Carlo I d'Austria
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- babatriestina
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visto da destra.. visto da sinistra...
mi sembra di aver letto da qualche parte una deplorazione (di allora) da parte della Germania contro l'alleato disfattista e quasi traditore che cercava per conto suo, senza chiedere l'approvazione dell'alleato, la pace separata attraverso i cognati nel campo avverso..
punti di vista, ovviamente... che potrebbero rientrare nelle lamentele della Germania del dopoguerra.
mi sembra di aver letto da qualche parte una deplorazione (di allora) da parte della Germania contro l'alleato disfattista e quasi traditore che cercava per conto suo, senza chiedere l'approvazione dell'alleato, la pace separata attraverso i cognati nel campo avverso..
punti di vista, ovviamente... che potrebbero rientrare nelle lamentele della Germania del dopoguerra.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
In certi circoli Carlo e Zita non erano benvoluti. Avevo letto qualcosa e gira la storia/leggenda che delle truppe austriache (teste di ponte) avessero attraversato il Piave e che un ordine dall'alto ordinava immediatiamente di ritornare indietro. Sarebbe interessante se qualcuno sapesse a riguardo qualcosa di più preciso.
My heart's in the Highlands
- babatriestina
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papà, che nelle retrovie ( austroungariche) del Piave c'era stato di persona, mi raccontava che per lanciarli all'assalto avevano detto: Nelle trincee italiane troverete da mangiare.McFriend ha scritto:. Avevo letto qualcosa e gira la storia/leggenda che delle truppe austriache (teste di ponte) avessero attraversato il Piave e che un ordine dall'alto ordinava immediatiamente di ritornare indietro. Sarebbe interessante se qualcuno sapesse a riguardo qualcosa di più preciso.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- AdlerTS
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Credo di non essere di parte dicendo che non si può biasimare chi cerca la pace e ripudia la guerra: semmai si può discutere sulla maniera utilizzata per raggiungere il fine.babatriestina ha scritto:visto da destra.. visto da sinistra...
mi sembra di aver letto da qualche parte una deplorazione (di allora) da parte della Germania contro l'alleato disfattista e quasi traditore che cercava per conto suo, senza chiedere l'approvazione dell'alleato, la pace separata attraverso i cognati nel campo avverso..
punti di vista, ovviamente... che potrebbero rientrare nelle lamentele della Germania del dopoguerra.
A parte la mia venerazione per questa figura, non posso non considerare un suo grande sbaglio quello di aver nascosto il tentativo: in estrema sintesi quando il suo ministro degli esteri Ottokar Czernin affermò che la pace fu proposta dai francesi, il presidente del Consiglio d'oltralpe Georges Clemenceau decise di rendere pubblica la lettera dell'Imperatore Carlo del 24.03.1917.
In questo frangente il tremendo errore politico: su grande pressione dello stesso Czernin, negò ufficialmente di averla scritta.
Mal no far, paura no gaver.
- babatriestina
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una cosa sono i giudizi morali, soprattutto visti col senno di poi, ed un'altra sono i resoconti delle reazioni e delle opinioni ormai passate alla storia.
E la diplomazia a volte richiese di dire, non dire, smentire, rivelare segreti per danneggiare l'avversario..
rimanendo all'imperatore, tu che ne studi la vita, dimmi: alla morte di Francesco Ferdinando si trovò sbalzato di colpo alla posizione di erede. Ma dal matrimonio morganatico dell'Arciduca, penso sapesse che sarebbe diventato imperatore, succedendo a Francesco Ferdinando: ne era consapevole? si preparava comunque? o pensava che c'era tempo..
E la diplomazia a volte richiese di dire, non dire, smentire, rivelare segreti per danneggiare l'avversario..
rimanendo all'imperatore, tu che ne studi la vita, dimmi: alla morte di Francesco Ferdinando si trovò sbalzato di colpo alla posizione di erede. Ma dal matrimonio morganatico dell'Arciduca, penso sapesse che sarebbe diventato imperatore, succedendo a Francesco Ferdinando: ne era consapevole? si preparava comunque? o pensava che c'era tempo..
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- Sofonisba
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Per ciò che ho letto, pensava che ci fosse tempo. Ammesso che Francesco Ferdinando avesse accettato di buon grado, una volta divenuto Imperatore, l'esclusione dei suoi figli dalla successione (cosa della quale Carlo e Zita non erano certissimi), pensavano che prima del 1940 non sarebbe comunque toccato a Carlo di diventare Imperatore.babatriestina ha scritto:una cosa sono i giudizi morali, soprattutto visti col senno di poi, ed un'altra sono i resoconti delle reazioni e delle opinioni ormai passate alla storia.
E la diplomazia a volte richiese di dire, non dire, smentire, rivelare segreti per danneggiare l'avversario..
rimanendo all'imperatore, tu che ne studi la vita, dimmi: alla morte di Francesco Ferdinando si trovò sbalzato di colpo alla posizione di erede. Ma dal matrimonio morganatico dell'Arciduca, penso sapesse che sarebbe diventato imperatore, succedendo a Francesco Ferdinando: ne era consapevole? si preparava comunque? o pensava che c'era tempo..
Facile immaginare quale fulmine a ciel sereno si abbatté su di loro il 28 giugno del'14.
- AdlerTS
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L'educazione era senz'altro quella riservata ad un futuro Imperatore; come dicevo:babatriestina ha scritto: Ma dal matrimonio morganatico dell'Arciduca, penso sapesse che sarebbe diventato imperatore, succedendo a Francesco Ferdinando: ne era consapevole? si preparava comunque? o pensava che c'era tempo..
Resta inoltre da considerare che Franz Ferdinand non godeva di una salute di ferro, quindi era prevedibile che non avesse regnato quanto Francesco Giuseppe. Cercherò qualche altro dettaglio.AdlerTS ha scritto:A 7 anni la sua formazione fu assegnata allo stesso istitutore di suo padre e dello zio Francesco Ferdinando.
Tornando invece alla sua Beatificazione (rallentata tra l'altro dal fatto che la Gebetsliga dovette bruciare gli archivi durante la Seconda Guerra per non esporre nessuno al pericolo di ritorsioni naziste) McFriend mi segnala un articolo di giornale dove scrivono che la Congregazione delle Cause dei Santi gli avrebbe ufficialmente attribuito una seconda guarigione miracolosa, questa volta ad Orlando, in Florida.
Mal no far, paura no gaver.
Aiuto, povero Carlo, spero che no i cominci a coinvolgerlo con ste robe. A sto mondo no esisti i miracoli, dopo ognidun xe libero de creder a quel che vol. Mi so solo che se riva un meteorite bel groso, sparimo tuti in un secondo senza nianca che se rendemo conto, altro che miracoli.AdlerTS ha scritto:McFriend mi segnala un articolo di giornale dove scrivono che la Congregazione delle Cause dei Santi gli avrebbe ufficialmente attribuito una seconda guarigione miracolosa, questa volta ad Orlando, in Florida.
Scuseme del sfogo, sepur picio.
- AdlerTS
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Si può credere o meno, su questo non vado a sindacare. Che la figura dell'Imperatore sia fortemente legata al Cattolicesimo però è un dato di fatto e la Lega di Preghiera, la Gebetsliga, esiste praticamente da quando era ancora in vita.1382-1918 ha scritto:Aiuto, povero Carlo, spero che no i cominci a coinvolgerlo con ste robe.
El testo tedesco disi:
Rom - Das Heiligsprechungsverfahren für den letzten österreichischen Kaiser Karl l. kommt einen guten Schritt voran. In Florida ist die Prüfung eines angeblichen Wunders abgeschlossen, jetzt wurden die Akten zur Entscheidung an die Heiligsprechungskongregation im Vatikan geschickt. In der Diözese Orlando wurde der Fall einer unheilbar an Krebs erkrankten Frau untersucht; diese war von der Ärzten aufgegeben worden, nach Anrufung des seligen Karl setzte ein medizinisch nicht erklärbarer Heilungsprozess ein. Die Kommission kam zum Schluss, dass diese Heilung als Wunder auf Fürsprache des selig gesprochenen Monarchen gewertet werden kann.
Mal no far, paura no gaver.
Me xe capitadi per le man un per de questi santini.
Te lo ga, Adler?
Scusè la qualità, ma no go la possibilità de usar el scanner. Go fato le foto a man libera, senza flash.
Te lo ga, Adler?
Scusè la qualità, ma no go la possibilità de usar el scanner. Go fato le foto a man libera, senza flash.
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
E`stata concretata l`inaugurazione? Erano presenti personaggi? Almeno quello annunciato?AdlerTS ha scritto:
È fissata per domenica 17 agosto l’apertura al pubblico della storica chiesetta di Santa Zita in Vezzena, un icona del passato torna a splendere, testimonianza di intesa tra i popoli, tra passato e presente, tra guerra e pace. "Abbandonata dall'incuria, sconsacrata e ridotta a solo qualche rudere, la chiesa di santa Zita a Vezzena, è stata ricostruita a novant'anni dalla sua inaugurazione avvenuta il 15 agosto 1917 alla presenza dell'imperatore Carlo d'Asburgo. E ciò perché, le bellezze naturali dell'Altopiano delle Vezzene non coprano, per sempre, il dolore di oltre 100 mila morti di assurdi combattimenti fra l'esercito austro-ungarico e quello italiano”. Questi richiami sono tratti dal libro scritto dal giornalista Marco Zeni e impreziosito da numerose foto (molte delle quali inedite) sulla prima guerra mondiale scattate lungo la piana del Basson e dintorni. A rendere possibile la ricostruzione sono stati i generosi alpini, della sezione di Trento, i Kaiserschützen e le penne nere delle sezioni vicentine, nel campo allestito dal nucleo volontari degli alpini della Protezione Civile. Lavori che hanno rispettato in tutto e per tutto il primitivo progetto dell'architetto boemo Albert Erlebach, ora rielaborato dall'ingegnere trentino Pierluigi Coradello. La volontà di ricostruzione è partita nella sede della sezione Ana di Trento, il 7 novembre 1996 e autorizzata dalla Parrocchia (titolare della chiesetta) e dall'Amministrazione Comunale di Luserna con il contributo anche del Comune di Levico Terme, coinvolto catastalmente e donatore del terreno.
Gradirei sapere. GRAZIE.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
LEVICO TERME (TN) 18 agosto 2008. Inaugurazione chiesa Santa Zita. Pensieri di Pace. Archivio PDFquiElisa ha scritto:E`stata concretata l`inaugurazione? Erano presenti personaggi? Almeno quello annunciato?AdlerTS ha scritto:
È fissata per domenica 17 agosto l’apertura al pubblico della storica chiesetta di Santa Zita in Vezzena, un icona del passato torna a splendere, testimonianza di intesa tra i popoli, tra passato e presente, tra guerra e pace. "Abbandonata dall'incuria, sconsacrata e ridotta a solo qualche rudere, la chiesa di santa Zita a Vezzena, è stata ricostruita a novant'anni dalla sua inaugurazione avvenuta il 15 agosto 1917 alla presenza dell'imperatore Carlo d'Asburgo. E ciò perché, le bellezze naturali dell'Altopiano delle Vezzene non coprano, per sempre, il dolore di oltre 100 mila morti di assurdi combattimenti fra l'esercito austro-ungarico e quello italiano”. Questi richiami sono tratti dal libro scritto dal giornalista Marco Zeni e impreziosito da numerose foto (molte delle quali inedite) sulla prima guerra mondiale scattate lungo la piana del Basson e dintorni. A rendere possibile la ricostruzione sono stati i generosi alpini, della sezione di Trento, i Kaiserschützen e le penne nere delle sezioni vicentine, nel campo allestito dal nucleo volontari degli alpini della Protezione Civile. Lavori che hanno rispettato in tutto e per tutto il primitivo progetto dell'architetto boemo Albert Erlebach, ora rielaborato dall'ingegnere trentino Pierluigi Coradello. La volontà di ricostruzione è partita nella sede della sezione Ana di Trento, il 7 novembre 1996 e autorizzata dalla Parrocchia (titolare della chiesetta) e dall'Amministrazione Comunale di Luserna con il contributo anche del Comune di Levico Terme, coinvolto catastalmente e donatore del terreno.
Gradirei sapere. GRAZIE.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Mi no ghe iero, ma i me ga dito che xe stà una festa grandiosa, con autorità, bande e Asburgo, naturalmente.
http://www.ana.tn.it/galleria_fotografica.php
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[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]