Modi de dir triestini

[babatriestina]

e già che c'ero " scoio" è anche una gemma - di solito diamante " el ghe ga dado un anel de fidanzamento che iera un scoio"

Per me più che il diamante o altra pietra, il termine scoio fa riferimento o alla dimensione esagerata della pietra grande come un sasso, o alla qualità scadente: non era un diamante, ma un sasso, Non avendola mai sentita non saprei interpretarla.

nella mia accezione, alle dimensioni, assolutamente non alla qualità scadente, anzi

[babatriestina]

espressioni simili fra itaiano e triestino, ma a me sembra uso leggermente diverso, il " caro te" italiano, si solito è seguito da spiegazione trovo questo es " Caro te, cara lei, formule confidenziali, ironiche, polemiche, con cui ci si rivolge ad altri: c. te, credevi di cavartela con così poco?;" ma in dialetto l'ho sentito usare più che altro come negazione. Vorresti fare questo? " Sìì, cara ti!!!"

[Piereto]

Concordo con bt. "Cara ti, te ga voia". Anche el te ga voia, ha un significato di netto rifiuto.

[Piereto]

Un altra espresion triestina xe: ma va là, che pol voler dir , vai in una direzione precisa, ma anche manifestazione di stupore, non ti credo.

[Blues Briso]

Un altra espresion triestina xe: ma va là

Secondo mi la xe diffusa nel nord Italia, e me dà l'impression de esser una versiòn edulcorada de un indirizzamento più preciso e colorito...

[Piereto]

Una domanda per ciancele. In triestin per augurarghe a una persona qualcosa de mal se disi o se diseva : te vegni un futter. Ora futter par gnoco vol dir fodera, e forse qualcosa altro?

[babatriestina]

Mi gavevo sentido anche " me ga ciapado el futer" quindi non solo proprio mal ma "un accidente". Il Doria Zeper lo collega al triestino " fota" rabbia e al francese foutre ( "fregare" letteralmente fottere anche se lui dice " sperma")

[sono piccolo ma crescero]

Ma la prima edizion del Doria, che go mi, e anche el Kosovitz, dà come significato rabbia. E mi la go sentida doprar sempre in sto senso. Ve riporto cosa che disi el Doria

fùter sm. scatto d'ira, stizza, subitanea. me vien su el futer, mi salta la mosca al naso. // attestato anche nel friul. di Gorizia (Bulfoni); a Capod. troviamo fùtere nel friul. fùtar. Prestito dal ted. Futter, pasto, mangime. La frase "Me vien su el futer" va dunque intesa così: l'ira mi fa dar di stomaco (C.Noliani).

El significato de foraggio in tedesco xe confermà dal dizionario Brockhaus Tedesco Italiano che dice foraggio, mangime, becchime, pasto. El dizionario Sansoni zonta anche che, scherzoso, pol esser "cibo".

Mi onestamente no lo go mai sentido per "ma ga ciapà un colpo". Se me lo confermè, lo zontemo nel vocaboario.

[Ciancele]

Una domanda per Ciancele. In triestin per augurarghe a una persona qualcosa de mal se disi o se diseva : te vegni un futter. Ora futter par gnoco vol dir fodera, e forse qualcosa altro?

Ciancele rispondi: merdapisagato. Al significato par gnoco ga risposto la nostra Baba in modo, par mi, giusto e esauriente. Futer in senso de rabia, che vien su, me ricorda solo un reflusso. Difati co' se se rabia, vien su. No me ricordo de gaver sentido futer per augurarghe a una persona de mal.

[babatriestina]

Co de picia me fazevo mal e piagnucolavo, mama me diseva " prima che te se sposi passerà"

[babatriestina]

Gavemo el " dondomini in paltò"?

[sono piccolo ma crescero]

No so cosa che voi dir

[Blues Briso]

Co de picia me fazevo mal e piagnucolavo, mama me diseva " prima che te se sposi passerà"

Anche a mi

Gavemo el " dondomini in paltò"?

Anche mi no go mai inteso

[babatriestina]

credo che il dondomini in paltò fosse una persona vestita goffamente

[babatriestina]

Altro detto, se non l'abbiamo già: a chi sui vede mangiare di gusto , si dice " Che Dio te conservi la vista, che appetito no te manca!"

[babatriestina]

anche per dire " mi sembra strano " me fa strano" oltre a me par strano

[sono piccolo ma crescero]

anche per dire " mi sembra strano " me fa strano" oltre a me par strano

Se cerchi sul web "mi fa strano" trovi che ha cittadinanza italiana.

[babatriestina]

anche per dire " mi sembra strano " me fa strano" oltre a me par strano

Se cerchi sul web "mi fa strano" trovi che ha cittadinanza italiana.

mi sembra però molto molto meno usato che a Trieste e semmai in italiano , dal romanesco, è diffuso " famolo strano" che invece ha connotazione sessuale

[babatriestina]

Oggi al pranzo pasquale mi è venuta in mente l'espressione " vado in seconda" per dire prendo un'altra porzione. Non l'ho sentito mai in italiano. Invece si usava in dialetto anche Rèpete che è poi latino per fare il bis. C'è la barzellette di quello che mangiava patate e vede il vicino che mangia un arrosto magnifico, non conoscendo la lingua lo sente dire Repete e ricevere una seconda porzione di arrosto, pensa che sia il nome dell'arrosto e chiede Repete-- ma gli arrivano di nuovo patate!

[Piereto]

Se dopra ancora vado in seconda.