
-----------------------
Giuseppe Apolloni (Vicenza 1822-1889)
Dopo il successo dell'Ebreo varie furono le sconfitte, ma non per questo Apolloni ebbe a scoraggiarsi, ché anzi scrisse e fece rappresentare a Trieste nell'autunno 1872 l'opera Gustavo Wasa che gli valse uno splendido e meritato trionfo. In essa infatti, a quanto dicono i critici più valenti, la scienza del maestro si mostra più accresciuta, e il suo spartito, sempre di stile italiano, è ricco di quelle facili ed ispirate melodie delle quali è così feconda la sua immaginazione.
----
Pietro Bianchini (Venezia, 1828 - Cuneo, 1905)
Violinista e compositore.
Nell'aprile 1874 passò da Milano a Parenzo nell'Istria quale maestro di quell'istituto filarmonico, e quivi compose due tempi di un quartetto (Andante e Scherzo), che furono poi eseguiti con ottimo successo nell'autunno 1875 dalla Società del Quartetto Heller in Trieste. Questa fu per il Bianchini una specile distinzione, tenuto conto che quella Società non tratta che classiche composizioni.
Nel 1876 fu a Capodistria come maestro della Società filarmonica, e infine nel 1878 si stabilì a Trieste. Qui compose una Ouverture di concerto a grande orchestra, che, eseguito il 29 novembre dello stesso anno dalla Società orchestrale, venne di poi ripetuta per unanime desiderio anche al Teatro Comunale; una Marcia trionfale data con ottimo esito nei concerti sinfonici diretti da Franco Faccio: composizioni queste che furono anzi premiate dal reale Circolo artistico musicale Bellini di Catania.
Ai suaccennati lavori fece seguire un Album romantico per violino e piano, contenente 4 pezzi; un'Elegia pure per violino e piano; un quartetto per archi, che eseguì al Casino Schiller, riuscì acclamatissimo; un Album caratteristico per violino e piano composto di sei pezzi; una Sonata sonfonica in quattro tempi a grande orchestra; altro Quartetto in sol minore; un Corso teorico pratico d'armonia; i primi elementi di contrappunto; e infine compì la sua seconda Messa da requiem, che principiò nel tempo che fu a Milano, composizione che egli stesso reputa il suo capolavoro.
------
continua...