Dopo la caduta dei confini

[babatriestina]

meto qua, anche se se gavessi podudo parlarghene fra i sentieri del Carso.. ieri passeggiavo rente del confin, del lato sloven, e inveze che caminar sul asfalto in un punto go caminado per tracce nel boschetto vizin. iera un per de cartazze e botiglie de plastica : me xe vegnudo in mente i poveri clandestini che passava de scondon el confin, e che gaverà avudo sicuro i loro sentieri usuali, e adesso sarà restade le tracce: saria bel adesso cominciar a meterse d'accordo per comioncar fra le associazioni alpinistiche e escursionistiche per ridisegnar i veci sentieri transfrontalieri e po, perchè no segnarghene qualchedun dei sentieri dei clandestini? come che xe i sentieri dei ex carboneri, dei contrabbandieri, crear un sentier turistico sulle ex piste dei clandestini?

[basilico51]

Che Dio vi benedica!!!

[sono piccolo ma crescero]

un sentier turistico sulle ex piste dei clandestini?

Ex?

Ma ve ricordè cosa che iera el confin 30 anni fa. Me ricordo che volevimo andar fora per un valico secondario; passemo el posto italian, semo nella terra de nissun e trovemo le sbarre de l'altra parte sbassade. Speta e speta e riva el graniciaro sburtando un clandestin col mitra, el lo ga serà nel suo gabioto, el ga alzà la sbarra e el ne ga fatto passar. No me ga piasso quella gita.

[rofizal]

Ma ve ricordè cosa che iera el confin 30 anni fa.

Mi me ricordo anche - purtropo, perché vol dir che tuti sti anni xe pasai - de più de 40 anni fa. In particolare dei muli che iera sconfinadi in Val Rosandra scendendo un ghiaion dala vecia ferovia. No me ricordo che fine i ga fato. La memoria me sugerisi anche casi de morti o ferimenti, ma no volesi sbaiarme. Ghe volesi vardar i giornali de l'epoca. Certo che sconfinar iera pericoloso.

No me par vero che ogi el confin no esisti più!
Me par de viver in un'altra epoca, sicuramente migliore, almeno per questo aspeto. Adeso ghe volesi una grande opera de amicizia tra i due popoli, de scambio de culture, de iniziative comuni. Per meter fine a tragiche e, quele sì, barbare pagine de storia. Purtropo xe ancora qualchedun che la vedi "ala vecia" (spero pochi).

[cenerentola82]

Intanto incomincia la delinquenza.
Tagliani ga derubà el distributor de Skofije/Rabuiese in Slovenia, i ga bastonà el benziner e dopo i xe scampadi ... in Itaglia.

[babatriestina]

Intanto incomincia la delinquenza.
Tagliani ga derubà el distributor de Skofije/Rabuiese in Slovenia, i ga bastonà el benziner e dopo i xe scampadi ... in Itaglia.

fin adesso iera sempre i non meo identificai " bande de slavi" che fazeva reati in Italia .

[basilico51]

Beh, temo proprio che dobbiate convenire che non sono i confini, i cancelli, le mura a tenere lontani il male, nelle sue molteplici forme. E i malintenzionati. Certo sarebbe più semplice distinguere così gli onesti e i buoni, ma è una "comodità estetica" che caratterizzava solo le fiabe e i film americani di una volta, peraltro per un paio d'ore.
D'altro canto, non posso dirvi "beati voi" sospirando perchè sono napoletano. L'unica volta che sono stato rapinato nella mia vita, a Napoli, è stato da un giovane molto ben vestito con un aspetto pulitino che mi ha chiesto l'ora in una traversa dalla quale passo sempre. E non mi sono neanche spaventato. La vita, le persone sfuggono alle nostre generalizzazioni, che non ci aiutano a capire. Certo, c'è chi pratica con indulgenza la mentalità "predatoria": italiani, slavi, americani, napoletani, siciuliani, piemontesi, zingari, pakistani, esseri umani. I cani rubano solo se hanno fame.

[rofizal]

Io non ne farei una questione di popolazioni (quindi concordo), ma di comunità, famiglie, educazioni. Per certe culture il furto può non essere considerato reato, mentre per altri fa comodo e basta. Il fattore "fame" vero e proprio penso che sia molto raro al giorno d'oggi, il tipo che ruba da mangiare credo non esista quasi più, almeno dalle nostre parti. Per fortuna viviamo in una società che ha strutture di assistenza di discreto livello, quindi si ruba per maggior benessere, non per fame. Per fame potrebbero rubare quelle mililioni di persone che per tale causa muoiono, ma a chi rubano in quei luoghi dove il vicino è povero come loro?

i ga bastonà el benziner

Qui purtroppo siamo già oltre al furto, siamo alla violenza. Il discorso cambia totalmente, non ci si limita a prelevare illegalmente beni da altre persone che si reputano o meno più benestanti di se stessi, ma si fa loro pure del male fisico, che può arrivare anche all'uccisione. Ecco che non c'è solo l'ipotetica "fame" e/o il desiderio di maggior benessere, ma il gusto della violenza, il sadismo, l'odio.

[rofizal]

Ah, se pensiamo che il gusto della violenza sia una cosa lontana da noi...

Ieri mi guardavo un documentario (su DVD) sulla storia dell'impero romano: "La Storia Dell'Impero Romano- Da Claudio A Traiano" (ne riporto il tiolo perché so che questa cose interessano a Betta , ed era molto ben fatto).
Parlando degli spettacoli circensi, la lotta dei gladiatori, ricordavano come la popolazione prendeva gusto alla lotta, al sangue, alla violenza. Sono cose che sappiamo, ma è meglio ricordarle. Un po' come ci si appassiona al pugilato e a sport simili. La nostra civiltà ha eliminato forme di violenza esasperate, ma non dubitate che se vi fossero avrebbero ancor oggi un numero impressionante di appassionati.

[babatriestina]

storia dell'impero romano: "La Storia Dell'Impero Romano- Da Claudio A Traiano" (ne riporto il tiolo perché so che questa cose interessano a Betta , ed era molto ben fatto).
Parlando degli spettacoli circensi, la lotta dei gladiatori, ricordavano come la popolazione prendeva gusto alla lotta, al sangue, alla violenza.

personalmente, l'impero romano mi piace poco, e preferisco i tempi della Repubblica: in effetti, noi pensiamo ai Romani come un tutt'uno, e gli spettacoli gladiatori, e il circo... ai tempi della Repubblica c'erano pochissimi teatri, e i ludi gladiatori, presi da cerimonie funebri etrusche, erano molto limitati, il primo parla di 3 coppie di gladiatori, un po' come nelle tombe di altre culture in cui si ritrovano cadaveri di familiari e schiavi uccisi in onore del defunto
Solo nel 53 a C fu costruito il primo teatro per questi spettacoli e poco prima Pompeo aveva costruito il primo teatro romano in pietra. Sarà proprio con le conquiste della fine della repubblica, quelle in Oriente di Pompeo e poi le successive, che generali prima e imperatori poi inizieranno a dare spettacoli di bestie feroci importate, di condannati a morte dati alle bestie o usati per spettacoli mitologici ( il volo di Icaro con il condannato che realmente si sfracellava al suolo, altro che film vietati ai minori di adesso!) e con migliaia di coppie di gladiatori .
Dopo la battaglia di Tapso 46 a C in cui Cesare vinse i pompeiani d'Africa, Catone l'uticense si suicidò, ma altri due pompeiani, se non sbaglio Afranio e re Giuba, per non cadere vivi nelle mani del vincitore, fecero un duello a morte combattendo fra loro .
Adesso invece ci sono ( proibiti) i combattimenti di cani e liberi in oriente i combattimenti di galli.
Per il furto, non dimentichiamo che l'eccesso di protezione della proprietà privata ( pena di morte per i ladri nell'Inghilterra del 700) ha portato all'eccesso opposto: "la proprietà è un furto" e vi ricordate gli "espropri proletari"? un elegante giro di parole per descrivere e giustificare il furto, magari rifacendosi alla leggenda di Robin Hood.
PS io l'impero romano non lo vedo mica poi tanto vicino- sono passati quasi un paio di millenni.... Di violenza contemporanea, vicina e lontana, ce n'è quanta vogliamo lo stesso.

[ffdt]

[...]penso che sia molto raro al giorno d'oggi, il tipo che ruba da mangiare [...]

magari ... e inveze go intexo dir che xe sempre de piu` i penxionai che ruba in supermercato perche` no i riva a comprar tuto cuel che ghe ocori
si seulement c'était vrai ... au contraire j'ai entendu dire qui est en train d'augmenter le nombre de retraités qui volent dans les supermarchés parce qu'ils ne peuvent pas acheter tout ce qu'ils ont besoin
if only it were true ... instead I heard that is increasing the number of retirees who steal in the supermarket because they can't buy everything they need

[Nona Picia]

E xe anche tanti pensionai soli e povereti che se contenta de manar la carne dele scatolete dei cani......

[rofizal]

Mah... no go mai vudo bisogno (per fortuna), ma che mi sapio ghe xe dele mense dove chi ga fame pol andar a magnar (roba comunale e/o dei preti). Coregeme se sbaio.

[babatriestina]

MOD tuto ben, ma se stemo alontanando dei confini.... MOD

[basilico51]

Temo che abbiamo aperto un argomento di dimensioni enormi.
La violenza, funzionale o meno alla violazione della proprietà privata o all'acquisizione di territorio come nel caso delle guerre, sembra fare parte dell'animo umano, tanto quanto gli impulsi "benevoli" nei confronti dei nostri simili.
Alcuni sostengono che la stessa parola contenga un sottofondo di violazione del pensiero o del convincimento altrui, in quanto si afferma soggettivamente il proprio pensiero per "imporlo" agli altri.
In questo senso, l'ascolto presuppone una mentalità di elastico apprendimento dell'altrui intenzione, di accoglimento dell'altrui volontà. Questi atteggiamenti mentali sono spesso, con una brutta parola, strumentalizzati da filosofie superomistiche, teorizzazioni del prevalere di un uomo sull'altro.
Sono però altrettanto validi atteggiamenti "dubbiosi", oggi si dicono laici, propri di alcune teorie, religioni: un esempio recente per queste è la risposta del Dalhai Lama, Tensin Gyatso, a una domanda di un giornalista:

Numerosi cristiani si convertono al buddismo. È una cosa buona?

«Cambiare religione non è mai positivo. È un’azione che può generare grande confusione nello spirito. Sono rare le persone che traggono benefici da un cambiamento spirituale. Che d’altra parte non è affatto necessario: tutte le religioni portano in sé delle possibilità di guarire l’anima».

Apparentemente e sostanzialmente, questa risposta contraddice uno dei postulati delle religioni, ideologie, mentalità prevaricatrici e cioè il proselitismo.
Poichè il buddismo non è una conventicola per pochi intimi, questa affermazione mi sembra un notevole esempio di rinuncia alla violenza delle parole e degli intenti.

Avete avuto, lì a Trieste, un esempio palpabile di cosa può essere il mondo senza confini, vi auguro di godervelo senza farvi intossicare dal timore dell'altro.

[cenerentola82]

Intanto incomincia la delinquenza.
Tagliani ga derubà el distributor de Skofije/Rabuiese in Slovenia, i ga bastonà el benziner e dopo i xe scampadi ... in Itaglia.

fin adesso iera sempre i non meo identificai " bande de slavi" che fazeva reati in Italia .

Sta volta inveze xe sta 2 napoletani residenti a Trieste...
Ciapadi ieri.

[babatriestina]

Ciapadi ieri.

in 48 ore, grazie alla colaborazion dele do polizie, italiana e slovena, che ga lavorado insieme

[ffdt]

save`che xe za de ani un satelite militar puntado sora de noi che 'l ciapa de fiume fin a venezia e che 'l riva a leger le targhe de i auti ... i lo doprava pe' 'l trafico che i fazeva co' i camion (no me ricordo la fonte ma la pareva seria) ... no so se i lo ga doprado anche sto giro
savez-vous que d'ici quelques années, nous avons un satellite militaire au-dessus de nous qui voit de fiume jusqu'à venezia et peut lire les plaques de voitures ... ils s'en servaient pour le trafic qu'on faisait avec les camions (je ne me souviens pas la source, mais elle semblait être sérieuse) ... je ne sais pas s'ils l'ont utilisé cette fois aussi
do you know that by some years we have a military satellite pointed above us who sees from fiume until venezia and can read the plates of cars ... they was using it for the traffic someone were doing with the trucks (I do not remember the source but seemed to be serious) ... I do not know if they have used it this time too

[rofizal]

Tornando ai ex confini, e pensando anche che prima o poi riverà in Europa anche la Croazia e alora cascherà anche quei confini, credo bisognasi riveder la nostra idea de Trieste come a una cità sofigata in una pica striscia de teritorio, e pensarla inveze come apartenente a una region molto più vasta.

Sì, lo so, no son el primo a dirlo , ma quanti realmente ga za cambiado el proprio modo de pensar? quanti ga veramente finido de considerar la linea de confine? Xe un poco come per l'euro, ghe vol anni per abituarse e no xe dito che poi no se continui a ragionar ala vecia (come a calcolar i prezi in lire), ma forsi stavolta merita de far un sforzo in più....

[cenerentola82]

Tornando ai ex confini, e pensando anche che prima o poi riverà in Europa anche la Croazia e alora cascherà anche quei confini, credo bisognasi riveder la nostra idea de Trieste come a una cità sofigata in una pica striscia de teritorio, e pensarla inveze come apartenente a una region molto più vasta.

Sì, lo so, no son el primo a dirlo , ma quanti realmente ga za cambiado el proprio modo de pensar? quanti ga veramente finido de considerar la linea de confine? Xe un poco come per l'euro, ghe vol anni per abituarse e no xe dito che poi no se continui a ragionar ala vecia (come a calcolar i prezi in lire), ma forsi stavolta merita de far un sforzo in più....

Mi vedo... immagino Trieste che va da Portorose a Grado e che comprendi Monfalcon, Ronchi, Gorizia veciaenova, Sesana, Capodistria, Piran. 1 milion de abitanti con uno dei porti più grandi del Meditterraneo nato dala fusion de Monfi, TS e KP. Col Carso e la Val Rosandra parchi urbani. Con una metropolitana che te permeti de far in 40 minuti l'attraversamento dela cità (da Portorose a Grado).