Battaglia a Bruxelles
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- sono piccolo ma crescero
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Battaglia a Bruxelles
Un mio amico a Bruxelles ha comperato questa cartolina, che ha il formato di una cartolina appunto, dove si vede un allevatore che mungendo una vacca spruzza col latte la polizia in tenuta antisommossa. La foto mi pareva troppo bella per non condividerla. Non lo so come si vada col copyright, comunque la ho tirata su ad una risoluzione molto bassa, ci ho messo le scritte per rovinarla e quindi penso di averla degradata abbastanza.
Guardatevela, divertitevi e se vi sembra che non si possa postare, tiratela via.
Sul retro della cartolina c'è scritto "Manifestazione dei produttori europei di latte, Bruxelles, piazza Schuman, lunedì 5 ottobre 2009
Guardatevela, divertitevi e se vi sembra che non si possa postare, tiratela via.
Sul retro della cartolina c'è scritto "Manifestazione dei produttori europei di latte, Bruxelles, piazza Schuman, lunedì 5 ottobre 2009
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Battaglia a Bruxelles
finché xe latte va anche ben ... anni fa i tirava letame !
Mal no far, paura no gaver.
- nonna ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Va be'...forse un argomento non proprio da battutine, anche se adesso sembra ci sia uno spiraglio per un miglior equilibrio nel settore lattiero in Europa, visto da parte dei produttori, naturalmente!
Ricordo la necessità, imposta, di convertire gli allevamenti con mucche da latte a quelli di bovini da carne: un impianto all'avanguardia di una stalla, con il più sofisticato automatismo per la produzione di una tonnellata e mezza di latte al giorno, dalle mammelle (si può dire...!) della vacca direttamente al container-frigorifero, dovette essere smantellato.
Visto dall'esterno forse non se ne capisce il vero peso nell'economia di una collettività, il convertimento di un'attività non è poi tanto semplice....famiglie che vedono perduto il risultato di sacrifici di anni, per delle decisioni prese dall'alto, che poi non sono sempre giuste.
Scusate...la foto mi ha fatto piombare nella realtà della famiglia di mia sorella: una stalla modello degli anni fine settanta-inizi ottanta, meta di visitatori da tutta Europa, che ha subito un rivolgimento totale, oltre all'eliminazione delle macchine mungitrici, del frigorifero...i nuovi allevamenti di vitelloni, dai 18 mesi ai 24, richiedono una struttura muraria diversa, spazi più ampi...e la cella casearia è ora "la cella per la stagionatura" dei salami fatti dai miei nipoti!!!
Senza acrimonia...ragazzi, ma con un pizzico di nostalgia di altri tempi....avrei tanti aneddoti, quali una notte di San Silvestro, con la grande tavola nella cucinona di mia sorella, imbandita per il cenone.....
L'improvvisa decisione di una mucca di partorire il suo cucciolo....ha richiesto il "pronto soccorso" veterinario dall'Unibo, dottori e qualche studente...che poi hanno partecipato alla festa di Capodanno, naturalmente le cibarie in quella casa non mancavano!!!
Non più il vagito dei vitellini umidi di placenta, accuditi dalla "lingua" della mamma.......
Ricordo la necessità, imposta, di convertire gli allevamenti con mucche da latte a quelli di bovini da carne: un impianto all'avanguardia di una stalla, con il più sofisticato automatismo per la produzione di una tonnellata e mezza di latte al giorno, dalle mammelle (si può dire...!) della vacca direttamente al container-frigorifero, dovette essere smantellato.
Visto dall'esterno forse non se ne capisce il vero peso nell'economia di una collettività, il convertimento di un'attività non è poi tanto semplice....famiglie che vedono perduto il risultato di sacrifici di anni, per delle decisioni prese dall'alto, che poi non sono sempre giuste.
Scusate...la foto mi ha fatto piombare nella realtà della famiglia di mia sorella: una stalla modello degli anni fine settanta-inizi ottanta, meta di visitatori da tutta Europa, che ha subito un rivolgimento totale, oltre all'eliminazione delle macchine mungitrici, del frigorifero...i nuovi allevamenti di vitelloni, dai 18 mesi ai 24, richiedono una struttura muraria diversa, spazi più ampi...e la cella casearia è ora "la cella per la stagionatura" dei salami fatti dai miei nipoti!!!
Senza acrimonia...ragazzi, ma con un pizzico di nostalgia di altri tempi....avrei tanti aneddoti, quali una notte di San Silvestro, con la grande tavola nella cucinona di mia sorella, imbandita per il cenone.....
L'improvvisa decisione di una mucca di partorire il suo cucciolo....ha richiesto il "pronto soccorso" veterinario dall'Unibo, dottori e qualche studente...che poi hanno partecipato alla festa di Capodanno, naturalmente le cibarie in quella casa non mancavano!!!
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ivana
la curiosità è il colore della mente
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Re: Battaglia a Bruxelles
Molte delle norma di Bruxelles sembrano, almeno al profano, lunari. E questo contribuisce, senza dubbio a far sentire l'unione europea distante e sostanzialmente "burocratica".
Ricordo quando, per esigenze di servizio, scorrevo le gazzette ufficiali e gli altri documenti. Trovai, per caso, la definizione dell'unione europea per "pulcino di 60 giorni": nel calcolo dei giorni di vita del pulcino il numero 60 non compariva proprio (se ricordo bene c'era dentro un 70 o 75; è come se dicessero che per andare in pensione a 65 anni bisogna averne da 70 a 75 (chissà, magari presto...)
Ricordo quando, per esigenze di servizio, scorrevo le gazzette ufficiali e gli altri documenti. Trovai, per caso, la definizione dell'unione europea per "pulcino di 60 giorni": nel calcolo dei giorni di vita del pulcino il numero 60 non compariva proprio (se ricordo bene c'era dentro un 70 o 75; è come se dicessero che per andare in pensione a 65 anni bisogna averne da 70 a 75 (chissà, magari presto...)
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- nonna ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Hai ragione....
ma ho torto io..ad avere introdotto il mio post, come se fossi stata nel thread delle "bettutine", chiedo scusa!!!!
Me ne sono resa conto troppo tardi...come il solito!!!!
Buona giornata!!!!!
ma ho torto io..ad avere introdotto il mio post, come se fossi stata nel thread delle "bettutine", chiedo scusa!!!!
Me ne sono resa conto troppo tardi...come il solito!!!!
Buona giornata!!!!!
ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Il produttore riceve 0,28 Euro per un litro di latte, che ha un costo di produzione attorno a 0,43 Euro.
La parte del leone, ovviamente, spetta alle grandi multinazionali.
Manca la solidarietà..........putroppo. E manca la sensibilità di chi comanda e governa. Gli interessi commerciali hanno sempre la voce in capitolo.
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Manca la solidarietà..........putroppo. E manca la sensibilità di chi comanda e governa. Gli interessi commerciali hanno sempre la voce in capitolo.
Ogni luogo è Patria mia, perchè da ogni luogo posso vedere il cielo - Seneca.
Alla scienza unisci la carità, e la scienza ti sarà utile, non da sola, ma a motivo della carità.
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Re: Battaglia a Bruxelles
purtroppo il mercato del latte, soprattutto in Italia, è molto "atipico".
partendo dalla fine, dalla tavola, se si vuole offrire un prodotto a regola di leggi sanitarie, è più facile per un casaro o un grossista, acquistare il latte lavorato, "cagliata", che per legge non è latte, (ed è al di fuori del mercato delle quote latte, finchè ci saranno), acquistare questa "cagliata" in Polonia, o Ungheria, portarla in Italia, lavorarla e vendere mozzarelle, formaggini a pasta molle, (sotto)prodotti per pizze e simili.. più facile e molto più economico. Legale e igienicamente sicuro.
uguale trafila per il latte a lunga conservazione: per pastorizzare il latte al meglio, questo va prima scremato completamente.
è più conveniente importare latte totalmente scremato,( che è acqua più lattosio), magari parzialmente disidratato e pastorizzato, dalla Germania, aggiungerci il grasso, o il siero di latte, derivante dalla produzione italiana di grana, parmigiano o provolone, e venderlo come latte uht.
salubre, legale ed economico.
aggiungiamo che il mercato dei formaggi tipici grana e parmigiano, con la loro lunga stagionatura, non dà certezze ai caseifici di quanto varrà il loro prodotto, lavorato oggi, e venduto tra sei mesi o un anno.
in questa situazione, l'unica figura che è "garante" della qualità del prodotto iniziale, l'allevatore e i suoi dipendenti, le vacche, non ha alcuna voce in capitolo, perchè quasi non serve più, troppo distante dal mercato finale, e troppo poco pubblicizzabile..
in televisione ci va solo il maggiordomo con la Lola..
saluti
partendo dalla fine, dalla tavola, se si vuole offrire un prodotto a regola di leggi sanitarie, è più facile per un casaro o un grossista, acquistare il latte lavorato, "cagliata", che per legge non è latte, (ed è al di fuori del mercato delle quote latte, finchè ci saranno), acquistare questa "cagliata" in Polonia, o Ungheria, portarla in Italia, lavorarla e vendere mozzarelle, formaggini a pasta molle, (sotto)prodotti per pizze e simili.. più facile e molto più economico. Legale e igienicamente sicuro.
uguale trafila per il latte a lunga conservazione: per pastorizzare il latte al meglio, questo va prima scremato completamente.
è più conveniente importare latte totalmente scremato,( che è acqua più lattosio), magari parzialmente disidratato e pastorizzato, dalla Germania, aggiungerci il grasso, o il siero di latte, derivante dalla produzione italiana di grana, parmigiano o provolone, e venderlo come latte uht.
salubre, legale ed economico.
aggiungiamo che il mercato dei formaggi tipici grana e parmigiano, con la loro lunga stagionatura, non dà certezze ai caseifici di quanto varrà il loro prodotto, lavorato oggi, e venduto tra sei mesi o un anno.
in questa situazione, l'unica figura che è "garante" della qualità del prodotto iniziale, l'allevatore e i suoi dipendenti, le vacche, non ha alcuna voce in capitolo, perchè quasi non serve più, troppo distante dal mercato finale, e troppo poco pubblicizzabile..
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- nonna ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
MOLTO CHIARO!!!!VetRitter ha scritto:scusate la lunghezza e se sono stato magari poco chiaro
Ci mettiamo la vacca in casa, la mungiamo, facciamo il burro, la ricotta, la caciotta...lo beviamo bello schiumoso al mattino, o lo mettiamo al focolare dalla sera alla mattina e ci prendiamo la nostra bella panna acida, che io non so mai dove andarla a trovare!!!!
Forse saremmo sicuri...e il foraggio? Come sarà quello???
Penso che questa bella favola del latte sia parecchio lunga e complicata....ma è anche in bella compagnia con tutte le altre tematiche del nostro mondo moderno!!!
ivana
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- Nona Picia
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Re: Battaglia a Bruxelles
Sei stato chiarissimo! Xe la solita botega......
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Re: Battaglia a Bruxelles
Latte UHT..................che schifo !!!!!........e che vergogna.
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Re: Battaglia a Bruxelles
sono le leggi della vita attuale, un mio carissimo amico (e collega), imbottiglia direttamente il latte della sua azienda, io ci potrei passare davanti due volte al giorno, e quale (poco) latte bevo? quello preso al supermercato.. per comodità..
non dimentichiamo neanche che negli anni '50 la lavorazione industriale del latte ci ha aiutato a eliminare la TBC.. almeno da noi.
ogni medaglia ha sempre il suo rovescio..
non dimentichiamo neanche che negli anni '50 la lavorazione industriale del latte ci ha aiutato a eliminare la TBC.. almeno da noi.
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Re: Battaglia a Bruxelles-Mozzarelle blu
dal sito ANMVI:
Anmvioggi - L'informazione Veterinaria Online - Quotidiano dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
EV srl Editoria Scientifica
22 giugno 2010
RSS
@nmvioggi -
Home
MOZZARELLA BLU, L’ALLERTA ERA PARTITA IL 9 GIUGNO
22-06-2010 13:55
La Commissione europea sta seguendo "molto da vicino" il caso segnalato dall'Italia delle mozzarelle di provenienza tedesca che, una volta aperte, diventano blu, e ha inviato oggi un ispettore del Food and Veterinary Office in Germania per indagare sul caso.
E' quanto ha affermato il portavoce del commissario Ue alla salute e protezione dei consumatori, John Dalli. "La situazione è sotto controllo e la Commissione farà del suo meglio per risolvere la situazione", ha rassicurato il portavoce Fréderic Vincent.
L'allerta, ha ricordato Vincent, è stato fatto scattare dall'Italia già una prima volta lo scorso 9 giugno e, grazie al sistema di allerta rapida Ue, tutte le informazioni relative alla mozzarella contaminata sono subito state rese disponbili ai 27 Paesi Ue. E' scattata poi una seconda allerta, dato che l'Italia riesporta la mozzarella in Slovenia.
L'Istituto zooprofilattico di Torino, di Bologna, Trento e quello delle Venezie, che ha sede a Padova, hanno già cominciato ad analizzare i campioni di mozzarella blu.
Dai primi risultati la contaminazione dei formaggi è stata causata dal batterio pseudomonas fluorescens. Analisi di laboratorio sono ancora in corso nel capoluogo piemontese per capire se anche nei casi registrati a Torino la causa sia da addebitare allo pseudomonas fluorescens.
Bartolomeo Griglio (AIVEMP): " Si tratta di un batterio non inserito tra gli indicatori di igiene o di sicurezza alimentare da parte della UE in quanto non pericoloso per l'uomo, ma ben conosciuto dai produttori del settore lattiero caseario per le sue capacità di causare alterazioni nel latte e nei formaggi. Alcune specie sono in grado di svilupparsi anche a temperature di refrigerazione e di produrre pigmenti verde-azzurro".
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MOZZARELLA BLU, L’ALLERTA ERA PARTITA IL 9 GIUGNO
22-06-2010 13:55
La Commissione europea sta seguendo "molto da vicino" il caso segnalato dall'Italia delle mozzarelle di provenienza tedesca che, una volta aperte, diventano blu, e ha inviato oggi un ispettore del Food and Veterinary Office in Germania per indagare sul caso.
E' quanto ha affermato il portavoce del commissario Ue alla salute e protezione dei consumatori, John Dalli. "La situazione è sotto controllo e la Commissione farà del suo meglio per risolvere la situazione", ha rassicurato il portavoce Fréderic Vincent.
L'allerta, ha ricordato Vincent, è stato fatto scattare dall'Italia già una prima volta lo scorso 9 giugno e, grazie al sistema di allerta rapida Ue, tutte le informazioni relative alla mozzarella contaminata sono subito state rese disponbili ai 27 Paesi Ue. E' scattata poi una seconda allerta, dato che l'Italia riesporta la mozzarella in Slovenia.
L'Istituto zooprofilattico di Torino, di Bologna, Trento e quello delle Venezie, che ha sede a Padova, hanno già cominciato ad analizzare i campioni di mozzarella blu.
Dai primi risultati la contaminazione dei formaggi è stata causata dal batterio pseudomonas fluorescens. Analisi di laboratorio sono ancora in corso nel capoluogo piemontese per capire se anche nei casi registrati a Torino la causa sia da addebitare allo pseudomonas fluorescens.
Bartolomeo Griglio (AIVEMP): " Si tratta di un batterio non inserito tra gli indicatori di igiene o di sicurezza alimentare da parte della UE in quanto non pericoloso per l'uomo, ma ben conosciuto dai produttori del settore lattiero caseario per le sue capacità di causare alterazioni nel latte e nei formaggi. Alcune specie sono in grado di svilupparsi anche a temperature di refrigerazione e di produrre pigmenti verde-azzurro".
- nonna ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Quando ho letto la notizia giorni fa...ero stata tentata di segnalarla qui...ma la tristezza per questi reiterati comportamenti contrari alla onestà mi ha fatto desistere!!!!
Quando mai sarà possibile una statistica di quello che diventa di dominio pubblico e...di quello che invece rimane sommerso, come per l'Iceberg?
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ivana
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
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Re: Battaglia a Bruxelles
ma, al di là della reazione allarmata di comprare una mozzarella e vederla cambiar colore, alla fin fine dicono che questo batterio non è pericoloso per l'uomo...
e il fatto che cambi colore verso il blu mi ricorda le muffe del gorgonzola, del Roquefort.. etc..
nel dubbio, meglio mozzarella di bufala! e comuqnue, che senso ha comprare, in Italia, mozzarella prodotta in Germania?
e il fatto che cambi colore verso il blu mi ricorda le muffe del gorgonzola, del Roquefort.. etc..
nel dubbio, meglio mozzarella di bufala! e comuqnue, che senso ha comprare, in Italia, mozzarella prodotta in Germania?
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- Nona Picia
- cavalier del forum
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Re: Battaglia a Bruxelles
Senmbra che gran parte delle mozzarelle, compresa quella di bufale campana, siano fatte con latte non italiano......
Ciao ciao
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Re: Battaglia a Bruxelles
Dicono che il batterio appartenga alla famiglia dei Preudomonas.babatriestina ha scritto:alla fin fine dicono che questo batterio non è pericoloso per l'uomo...
e il fatto che cambi colore verso il blu mi ricorda le muffe del gorgonzola
Re: Battaglia a Bruxelles
mah, probabilmente non sono comportamenti disonesti, se quello Pseudomonas non è patogeno, può essere una normale colorazione della materia grassa di quei prodotti, chiamarle mozzarelle non è il caso.. (ah, io le compro, non voglio fare pubblicità, ma hanno la scadenza a un mese dopo la produzione, il gusto è più o meno uguale a quello di altri prodotti delle grandi distribuzioni, sono comode..)nonna ivana ha scritto:contrari alla onestà
babatriestina ha scritto:che senso ha comprare, in Italia, mozzarella prodotta in Germania?
comodità, solo comodità, e costo...
il latte di bufala, vorrei essere smentito, ma ho poche speranze, è tra i più "inquinati" da batteri, generalmente non patogeni, e da cellule del latte, (globuli bianchi che la mammella della bufala rilascia nel latte per difendersi dalle infezioni).Nona Picia ha scritto:compresa quella di bufale campana, siano fatte con latte non italiano...
la bufala vive preferibilmente immersa nel "fango", anche la sua mammella...
però con questa elevata presenza di g. bianchi, il latte di bufala "dura" naturalmente di più, anche a temperatura ambiente, come quello di pecora, non giurerei sull'origine nazionale di tutte le mozzarelle di bufala, purtroppo...
siamo al solito discorso tra ciò che è salubre e ciò che è appetibile...
chi produce il gorgonzola seguendo TUTTE le attuali leggi e norme sull'igiene, è costretto a innestarlo con muffe coltivate appositamente, se no non si svilupperebbero naturalmente, una volta lo facevano con il latte di vacche a fine lattazione, carico di batteri e lieviti, come dal latte di vacche "stracche" lo Stracchino..
- nonna ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Non disonestà...ma giri viziosi, per l'Europa.
Non allarmismo...ma bisogna sempre essere col 'libro di chimica aperto, per capirci un po'...visto che, praticamente, sono tutti "prodotti di provetta", a questo punto!!!
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ivana
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Re: Battaglia a Bruxelles
Pseudomonas aeruginosa xe el più noto:macondo ha scritto:
Dicono che il batterio appartenga alla famiglia dei Pseudomonas.
http://it.wikipedia.org/wiki/Pseudomonas_aeruginosa
un'infezion che se pol ciapar anche in ospedal, ma sto pseudodomonas qua
http://en.wikipedia.org/wiki/Pseudomonas_fluorescens
el pol dar malattie, ma el xe anche doprado per far el yogurt e per crear antibiotici..
( podè imaginar che di fia de medico sto nome lo go sentido spesso citar per scherzo..)
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