Museo del Mare
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Re: Museo del Mare
I globi o mappamondi:
si ritiene che possano essere appartenuti alla prima Scuola Nautica del gesuita padre Orlando: uno terrestre ed uno celeste:
si ritiene che possano essere appartenuti alla prima Scuola Nautica del gesuita padre Orlando: uno terrestre ed uno celeste:
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Re: Museo del Mare
i due globi Doppelmayr Puschner dal 1728 vengono da Norimberga, costruiti sulle conoscenze astronomiche dell'astronomo tedesco di Danzica Johan Hovel noto anche come Hevelius. Forse sono i due costati 28 fiorini citati da padre Orlando nel 1754
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Re: Museo del Mare
Sempre dal materiale della prima scuola Nautica, la Sfera armillare. di ottone e legno dipinto era uno strumento didattico con diversi cerchi per la rappresentazione della sfera celeste. il padre orlando ne comprò una per 37 fiorini e 40 carantani nel 1754, quasi certamente è questa
nella bacheca dietro, sestanti e ottanti ( il predecessore del sestante) probabilmente del XVIII secolo per la scuola nautica
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Re: Museo del Mare
restando alla strumentazione: un orologio solare forse dei tempi dlela prima scuola Nautica
ancora la vetrina dei dromoscopi: belli anche s e non mi è troppo chiaro il funzionamento
ancora la vetrina dei dromoscopi: belli anche s e non mi è troppo chiaro il funzionamento
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Re: Museo del Mare
Il modellino della Stockholm: una nave davvero sfortunata
Commissionata ai CRDA alla fine degli anni trenta dopo una gara vinta fra 33 famosi cantieri europei, per una nave per la linea Scandinavia Nord America e per crociere di lusso, impostata nel 37 e varata nel 38, a fine del medesimo anno rimase quasi completamente distrutta da un incendio. Ricuperata e ricominciata la ricostruzione, venne varata nel 1940 e completata nel 1941. Però... era scoppiata la guerra e la nave fu ricusata dall'armatore. venne acquistata dalla società Italia di Genova e ribattezzata Sabaudia. Rimasta a Trieste, venne affondata nel bombardamento del 1944 e recuperata e demolita nel 1948.
Commissionata ai CRDA alla fine degli anni trenta dopo una gara vinta fra 33 famosi cantieri europei, per una nave per la linea Scandinavia Nord America e per crociere di lusso, impostata nel 37 e varata nel 38, a fine del medesimo anno rimase quasi completamente distrutta da un incendio. Ricuperata e ricominciata la ricostruzione, venne varata nel 1940 e completata nel 1941. Però... era scoppiata la guerra e la nave fu ricusata dall'armatore. venne acquistata dalla società Italia di Genova e ribattezzata Sabaudia. Rimasta a Trieste, venne affondata nel bombardamento del 1944 e recuperata e demolita nel 1948.
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Re: Museo del Mare
Ai piani superiori ci sono dei modellini- grandi!- originali di alcuni velieri: questo è l'Attila . nave goletta, modellino originale costruito in legno per i proprietar i fratelli Strudhoff che a costruirono al cantiere san Rocco nel 1862; la nave fece naufragio nel novembre 1878 presso le coste del Brasile
la nave aveva tre alberi, vele quadre al trinchetto e vele auriche agli altri alberi. Era già l'epoca del vapore, ma questa navi per un po' rimasero concorrenziali
Questa invece è la Cleopatra,
a tre alberi convele quadre, costruita nel 1865 al cantiere san rocco di Muggia sempre per gli Strudhoff, tutte navi da carico, modellini originali del tempo della costruzione. nel 1881 , per avarie, venne venduta a san Thomas e quindi escluderei che si tratti della fantomatica Cleopatra che nel 1908 portò le fantomatiche tre mummie finite disperse in Crosada
di profilo con i tanti fiocchi
erano comunque navi da carico
e nel modellino la polena
la nave aveva tre alberi, vele quadre al trinchetto e vele auriche agli altri alberi. Era già l'epoca del vapore, ma questa navi per un po' rimasero concorrenziali
Questa invece è la Cleopatra,
a tre alberi convele quadre, costruita nel 1865 al cantiere san rocco di Muggia sempre per gli Strudhoff, tutte navi da carico, modellini originali del tempo della costruzione. nel 1881 , per avarie, venne venduta a san Thomas e quindi escluderei che si tratti della fantomatica Cleopatra che nel 1908 portò le fantomatiche tre mummie finite disperse in Crosada
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Re: Museo del Mare
Il terzo veliero della sala è lo Iunak, del 1869, costruito al cantiere san Rocco di Muggia, per ? qua trovo informazioni contrastanti: il cartellino dice per Caraman Doimo, il libretto sul Museo dice l'armatore Gelletich di Lussino. Comunque nel novembre 1877 venne venduta a Liverpool ad armatori inglesi.
tre alberi, due con vele quadre ed uno con vele auriche e tanti fiocchi!
( credo che queste navi venissero genericamente indicate con bark- che poi è la versione inglese di barca)
la polena
tre alberi, due con vele quadre ed uno con vele auriche e tanti fiocchi!
( credo che queste navi venissero genericamente indicate con bark- che poi è la versione inglese di barca)
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Re: Museo del Mare
una nave ideale: il brigantino Emilia:
si tratta di un modellino che ottenne un premio alla famosa esposizione del 1882. I brigantini e rano un tipo di nave molto diffuso nell'ottocento, un compromesso fra costi e rendimenti, e furono brigantini le prime navi triestine che doppiarono rispettivamente nel 1834 capo Horn e nel 1843 Capo di Buona Speranza. Nb essere capohornista era un gran titolo per un comandante!
Ai tempi in cui il Lloyd era passato del tutto alla navigazione a vapore, quella a vela era ancora in auge
si tratta di un modellino che ottenne un premio alla famosa esposizione del 1882. I brigantini e rano un tipo di nave molto diffuso nell'ottocento, un compromesso fra costi e rendimenti, e furono brigantini le prime navi triestine che doppiarono rispettivamente nel 1834 capo Horn e nel 1843 Capo di Buona Speranza. Nb essere capohornista era un gran titolo per un comandante!
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Re: Museo del Mare
Un altro modello originale dle cantiere è questo brigantino-goletta del cantiere san Rocco. Lo identificano con l'Alessandra di 117 tonnellate, varato nel 1862 per l'armatore A. Salvari di Trieste.
Aveva l'albero di trinchetto a vele quadre e quello di maestra come nelle golette a vele auriche, era pratico da gestire e consentiva notevoli velocità, era molto usato per il piccolo cabotaggio, anche se risultava meno diffuso del brigantino classico
da Di Casito - https://en.wikipedia.org/w/index.php?ti ... antine.svg, CC BY-SA 1.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.p ... d=22001195
Aveva l'albero di trinchetto a vele quadre e quello di maestra come nelle golette a vele auriche, era pratico da gestire e consentiva notevoli velocità, era molto usato per il piccolo cabotaggio, anche se risultava meno diffuso del brigantino classico
da Di Casito - https://en.wikipedia.org/w/index.php?ti ... antine.svg, CC BY-SA 1.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.p ... d=22001195
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Re: Museo del Mare
Ancora velieri: il brigantino Tancredi costruito nel 1865 al cantiere san Rocco pe r l'armatore Alimonda di Trieste
l'immagine è tagliata in basso, ma è un modellino che lo rappresenta sullo scalo di alaggio, in legno
Questa invece è la goletta Sfinx, o Sfinge costruita all'arsenale di Venezia nel 1829 per la Marina austriaca, servizio postale, era armata con 12 cannoni ed aveva forse altro nome.. nel 1849 passò al nome di Sfinx per passare a chiatta carbone e venir demolita nel 1860
dalle sale dei modellini moderni:
il galeone Roter Loewe del 1597 fu acquistato a Koenigsberg dall'Elettore di Brandeburgo nave da guerra con 12 cannoni in ferro
l'immagine è tagliata in basso, ma è un modellino che lo rappresenta sullo scalo di alaggio, in legno
Questa invece è la goletta Sfinx, o Sfinge costruita all'arsenale di Venezia nel 1829 per la Marina austriaca, servizio postale, era armata con 12 cannoni ed aveva forse altro nome.. nel 1849 passò al nome di Sfinx per passare a chiatta carbone e venir demolita nel 1860
dalle sale dei modellini moderni:
il galeone Roter Loewe del 1597 fu acquistato a Koenigsberg dall'Elettore di Brandeburgo nave da guerra con 12 cannoni in ferro
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Re: Museo del Mare
Modellino moderno. la nave Couronne francese del 1636 venne ordinata dla cardinal de Richelieu
Questa invece è inglese, la Sovereign of the seas, dei tempi ci Carlo I d'Inghilterra settembre 1637
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Re: Museo del Mare
Ci ho trovato esposto pure una volta un modellino della Vespucci!
ben diversa fu l a pirocorvetta Zriny dei tempi dal passaggio dalle navi tradizionali a quelle da guerra successive, e poi le corazztae, s ene conserva il modellino e lo spaccato
era una nave da ricognizione più che da battaglia 8 non aveva rostro) venne costruita nel 1870-71
ben diversa fu l a pirocorvetta Zriny dei tempi dal passaggio dalle navi tradizionali a quelle da guerra successive, e poi le corazztae, s ene conserva il modellino e lo spaccato
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Re: Museo del Mare
Minacciosi, anche se in miniatura, i cannoni
Durò fino al 1920, ma non va confusa con un'altra Zrinyi da guerra , corazzata, che prese parte al bombardamento di Ancona il 23-24 maggio 1915
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Re: Museo del Mare
Una parte storica del Museo, al terzo piano. è dedicata alla pesca. In effetti, il Museo iniziò come Museo della pesca, a scopi divulgativi e didattici, nel 1904. Adesso la pesca si fa in modo diverso, ma è interessante vedere come veniva fatta un tempo. un altro museo moderno dedicato alla pesca ( soprattutto dei tonni) si trova a Santa Croce.
Vi sono piacevoli diorami didattici antichi
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Re: Museo del Mare
Uno spaccato di vita peschereccia di 100 anni fa
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Re: Museo del Mare
riconosciamo qua Rovigno
qua invece è Lussinpiccolo
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Re: Museo del Mare
le reti, ve ne sono esposte alcune: ora sono di nailon, ma allora erano di lino o canapa, fatte spesso dai pescatori stessi, e tinte con tinture vegetali prese da piante locali come pino, sorbo o lentisco.
una vetrina dedicata all'ostricultura ( adesso fioriscono le " pedocere")
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Re: Museo del Mare
son ripassata oggi e mi son dedicata ai dettagli dei diorami, con i pescatori, il fondo marino...
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Re: Museo del Mare
questa zona presenta la costa istriana nella zona dell'Arsa
le barche con Lussinpiccolo sullo sfondo
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Re: Museo del Mare
al centro, un delfino attacca i pesci...
i dettagli dlele barche, che ormai si vedono solo per turisti, a volte in zone lagune
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