Un pensier ai Fanti
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- AdlerTS
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Da giornal Trentino sul web:
PEIO. Troverà sepoltura nel cimitero di San Rocco il piede ritrovato ieri mattina sul Piz Giumela. Ad accogliere il resto umano restituito dai ghiacci sarà la tomba centrale che accoglie uno dei tre Kaiserschützen cui, al momento del ritrovamento nel 2004, mancavano parecchie parti del corpo.
Un nuovo ritrovamento che, nell'anno che celebra i novant'anni dalla fine della Grande Guerra, riporta l'attenzione sui tragici fatti che nel settembre del 1918 videro Alpini e Kaiserschützen fronteggiarsi nella battaglia più alta della storia. Uno scarpone militare e al suo interno un piede. Nulla più. A procedere al recupero del reperto sono stati ieri mattina due responsabili del Museo della Guerra Bianca di Peio Paese: una volta giunti sul posto, nei pressi del luogo dove vennero ritrovati i corpi dei tre Kaiserschützen, hanno potuto rendersi conto che si trattava di una scarpa austriaca. Ancorato al ghiaccio vi era il piede, che tuttavia, dopo lo scavo della zona circostante, si è dimostrato non essere collegato ad altre parti del corpo. Così, dopo aver informato i carabinieri, il reperto è stato trasportato a valle e custodito nella cappella mortuaria del cimitero di Peio, in attesa dell'autorizzazione alla sepoltura. «Il piede è stato ritrovato sul Piz Giumela a quota 3.520 - spiega Maurizio Vicenzi, direttore del Museo di Peio - cinque metri più in alto rispetto a dove vennero scoperti i corpi dei tre Kaiserschützen. La scarpa e il piede, tagliato all'altezza della caviglia, si trovavano con ogni probabilità nel punto in cui esplose la granata che uccise i tre soldati sepolti a San Rocco».
PEIO. Troverà sepoltura nel cimitero di San Rocco il piede ritrovato ieri mattina sul Piz Giumela. Ad accogliere il resto umano restituito dai ghiacci sarà la tomba centrale che accoglie uno dei tre Kaiserschützen cui, al momento del ritrovamento nel 2004, mancavano parecchie parti del corpo.
Un nuovo ritrovamento che, nell'anno che celebra i novant'anni dalla fine della Grande Guerra, riporta l'attenzione sui tragici fatti che nel settembre del 1918 videro Alpini e Kaiserschützen fronteggiarsi nella battaglia più alta della storia. Uno scarpone militare e al suo interno un piede. Nulla più. A procedere al recupero del reperto sono stati ieri mattina due responsabili del Museo della Guerra Bianca di Peio Paese: una volta giunti sul posto, nei pressi del luogo dove vennero ritrovati i corpi dei tre Kaiserschützen, hanno potuto rendersi conto che si trattava di una scarpa austriaca. Ancorato al ghiaccio vi era il piede, che tuttavia, dopo lo scavo della zona circostante, si è dimostrato non essere collegato ad altre parti del corpo. Così, dopo aver informato i carabinieri, il reperto è stato trasportato a valle e custodito nella cappella mortuaria del cimitero di Peio, in attesa dell'autorizzazione alla sepoltura. «Il piede è stato ritrovato sul Piz Giumela a quota 3.520 - spiega Maurizio Vicenzi, direttore del Museo di Peio - cinque metri più in alto rispetto a dove vennero scoperti i corpi dei tre Kaiserschützen. La scarpa e il piede, tagliato all'altezza della caviglia, si trovavano con ogni probabilità nel punto in cui esplose la granata che uccise i tre soldati sepolti a San Rocco».
Mal no far, paura no gaver.
mostra vita in trincea a romans d'isonzo
Magari Adler ne ha già parlato ma io non lo trovo. E forse non è un granché ma io non lo posso sapere da qui
Mi è arrivata questa segnalazione:
Vita in trincea
1918-2008
90° anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale
ŽIVLJEDNJE V STRELSKIH JARKIH / VITE IN TRINCEE
Ob 90-letnici konca prve svetovne vojne / 90m aniversari da la fin de Prime Vuere Mondiâl
MOSTRA/RAZSTAVA/MOSTRE
Romans d’Isonzo
Via Latina - Villa del Torre (g.c.)
INAUGURAZIONE/ODPRTJE/INAUGURAZION
venerdì 24 ottobre 2008 ore 18.30
a cura di Comune di Romans d’Isonzo
Assessorato alla Cultura
in collaborazione con
Museo “Ricordi della Grande Guerra a San Martino del Carso”
Associazione “Društvo soška fronta” di Šempeter pri Gorici (Slo)
con il patrociio della Provincia di Gorizia
l’adesione del Comune di Šempeter pri Gorici (Slo)
la collaborazione della Società Filologica Friulana
il contributo di Friuladria - filiale di Sagrado
la gentile concessione della famiglia del Tore
Link utile:http://www.comune.romans.go.it
Mi è arrivata questa segnalazione:
Vita in trincea
1918-2008
90° anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale
ŽIVLJEDNJE V STRELSKIH JARKIH / VITE IN TRINCEE
Ob 90-letnici konca prve svetovne vojne / 90m aniversari da la fin de Prime Vuere Mondiâl
MOSTRA/RAZSTAVA/MOSTRE
Romans d’Isonzo
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venerdì 24 ottobre 2008 ore 18.30
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Assessorato alla Cultura
in collaborazione con
Museo “Ricordi della Grande Guerra a San Martino del Carso”
Associazione “Društvo soška fronta” di Šempeter pri Gorici (Slo)
con il patrociio della Provincia di Gorizia
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- babatriestina
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
MOD l'ho accorciato, togliendo gli spazi bianchi fra una riga e l'altra. Succede quando si fanno certi copiaincolla, a volte un preview aiuta, a basta andare alla fine di ogni riga cancellando. Gli effetti lenzuolo peggiori sono quelli in larghezza. /MODAngiolina ha scritto:Per favore, Mod, si potrebbe evitare l'effetto lenzuolo? Abbiate pazienza, ho perso la mano...
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- sono piccolo ma crescero
- cavalier del forum
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- Località: Trieste
Alcune mi sembrano filmati di studio (è quantomeno improbabile che ci fosse un operatore a riprendere i soldati che saltano dentro alla trincea in cui si trova lui).
Alcune mi sembravano colorizzate (solo i volti a colori se ho visto bene)
Mi sembrava, poi, che ci fosse un misto tra prima e seconda guerra; nella prima guerra mondiale, se non erro, il trascinamento della pellicola avveniva a manovella e quindi sia l'esposizione che la fluidità del movimento risentivano dell'abilità dell'operatore a mantenere un movimento costante. Inoltre si cercava di simulare una cadenza di 16 fotogrammi al secondo per cui i movimenti, proiettati oggi, sembrano innaturalmente accelerati. Alcune delle riprese mi sembrano, invece, con un'esposizione troppo stabile per essere fatte con una cinepresa a manovella.
Comunque, prima o seconda guerra che fosse, studio o realtà, doveva essere sempre vita dura (mio nonno che la fece sui Carpazi prima e sul fronte italiano poi, non ne volle mai parlare (salvo poche battute fatte per lo più per educarmi alla pace).
Alcune mi sembravano colorizzate (solo i volti a colori se ho visto bene)
Mi sembrava, poi, che ci fosse un misto tra prima e seconda guerra; nella prima guerra mondiale, se non erro, il trascinamento della pellicola avveniva a manovella e quindi sia l'esposizione che la fluidità del movimento risentivano dell'abilità dell'operatore a mantenere un movimento costante. Inoltre si cercava di simulare una cadenza di 16 fotogrammi al secondo per cui i movimenti, proiettati oggi, sembrano innaturalmente accelerati. Alcune delle riprese mi sembrano, invece, con un'esposizione troppo stabile per essere fatte con una cinepresa a manovella.
Comunque, prima o seconda guerra che fosse, studio o realtà, doveva essere sempre vita dura (mio nonno che la fece sui Carpazi prima e sul fronte italiano poi, non ne volle mai parlare (salvo poche battute fatte per lo più per educarmi alla pace).
- sono piccolo ma crescero
- cavalier del forum
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- AdlerTS
- cavalier del forum
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"Sono piccolo" se riferiva a JOYEUX NOEL: UNA VERITA' DIMENTICATA DALLA STORIA de Christian Carion, 2005.sono piccolo ma crescero ha scritto:Stanotte, alle 23 e qualcosa, su Rete 4 danno un film sull'episodio.AdlerTS ha scritto:Qualchidun ga mai letto "SILENT NIGHT" de Stanley Weintraub sulla famosa tregua del nadal 1914 tra soldati tedeschi ed inglesi ?
Me xe stado consigliado come un libro scrito ben, con fonti de prima man.
Spero vivamente che lo gabbi visto el maggior numero de persone possibile, anche se a quell'ora non so quanti che jera a vardarlo.
Grazie infinite a Sono Piccolo per averme fatto veder questa pellicola, che me ga commosso; nell'infinita tristezza del conflitto che ricominicia dopo la tregua e la punizion dei soldati coinvolti (nonché del prete che ga recitado la Messa comune per francesi, tedeschi e scozzesi) el messaggio xe che el mondo ga una speranza la dove se trova gente de bona volontà. Da oggi in poi per mi l'Adeste fideles ga un significato in più.
Se lo gavé perso andè a noleggiarlo.
La foto xe tratta dal sito ufficiale: http://www.joyeuxnoel-lefilm.com/
Mal no far, paura no gaver.
- AdlerTS
- cavalier del forum
- Messaggi: 9561
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Per quel che riguarda el trentino, ghe xe la possibilità de reperir i nomi dei caduti on line sul sito trentinocultura.
Saria bel aver un servizio simile anche per quei delle nostre zone.
Saria bel aver un servizio simile anche per quei delle nostre zone.
Mal no far, paura no gaver.
triestini
no xe del tutto vero, in una delle prima battaglie dell'Isonzo i gaveva mandà el 97°, solo che no so che divisioni. E niente de dificile che fussi i nostri, perchè i mandava gente de continuo su e zò col treno, per via che no i gaveva bastanza omini per tapàr tutti i busi.difficilmente penso che saranno state di triestini, che di solito venivano mandati sul fronte russo, finchè c'era..
Le bataglie durava setimane; se iera caligo, un per de treni rivava in 1-2 giorni.
Mio nono no iera là sicuro, ma suo fradel si perchè el viveva a Lubiana, là iera un battagliòn famosissimo de "magna taliani", me sembra el 25°, doverò andar a veder le foto in cantina.
Go letto de altre testimonianze de gente che parlava italian sull'Isonzo, sembra che no i se palesassi sai. Ma anche in sto caso, chi che scriveva contava i episodi ma no i detagli.
E po' xe un cimitero de guerra AU a San Michele al Tagliamento, roba del Piave, dove che xe diversi nomi nostrani; se un giorno me ricordo, me fermo co son in giro per lavòr e vado a vedèr.
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- ixolan
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- Iscritto il: gio 11 dic 2008, 18:55
Fu il Decimo Marchbaon dell'IR 97 a partecipare alla II battaglia dell'Isonzo nella zona di Bosco Cappuccio, tra Sdraussina e il San Michele. Purtroppo la sua presenza non è riportata nemmeno nella Relazione Ufficiale Austrica, ma esistono stralci di diari che ho pubblicato nel mio Dalla Galizia all'Isonzo, Gaspari editore. Orpo, ma no lo ga leto nisun? ogni seconda discusion devo "presentarlo" e si che a Trieste lo go presentà almeno tre volte. Modestia a parte se el lavor più esustivo fato in 90 ani sul 97, dalla costituizion a la guera. Coi fati grandi me fermo alla battaglia di Leopoli, ma ghe se anche un sunto de quel che nasi dopo, e diari inediti, e storie...
Regaleto de Nadal?
Rawa Ruska
Regaleto de Nadal?
Rawa Ruska
libri
Adler, te convièn far un salto a Gorizia, la Editrice Goriziana xe di fronte al ex cine Verdi. Solo, no sta portarte la carta de credito o tropi soldi in scarsela perchè senno te va via gòbo. Per chi che ga la spiza dela Storia, xe come la grota de Alì Babà.
Ciao Robi, l'ultima volta che iero là 2 setimane fa go speso quasi 100 euri per roba che me servi più urgente, no sta preocuparte che quel tuo sarà el prossimo... se no sarà per Nadàl sarà per la Befana
Ciao Robi, l'ultima volta che iero là 2 setimane fa go speso quasi 100 euri per roba che me servi più urgente, no sta preocuparte che quel tuo sarà el prossimo... se no sarà per Nadàl sarà per la Befana
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- ixolan
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- Iscritto il: gio 11 dic 2008, 18:55
- babatriestina
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