Alla ricerca delle radici...
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- AdlerTS
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Ho messo a posto, nessun problema.
Magari ne conosci qualcuna
Questo è vero: qua magari siamo OFF TOPIC, però qui ne trovi un poche.Marina ha scritto:A Trieste poi, si facevano molte canzoncine per vari argomenti.
Magari ne conosci qualcuna
Mal no far, paura no gaver.
ripassando quel bel repertorio di canzoni segnalato ‘qui’ per Marina, che fu riportato con tanta vocazione da Rofizal, ho riscoperto quanto è breve quel ponte ‘mitico’ tra Trento e Trieste perchè molte di queste canzoni sono adottate e cantate in Trentino, alcune identiche in quanto al testo ed altre con qualche variazione. Risalta anche da immaginare una ‘diretta’ musicale Trieste-Torino. Una bella occasione.
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Marie-Thérèse, principessa regnante
Buongiorno,basilico51 ha scritto:Un'altra piccola tessera che potrebbe essere utile nel riconoscere il mio bisnonno: mia madre mi ha detto che, secondo quanto lei sapeva, il bisnonno "suonava il violino a corte durante i pranzi della principessa regnante, a Vienna".
La bisnonna E. nacque il 24 luglio 1860.
Il bisnonno non lo so, ma sarà stato più o meno coetaneo.
La principessa regnante era Sissi? Sarà stato solo un violinista?
Sono francese, vivo in Italia, in Toscana... quindi la lingua triestina la capisco ma non la scrivo. Lavoro come giornalista nel campo della (delle) cultura(e).
Provo a raggionare su un particolare del racconto di Basilico.
Il bisnonno potrebbe essere nato tra 1850 e 1860.
Poteva suonare a corte durante i pranzi della famiglia reale DAL 1875 AL 1905 per varie ragioni. 1/ era violonista di corte ma solo uno storico della musica ci può dire se negli anni 1880-90 c'erano musicisti di corte. PROBABILMENTE la risposta è si, già che la corte imperiale, pesante macchina, innovava poco e l'imperatore stenteva a sopprimere ruoli e funzioni anche le più piccole ereditate dalla tradizione absburgica. Comunque per questo periodo non ho sentito parlare di un orchestra di corte ma gli archivi di Corte che esistono a Vienna dicono tutto sui ruoli, mansioni e stipendi dei funzionnari di corte e potrebbero essere consultate in merito.
2/ era un famigliare (forse non con legami troppo stretti) della "principessa regnante" e, invitato a pranzo, portava con sè il proprio violino già che, essendo buono musicista sapeva di fare piacere suonando qualcosa forse con altri membri della famiglia in duo, trio, ecc. Questo non è per niente impossibile.
Arriviamo alla "principessa regnante". Escludo "Sissi" o piùtosto "Sisi" o per meglio dire l'Imperatrice Elisabetta. Che principessa non è stata mai (benchè oggi quasi tutti la chiamino così) : fu Duchessa in Baviera e poi Imperatrice d'Austria, regina di Ungheria, ecc (dei titoli come sposa di Francesco Giuseppe ne ebbe a valanga ma niente "principessa"). Ma un pò prima della morte del figlio Rodolfo e dopo fino alla morte nel sett.1898 Elisabetta non assunse quasi più i compiti di rappresentanza a Corte. Accompagna ancora qualche volta il marito per accogliere sovrani esteri, fu presenta per i giubilei più importanti ma sempre di più la sostituirono altre donne della famiglia.
Stefania come moglie di Rodolfo fu molto presenta fino alla morte di lui. Assunse tutti i balli, inaugurazioni, ricevimenti di ambasciate, ecc all'infinito e non solo già che con o senza il marito lavora EFFETTIVAMENTE anche alla grande encyclopedia intitolata "Die österreichisch-ungarische Monarchie in Wort und Bild" sui territori dell'Impero (vi sono anche bellissimi passi su Trieste e suo territorio). Si sà che dopo la morte di Rodolfo (gennaio 1889) Stefanie per alcuni mesi si ritirò a vita privata ma poi l'Imperatore la incaricò dei soliti compiti di rappresentanza cercando di coinvolgere anche la propria figlia Marie-Valerie che però essendo spesso incinta e preferendo la vita di famiglia non appare molto a Corte. (Si trovano però tracce della sua presenza e anche della presenza di Gisela sposata in Baviera ad inaugurazioni, viaggi ufficiali ecc.)
Nel febbraio 1893 l'Imperatrice è presente per l'ultima volta al ballo della presentazione a Corte delle ragazze nobile (un rituale che aveva tanti significati sociali che l'imperatore non lo poteva sopprimere).
Subbentra allora, su viva richiesta del fratello dell'imperatore, l'archiduca Carlo-Luigi, la sua terza moglie Marie-Thérèse de Bragance (1855 - 1944), PRINCIPESSA (in realtà INFANTA) in quanto figlia del re del Portogallo, giovane ed assai bella, di una bellezza non eclatante ma fine che ha circa 35 anni all'epoca di Mayerling. Carlo Luigi essendo diventato l'erede al trono, lei diventò "Kronprinzezin". Madre di due figlie grandi non aveva l'indole di Gisela e di Marie-Valérie ed è lei che sarà assai constantemente presente accanto all'imperatore per quasi tutti gli impegni legati alla rappresentazione pubblica o privata (come pranzi in famiglia, matrimoni, consigli all'imperatore sul futuro delle numerose archiduchesse, ecc all'infinito) dove era necessaria la presenza di una donna. Il marito Carlo-Luigi muore nel 1896 e suo figlio Francesco-Ferdinando diventa "Kronprinz" ma non si sposa fino al 1900 quando sposa la contessina Sophie Chotek que non essendo di stirpe reale non ottiene il primo rango a corte.
Ciò che, perdipiù, mi fa pensare che Marie-Thérèse de Bragance potrebbe essere la "principessa regnante" ("regnante" potrebbe essere una parola un pò goffa o esagerata per disegnare la personna che rappresenta il regno in tante circostanzi) alla quale accena Basilico è che credo di ricordarmi di avere letto che Marie-Thèrèse de Bragance aveva un gusto fortissimo per la musica che fece (mi sembra) anche studiare alle figlie. (Questo se non faccio confusione con una della numerosissima altri archiduchesse, già che non ritrovo il referimento). Ma di sicuro è lei che si trova "regnare" sulla Corte di Francesco Giuseppe fino al 1916 quando Carlo (figlio di Otton e nipote di Charles-Louis) e Zita salgono sul trono.
suite... et fin
Detto questo c'è un'altra ipotesi che apre un larghissimo campo (purtroppo) alla ricerca di Basilico :
A Vienna, si usava per indicare una nobiltà straniera oppure una nobiltà austriaca con diritti speciali sui territori, il termine (e titolo) di Furst e Furstin (scusatemi non so come fare l'accento sulle U con due punti). Il senso della parola potrebbe essere "principessa regnante" oppure/e "capa della casata"
Furstin erano dunque le principesse di molti casati TEDESCHI E AUSTRIACI : HESSE, SASSONIA, HOHENZOLLERN, ESTERHàZY, LIECHSTENSTEIN, WINDIZCH-GRAETZ, TURN UND TAXIS, COBOURG e così via, le quali avevano spesso un palazzo a Vienna...
Ecco, le cose si complicano...
CORDIALMENTE
Claire S.
A Vienna, si usava per indicare una nobiltà straniera oppure una nobiltà austriaca con diritti speciali sui territori, il termine (e titolo) di Furst e Furstin (scusatemi non so come fare l'accento sulle U con due punti). Il senso della parola potrebbe essere "principessa regnante" oppure/e "capa della casata"
Furstin erano dunque le principesse di molti casati TEDESCHI E AUSTRIACI : HESSE, SASSONIA, HOHENZOLLERN, ESTERHàZY, LIECHSTENSTEIN, WINDIZCH-GRAETZ, TURN UND TAXIS, COBOURG e così via, le quali avevano spesso un palazzo a Vienna...
Ecco, le cose si complicano...
CORDIALMENTE
Claire S.
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Re: suite... et fin
Benvenuta, una piacere averti tra noi e grazie per le indicazioni.ClaireS ha scritto: Buongiorno,
Sono francese, vivo in Italia, in Toscana... quindi la lingua triestina la capisco ma non la scrivo. Lavoro come giornalista nel campo della (delle) cultura(e).
.
ClaireS ha scritto: (scusatemi non so come fare l'accento sulle U con due punti).
Banalmente si può sostituire la ü con una ue (quindi Fürst o Fuerst)
Mal no far, paura no gaver.
A proposito della collana voluta da Rodolfo di Absburgo, intitolata "Die österreichisch-ungarische Monarchie in Wort und Bild", il testo con le illustazioni esiste su Internet in extenso. Ma... in ungherese !!!!!
Avete amici ungheresi disposti a tradurre questa bibbia ???. In tedesco su Internet ho trovato solamente il testo sulla Bukovina !!!!
Comunque vi indico gli indirizzi su Internet del testo (12 capitoli) sull'Istria e su Trieste perché troverete delle bellissime illustrazioni designate dai grandi "disegnatori del viaggio" dell'epoca :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... /ch11.html
da questa pagina potete (freccia in basso a destra) raggiungere gli undici seguenti capitoli sul tema "Istria"
E particolarmente la pagina su Trieste :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... 11s03.html
e la pagina sulla navigazione a Trieste :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... 11s11.html
Buona "lettura" !
Ma in somma, un buon editore, un buon traduttore... forse vale la pena ?
Claire
Avete amici ungheresi disposti a tradurre questa bibbia ???. In tedesco su Internet ho trovato solamente il testo sulla Bukovina !!!!
Comunque vi indico gli indirizzi su Internet del testo (12 capitoli) sull'Istria e su Trieste perché troverete delle bellissime illustrazioni designate dai grandi "disegnatori del viaggio" dell'epoca :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... /ch11.html
da questa pagina potete (freccia in basso a destra) raggiungere gli undici seguenti capitoli sul tema "Istria"
E particolarmente la pagina su Trieste :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... 11s03.html
e la pagina sulla navigazione a Trieste :
http://www.hik.hu/tankonyvtar/site/book ... 11s11.html
Buona "lettura" !
Ma in somma, un buon editore, un buon traduttore... forse vale la pena ?
Claire
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Merci !
ed, a proposito del mio precedente post , segnalo che l'enciclopedia di cui parlo fu realizzata tra 1896 e 1901. Quindi i numerosi disegni sull'Istria ci riportano alla realtà della fine dell'Ottocento.
Cliccando sulla parola "Tartalom" (in basso) si accede ad un elenco (in ungherese) dove si può comunque capire i temi e quindi allargare la visione alle altre regioni dell'impero austro-ungherese.
Se si pensa che Rodolfo che ideò l'opera non credeva al futuro di questo impero (lo scrisse ripetutamente e particolarmente alla vigilia della morte consiliando alla sorella di lasciare l'Austria prima dell'ineluttabile crollo) ci viene da pensare che iniziò questo lavoro come futura memoria.
saluti cordiali
Claire
ed, a proposito del mio precedente post , segnalo che l'enciclopedia di cui parlo fu realizzata tra 1896 e 1901. Quindi i numerosi disegni sull'Istria ci riportano alla realtà della fine dell'Ottocento.
Cliccando sulla parola "Tartalom" (in basso) si accede ad un elenco (in ungherese) dove si può comunque capire i temi e quindi allargare la visione alle altre regioni dell'impero austro-ungherese.
Se si pensa che Rodolfo che ideò l'opera non credeva al futuro di questo impero (lo scrisse ripetutamente e particolarmente alla vigilia della morte consiliando alla sorella di lasciare l'Austria prima dell'ineluttabile crollo) ci viene da pensare che iniziò questo lavoro come futura memoria.
saluti cordiali
Claire
dall'ungherese al triestino
Non pensavo a tutto-tutto.AdlerTS ha scritto: Ho un amico ungherese, ma se gli chiedessi di tradurre tutta quella roba credo gli verrebbe un colpo
Pensavo alle pagine su Trieste... D'altronde Trieste senza il suo territorio, sarebbe un peccato....
Certo, solamente un editore serio lo può far fare. Ma sono convita dell'interesse del testo, come "fotografia" della Trieste Ottocentesca.
Claire
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come le cartoline...
sì Baba, hai ragione ; ma la domanda è : sono questi valenti disegnatori (Rodolfo gli aveva riclutati in tutta Europa) che già lavoravano per grandi giornali come "l'Illustration" e per grandi editori, che hanno copiato le cartoline oppure i disegnatori di cartoline che hanno copiato l'enciclopedia, oppure i stessi avrebbero fatto ambedue i lavori oppure ancora è semplicemente uno "stile" epocale ?? haha... chi risponderà ? bisognerebbe uno storico dell'arte popolare !
Migliori saluti e buona settimana a tutti
Claire
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Grazie, Adler
...provo! E provo anche a metterla nel posto giusto (è una veduta di Trieste del 1756)
Claire
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Un cordiale saluto e benvenuto a ClaireS.
Ho trovato interessante il quadro relativo alle "principesse regnanti" e la ringrazio per il tentativo di riscontrare le cronache familiari che ho narrato.
Se fosse possibile, ci vorrebbe la capacità investigativa di un hacker del calibro di Wasp, alias Lisbeth Salander, la protagonista di Millenium, la trilogia di Stieg Larsson, per rintracciare le numerose tessere mancanti al mio mosaico. D'altro canto, alla fine dell'Ottocento non esistevano gli "ordinateur" e non so nemmeno se parte o tutti gli archivi superstiti di allora siano stati digitalizzati in tempi recenti. Rivolgo - nonostante oggi mi trovi in disaccordo con lei e con mio nonno E. che così dispose - un affettuoso pensiero a mia nonna V., che distrusse la documentazione storica della famiglia di mio nonno nel 1956. Devo averlo già detto: le riuscì una perfetta "damnatio memoriae".
Posso dire che sono in attesa, da settembre, di notizie da un gentile signore triestino che ha accesso ufficiale all'Archivio di Stato della città di Trieste.
Mi auguro che mi faccia sapere se ci sono tracce - rapporti di polizia o quant'altro - della numerosa famiglia di fatto del mio misterioso bisnonno. Suppongo infatti che negli ultimi due decenni del XIX secolo desse un minimo da pensare una famiglia irregolare con tanto numerosi figli e perciò l'Archivio di Stato mi sembra il filone "ufficiale" più adatto.
Ho trovato interessante il quadro relativo alle "principesse regnanti" e la ringrazio per il tentativo di riscontrare le cronache familiari che ho narrato.
Se fosse possibile, ci vorrebbe la capacità investigativa di un hacker del calibro di Wasp, alias Lisbeth Salander, la protagonista di Millenium, la trilogia di Stieg Larsson, per rintracciare le numerose tessere mancanti al mio mosaico. D'altro canto, alla fine dell'Ottocento non esistevano gli "ordinateur" e non so nemmeno se parte o tutti gli archivi superstiti di allora siano stati digitalizzati in tempi recenti. Rivolgo - nonostante oggi mi trovi in disaccordo con lei e con mio nonno E. che così dispose - un affettuoso pensiero a mia nonna V., che distrusse la documentazione storica della famiglia di mio nonno nel 1956. Devo averlo già detto: le riuscì una perfetta "damnatio memoriae".
Posso dire che sono in attesa, da settembre, di notizie da un gentile signore triestino che ha accesso ufficiale all'Archivio di Stato della città di Trieste.
Mi auguro che mi faccia sapere se ci sono tracce - rapporti di polizia o quant'altro - della numerosa famiglia di fatto del mio misterioso bisnonno. Suppongo infatti che negli ultimi due decenni del XIX secolo desse un minimo da pensare una famiglia irregolare con tanto numerosi figli e perciò l'Archivio di Stato mi sembra il filone "ufficiale" più adatto.
chi insiste e resiste, raggiunge e conquista
ciao Basilico...
Grazie !basilico51 ha scritto:Un cordiale saluto e benvenuto a ClaireS.
Ho trovato interessante il quadro relativo alle "principesse regnanti" e la ringrazio per il tentativo di riscontrare le cronache familiari che ho narrato.
La tua storia colpisce... non è difficile percepire la carica di dolore che rappresentò su più generazioni.
Discutendone con amici francesi (che non sanno l'italiano purtroppo) uno (ha une remota formazione di storico del periodo) mi disse che secondo lui, nel costume delle classi veramente agiate (della MittelEuropa catolica particolarmente, non sa esattamente perchè) una "seconda famiglia" era la regola ed una vita con una sola famiglia era l'eccezione. (Per un uomo si intende!).
Questo spiega sia il divieto di divorziare da parte dell'imperatore F-G (se tutti gli arciduchi, principi, nobili e grandi borghesi in questa situazione avessero divorziato sarebbe stato un terremoto nel costume e nella vita sociale), sia la reazione di Otto von Habsburg alla tua lettera : era così consueta storia... che cosa poteva dirti ? verso chi ti poteva indirizzare ? I "candidati" erano troppi !?
Mio amico mi citò: il nonno e il padre dell'Imperatrice Elisabetta, due cugini, il fratello(imperatore del Messico) di F-G, il merito di Marie-Valérie la figlia della copia imperiale, Rodolfo il loro figlio, Coburg il cognato di Stefanie, il marito di Elisabetta la figlia di Stefanie, solo nel più ristretto cerchio della famiglia imperiale...
Poi vengono quelli che sposarono o vollero sposare "chi non dovevano" dall'Arciduca Carlo alla precedente generazione a "Jean Orth", "Ferdinando Bruck", Francesco-Ferdinando l'erede che morì a a Sarajevo ed ancora Luigi-Salvatore auto-esiliato a Majorca...
C'era una regola che regolava i comportamenti apparenti e la realtà di una trasgressione costante di questa regola. Mio amico dice che anche questo spiega lo sgretolamento del impero K&k: storicamente i popoli di costume + rigido vincono...
A te, Cordialmente,
Claire
- basilico51
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Gentile Claire, non ho potuto fare a meno di pensare alla sorella maggiore, Maria, di mio nonno E.: morì di tifo nel 1904 a soli ventun'anni.La tua storia colpisce... non è difficile percepire la carica di dolore che rappresentò su più generazioni.
Il bisnonno, a quell'epoca, era gia scomparso. Erano così poveri che la povera zia venne seppellita in una fossa comune.
Mah, a volte mi ricorda la storia degli esuli russi durante e dopo la rivoluzione del 1917.
Titoli nobiliari, insegne, veri o presunti se non accompagnati dalla Provvidenza, non servirono certo a proteggersi da un mondo, allora, anche più crudele dell'attuale. Figuriamoci senza.
La vita non fu troppo generosa con quella famiglia.
D'altronde, siamo tutti, miracolosomente, dei sopravvissuti a qualcosa e, come si dice, ci appoggiamo sulle spalle (a volte sconosciute) di altri che sono vissuti prima di noi.
La notazione "sociologica-storica" del tuo amico francese sul costume mittel-europeo dell'epoca ben si attaglia a una considerazione che ho fatto spesso: una famiglia "regolare" è il costume sociale più "economico" e quindi conveniente, dal punto di vista evolutivo, che ci sia.
Mantenere amanti, seconde case, etc. è un dispendio da ricchi.
E al contrario, essere allenati a resistere, a darsi "un pizzico sulla pancia" un giorno sì e l'altro pure, probabilmente, è vero, rende più forti. Aumenta l'entropìa dell'universo, mi viene da dire.
Chiedo scusa per le sciocchezze filosofico-termodinamiche da sera domenicale.
chi insiste e resiste, raggiunge e conquista