamentazione è data dal disegno dei mattoni della parte superiore, le linee sono squadrate, l'ornamentazione ridottissima.

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Il palazzo sappiamo che brutte vicende ospitò, dal punto di vista artistico si deve lamentare la distruzione delle vetrate originali, sembra liberty, di Koloman Moser, distrutte nell'occasione dell'incendio e che si è rinunciato a rifare nell'ultimo restauro perchè i disegni originali.. erano solo in bianconero!
Un edificio a mio parere troppo avanti per i suoi tempi per essere capito.


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Messaggio da 1382-1918 »

babatriestina ha scritto:un edificio del 1902-1904 che mi sorprende per la sua modernità e che è difficile inquadrare in uno stile preciso.
Infatti, linee tali nel 1902 erano pura avanguardia.
A me fa sempre impressione l'interno del palazzo delle poste di Vienna del 1905, di Otto Wagner:

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babatriestina ha scritto:Il palazzo sappiamo che brutte vicende ospitò, dal punto di vista artistico si deve lamentare la distruzione delle vetrate originali, sembra liberty, di Koloman Moser, distrutte nell'occasione dell'incendio e che si è rinunciato a rifare nell'ultimo restauro perchè i disegni originali.. erano solo in bianconero!
Un edificio a mio parere troppo avanti per i suoi tempi per essere capito.
Sicuramente avanti. Peccato per le vetrate, avevano anche lo stemma di Trieste asburgica, di quello si sanno i colori, gli altri attorno avrebbero potuto ipotizzarli, magari sbagliando, ma almeno avremmo avuto di nuovo le vetrate.
Ho notato che all'esterno hanno messo i supporti per le lampade com'erano in origine, ma le lampade non le hanno mai messe.


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Messaggio da babatriestina »

1382-1918 ha scritto: A me fa sempre impressione l'interno del palazzo delle poste di Vienna del 1905, di Otto Wagner:

.
anch'io son rimasta assai colpita quando l'ho visitato la prima volta, mi sembrava impossibile trovarci il busto dell'Imperatore, così moderno che era!
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solo, devo dire che non ho capito molto il senso di tutti i chiodi argentati: decorazione o motivo funzionale?
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pensare che è di poco più di 10 anni posteriore al nostro magniloquente Palazzo delle Poste!
sbaglio o comunque non è la Posta centrale di Vienna, ma almeno da quel che leggo sulla facciata, una Cassa di risparmio?


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Messaggio da 1382-1918 »

Sono quasi sicuro che i chiodi sono solamente decorativi.

Sì, in effetti non è proprio la sede della Posta centrale, ma la sede della Cassa di Risparmio Postale, che dal 1996 è diventata, pur rimanendo pubblica, una società per azioni.


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Messaggio da babatriestina »

La sola caratteristica della Sparkasse di Vienna che tradisce la sua epoca è la curvatura del soffitto.


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Messaggio da babatriestina »

in effetti, da cosa nasce cosa... guardando queste tre
immagini..
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sono di tre edifici diversi e di tre architetti diversi, costruiti in anni diversi, ma qualcosa evidentemente era nell'aria.
Pietra bianca, alti rettangoli alla base, poche rifilature alle finestre quadrate, aspetto estremamente geometrico e lineare..


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