Mostra: Gli Armeni a Trieste

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babatriestina
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Mostra: Gli Armeni a Trieste

Messaggio da babatriestina »

Si apre fra qualche giorno al castello di san Giusto una mostra sugli Armeni a Trieste

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Messaggio da AdlerTS »

Te risulta che i gabbi lassado grandi tracce in città ?


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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:Te risulta che i gabbi lassado grandi tracce in città ?
per cominciar, una cesa, la Cesa dei Armeni, dove che Kugy fazeva i sui concerti d'organo, e che adesso se no me sbaglio ospita la Comunità cattolica austriaca
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no go mai avudo occasion de visitarla all'interno.

poi gavemo tutti i nomi : Ananian, Aidinian, una parentela coi Hermet, fin al ottico Zingirian de via Muratti..
son sicura che la mostra ne ricorderà altro.
No dimentichemo che una grossa comunità armena iera a Venezia, dove se vedi ancora tracce.


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Nona Picia
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Messaggio da Nona Picia »

Se la cesa dei Armeni xe quela che adesso xe dela comunità austriaca, no se pol andarghe dentro perchè la xe pericolante al'interno.


Ciao ciao
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trova un minuto per ridere.
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"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Messaggio da babatriestina »

sempre per i Armeni, no so se la mostra conterà, ma a san Giusto go trovado questa lapide, per terra:
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xe una mitria de vescovo, Martino Carabzth (??) vescovo ritus armen
paressi copado ( necto?), ma no capisso perchè xe abbreviado
1756..
Un vescovo armeno finido a san Giusto??


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son stada dopopranzo al Castel, e per un ingresso se vedi la mostra e anche le collezioni del Castel riaverto: el vescovo armeno sepolto a san Giusto el iera de passaggio a Trieste per caso e el xe sepolto qua, ma el xe anterior al arrivo dei Armeni. Ghe xe un per de quadri e molti pannelli esplicativi sula storia dei Armeni e sui Armeni triestini: Hermet, Ananian, Giustinelli, Aidinian.. fin a ai Anmahian che conossevo e che iera paroni de diversi cinema a Trieste nei anni Cinquanta.


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Messaggio da AdlerTS »

Secondo el Mainati, due monaci armeni, el Babic e el Gasparenz xe vignudi a Trieste nel 1773 per la "cura spirituale" dei negozianti armeni, e i ga avudo da Maria Teresa un diploma de data 30.03.1755 per aver in concession la cesa de S. Lucia (detta dei Santi Martiri).


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Messaggio da AdlerTS »

AdlerTS ha scritto:Secondo el Mainati, due monaci armeni, el Babic e el Gasparenz xe vignudi a Trieste nel 1773 per la "cura spirituale" dei negozianti armeni, e i ga avudo da Maria Teresa un diploma de data 30.03.1755 per aver in concession la cesa de S. Lucia (detta dei Santi Martiri).
El lunarietto giuliano conferma questi dati, zontando che nel 1776 i avvia una stamperia, mentre dopo la
parentesi francese i apri un collegio convitto dal 1859 al 1875. A giudicar dalle guglie, la chiesa ospizio mostrada nel fascicoletto xe quela fotografada da Babatriestina :-D

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Messaggio da babatriestina »

l'ultima stampa che te porti xe anche alla mostra , una litografia dei Musei civici del 1859.
I Padri Armeni Mechitaristi in effetti xe stadi in due periodi, fin al 1810, che i ga serado per debiti, e po i xe tornai nel 1817 e stando alla mostra i saria stai fin al 1910, ma no trovo cossa che nassi nel 1910 per fissar quella data. Anche no savevo che nel 1859 i gaveva averto un Ginnasio reale Commerciale nel Collegio dei Mechitaristi e iera el primo ginnasio in lingua italiana a Trieste ; el sarà seguido del Ginnasio Comunale del 1863 e questo durerà fina al 1875. Ovviamente, saverè tutti che el organo dela cesa xe quel che sonava Kugy, come che el conta nei sui libri, e che xe stado restaurado fra el 1991-92


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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

Messaggio da babatriestina »

A proposito de Armeni, molti dei nomi in -ian xe armeni: del scrittor Saroyan, al direttor de orchestra von Karajan, a Charles Aznavour che ga francesizzado els uo originario cognome Aznavarian o Aznavourian..
ma a Trieste gavevimo l'artista e musicista Lilian Caraian(1914-1982)
Lilian Caraian era nata a Trieste il 13 aprile 1914. Diplomata in pianoforte nel 1934, perfezionò i suoi studi musicali a Roma e a Parigi e, fino al 1954, fu insigne concertista a livello internazionale. Dal ?52 al ?79 insegnò pianoforte al Tartini. Si dedicò con passione anche alle arti figurative, entrando nel gruppo ?Raccordosei? del quale facevano parte Bruno Chersicla, Enzo Cogno, Claudio Palcich, Nino Perizi e Miela Reina. Acquistò una fama che valse alle sue opere l'accoglimento in prestigiosi musei.
Lilian Caraian volle con un lascito testamentario, che si costituisse una Fondazione a suo nome per incoraggiare e premiare quei giovani che si dimostrassero particolarmente meritevoli nelle arti figurative e nella musica. Annualmente la Fondazione bandisce un concorso per le arti figurative e uno per la musica. Complessivamente, dall?86, sono stati erogati premi per più di 120.000 euro in favore di centinaia di giovani artisi.
( fonte: http://notizie.triestelive.it/2010/02/2 ... giovani-m/)

http://www.retecivica.trieste.it/caraian/index1.htm
anche da:

un ritratto della Caraian:
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Aneddoto: un mio amico, che abitava nel stesso condominio suo nei anni Settanta,, un giorno la incontra per le scale con strani oggetti informi: alla domanda Cossa xe? la ghe rispondi con un ovvio: Strutture!" :-D :-D :-D


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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

Messaggio da babatriestina »

Dal catalogo della mostra, un riassuntino sugli Hermet
origini leggendarie, come riportato anche nel testo riportato aproposito delle targhe, li danno di origine occidentale trapiantati in Armenia e armenizzati dopo una fuga dalla Francia e poi dalla Persia. Comunque nel settecento se ne vedono a Venezia e si imparentano con a ricca famiglia degli Sceriman, pure armeni.
alla mostra erano esposti anche alcuni ritratti, il più antico Hagop Hermet ( 1706 1786) stabilitosi alla fine a Trieste
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il figlio Gregorio Hermet ( 1741-1804) era ormai stabile a Trieste, e oltre a commerciare costruì dei bagni in quella che ora è piazza san Giovanni. Fu sepolto nel cimitero attorno a san Giusto.
Gregorio:
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Negli ultimi anni di dominazione napoleonica gli Hermet si trasferirono a Vienna, rientrando a Trieste dopo il 1818. Il figlio di Gregorio, Paolo Antonio Giovanni Hermet(1768 1841) visse a Triestem con la prima moglie ebbe 20 figli !!! e poi ancora due con una seconda moglie, sorella della prima.
Uno die primi 20 è appunto Francesco Hermet, quello della lapide, collaborò al giornale La Favilla, e fu consigliere comunale
Il suo ritratto, di Augusto Tominz
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Anche il figlio di Francesco, Carlo Hermet ( 1851 1927) ebbe meriti patriottici..

Una curiosità: Ettore Fenderl, scienziato ma qua ricordato come inventore di coriandoli, era nipote di Maddalena Hermet, ssorella di Francesco :-D
( le foto sono prese dal catalogo, non avevo osato far foto alla mostra..)


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Re:

Messaggio da babatriestina »

Franco ha scritto:
Nona Picia ha scritto:A mi inveze no...... :'-(
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Ciamician

Giacomo Luigi Ciamician (Trieste, 1857 – Bologna, 1922) è stato un chimico italiano.

Assistente di Stanislao Cannizzaro, successivamente divenne professore all' Università di Padova, nel 1887, e dal 1889 dell' Università di Bologna, citta dove morì.

Le sue ricerche si concentrarono sulle azioni chimiche della luce e sulla presenza di alcaloidi nelle piante.

Dal 1898 fu socio dell' Accademia nazionale delle scienze. Nel 1910 venne nominato senatore del Regno.

Dopo la sua morte gli venne dedicata il Dipartimento di Chimica della Facoltà di SS.MM.NN dell'Università di Bologna. Inoltre a lui è dedicata un'aula presso il dipartimento di ingegneria chimica (DICAMP) dell'Università di Trieste, sua città natale.



Nota: la pagineta de Wikipedia xè un poco stringada... che saria un poche più de robe de dir de 'sto omo.
e non dimentichiamo che era armeno! per cui metto questo post fra gli Armeni ed aggiungo il suo ritratto, dal catalogo della mostra
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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

Messaggio da babatriestina »

Non dimentichiamo la Fondazione Ananian rciordata anche dalla Casa in Corso, da cui abbiamo tratto tanti dettagli per quiz. Vi mostro la casa precedente, buttata giù dia medesimi proprietari per farla nuova
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c'era un bel portone, con un panduro, e il negozio orientale Wunsch


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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

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babatriestina ha scritto: ma a Trieste gavevimo l'artista e musicista Lilian Caraian(1914-1982)
go trovado un acquerello figurativo della Caraian
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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

Messaggio da babatriestina »

Al Revoltella un'opera non figurativa della Caraian

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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

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A proposito di Lilian Caraian, il cui ritratto non era più visibile dal link precedente e che ho sostituito, ecco un suo dipinto esposto attualmente al Revoltella
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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

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da un paio di giorni qualcuno ha riesumato il fascicolo catalogo della mostra , citando le case degli armeni, in particolare la grande casa Aydinian ( nb mia mamma giocava a carte con una signora Aydinian) e non rendendosi conto di come tanti immigrati- e la maggior parte dei triestini è immigrata da qualche secolo - si siano inseriti nella cultura locale italiana e ridono al commento della mostra che qua riporto
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la copertina
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e dalle nostre pagine le immagini degli Armeni, gli Hermet

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Re:

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babatriestina ha scritto: dom 16 mar 2008, 16:47 sempre per i Armeni, no so se la mostra conterà, ma a san Giusto go trovado questa lapide, per terra:
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xe una mitria de vescovo, Martino Carabzth (??) vescovo ritus armen
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1756..
Un vescovo armeno finido a san Giusto??
qua la storia, la xe in latin e el OCR ga fato un gran casoto
Ad pag. 924. — De Epificopo Armeiio peregrino Tergcjti
defuncto. — Ex Annalibus msc. Prov. Austr. S. J. ad aiL!7H

Tergestina in urbe pauci fatis cessere, qui non iterbocMK»
periculi plenum nostris assistentibus ingredi cuperent: hoc inter^
cipe loco commemorandns est Martinus Karbieth, Episcopns Arwn,
qui ubi vi morbi in extremnm vitae discrimen adduutnm » nHl
nostrum expetiit, a quo morientium sacramentis procnraretnr. AdrGb
illico Caniiolicus ec«Icsiastes noster (P. Franc. Xav. Gotsever) exofti-
que viri sanctissimi confessione pane fortium per hiijatem caiocca
roborari facit , roboratnmque coelo transmittit. Ab obitu quilii <(
quantus hic vir esset, compertum est demum; repertae enim hm
vitae ab co actae testes literne complures, non pauoonun S.i£
Praesulum : ipsiusque ctiani Eminentissimi Cardinalis Albani tesOMii
insigues, qni Episcopum hunc Armcnum maximis cumulamnt laite
pictatique easdem ' inspecturorum c(»mmendarunt. His e muDOUADi
discimus , Martinum Karbieth Baghiensem in Media episcopatum id»
nistrasse. cujus praecelsi munerls partes eo fervore explevii oisiei
ut haud paucos relicto, quo scindebantur, schismate Ecclesiae catbolietf
adjunxerit. Egit ea res in furorem Photii asseclas, ut non ante ec«>
quiescerent, quam suo cum episcopatu dejicerent. Praeclamm kiK
fidei causa exulem Koma primum excepit, diuque aluit. Viennam sa^
inde digressus ibidem aliquanto tempore substitit, tnm Bomam re£-
tunis denique, ut in catholiconnn Armenorum coetn vitam tenDiiuret
morbo liic correptus est, quo durante, quantnui ab omni graeconm
schismaticorum communioue abhorreret, Inculente demonstravit : qsu
enim quidam oriundus ex Albania, catholicae tamen junctus; Eocle.w
manu sua jacentem erigere conaretur, itle 8chismatic\im eum esse ntas.
minaci vultu proripere se inde jussit; at ubi certior redditus fiuT.
catholicae eum Ecclesiae necessitudinibus omnibus ohstrictum esse, omnift
ejiis officia libens admisit. Literas has ubi ad Excellmum. et Rdssimnm.
urbis Praesidem <letulit noster, qui defimcto aderat, Episcopus illanun
fide in examen vocata comprobataque , defuncti corpus mitra alii>q<K
Praesulum insignibus convestiri jnssit itlico: quae res ubi in mlcv
manavit multa hominum millia piissimi viri Corpus veneratura c«>diId-
xere, quod insequenti die a. 1756 pompa hic loci raro visa terrae mu-
datum est; praeter quam enim quod copiosissimo populo diversi n^
lium coetus, mercatorcoque plurimi holosericeis decori palliis facibn^w
instructi funus pie defuncti Episcopi comitarentur : ipse quoque Ei-
cellmus. et Rnms. urbis Praesul cum toto cauonicomm choro, rebc^ai-
tibus in portu aeneis machinis illud ad cathedralem divi Justi a«tlrB
deduxit. Corpus porro ejusdem post dies quatuordecim e tumbc» ti*
emptum atque coram ipso Rmo. Capituli Decano inspectum comiptioBis
omnis expers inventum fuit id quod conceptam de viri sanctimonift
opinionem praeclare firmavit. (B. P. V. 12150.)


De Bulgaris is TrntisitvBiiia.

" Inculente demonstravit " chissà cossa che iera inveze!


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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

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con pazienza, dapprima bisogna capire cosa ha capito l'OCR e poi si fa la traduzione


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Re: Mostra: Gli Armeni a Trieste

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L'autore di una Segnalazione sul Piccolo del 2021 Giorgio Tumanishvili mi conferma la storia e mi manda un riassunto
"Il Carabieth, o Karbieth, o Karapit (diverse traslitterazioni del nome scritto in armeno) Vescovo di Baghes (ora Bitlis in Anatolia orientale da dove si vede il monte Ararat) cattolico di rito armeno nella patria sua era stato soggetto alle angherie degli ortodossi; si era trasferito a Roma; poi era vissuto a Vienna; nel 1756 stava viaggiando da Vienna verso Roma. Per strada si è ammalato ed è morto a Trieste, dove i cattolici standard (non c'erano cattolici armeni a Trieste quella volta) gli hanno tributato onoranze funebri adeguate al suo rango."


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