1918: il piroscafo Roma a Vladivostok

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danilo43
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1918: il piroscafo Roma a Vladivostok

Messaggio da danilo43 »

Sono costretto, e questo mi reca molto piacere, a rettificare quanto precedentemente affermato nella discussione: Le Navi del Lloyd e altro sulla marineria triestina».
Messaggio da danilo43 » sabato 18 gennaio 2014, 17:42 : Mandi, non dovresti avere dubbi. Il tuo “Roma” è proprio il Graf Wurmbrand....,

Grazie alla collaborazione e all'aiuto di Mandi, sono finalmente venuto a capo della corretta identità del piroscafo Roma, la nave che nel 1918 supportò il CSI in Estremo Oriente, trasportando truppe italiane, venendo successivamente impiegata per il rimpatrio di ex prigionieri, ancora presenti in Russia.
Tutto lasciava credere che si trattasse del Graf Wurmbrand che, al dissolversi dell'impero austroungarico, passando sotto amministrazione italiana, aveva mutato il nome originario in quello di “Roma”. Non mi convincevano però troppo le date che non quadravano ed il suo esiguo tonnellaggio: una nave di dimensioni troppo modeste per essere inviata in missione all'altro capo del mondo, con oltre 700 soldati a bordo, con armi ed equipaggiamento; d'altronde era l'unica unità, che mi era nota, a portare, all'epoca, questo nome.
Il raffronto con le foto storiche e la documentazione fornitami da Mandi, mi ha portato progressivamente e confesso, con riluttanza, ad escludere questa possibilità.
Negli elenchi RINa di cui dispongo, purtroppo successivi al 1924, non avevo trovato nessun riferimento a questo nome di una nave a ruolo, che peraltro avrebbe dovuto essere presente, quanto meno l'ex Graf Wurmbrand e questo mi aveva insospettito.
Proprio nel 1924, venne impostato, per conto della Navigazione Generale Italiana, presso il cantiere G. Ansaldo & Co di Sestri Ponente, il transatlantico Roma (il cui scafo sarebbe stato destinato ad essere trasformato nella incompiuta portaerei Aquila).
Mi è allora balenata l'idea di un possibile cambio di nome dell'unità precedente, a favore di quella di maggior importanza, nello specifico la maggiore nave italiana, prima della costruzione del Rex : questa si è rivelata la mossa vincente.
Nell'elenco RINa delle unità interessate al cambio di nome ho infatti reperito un piroscafo:
il Firenze (ex Roma) che, questa volta inequivocabilmente, è il nostro, in forza al CSIO nel 1918.
Riassumo in breve la situazione, ormai interamente chiarita, allegando a seguire alcuni link esplicativi.

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Riva Trigoso - Varo del piroscafo Roma - 1912

http://www.xmasgrupsom.com/Libri/Artico ... alesiD.htm
http://asso-net.blogspot.it/2012/11/ide ... litto.html
http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=240

Come tante altre unità mercantili, agli albori della 2^ GM, il Firenze (ex Roma) fu requisito dallo Stato italiano ed adibito nuovamente al precedente servizio di trasporto truppe.
Fu silurato da un sommergibile greco, al largo di Valona, la vigilia di Natale 1940, con a bordo 996 uomini tra equipaggio e militari della divisione alpina Cuneense. 48 le vittime.
Notizia singolare è che il relitto venne recentemente ritrovato ed identificato (nome presente nella fusione delle due campane rinvenute), il 27 settembre 2012, dal sub albanese Igli Pustina, a circa 25 miglia da dove si riteneva fosse stato affondato.

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Ma che fine aveva fatto il nostro Graf Wurmbrand - Roma ? Nel 1924, per il motivo sopra riportato aveva effettivamente cambiato il proprio nome in quello di “Città di Roma”.

Graf Wurmbrand: Built 1895 at Stabilimento Tecnico Triestino, Trieste, Austro-Hungarian Empire (y.n.292)
73.49 x 8.90 x 3.38 m. 952 grt, 391 nrt. 2 triple-expansion steam engines, 2500 ihp, 16 kn.
1895 Graf Wurmbrand (Österreichischer Lloyd, Trieste, Austro Hungarian Empire).
1913 sold D.Tripcovich and Co., Trieste.
1920 Roma (same owner, now Trieste, Italy).
1924 Città di Roma (Soc. Anon. Industrie Marittima, Ancona, Italy).
1928 Città di Zara (same owner).
1932 broken up at Trieste.

Rimane, per ora, inspiegabile come dal 1919 al 1924 si trovassero contemporaneamente negli stessi registri due navi con lo stesso nome. Un valido motivo potrebbe essere il seguente:
dal momento che nel dopo guerra il Graf Wurmbrand - Roma era stato adibito alla linea passeggeri Trieste - Venezia – Ancona, è ipotizzabile che, al fine di evitare gravosi lavori di riclassifica per mantenere la classe precedente, sia stato cancellato dai ruoli delle navi maggiori, declassato ed iscritto nei registri del “naviglio al traffico locale”, nei quali non vige questa regola, dove si trovano normalmente casi di omonimia tra le unità minori.
Indagherò anche su questo ma è, peraltro, fattore ininfluente ai fini della nostra ricerca.


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Re: 1918: il piroscafo Roma a Vladivostok

Messaggio da mandi_ »

Mi fa molto piacere che sia stato risolto egregiamente il caso del riconoscimento del piroscafo. Soprattutto mi ha colpito la triste sorte a Valona di 48 persone nel 1940.
Mi ha colpito anche l'essenziale importanza dei dati tecnici di una nave, al fine di avere una corretta identificazione, anche se in questo caso, mi par di capire, il fatto che il nome della nave sia stato scritto sulle campane di bordo sia stato importante.
Nel caso della Roma io avevo riportato erroneamente i dati della corazzata Roma, tutt'altra cosa, Baba ci ha fatto caso, siamo arrivati alla discussione e dopo lunghe fatiche "siamo arrivati in porto". Senza errori vari non saremmo arrivati a una conclusione certa.

Siccome sulle navi usate in guerra ci stavano uomini, mi vien da dire che è giusto ricordare la loro storia, così come quella delle navi che li portarono alla salvezza o alla morte.
Bravo Danilo, è difficile "raccontare" la storia della nave Roma dal varo alla sua fine.

Abbiamo percorso la stessa cosa con il "Barone Koerber del LLoyd /Huntspill" se ricordi.


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry

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