E cussì se semo conossudi.AdlerTS ha scritto:Me xe capitado de tutto, el kudic ghe ga veramente messo lo zampino per fermarme, ma ghe jero: 30 o 35 persone, che considerando la situzion, el vento e la piova non me par gnanche pochi.AdlerTS ha scritto:Farò el possibile per esseghe, anche se lavoro lontan de san Giustoserlilian ha scritto:Le Associazioni "Maria Theresia" e "F. Zenobi" deporranno un omaggio floreale sotto la lapide che ricorda i caduti triestiini di tutte le guerre martedì 4 novembre alle ore 18. La lapide è stata apposta sul muraglione sottostante il Castello di San Giusto, lato Viale della Rimembranza.
Invitano a partecipare chiunque voglia ricordare i nostri Caduti.
Poche parole, sincere e dirette, per ricordar i nostri nonni, un mazzo de fiori con el nastro giallo e nero, una candela rosso/bianco/rossa e un Padre Nostro.
Grazie muli !
Ormai è finita !
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
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Digo la verità, no go più voia de partecipar a queste discusioni sula prima guera, o meio sula sua conclusion. Dal lato storico pol eser importante, ma...
Babatriestina, che credo rapresenti su sto forum meio de chiunque altro la parte filo italiana, la disi speso che ormai la se senti europea!
Bon, alora spiegheme che senso ga festegiar ogi la vitoria dela "nazione italiana" de 90 anni fa (!) contro uno stato che ormai no ga con noi nianche più confini. Semo o non semo ormai tuti nela stesa Europa? O forsi lo semo solo quando fa comodo e altre volte no?
No xe un discorso rivolto ai partecipanti del forum, ma ai vari politici (compreso el Presidente dela Repubblica) che se meti in prima fila per comemorar no solo i morti (che saria pur giusto, ma dovesi eser de tute le parti) ma anche la vittoria. E quindi la guerra! Certe volte me par che in 70 anni no sia cambiado poi molto per certi aspetti...
Poi, mentre i faseva ste comemorazioni, me domandavo quanti de quei morti ieri stati fati dalo steso esercito per cui i combateva. Le famose fucilazioni, le decimazioni, le condanne a morte con o senza proceso per chi no voleva combater per una guera che no condivideva. Ma de questo no se parla. Tuti eroi, tuti convinti "patrioti" iera... poveri muli.
Babatriestina, che credo rapresenti su sto forum meio de chiunque altro la parte filo italiana, la disi speso che ormai la se senti europea!
Bon, alora spiegheme che senso ga festegiar ogi la vitoria dela "nazione italiana" de 90 anni fa (!) contro uno stato che ormai no ga con noi nianche più confini. Semo o non semo ormai tuti nela stesa Europa? O forsi lo semo solo quando fa comodo e altre volte no?
No xe un discorso rivolto ai partecipanti del forum, ma ai vari politici (compreso el Presidente dela Repubblica) che se meti in prima fila per comemorar no solo i morti (che saria pur giusto, ma dovesi eser de tute le parti) ma anche la vittoria. E quindi la guerra! Certe volte me par che in 70 anni no sia cambiado poi molto per certi aspetti...
Poi, mentre i faseva ste comemorazioni, me domandavo quanti de quei morti ieri stati fati dalo steso esercito per cui i combateva. Le famose fucilazioni, le decimazioni, le condanne a morte con o senza proceso per chi no voleva combater per una guera che no condivideva. Ma de questo no se parla. Tuti eroi, tuti convinti "patrioti" iera... poveri muli.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo]
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La guerra xe sempre guerra e la fa parte dela nostra storia che tuti volessi dimenticar. Ogi semo tuti "Europei", ma te son sicuro che tuti i "europei" se sia dimenticai dele loro origini e dela storia del suo paese? Purtropo ogi tanti volessi lassar perder storia e tradizioni passate, no go mai capì perchè. De cossa i ga paura, che imparemo forsi qualcossa che no gavemo mai volù imparar?
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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- babatriestina
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ben, queste xe le parole del Presidente dela Repubblica ieri:rofizal ha scritto: Bon, alora spiegheme che senso ga festegiar ogi la vitoria dela "nazione italiana" de 90 anni fa (!) contro uno stato che ormai no ga con noi nianche più confini. Semo o non semo ormai tuti nela stesa Europa? O forsi lo semo solo quando fa comodo e altre volte no?
No xe un discorso rivolto ai partecipanti del forum, ma ai vari politici (compreso el Presidente dela Repubblica)
Non è dunque formale, e meno che mai - in nessun senso - strumentale la celebrazione che promuoviamo, e che sentiamo come necessaria e giusta, del novantesimo anniversario di quella grande, luminosa giornata del 1918. E' una celebrazione che vediamo innanzitutto come occasione di rinnovato omaggio alla memoria dei seicentomila italiani che caddero, bruciati in quella spaventosa fornace bellica : verso di essi la nazione italiana ha un debito inestinguibile, che dobbiamo continuare, sempre, a onorare.
Ricordare e valorizzare tutto questo non ha nulla a che vedere con esaltazioni retoriche, di stampo nazionalistico e militaristico, che qualcuno sembra temere. Non è all'ordine del giorno la riproposizione anacronistica delle dispute del 1914 e '15 sull'intervento dell'Italia in guerra, sulle motivazioni e le modalità di quell'intervento, sul rovesciamento delle alleanze e sulla impreparazione militare che segnarono per il nostro paese l'inizio di quella guerra. Questi sono temi consegnati da tempo all'approfondimento degli storici : così come l'analisi del composito insieme delle ispirazioni e delle forze - politiche, culturali, morali - che sostennero l'entrata dell'Italia in guerra.
Sappiamo quanto si sia parlato e scritto su una visione liberale e risorgimentale ("idealizzata" in qualche modo) di quella scelta, e su una visione nazionalistica e perfino imperiale che venne dal lato opposto. Ma da parte delle istituzioni non si vuole oggi - non si può volere - l'attribuzione del crisma dell'ufficialità a qualsivoglia interpretazione storica.
Celebrare questo storico risultato non significa nemmeno per un momento dimenticare o tacere errori fatali, responsabilità politiche e militari, cui si debbono far risalire costi umani e rischi estremi imposti al paese. Celebrare la vittoria del 4 novembre ed esaltare i sacrifici e gli eroismi che la prepararono e la forgiarono, non significa nemmeno per un momento edulcorare le atrocità della guerra, le sofferenze subìte, l'immenso prezzo di vite umane pagato dal popolo italiano. Appartengo alla generazione i cui padri combatterono per anni nelle trincee della prima guerra mondiale: essi hanno trasmesso a ciascuno di noi una testimonianza incancellabile di orrore per la guerra e di volontà di resistervi, di vivere e di far vivere la patria italiana.
Ci muoviamo oggi in un paese e in un mondo radicalmente cambiati. Non c'è più lo spettro della guerra sul territorio europeo. Si è spento il focolaio della prima e della seconda guerra mondiale, entrambe esplose e sanguinosamente combattute nel cuore dell'Europa. C'è stata riconciliazione nella pace e nella democrazia, via via rimuovendosi l'ipoteca e la minaccia rappresentate dal persistere di vecchie ideologie di irriducibile contrapposizione. Che cosa sia diventata l'Europa ce lo hanno detto in questi decenni alcune immagini-simbolo : il rappresentante illuminato della resistenza al nazismo e della nuova coscienza nazionale della Germania democratica che cade in ginocchio dinanzi al monumento ai caduti del ghetto di Varsavia, il presidente francese e il cancelliere tedesco che si tengono per mano onorando insieme la memoria degli eroi e delle vittime del massacro sul campo di battaglia di Verdun.
Questo è diventata l'Europa, e con essa l'Italia. Repubblica democratica fondata sul lavoro. Non si evochino, oggi, nel nostro paese, per amor di polemica politica o vetero-ideologica, spettri che nessuno vuole più resuscitare. E' legge per tutti la Costituzione repubblicana: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" - "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino" - "L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica" - "L'Italia consente ... alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni e ... favorisce le organizzazioni rivolte a tale scopo".
Sono queste le tavole del nostro impegno comune. Non c'è più spazio né per il militarismo né per l'antimilitarismo. E' sancita una cultura della pace, di cui è parte l'attaccamento alla Patria e il dovere di difenderla, e di cui è parte anche il nostro sostegno alle organizzazioni internazionali deputate a garantire pace e giustizia nel mondo e alle decisioni che esse possono assumere a questo fine.
http://www.quirinale.it/Discorsi/Discorso.asp?id=37207
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Per mi il restava sul vago, come in una specie de augurio per el futuro. Ma de sicuro nesun dei due Stati che te ga citado.babatriestina ha scritto:secondo voi, a cossa pensava Fries-Skene co el suggeriva questo futuro per Trieste? che stato podeva esser sta nova forma statale? la nova DeutschOesterreich o el novo Stato dei Sloveni, Croati e Serbi? altro?AdlerTS ha scritto: il mio convincimento che Trieste,[..]non può trovare in seguito uno sviluppo degno del suo passato altro che in un nesso scelto di propria volontà ed assieme ad un retroterra ad essa congiunto per natura e per la storia il quale ormai s'avvia ad una nuova forma statale.
.
L'idea de tanti, za quela volta, iera de far de Trieste, un picio Stato Libero, come che se ga fato dopo la seconda guera.
Ah, perchè i altri no ga perso vite umane? E quei morti xe fioi dela serva?babatriestina ha scritto: ....l'immenso prezzo di vite umane pagato dal popolo italiano.
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Un Padre Nostro o un Vater Unser?serlilian ha scritto:E cussì se semo conossudi.AdlerTS ha scritto:Poche parole, sincere e dirette, per ricordar i nostri nonni, un mazzo de fiori con el nastro giallo e nero, una candela rosso/bianco/rossa e un Padre Nostro.serlilian ha scritto:Le Associazioni "Maria Theresia" e "F. Zenobi" deporranno un omaggio floreale sotto la lapide che ricorda i caduti
E no ne postè una foto? magari fatta col flash, vista l'ora?
e.. chi xe o iera F Zenobi?
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Ma scuseme, gavè leto qualcosa oltre al primo paragrafo? Voleria ben veder che el primo pensier del presidente dela republica italiana no fusi andà ai morti italiani; el secondo sarà andà a tuti i altri (me par che sia abastanza evidente da tuto el resto del intervento. Co lavoravo a Milan e xe stada la bomba a Brescia in piaza dela Loggia, el primo pensier de mia mama xe andà a mi, che iero a 70 chilometri e no me iero fato gnente e solo dopo ai morti veri che ghe iera stai).AdlerTS ha scritto:Appunto, solo i 'talianibabatriestina ha scritto:E' una celebrazione che vediamo innanzitutto come occasione di rinnovato omaggio alla memoria dei seicentomila italiani che caddero, bruciati in quella spaventosa fornace bellica
Me par significativo quel che vien due righe soto che lasa verta la discusion a tuti:
Ne gavevo parlà con un MP con Adlerts; mi gavevo paura, e sotolineo paura, che saria stà sai pezo (e forsi lo xe sta in altri discorsi e celebrazioni). Me par invece che l'intervento de Napolitano sia de un equilibrio, de una serenità encomiabili e mai me saria spetà i comenti che go leto.Ma da parte delle istituzioni non si vuole oggi - non si può volere - l'attribuzione del crisma dell'ufficialità a qualsivoglia interpretazione storica.
So anche mi che saria sta meio, forsi, che l'Italia fusi restada neutrale; e saria sta meio che l'Austria no gavesi dichiarà guera ala Serbia e che Princip no gavesi sparà a Sarajevo e che nei ani prima i gavesi fato zape e no canoni, ma la xe andada cusì. E credeme a mi, tra 100 anni ai cinesi, negri e zingheni che viverà a Trieste, de sti nostri brontolamenti no ghe ne poderà fregar de meno. Spero solo che no i se dimentichi la lezion che, forsi, noi dovesimo aver imparà da dò guere che ne ga lasà coi osi roti.
- AdlerTS
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Xe stado espressamente richiesto a tutti i presenti de pregar nella propria lingua, la “Umgangssprache”.babatriestina ha scritto:Un Padre Nostro o un Vater Unser?
E no ne postè una foto? magari fatta col flash, vista l'ora?
e.. chi xe o iera F Zenobi?
L'associazion culturale f. zenobi cura la storia e gli itinerari della grande guerra sul fronte dell'Isonzo
http://www.zenobionline.com/
Foto non go fato, ma jera un fotografo uficiale. Forse Serlilian sa rintracciarlo.
Te ga ragion sul primo pensier. Co se ricorda un evento del genere, però, credo che el secondo o el terzo pensier podeva esser per tutti (tedeschi, inglesi, russi, austriaci etc... ) i poveri muli che ghe ga lassado le penne.SPMC ha scritto: Voleria ben veder che el primo pensier del presidente dela republica italiana no fusi andà ai morti italiani
PS: su molti siti rimbalza la nota che nel 1915, la votazion alla Camera per l'ingresso in guerra gaveva dado el risultato de 450 contrari all'intervento su 508.
Proverò a verificar con altre fonti.
Mal no far, paura no gaver.
ma non c'è da stupirsi. la spaccatura in italia era drammatica, e ha pesato sul dopoguerra. il problema è che negli altri paesi- Austria e Germania in primo luogo- i socialisti, per esempio, si sono schierati subito con il proprio stato. qui non è andata così. eravamo più complicatiAdlerTS ha scritto:
PS: su molti siti rimbalza la nota che nel 1915, la votazion alla Camera per l'ingresso in guerra gaveva dado el risultato de 450 contrari all'intervento su 508.
Proverò a verificar con altre fonti.
- babatriestina
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Go visto el sito, ma no ghe go trovado dentro chi sia sto Zenobi. Per mi , Zenobia iera la regina de Palmira che el imperator roman Aureliano ga vinto.AdlerTS ha scritto: L'associazion culturale f. zenobi cura la storia e gli itinerari della grande guerra sul fronte dell'Isonzo
Foto non go fato, ma jera un fotografo uficiale. Forse Serlilian sa rintracciarlo.
E.. me permetto de omaggiarve de un per de foto che go fatto mi stasera:
le reflex arriva a fotografar in cattive condizioni de luce.. purtroppo, co se metti fiori biancorossi, cole foie verdi vien un tricolor anche a no volerlo!
E no esisti fiori gialloneri.. o meio, forsi certi gigli gialli maculati...
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Go fato poche foto perchè pioveva e la machineta no reagissi ben a l'umidità. Do volte su tre no scatava el flash.
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Te dispiasi prorio tanto de esser Italian?AdlerTS ha scritto:Appunto, solo i 'talianibabatriestina ha scritto:E' una celebrazione che vediamo innanzitutto come occasione di rinnovato omaggio alla memoria dei seicentomila italiani che caddero, bruciati in quella spaventosa fornace bellica
Ciao ciao
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Scusime, ti, se tuo fio, se te lo ga, andassi in guerra in Afganistan o Iraq, te pensassi a lui o ai fioi dei altri? E se per disgrazia el tuo fussi morto, nela ricorrenza a chi te pensassi?serlilian ha scritto:Ah, perchè i altri no ga perso vite umane? E quei morti xe fioi dela serva?babatriestina ha scritto: ....l'immenso prezzo di vite umane pagato dal popolo italiano.
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