Basta soldi pubblici al teatro meglio puntare su scuola e tv

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sono piccolo ma crescero
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Basta soldi pubblici al teatro meglio puntare su scuola e tv

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Segnalo questo articolo di Alessandro Baricco

http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... ricco.html

e aspetto qualche intervento pro o contro.


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malvasia
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Messaggio da malvasia »

Mah, se i fioi, e no solo lori, andasi un poco de più a teatro e stesi un poco de meno davanti ala tv, saria una gran bela roba.
Domenica sera son stada al Verdi, per un concerto straordinario, un recital de un pianista. Se fra tuto, platea, gallerie e logion iera 100 persone iera sai.

Resta el fato che i teatri podesi far un pocheto de atenzion a come i spendi i soldi. Per l'Aida per esempio i ga costruì una scena con pavimenti mobili e piataforme che se alza che devi aver costà una cifra. Non solo la iera asolutamente inutile, ma anche bruta e per de sora fruibile solo da pochi posti (platea, prima galeria centrale). No digo de tornar ai scenari pituradi su tela, ma che bisogno ghe iera de tuto quel marchingegno?


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

xe dificile commentar... per cominciar i disi che tuti i teatri va avanti solo cole sovenzioni statali, perchè coi costi dei biglietti no i poderia pagarse le produzioni. Ma no savemo cossa xe che costa: i cachet dei artisti? dei registi? dei direttori de orchestra( me par de ricordarme una discussion de Oren) ? o in genere el personal, la sicurezza, i contratti cole masse stabili... qualcossa se pol taiar, altro no. Zerto, i me diseva anche epr danza, ginnastica, se te vol tegnir verto indipendentemente, tot entra toto esci, la xe dura, se te fa un'associazion cultural te pol sperar che Pantalon te aiuti..
giusto xe ricordar che la RAI e parlo de television me par che fazzi poco o gnente per la cultura. iera un tempo che i trasmetteva le opere, la prima della Scala in diretta, che la RAI gaveva ben 4 orchestre e produseva opere liriche per la radio con cantanti eccezionali, che la tv ogni settimana produseva spettacoli de prosa de qualità... e adesso no so cossa che i fa perchè no vardo, ma sicuro sta roba no xe. La scola no se parla...


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Non demonizzo la TV perché me rendo conto che nel passato ga contribuido alla alfabetizzazion del paese e perché xe uno strumento che pol esser usado ben o mal, a seconda delle intenzioni. Una pistola pol assasinar, ma anche difender, intenet pol servir per la pedofilia, ma anche per la cultura: sta a noi l'uso che se ghe ne vol far.
Detto questo, la TV in questo momento preferissi riservar gli orari de punta "al nulla spinto" per ospitar programmi interessanti in fasce ben limitate de orario.
Vado 4 o 5 volte all'anno in teatro e lo trovo molto più "nutriente" per la mia materia grigia, ma non podemo ignorar che xe stado per molto tempo un pozzo senza fondo nella quale xe stadi sperperadi milioni de lire: me contava un mio amico, ex comparsa al Verdi, de come i rivava ciapar in un giorno valanghe de soldi con prestazioni "a chiamata". Adesso i teatri dovessi solo imparar a sprecar de meno e capir che non servi compensi milionari per far un bon spettacolo. Inoltre non esisti una politica che permetti l'avvicinamento dei giovani. Se per portar mia fia de meno de 10 anni me toca pagar el biglietto de soli 2 o 3 euro più economico del mio (su un valor de 40), posso capir che tante famiglie gabbi problemi ad andar in sala. Se poi te ga due fioi.
Sostanzialemente intendo che gnanche el teatro di per se xe la soluzion: in questo momento el xe senz'altro mejo che non la TV, ma resta da veder in che man el vien affidado.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:me contava un mio amico, ex comparsa al Verdi, de come i rivava ciapar in un giorno valanghe de soldi con prestazioni "a chiamata".
inveze tanti anni fa, una mia conoscente ballerina del corpo de ballo del Verdi me contava che con un per de apparizioni in un varietà TV la gaveva guadagnado più che el suo compenso annuale in teatro.


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ClaireS

un lungo articolo...

Messaggio da ClaireS »

...mi ci vorrebbe - come dice Barrico nel testo - un libro per rispondere. Sarei comunque abbastanza d'accordo : se un gusto non esiste nel pubblico per un'arte, a che pro sostenerlo morente ? Accanimento terapeutico ? Penso al cinema francese che riceve miliardi di euro per produrre films sempre meno forti, importanti, essenziali, e sempre più auto-referenziali di una classe sociale particolare o alla lirica italiana che adoro ma che spesso in teatro mi delude non tanto per le voci (beh, sì, qualche volta) quanto per i soldi cretinamente sperperati in effetti modaioli (il riferimento all'inutile piattaforma aidesca mi sembra più che oculato ma centinai di spese simile ogni anno si possono reperire). Oppure si tratta di far (sopra)vivere tecnici e artisti nell'attesa di un miracolo artistico ?

Mi sono spesso trovata a pensare che forse, di fronte all'assoluta necessità di fare soldi il cervello dei creatori potrebbe partorire films e spettacoli dal vivo veramente geniali. Invece un ricordo personale mi trattiene sempre: quello di un film che vidi alcuni anni fa, venendo dalla Francia e non conoscendo ancora l’italico polpettone natalizio, in un cinema dove sulla locandina il cognome De Sica mi attrasse (anche la lunga coda mi impressionò) !! È questo il prodotto del libero mercato senza mecenato statale... ?!!

Non per questo non ha ragione Barrico quando scrive che le dighe elevate contro la barbaria non hanno tenuto, anzi direi non hanno servito a nulla tranne forse a creare una nuova classe di cittadini più o meno intellettuali - ma spesso limitati ai strati superficiali dei vari saperi - e quasi tutti, in gradi diversi, distaccati dalle realtà (sia da quella del potere politico-economico al quale non ha realmente accesso sia da quella territoriale che dimenticano sia da quella degli sfruttati che capiscono sempre meno) … gli chiamerei "la gente dentro la bolla":

Ma credo che Barrico si illuda quando parla di TV come di una nuova possibilità di alfabetizzazione o per meglio dire di introduzione al linguaggio e al pensiero democratico. Ragioni :
- ci sono sempre meno spettatori per la Tv in Italia e soprattutto tra i giovani fino a 35 anni (anche nel mondo intero). E' internet che prevale e prevarrà sempre di più.
- la televisione sa fare prodotti oramai tecnicamente perfetti (immagini, suoni, luci, montaggi, effetti speciali, ecc) ma non ha la cosa essenziale per fare immagini come Barrico sogna : creatori con una filosofia allo stesso tempo realistica fraterna e esigente.
- per cambiare la p- anche minimamente – la programmazione televisiva, bisognerebbe una strategia ercoliana, simile a quella che ottenne il risultato di soddisfare il re di Elide, Augia.


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sono piccolo ma crescero
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Re: un lungo articolo...

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

ClaireS ha scritto:Ma credo che Barrico si illuda quando parla di TV come di una nuova possibilità di alfabetizzazione o per meglio dire di introduzione al linguaggio e al pensiero democratico.
Penso che Barrico faccia riferimento alla televisione che i 50/60-enni hanno avuto. Molti di noi si sono accostati al teatro grazie alla TV che lo portò nella case col "Mattatore" ed "Il gioco degli eroi" e con le commedie ed i drammi che venivano ripresi nei teatri e riproposti in prima serata. Molti di noi hanno prima pianto in TV e poi letto Anna Karenina o i Miserabili in quelle versioni che oggi definiremmo mattoni ma che erano lettur filologicamente corrette dell'opera letteraria, con i tempi lenti necessari alla comprensione dei testi per cui, anche se la tua fruizione dell'opera fosse rimasta anche solo televisiva, ricevevi comunque molti dei benefici che ti avrebbe dato una lettura.

Ma allora la televisione faceva formazione, oggi si preoccupa di vendere spettatori/clienti agli sponsor.


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babatriestina
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Messaggio da babatriestina »

n effetti: al tempo del mattatore e del gioco degli eroi non avevamo ancora la TV ( papà diceva: se quella roba entra in casa mia, ne esco io), nel 1967 cedette e ricordo: sceneggiati( alcuni visti a casa di amici): I Miserabili, Anna Karenina, i fratelli karamazov, la figlia del capitano, Il mulino del Po, I Giacobini, i grandi Camaleonti, La fiera delle vanità, I Buddenbrook.
Non c'era alcuna pubblicità inserita nelle puntate, li trasmettevano di domenica in prima serata, dopo il TG.
per la prosa: a me vengono in mente: il Gabbiano di Cechov (Sbragia, Lavia, Cortese, Occhini), Candida di Shaw, Arsenico e vecchi merletti con la Volonghi e la Merlini favolose!...
era ancora tutto in bianconero, ma valeva la pena!


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Messaggio da Nona Picia »

Oltre ai vari sceneggiati già nominati, mi ricordo le prime alla Scala di Milano e altre opere che guardavo, anzi ascoltavo volentieri. Oggi puoi avere "Prima della Prima" ad un'ora notturna che non fa per me e questo è tutto. A volte guardo o leggo dei programmi della tv tedesca mi domando:" E l'Italia sarebbe il paese della musica?" quando vedo titoli di opere concerti su Puccini , di questi tempi c'è il centenario, ed anche programmi musicali dati alle 20e15 che secondo me da noi non verrebbero mai guardati, ma che sono divertenti e rilassanti nella loro semplicità perchè fatti per le persone che giovanissime proprio non sono......Non so quanti li guardino nei paesi tedeschi, ma se non li guardassero, nemmeno li farebbero....o no?


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Oggi su "La Repubblica" il dibattito continua

http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... ricco.html


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Larry
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Messaggio da Larry »

:oops: Debbo confessare che sono piu di 40 anni che non vaddo in cinema, e l'ultima volta che son andato in teatro in GB era nel 1969. Pero, molti anni prima, quand'era ancora viva la mia moglie, siamo andati a Manchester (11 miglie lontono) per vedere quel tenore Spagnolo che non mi ricordo piu il nome (non Domingo ma quel che aveva il cancro??), e ci costava Lire sterline 25 per posto. Sono stato alla Scala in Milano, per vedere un concerto simphoniche (meravigliosa) negli anni 80 che non costava quanto ho pagato a Manchester. Fra poco sara a Manchester loa famosa(?) M\adonna! Il biglietto che costera di meno sara di Lire sterline 150. Quando vengono i gruppi come Oasis, e lo Stones, ecc, i biglietti vanno da Lire sterline 50 sino a 500. E i luoghi delle spettacoli sono PIENI. Ma attorno a Manchester vivono 6 milioni di gente. Qui dove abito io, una piccola citta chiamata Stockport (che ha la stessa popolazione di Trieste) non e` che due piccoli teatri e un cinema (ma con 7 salle di proiezione). Non viene mai messo su l'opera qui ma a Manchester, si. Allora, bisogna calcolare che Trieste, piccola citta senza nessun hinterland con tanta gente, non e in nessun modo, capace di sostenere un teatro con delle opere o grandi concerti orchestrali. Quando vengono i gruppi moderni dove vanno fare lo spettacolo? In Piazza Grande, naturalmente. E inutile protestare. Trieste non e in grado di sopportare un teatro grande. Non c'e` sufficiente gente in citta e nei dintorni, con il soldi da spendere come chiedono oggidi le artisti. Sono stato tanti, ma tanti anni fa, nel Castello San Giusto, per vedere Madama Butterfly all'aperto. Magnifico. Ma oggi? Fanno ancora della stagiona all'aperta nel Castello? Mi spiace, signori, ma oggidi, o ti paghi le tasse al Comune in modo che loro possono sussidiare i teatri, o ti devi andare fuori citta. Come noi a Stockport. Abbiamo rifiutati da paghare per sussidiare i teatri. Cussi, se vogliamo vedere qualcosa di grande, dobbiamo andare a Manchester o Liverpool o Leeds e pagare, non soltanto il viaggio ma anche i prezzi astronomici che chiedono nei teatri.
Se qualchuno vuol farmi saver quanto costa un biglietto per andar veder uno spettacolo al Verdi, (e se c'e ancore al Castello) li confronto con i prezzi che noi dobbiamo pagare a Manchester (anche ai piccoli teatri a Stockport).
Larry


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Messaggio da babatriestina »

per curiosità vi riporto i prezzi del prossimo concerto di Madonna, a Udine e Lubiana, avete la scelta ( da Bora:la)
#

Ed ecco i prezzi di Lubiana:

III. kategorija - 60 €
II. kategorija - 75 €
I. kategorija - 90 €
Golden Circle - 110 €
VIP tribuna - 300 €
Sticky Experience - 360 €
VIP Sweet Experience - 550 €



Ed ecco i prezzi di Udine:

Prato A - euro 75

Prato B - euro 65

Tribuna Centrale numerata - euro 130

Tribuna Latelare numerata - euro 110

Gradinata numerata - euro 90

CURVA NORD - EURO 55


chissà chi va e chi paga i 550 euro dei posti migliori di Lubiana ?

ma sono certa che, crisi o non crisi, riempiranno il teatro o stadio o cosa sia..
ecco, checchè dicano, a me sembrerebbe che gli alberghi di Trieste dovrebbero organizzare offerte di pernottamento in concomitanza con gli spettacoli, ed un pullmann per andarci. Ovviamente, in treno si farebbe ancor prima, se ci fossero treni acconci


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Messaggio da malvasia »

Larry ha scritto: Se qualchuno vuol farmi saver quanto costa un biglietto per andar veder uno spettacolo al Verdi, (e se c'e ancore al Castello) li confronto con i prezzi che noi dobbiamo pagare a Manchester (anche ai piccoli teatri a Stockport).
Larry
Questo è il link ai prezzi per i singoli spettacoli della stagione lirica del Verdi. Credo siano ancora quelli dell'anno scorso.

http://www.teatroverdi-trieste.com/verd ... zi0708.htm

purtroppo è un file .pdf che si apre in una finestra... per me è troppo piccolo per leggerlo e non riesco ad ingrandirlo, provate voi.


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Messaggio da malvasia »

Mi correggo: sopra c'è il tasto zoom che prima mi era sfuggito :)


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Messaggio da AdlerTS »

babatriestina ha scritto:per la prosa: a me vengono in mente: il Gabbiano di Cechov (Sbragia, Lavia, Cortese, Occhini), Candida di Shaw, Arsenico e vecchi merletti con la Volonghi e la Merlini favolose!
Elsa Merlini - (Elsa Tscheliesnig)
Trieste, 26 luglio 1903 – Roma, 22 febbraio 1983

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Messaggio da AdlerTS »

El Piccolo ( a firma Piero Rauber):

Nella "balonera" Trieste si va più a teatro che allo stadio. [...] L'ultimo cartellone del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha chiamato a raccolta 192mila spettatori totali in 307 rappresentazioni (per 68 spettacoli diversi) contro i 121mila messi assieme dalla Triestina nelle 21 gare del campionato 2008-2009 di serie B. [...] Ecco perché il parametro che rende meglio l'idea delle proporzioni teatro-pallone riguarda il "popolo" dei fedelissimi, degli abbonati: il Rossetti, nella stagione da poco conclusa, ne ha totalizzati 12.900. Il Verdi seimila e il Bobbio - La Contrada 3.900. Numero, quest'ultimo, che coincide con gli abbonati del campionato scorso dell'Unione. [...] Il Rossetti viene in effetti riconosciuto come «il teatro con più abbonati in Italia». Napoli - città che sfiora il milione di abitanti, quasi cinque volte più di Trieste - è invece la casa del secondo teatro per abbonamenti, il Diana, che l'anno scorso ne ha racimolati diecimila.[...] Il caso vuole che, in questo parallelismo teatro-stadio, a rispondere per conto del Rossetti siano due triestini acquisiti cui la passione per il calcio, e per la Triestina, scorre nelle vene: il vicesindaco juventino Paris Lippi e Antonio Calenda. «È logico - spiega Lippi - che il Rossetti, offrendo uno spettacolo da serie A, anzi da Coppa dei Campioni, abbia un ritorno da Coppa dei Campioni. Questo senza nulla togliere all'Unione».


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