L'Opera in versione "moderna"
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Re: L'Opera in versione "moderna"
Esatto ammodernare l'opera con genialità registiche relega i melomani sempra più in una riserva indiana. Guai lasciarli parlare per protestare e dare via libera invece al clan dei registi creativi in accordo con sovrintendenze ossequiose ai dettami dei politici del politicamente corretto. La lirica sarà sempre elogiata e compresa da pochi perchè bisogna possedere un bagaglio "culturale" cioè la conoscenza scarsamente impartita dalla scuola Anche il gusto estetico per il canto è cambiato dalla prima guerra mondiale in poi, gli allestimenti sempri più costosi, il numero basso di repliche, hanno indotto all'abbandono del genere che può continuare solamente se sovenzionato nell'ottica del mantenimento della cultura italiana. Esistono altri modelli che hanno avuto successo di pubblico e di incassi. L'operetta che poi è scivolata nel musical è stata da subito preferita benchè anchessa necessiti di un apparato teatrale oneroso ,ma è stata salvata dall'affluenza degli spettatori. Nel 1905 dopo la prima la Vedova allegra ha fatto 470 repliche continuate e nel 1912 dopo la prima anche la Principessa della Czardas con ben 530 repliche . Non parliamo poi delle repliche di Broadway da allora fino ai nostri giorni.
- Blues Briso
- Vilegiante
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Re: L'Opera in versione "moderna"
La rovina è che si segue questo principio ottusamente, "senza se e senza ma".
In nome del cosiddetto politicamente corretto finiremo asfaltati sotto l'ignoranza e l'idiozia. Purtroppo.
Ma c'è una linea d'azione per ovviare a questo?
Replicare lo stesso allestimento in più teatri? (...Spese per il trasloco permettendo).
Evitare registi di grido che si fanno pagare molto/troppo? (Ho saputo che persino Sgarbi ha fatto il regista di un Rigoletto)
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
Re: L'Opera in versione "moderna"
Quello che manca è a mio avviso il pubblico ,difficile trovare spettatori dai 30 anni in giù, più facile dai 60 in su. Manca poi l'insegnante che facendoti ascoltare un brano ti indichi il perché e il come è stato scritto. Un insegnante che ti parli di orchestrazione di armonia e che faccia cantare i bambini in coro. Una educazione non solo all'ascolto, ma soprattutto la lettura della musica. Non si può pensare di salvare il patrimonio musicale se si è analfabeti. Quando ci sarà il pubblico allora si può ragionare su come coordinare gli allestimenti delle fondazioni liriche. Oggi, la struttura stessa di ciò che ci viene propinato come canzone da Sanremo rappresenta il minimo di contenuto strutturale. Amplificazione,playback, testi parlati malamente declamati, e non dico del loro contenuto, e logicamente il confezionamento più kitsch per far crescere l'audience.
- Blues Briso
- Vilegiante
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- Iscritto il: sab 8 gen 2022, 19:31
Re: L'Opera in versione "moderna"
Io non mi ritengo un analfabeta musicale, ma certamente un "illeterato", tuttavia parte delle opere che ho ascoltato mi piacciono molto (e sono sotto i 60). Deduco che il linguaggio musicale possa essere compreso indipendentemente dal grado di erudizione musicale. D'altronde è scrittura d'emozione e di sentimento, mi risulta che anche i popolani (che immagino analfabeti) frequentavano i teatri eppure il "messaggio" contenuto nell'opera arrivava pure a loro...
Forse l'ostacolo maggiore è il mutato gusto musicale... Per il resto sono abbastanza d'accordo: l'hobbismo autoriale della "musica" leggera odierna è davvero ai più bassi livelli, da che ho memoria (e di brutta musica ne ho ascoltata anche ai miei tempi).
Comunque resto convinto che qualcosa si possa fare per tenerla in vita...
Forse l'ostacolo maggiore è il mutato gusto musicale... Per il resto sono abbastanza d'accordo: l'hobbismo autoriale della "musica" leggera odierna è davvero ai più bassi livelli, da che ho memoria (e di brutta musica ne ho ascoltata anche ai miei tempi).
Comunque resto convinto che qualcosa si possa fare per tenerla in vita...
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- Blues Briso
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- Iscritto il: sab 8 gen 2022, 19:31
Re: L'Opera in versione "moderna"
In alcuni teatri si fanno degli spettacoli indirizzati ai bambini, attraverso dei progetti (un nome che mi viene in mente adesso è "Opera Domani", ma ce ne sono anche altri), ma sono abbastanza costosi, in quanto prevedono anche della propedeutica. Io penso che ai bambini si possa dare sufficiente fiducia e offrire loro della versioni ridotte, magari raccontate da un narratore che li accompagni nella comprensione della vicenda. Adesso la tendenza è di sforzarsi di farli partecipare alla rappresentazione, in qualche modo... Cosa che trovo ridicola, ma probabilmente viene usata per "vendere" meglio il progetto.
Comunque esistono varie pubblicazioni (libro + CD) di Opere per bambini. Ma sono interessanti anche per gli adulti che non le conoscono e sono intimoriti dal leggere i libretti...
Comunque esistono varie pubblicazioni (libro + CD) di Opere per bambini. Ma sono interessanti anche per gli adulti che non le conoscono e sono intimoriti dal leggere i libretti...
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Re: L'Opera in versione "moderna"
I popolani almeno nelle nostre contrade non erano digiuni musicalmente. L'istruzione pubblica obbligatoria a partire dal 1780 prevedeva anche le conoscenze musicali. Certo il canto corale in chiesa avveniva senza lettura, ma i protestanti cantavano gli inni con la musica. La hausmusik era di casa anche tra la classe operaia che frequentava il loggione. I programmi musicali mattutini offerti alle scuole non sempre tengono conto dell'età del pubblico e del calo di attenzione ad essa legata.
- Blues Briso
- Vilegiante
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- Iscritto il: sab 8 gen 2022, 19:31
Re: L'Opera in versione "moderna"
Infatti, un po' bisognerebbe adeguarla. Sono bambini in genere, iperstimolati.
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
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- Iscritto il: sab 8 gen 2022, 19:31
Re: L'Opera in versione "moderna"
Per curiosità sono andato a vedere cosa davano a Trieste e ho scoperto che in questi giorni c'era la prima mondiale di "Amorosa Presenza", prima opera scritta dal premio Oscar, Nicola Piovani... Un opera nuova...
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
Re: L'Opera in versione "moderna"
Opera nova dei regitori del forum xe quella de aver reso moderno el pupoloto soto el nome. Xe ogi carte de briscola e tresete. Se comincia col sete de bastoni e aumentando la posta a scalar fin al asso. No xe ciaro cosa che sucedi se te rivi a quattro assi . Te dopri un altro mazo ?
- sono piccolo ma crescero
- cavalier del forum
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Re: L'Opera in versione "moderna"
Grazie de l'idea! ma, al ritmo de oggi, doveria eser un problema de chi che amministrerà el forum tra 10 anni visto che i 4 assi riverà dopo 64.000 postPiereto ha scritto: ↑mar 5 lug 2022, 13:43 Opera nova dei regitori del forum xe quella de aver reso moderno el pupoloto soto el nome. Xe ogi carte de briscola e tresete. Se comincia col sete de bastoni e aumentando la posta a scalar fin al asso. No xe ciaro cosa che sucedi se te rivi a quattro assi . Te dopri un altro mazo ?
e ogi BT ne ga "solo" 39.000!
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)