La mostra sulle foto cinesi del anno scorso continua con foto nove
una stampa giapponese
e un Hiroshige che gaverò sicuro postato ma che me par adatto a sto tempo de bora
La collezione Lokar è stata in questi giorno donata ai Musei civici, credo verrà esposta al Sartoriobabatriestina ha scritto: ven 13 dic 2013, 20:02 in questi giorni al Museo di arte orientale è esposta una collezione di porcellane più o meno settecentesche, la collezione Lokar, con porcellane tedesche, principalmente Meissen e fabbriche italiane.
( Valore stimato: 2 milioni di euro)11.02.2025 – 13.06 – Oltre 550 oggetti di valore in porcellana, una collezione del valore di circa 2 milioni di euro che si tramuta in un dono agli ambienti museali della città. Il mecenatismo a Trieste si nutre di un nuovo tassello grazie al dono da parte di Giovanni Lokar, atto ufficializzato stamane nel corso di un incontro avvenuto nel Salotto “Azzurro” del Comune di Trieste alla presenza del Sindaco Roberto Dipiazza, dell’Assessore Giorgio Rossi e degli stessi coniugi Lokar.
Teiere, sculture, piatti, tazze con piattino e altre forme in porcellana, Un patrimonio legato soprattutto alla produzione del primo Settecento e che a breve, pare entro l’autunno di quest’anno, troverà casa per una mostra permanente tra i saloni del Civico Museo “Sartorio” di Largo Papa Giovanni XXIII, 1. Giovanni Lokar è approdato a Trieste dalla Slovenia nella seconda metà degli anni ’40, figlio di un commerciante di legname ha mutato ben presto il suo raggio imprenditoriale optando per il ramo del caffè.
La passione per gli oggetti in porcellana lo ha accompagnato per decenni esplorando mostre, fiere e mercati e ora la sua collezione vuole rappresentare un omaggio a Trieste, una vetrina di lusso che possa narrare arte e percorsi di storiche manifatture italiane, come la Ginori e la Capodimonte di Napoli: “Non volevo che la collezione finisse in una asta o da un privato – ha sottolineato Giovanni Lokar nel corso dell’incontro in Salotto “Azzurro” – ho preferito divenga un dono alla città che mi ha accolto, fatto lavorare, guadagnare e socializzare. Tutti i triestini potranno così ammirarla al “Sartorio” – ha aggiunto – e credo possa diventare una grande attrazione”.