Cesare e Trieste
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- babatriestina
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Cesare e Trieste
nel De Bello Gallico, Cesare fa un accenno diretto a Trieste: nel libro VIII ( 50 A C) dice di aver mandato truppe in Gallia togata (= Gallia Cisalpina) per proteggere le città romane, che non succedesse come l'anno prima, che i Tergestini sono stati oppressi e assediati dagli Illiri. Ma lui se ne resta in Gallia, alle prese con la conquista della Gallia transalpina. E non ci racconta nemmeno come finì fra Tergestini e Illiri
O forse il ga visto come si lamentano sempre i Triestini per essere sempre troppi lontani da Roma, e si ga lava i mani da loro. Certo e che non e` mai venuto a Trieste perche non ci sono delle spiaggie.
Larry (l'agnello pre-istorico che dice -- non e neanche venuto qui in GB
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Auld acquaintance should ne'er be forgot
For the sake of auld lang's syne
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- babatriestina
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più che pre-istorico diria a-storico: te son propio sicuro sicuro che Cesare no sia mai stado in Britannia??Larry ha scritto: (l'agnello pre-istorico che dice -- non e neanche venuto qui in GB
Anzi, diria che el preferiva la Britannia a Tergeste, iera più de menar le man e de conquistar
( per inciso: te ga letto el romanzo L'ultima legione de Valerio Massimo Manfredi? fantasia per fantasia, el imagina che l'ultimo imperator roman, Romolo Augustolo, scampa de l'Italia che ghe girava troppi barbari, arriva in Britannia e cambia nome in Pendragon deventando cussì el pare de Re Artù- la sola roba plausibile xe che i atuali studi disi che el mito de Artù nassi nela società restada dei romani intorno al vallo de Adriano)
- babatriestina
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Re: Cesare e Trieste
Ogi me xe passada per le man una nova version del de bello Gallico ( e anca cola traduzion italiana a fianco, no come la vecia solo latina che go ciolto el passo, iera la version del 1906 edita a Lipsia ad uso dele scole del tempo)babatriestina ha scritto:nel De Bello Gallico, Cesare fa un accenno diretto a Trieste: nel libro VIII ( 50 A C) dice di aver mandato truppe in Gallia togata (= Gallia Cisalpina) per proteggere le città romane, che non succedesse come l'anno prima, che i Tergestini sono stati oppressi e assediati dagli Illiri. Ma lui se ne resta in Gallia, alle prese con la conquista della Gallia transalpina. E non ci racconta nemmeno come finì fra Tergestini e Illiri
Ben bon, vedo che i Illiri xe sparidi! legio el testo e al posto dei Illiri ( Illyriorum) me trovo un illorum cioè "de lori" e sora se parla de barbari che assedia le città romane!
quindi la version contemporanea disi che Tergeste iera assediada de barbari ma no disi chi che iera sti barbari.
Ara ti! gnanca dei classici no se se pol fidar!
-
- vilegiante
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- babatriestina
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Go posto el problema al Newsgroup de cultura classica, i me ga risposto che le due versioni sul web se trova tute due, ma finora la version coi Illiri ghe par più "seria". Che comunque i zercherà un'edizion critica. Ma oggi i me ga postado questo comento sui Illiri che me par interessante riportar, visto che riguarda un poco le nostre regioni ai tempi dei romani
questo xe el mio passo riportado:
> Tergestini "qui repentino latrocinio atque impetu Illyriorum erant
> oppressi...".. così dice il mio De bello Gallico di papà: anno 1906,
Lipsia
> Freytag- Vienna Tempsky, ed italiana di Vettach, ovviamente senza testo a
> fronte, in uso nei Ginnasi imperialregi.
e questa xe la risposta:
Premesso che mi terrei ben cara un'edizione del de Bello gallico di Lipsia,
possiamo aggiungere che l' Illyricum era, nell'antitichità romana, una vasta
regione che andava, grosso modo, dall'attuale Slovenia all'Albania.
All'epoca di Cesare l'Illiria (o Illirico) era la regione corrispondente
all'attuale fascia costiera orientale del Mare Adriatico, abitata dagli
Illiri, un'antica popolazione che probabilmente parlava una lingua
indoeuropea e che si pensa siano gli antenati degli attuali albanesi. Le
principali città dell'Illiria erano Scodra (l'odierna Shkodër - Scutari),
Lissa (l'odierna Lezhë) ed Epidamno (l'odierna Durazzo).
Gli Illiri arrivarono nella parte occidentale della penisola Balcanica
intorno al 1000 AC, tra la fine dell'Età del Bronzo e l'inizio dell'Età del
Ferro. Nei successivi mille anni, essi occuparono territori che si
estendevano dai fiumi Danubio, Sava e Morava al Mare Adriatico ed ai monti
Sar.
Gli illiri producevano e scambiavano bestiame, cavalli, prodotti agricoli e
beni di lusso forgiati nel rame locale e nel ferro. Furti e guerre erano
all'ordine del giorno tra le popolazioni illire, e i loro pirati furono una
lunga piaga per i marinai che solcavano l'Adriatico. I consigli degli
anziani sceglievano un capo a guida di ognuna delle tribù illire. Di volta
in volta, i capi locali estendevano il loro controllo sopra altre tribù e
formavano regni dalla breve vita. Durante il V secolo a.C., un centro ben
sviluppato si era esteso nell'estremo nord, sulla parte alta della valle del
fiume Sava, oggi Slovenia. Fregi illirici sono stati scoperti nell'attuale
città di Ljubljana mostranti sacrifici rituali, festività, battaglie, eventi
sportivi e altre attività.
Più volte i gruppi di illiri migrarono al di là delle loro terre diretti
nella penisola italica.
Nelle guerre illiriche del 229 AC e del 219 AC, Roma passò ben oltre i loro
stanziamenti nelle valle del fiume Neretva e soppresse quella pirateria che
aveva reso l'Adriatico un mare pericoloso. Nel 180 AC i Dalmati si
dichiararono indipendenti da re Genti, che pose la sua capitale a Scutari. I
romani riottennero la regione nel 168 AC, e le truppe romane catturarono Re
Genti a Scutar (che chiamavano "Scodra") e lo condussero a Roma nel 165 AC.
Un secolo dopo, Giulio Cesare e il suo rivale Pompeo combatterono la loro
battaglia decisiva vicino Durazzo (Dyrrachium). Alla fine, durante il regno
dell'imperatore Tiberio, l'impero sottomise le tribù ribelli illiriche nei
Balcani occidentali nel 9 AC, e vi stabilì la provincia di Illiricum,
governata da un "ambasciatore" romano. I romani suddivisero la terra che
oggi compone l'Albania nelle province di Macedonia, Dalmazia ed Epiro.
questo xe el mio passo riportado:
> Tergestini "qui repentino latrocinio atque impetu Illyriorum erant
> oppressi...".. così dice il mio De bello Gallico di papà: anno 1906,
Lipsia
> Freytag- Vienna Tempsky, ed italiana di Vettach, ovviamente senza testo a
> fronte, in uso nei Ginnasi imperialregi.
e questa xe la risposta:
Premesso che mi terrei ben cara un'edizione del de Bello gallico di Lipsia,
possiamo aggiungere che l' Illyricum era, nell'antitichità romana, una vasta
regione che andava, grosso modo, dall'attuale Slovenia all'Albania.
All'epoca di Cesare l'Illiria (o Illirico) era la regione corrispondente
all'attuale fascia costiera orientale del Mare Adriatico, abitata dagli
Illiri, un'antica popolazione che probabilmente parlava una lingua
indoeuropea e che si pensa siano gli antenati degli attuali albanesi. Le
principali città dell'Illiria erano Scodra (l'odierna Shkodër - Scutari),
Lissa (l'odierna Lezhë) ed Epidamno (l'odierna Durazzo).
Gli Illiri arrivarono nella parte occidentale della penisola Balcanica
intorno al 1000 AC, tra la fine dell'Età del Bronzo e l'inizio dell'Età del
Ferro. Nei successivi mille anni, essi occuparono territori che si
estendevano dai fiumi Danubio, Sava e Morava al Mare Adriatico ed ai monti
Sar.
Gli illiri producevano e scambiavano bestiame, cavalli, prodotti agricoli e
beni di lusso forgiati nel rame locale e nel ferro. Furti e guerre erano
all'ordine del giorno tra le popolazioni illire, e i loro pirati furono una
lunga piaga per i marinai che solcavano l'Adriatico. I consigli degli
anziani sceglievano un capo a guida di ognuna delle tribù illire. Di volta
in volta, i capi locali estendevano il loro controllo sopra altre tribù e
formavano regni dalla breve vita. Durante il V secolo a.C., un centro ben
sviluppato si era esteso nell'estremo nord, sulla parte alta della valle del
fiume Sava, oggi Slovenia. Fregi illirici sono stati scoperti nell'attuale
città di Ljubljana mostranti sacrifici rituali, festività, battaglie, eventi
sportivi e altre attività.
Più volte i gruppi di illiri migrarono al di là delle loro terre diretti
nella penisola italica.
Nelle guerre illiriche del 229 AC e del 219 AC, Roma passò ben oltre i loro
stanziamenti nelle valle del fiume Neretva e soppresse quella pirateria che
aveva reso l'Adriatico un mare pericoloso. Nel 180 AC i Dalmati si
dichiararono indipendenti da re Genti, che pose la sua capitale a Scutari. I
romani riottennero la regione nel 168 AC, e le truppe romane catturarono Re
Genti a Scutar (che chiamavano "Scodra") e lo condussero a Roma nel 165 AC.
Un secolo dopo, Giulio Cesare e il suo rivale Pompeo combatterono la loro
battaglia decisiva vicino Durazzo (Dyrrachium). Alla fine, durante il regno
dell'imperatore Tiberio, l'impero sottomise le tribù ribelli illiriche nei
Balcani occidentali nel 9 AC, e vi stabilì la provincia di Illiricum,
governata da un "ambasciatore" romano. I romani suddivisero la terra che
oggi compone l'Albania nelle province di Macedonia, Dalmazia ed Epiro.
- babatriestina
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Zovimir no , am me par de gaver sentido de un Zvonimir, sta estate che iero in Dalmazia e ghe legevo un poco de storia local.
Ghe xe stado un periodo, diria fra e 800 e el 1200 a ciaparla larga, che se ga formado dei piccoli regni indipendenti, fra cui quel de Croazia, che po xe stado incamerado nel regno de Ungheria, e lori specifica sempre Regno de Ungheria- Croazia, sotto la casa de Anjou a un certo periodo. Po xe rivai i Turchi e li ga ciapai tuti.
La stessa parola illiri apunto vien usada, in periodi diferenti, per indicar gente diferente che abitava le stesse regioni, più o meno.
Sti illiri qua che i disi lori ai tempi dei Romani stava sule coste della penisola balcanica e par che sia i predecessori dei albanesi.
( a proposito, ti ricordime come xe che i re de Scozia gaveva a che far co l'albania che i pretendenti se no sbaglio cioleva el nome de Duca de Albany? come xe rivà fin lassù?)
Po dopo el VI sec se rivai i vari Slavi, Sloveni, Croati, Serbi e anca là sula costa forsi i ghe diseva Illiri ma el nome iera piutosto in disuso.
Napoleon lo ga ripreso col ga conquistado nel 1809 e segg la costa dalmata i la ga ciamada Regno de Illiria per riprender un nome antico roman, e nel Otocento a Trieste i ciamava Illiri i Serbi de religion ortodossa.
come che te vedi, Illiri pol esser tanta gente diferente! xe de solito quei che abita sule coste adriatiche dela penisola balcanica.
Ghe xe stado un periodo, diria fra e 800 e el 1200 a ciaparla larga, che se ga formado dei piccoli regni indipendenti, fra cui quel de Croazia, che po xe stado incamerado nel regno de Ungheria, e lori specifica sempre Regno de Ungheria- Croazia, sotto la casa de Anjou a un certo periodo. Po xe rivai i Turchi e li ga ciapai tuti.
La stessa parola illiri apunto vien usada, in periodi diferenti, per indicar gente diferente che abitava le stesse regioni, più o meno.
Sti illiri qua che i disi lori ai tempi dei Romani stava sule coste della penisola balcanica e par che sia i predecessori dei albanesi.
( a proposito, ti ricordime come xe che i re de Scozia gaveva a che far co l'albania che i pretendenti se no sbaglio cioleva el nome de Duca de Albany? come xe rivà fin lassù?)
Po dopo el VI sec se rivai i vari Slavi, Sloveni, Croati, Serbi e anca là sula costa forsi i ghe diseva Illiri ma el nome iera piutosto in disuso.
Napoleon lo ga ripreso col ga conquistado nel 1809 e segg la costa dalmata i la ga ciamada Regno de Illiria per riprender un nome antico roman, e nel Otocento a Trieste i ciamava Illiri i Serbi de religion ortodossa.
come che te vedi, Illiri pol esser tanta gente diferente! xe de solito quei che abita sule coste adriatiche dela penisola balcanica.
- babatriestina
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Larry, ecote el link a re Zvonimir, e anca in inglese
http://users.skynet.be/hendrik/eng/Zvonimir.html
http://users.skynet.be/hendrik/eng/Zvonimir.html
- babatriestina
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- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Aggiornamento, da Cultura classica:
riporto:
qui repentino latrocinio atque impetu Illyriorum erant
> oppressi...".. così dice il mio De bello Gallico di papà: anno 1906,
Lipsia
> Freytag- Vienna Tempsky, ed italiana di Vettach, ovviamente senza testo a
> fronte, in uso nei Ginnasi imperialregi.
progressi kakanici, o forse ossessioni serbe gia' in azione, otto anni prima
del fattaccio
le due ed della teubneriana che ho trovato al volo stasera, leipzig 1880 e
1896, ambedue a cura di bernardus dinter, a viii.xxiiii riportano _illorum_.
se ho modo cerco qualcos'altro, possibilmente un testo critico piu' recente
riporto:
qui repentino latrocinio atque impetu Illyriorum erant
> oppressi...".. così dice il mio De bello Gallico di papà: anno 1906,
Lipsia
> Freytag- Vienna Tempsky, ed italiana di Vettach, ovviamente senza testo a
> fronte, in uso nei Ginnasi imperialregi.
progressi kakanici, o forse ossessioni serbe gia' in azione, otto anni prima
del fattaccio
le due ed della teubneriana che ho trovato al volo stasera, leipzig 1880 e
1896, ambedue a cura di bernardus dinter, a viii.xxiiii riportano _illorum_.
se ho modo cerco qualcos'altro, possibilmente un testo critico piu' recente
Arrivano i Romani
Questo un breve riepilogo dele date che Babatriestina gaveva fato sul vecio forum.
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Data 19 gennaio 2005 e successive :
Da Babatriestina :
Intorno al 178 a.C. arrivano i Romani, combattendo contro gli eredi di Alessandro Magno, sconfiggono re Epulo, fondano una città? O romanizzano il borgo carnico di cui racconta Strabone? O lasciano solo un accampamento?
Intorno al 50 a.C. Cesare, che non gestiva solo la Gallia - futura Francia - ma anche la Gallia Cisalpina al di qua delle Alpi, ha a che fare con Tergeste e dicono che è lui che nel 51 a.C. o fra il 48 e il 44 a.C. dà alla città di Tergeste la cittadinanza romana, tribù Pupiniana se non sbaglio (le tribù erano le divisioni dei cittadini romani che votavano).
Sempre fra al 48 e el 44 a.C., Cesare sposta il confin dell'Italia dal Rubicone al Risano, inglobando in Italia la Gallia Cisalpina. Augusto poi sposterà il confine più a est fino a Pola (che pare avevesse parteggiato per Pompeo e per Bruto e Cassio, all'inizio delle guerre civili).
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Data 19 gennaio 2005 e successive :
Da Babatriestina :
Intorno al 178 a.C. arrivano i Romani, combattendo contro gli eredi di Alessandro Magno, sconfiggono re Epulo, fondano una città? O romanizzano il borgo carnico di cui racconta Strabone? O lasciano solo un accampamento?
Intorno al 50 a.C. Cesare, che non gestiva solo la Gallia - futura Francia - ma anche la Gallia Cisalpina al di qua delle Alpi, ha a che fare con Tergeste e dicono che è lui che nel 51 a.C. o fra il 48 e il 44 a.C. dà alla città di Tergeste la cittadinanza romana, tribù Pupiniana se non sbaglio (le tribù erano le divisioni dei cittadini romani che votavano).
Sempre fra al 48 e el 44 a.C., Cesare sposta il confin dell'Italia dal Rubicone al Risano, inglobando in Italia la Gallia Cisalpina. Augusto poi sposterà il confine più a est fino a Pola (che pare avevesse parteggiato per Pompeo e per Bruto e Cassio, all'inizio delle guerre civili).
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]