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Serie N La città attraverso i secoli: prima parte

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Serie N La città attraverso i secoli: prima parte

[Ciancele]

Un ringraziamento anche da parte mia a chi ha raccolto vedute così belle della vecchia Trieste. Io ho lasciato Trieste nell’agosto 1953. Da allora abito all’estero e, grazie ad atrieste, vivo ancora la città ed i suoi cambiamenti. Fino al 1953 cucinava la mamma, tutta roba fresca o freschissima (papà aveva la barca in canal ed andava a pescare), per cui non conosco altri prodotti. Frutta e verdura si acquistava in piazza Ponterosso o nel negozietto vicino, che aveva pure solamente roba fresca. Fino al 1975 venivo a passare le vacanze dai genitori, poi per almeno una decina d’anni non più sono venuto. Ero il penultimo dei Moicani. Ora sono il terzultimo, l’ultimo è mio nipote. Per tale ragione molte cose non le ho vissute.

[sono piccolo ma crescero]

Anch'io ho guardato con interesse le immagini ed ho constatato che non conoscevo nessuno dei marchi citati. Il dado per brodo, che mia mamma usava per integrare un poco il sapore del brodo di carne di manzo, era Liebig o Knorr ed il caffè lo andava a comperare in qualche torrefazione in centrocittà. Mai sentito parlare di caffè Gold o dado Olandesino (tra l'altro nome stranissimo; mi sembrava più adatto il nome Dolly).

La mia idea era che vendessero, visti anche i nomi inglesi e gli anni, agli angloamericani.

Le figurine di cartone dovevano, comunque, essere di moda. Ricordo quelle che trovavo in qualche scatola di formaggini, credo formaggino Camoscio. E' su quelle figurine che ho visto per la prima volta l'alpenhorn.

[babatriestina]

ma i "cerchi" che vendevano alcuni di questi, a cosa servivano?