Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e quando

soprattutto in relazion a Trieste
Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e quando

Messaggio da gabriella villa »

seguendo il consiglio di adler
AdlerTS ha scritto

Se cerchi informazioni di questo tipo, sicuramente troverai qualcosa nelle sezioni sulla prima guerra (specialmente Ormai è finita ) e su i ricordi del nonno..
ho pensato di spostare le mie domande dal Salotin alla sezione sulla prima guerra.
perche’ infine le mie ricerche si concentrano sempre piu’ su quel periodo e sull’immediato dopoguerra. Si potrebbe creare un nuovo argomento intitolato all’incirca come l’oggetto di questo messaggio.

Prima di azzardarmi a scrivere ho letto per quanto ho potuto gli argomenti storici presenti nel forum, soprattutto quelli relativi alla guerra, ai decenni che di poco la precedono e agli anni immediatamente successivi. Sicuramente mi sara’ sfuggito qualcosa, ma spero di aver incamerato “i fondamentali”.

Il ritorno dalla guerra
Per quanto riguarda dei combattenti AU della nostra zona (ex litorale austriaco-ex oesterreichisces Kuestenland - magari abbreviato in LA-OEK? :wink: ) preciso meglio la mia domanda. Mi interessa ricostruire il percorso di mio nonno durante e subito dopo la grande guerra. Ecco i dati che ho gia’:

fonte: Qualifikationsliste – Kriegsarchiv, Wien (KAW)
1875 - nasce a cormons (LA-AU)
1896 - entra nel servizio attivo della Landwher (esercito regolare) come Einjaehrig Freiwilliger (volontario di 1 anno) - frequenta la Verpflegsaspiranten u. E.F. Schule in Wien (viene assegnato alla sussistenza essendo enologo di professione) – diventa Verpflegungsakzessist, guarnigione Wien (credo sia il primo grado, corrispondente all’italiano sottotenente)
1898 - passa nella Riserva sempre come Verpflegungsakzessist
dal 1899 al 1908 - presta regolarmente servizio per 21 giorni ogni due anni a Klagenfurt e Marburg-Maribor
1908 - uebersetzt in das Verhaeltnis der Evidenz der Landwehr (credo significhi che viene passato alla riserva)
1914 viene richiamato il 27.07.1914 e assegnato al Verpflegungs Magazin a Graz, poi a Gorizia, poi a Marburg-Maribor

flag_uk

I’m trying to fill in details about my gandfather (my mother’s father) history during WWI. My questions concern in particular his return home after WWI was ended.

He was born in 1875 in Cormons, a small town in the region that at the time was part of Austria-Hungary and was called Adriatisches Kuestenland.

I make a summary of data concerning his military service obtained from his Qualifikationsliste – Kriegsarchiv, Wien.

1896
he enters active service in the regular army (Landwher) as Einjaehrig Freiwilliger (1 year long voluntary service) – he attends officer school (Verpflegsaspiranten u. E.F. Schule in Wien – he was enologist)
– he becomes Verpflegungsakzessist in Klagenfurt garrison (I think this is the first rank for a commissioned officer, perhaps similar to the italian sottotenente)
from 1899 to 1908
he serves for a 3-week period every two years in Klagenfurt and Marburg-Maribor (I think this was standard practice in the A-H army)
1908
“uebersetzt in das Verhaeltnis der Evidenz der Landwehr” (I think this means he is moved to the reserve)
1914
he is called for war on 27.07.1914 and assigned to the Verpflegungs Magazin in Graz, then in Goerz, then in Marburg-Maribor
here is his photo taken in august 1914


flag_de

Seit einigen Jahren, ersuche ich Auskuenfte ueber meinen Grossvater (der Vater meiner Mutter). Er wurde in 1875 in Cormons, in einem Staedtchen in der Naehe von Goerz, damals Kuestenland, geboren.

Ich moechte etwas mehr ueber seine Geschichte als Soldat der Doppelmonarchie waehrend des I. Weltkriegs erfahren, und besonders wie und wenn er am Ende des Krieges in Cormons heimgekommen sein kann.

Ich resumiere was ich bis Heute (am meisten aus seiner Qualifikationsliste im Kriegsarchiv - Wien) erfahren habe:

1896
„assentiert und eingetheilt als Eijaehrig Freiwilliger auf 10 Jahre stehenden Heer und 2 Jahre in der Landwehr“

1897
„hat die Verpflegsaspiranten u. E.F. Schule in Wien absolviert und die Pruefung zum Reserve Verpflegsbeamten mit entsprechendem Erfolge abgelegt“ (er war Oenolog als Beruf) und wird als „Militaer-Verpflegungsakzessist in die Reserve uebersetzt - Garnisons-Orte Klagenfurt“.

Ab1899 bis 1908 hat er regelmaessig 3 Wochen lang alle 2 Jahren Dienstuebung absolviert – Rang Nr. 130.

27.07.1914
wird er mobilisiert. Er dient als „Zugetheilt dem Magasineur“ zuerst in Graz, spaeter in Goerz“.
Hier ist seine Photo in August 1914


Immagine

maggio 1915 - viene promosso Landwehr Verpfl. Offiz. i.d. Evidenz d. Landw. – Magazineur sempre a Marburg

ecco una foto di quel periodo

flag_uk
1915, May
he becomes Magazineur - Landwehr Verpfl. Offiz. i.d. Evidenz d. Landw. in Marburg. Here is a photo taken around that time.


flag_de

01.05.1915
wird er „befoerdert zum Landwehr Verpfl. Offiz.“
Hier ist seine Photo im Jahre 1915


Immagine

05.09.1916 – il suo fascicolo non contiene documenti posteriori a questa data
29.12.1916 - spedisce a casa una foto da Bereczk (Siebenbuergen-Transilvania) - oggi Bretcu in Romania - nei Carpazi, vicino al passo di Ojtuz, dove all’incirca in quell‘epoca ci fu una nota battaglia fra Germania+AU e Romania. Qui e‘ in servizio (suppongo) sempre nella sussistenza.

ecco la foto, scattata „nella corte ove io abito“

flag_uk

There are no documents in his army file in Wien after September 1916.

29.12.1916
he posts his photo to his wife (my grandmother) at the time living in Marburg or possibly in Graz.
The photo is dated from Bereczk (Siebenbuergen-Transylvania) - today Bretcu in Romania – in the Carpatian mountains, not far from Ojtuz Pass where around that time Germans and Austro-Hungarians fought Rumanians.
here is the photo,” taken (he writes) in the courtyard where I live”.


flag_de

Nach September 1916, gibt es kein Dokument in der Qualifikationsliste mehr, doch habe ich ein Photo das er an meiner Grossmutter (damals in Marburg-Maribor oder in Graz wohnend) schriebte. Diese Photo ist vom 29.12.1916 datiert und wurde von ihm aus Bereczk (Siebenbuergen, Carpathen, in der Naehe von Ojtuz Pass wo in diesem Period eine Schlacht zwischen Deutschland + A-U mit Rumaenien stattfand ) gesandt. Ich glaube im Moment diente er dort als Verpflegungsoffizier.
Hier ist diese Photo


Immagine

Le notizie successive provengono da un documento di cui mi ha inviato copia l’archivio di stato di Trieste. Si tratta di un Landsturmevidenzblatt datato 1919 (?!) del Landwehrterritorialkommando der Dienstbestimmung di Graz. La cosa piu‘ interessante (oltre alla data) e‘ un’annotazione a matita scritta pero‘ in gotico corsivo (chissa‘ se qualcuno riesce a leggere l’ultima parola?): U. It. ?Zug?

flag_uk

Later information I foud about him comes from the State Archive in Trieste. It consists in a “Landsturmevidenzblatt“ dated 1919 (?!) issued by the „Landwehrterritorialkommando der Dienstbestimmung in Graz“.
At the foot of the page there is a pencilled note which I cannot quite read because it is written by hand in Gothic alphabet. Could it be U. It. ?Zug?


flag_de

Danach fand ich ein „Landsturmevidenzblatt“ vom „Landwehrterritorialkommando der Dienstbestimmung in Graz“ datiert 1919 (?!) im Triester Staatsarchiv. Darauf liegt eine
Bleistiftnote, vielleicht U. It. ?Zug?, dass ich nicht genau lesen kann weil ich Schwierigkeiten mit dem Gothischen Handschrift habe .


Immagine

1920 - L’ultima data proviene da un brandello di PASSAPORTO PER L’INTERNO con timbro TARVIS 13.04.1920 e la dicitura a matita Entry

flag_uk

The latest date I have is 13.04.1920 and it is stamped on an Italian passaporto per l’interno (passport for the interior). From what I know about my grandfahter’s biography, it should refer to some trip he might have taken from Cormons to (I think) Graz and not to his return home from WWI.

flag_de

Der letzte Datum, ueber ich sicher bin ist 13.04.1920. Er ist in einem Italienischen Pass fuer das Interieur gestempelt, zusammen mit dem Ort „Tarvis“ und „Entry“ in bleistift geschrieben.

Immagine
Immagine

mandi_ha scritto:
Vedo che hai già provato il Kriegsarchiv … l'ho fatto anch'io...
Ci sono andata per una settimana l’anno scorso perche’ per mail mi avevano assicuato che esisteva presso di loro la Qualifikationsliste di mio nonno (documento estremamente interessante perche’ ricchissimo di informazioni e annotazioni anche circa la “vita privata”). Mi hanno anche spiegato che mentre i documenti di soldati e graduati sono stati spediti in Italia a seguito delle prescrizioni del trattato di pace, quelli di chi e’ stato uffciale AU prima della guerra sono rimasti a Vienna, anche per motivi di “sicurezza”, mi sembra di aver capito.

E’ proprio sul periodo dall’inizio del 1917 al 1920 che mi mancano informazioni. Da qui la mia richiesta d’aiuto, per cercare di farmi un’idea di come possano essere andate le cose. Le mie perplessita’ maggiori riguardano il modo in cui i militari AU del Litorale rimasti lontano dalle zone di origine (penso a mio nonno che suppongo dovesse tornare dalla Transilvania) hanno attraversato il “nuovo” confine (che immagino sia stato abbondantemente presidiato – a Tarvis mi pare ci fossero gli inglesi, al Brennero gli italiani, fra Austria e nuovo stato SHS (serbi-croati-sloveni) a quanto so si e’ continuato a sparare per parecchi mesi. Avranno dovuto presentare documenti: quali? Hanno dovuto dichiarare subito da che parte intendevano stare (ecco la mia domanda sulle Optierungen)? Se non subito, quando hanno dovuto dichiarare la propria scelta?

Per quanto ne so, mio nonno non dovrebbe essere stato ne’ prigioniero ne’ ferito. Ma io non gli ho mai parlato (e’ morto nel 1935, parecchi anni prima che io nascessi) e mia nonna della guerra ha sempre raccontato poco. Inoltre e’ morta nel 1975, molti anni prima che a me venisse in mente di fare una ricerca sistematica. A questo proposito ringrazio baba

babatriestina ha scritto:
Mio padre semplicemente smise la divisa e rientrò a casa. una lettera che conservo dell'epoca scrive da Graz più o meno soldati ovunnque, ufficiali che si strappano le mostrine..
e mandi
mandi_ha scritto:
…sto svolgendo ricerche allargate al periodo del rientro in Italia dei soldati . Avendo trovato sul foglio matricolare luogo e data del rientro, poi per un colpo di fortuna ho trovato delle liste che contengono i nominativi dei soldati ritornati con le navi . Ho i nomi dei soldati ritornati giuliani, adriatici ecc e trentini nel 19 e 20 . Guarda se vuoi nel post Triestini e trentini per capire meglio.
Scrivimi, se vuoi, che dato che vivi a Milano, ho qualche alto suggerimento da darti, che potrebbe aiutare anche me.


mandi, se mi dici cosa ti interessa, saro’ lieta di collaborare per quanto posso.

Gli anni di passaggio fra vecchia e nuova amministrazione
babatriestina ha scritto:
fra l'amminsitrazione Au e la vera e propria annessione ci fu un periodo di amminsitrazione di occupazione militare. Qualcosa della vecchia amminsitrazione AU venne conservato e perdura tuttora.
E’ proprio questo il periodo piu’ misterioso. Delle istituzioni AU ho avuto modo di sperimentare l’anagrafe conservata presso le parrocchie (il primo censimento italiano nella zona di Cormons e’ del 1921, ma la parrocchia li’ ha continuato a raccogliere date: per esempio, di mia nonna hanno registrato i fatti essenziali fino alla morte (1975).
Ho consulato inoltre, sempre a Cormons, il Tavolare (ottimo – devo continuare le ricerche).

Finora non ho ancora provato con l’anagrafe di Trieste per i dati su mia nonna, che, ripeto, vi ha abitato dal 1920 al 1930 con i tre figli (che qui hanno studiato: il nautico il maggiore nato 1910 – le commerciali mia mamma nata 1912 – non so quale liceo il piccolo nato 1914, che poi ha fatto l’universita’ a Napoli) e poi in vecchiaia. Quando torno a Trieste, spero questo autunno, potrei provare a cercare qualcosa nelle scuole.

Come e’ cambiato, per esempio, il modo di rapportarsi dei cittadini alle istituzioni (amministrazioni, scuole, parrocchie)? Come e quando si e’ realizzato il passaggio dal corpo di leggi AU a quello italiano?
Ho qualche informazione diciamo ufficiale, ma mi manca il racconto dell’esperienza quotidiana.

Per quanto riguarda la grande guerra in generale: di solito passo l’estate a Temu’ (BS). Forse non tutti sanno che qui esiste un piccolo museo dedicato alla guerra bianca in Adamello - 1915-1918 che raccoglie soprattutto i cimeli restituiti dai ghiacciai lombardi (ma qui siamo proprio al confine con il Trentino – al passo del Tonale c’e’ stato il confine italo-austriaco fino al 1915, come ben sanno i trentini). L’indirizzo e’ http://www.museoguerrabianca.it. Posso, se a qualcuno puo’ essere utile, fare da collegamento con quelli del museo.

per la serie: dove si trova questo edificio?
qui ci sono mia mamma bambina (quella con la bambola) e suo fratello maggiore, mia nonna, mio bisnonno e mia bisnonna. La data potrebbe essere: primavera 1915 o qualche mese piu’ tardi. Il luogo potrebbe essere Marburg o Graz.
Spero che il bell’edificio liberty sullo sfondo non sia nel frattempo stato distrutto. Qualcuno lo riconosce?

flag_uk

This is quite an obscure and difficult period. Official military documents (at least in my grandfather’s case) did not reach Wien from his last assignment (which I suppose to be in Transylvania). From what I know, a sort of subdued „war“ went on for some time after the end of 1918 between such Austra-Hungary „Nachfolgestaaten“ (as for instance Hungary) and Romania or SHS in various forms.

That is exactly the period I am trying to know a little better. For what I understand, UK soldiers guarded Tarvis Pass (on my grandfather‘s pass, ENTRY is written in pencil beside the stamp), italian soldiers guarded the Brenner Pass and A-U frontiers to the East were still uncertain and/or fought about.

Unfortunately my grandfather died in 1935 before I was born and my grandmother seems not to have liked to tell much about the war…

If somebody can help me in my search about the years 1917-1922 in „Mitteleuropa“, and particularly with reference to what happened to A-U citizens in the last years of the war and immediately after, I will be very grateful ;-).

I have two more questions to ask:
1 - does anybody recognize the fine liberty building on the back of this photo taken possibly around the end of 1915or the beginning of 1916?
My great-grandfather, great-grandmother, grandmother, mother and her brother are among the people (my mother is the little child with a doll in the foreground). The place should be Marburg-Maribor or Graz. I think it could be Marburg: from enlargements I have obtain the scenery pictures on the wall under the porch are river-scenes (or maybe lakeshore scenes). Could it be the Drau River? or maybe the Mur?


flag_de

Ich habe erfahren, dass es schwer ist, detaillierte Nachrichten ab 1917 zu 1922 zu erringen. Was ich glaube, ist dass mein Grossvater bis das Ende des Krieges in Siebenbuergen diente, dass er nachher nach seinen Heimatsort zurueckkam, und dass er um Anfang 1920 nach Graz um Familiengruende reiste. Doch kann ich absolut nicht sicher sein. Ich bitte hier um Hilfe, weil vielleicht es irgendeiner gibt, der von aehnlichen Faelle wisst.

[…]
Ich ersuche auch im General Auskuenfte ueber das Period 1918-1922 besonder um was im Bereich von oestlichen und suedoestlichen Grenzen Oesterreich geschah. In Prinzip habe ich eine schematische Idee darueber, doch waere ich interessiert Details und Geschichten von einzelnen Leute zu erfahren.

Ich habe zwei Photos meiner Familie mehr, und weiss dass die erste ungefaehr 1915, die zweite ungefaehr 1916 gemacht wurden, doch weiss ich nicht genau wo – vielleicht erkennt irgendeiner die Ortschaft. Beide koennten in Marburg oder in Graz gemacht sein.


Immagine

e qualcuno ricorda qualcosa circa lo strano “monumento” alle spalle dei bambini (mia mamma e i suoi fratelli forse alla fine del 1916) ? Graz?

flag_uk

2 – does anybody remeber the queer little monument the children are standing near? They are my mother and her two brothers around the end of 1916. The place should still be Marburg or Graz.
Immagine

flag_uk

Please excuse mistakes in my English (I’m out of exercise) and in my history knowledge (I’m trying to fill in blanks).

Thank you in advance for any possible help and byby.


flag_de

Ich bitte um Entschuldigund fuer meinen Fehler. Ich kann Deutsch nur mit Schwierigkeit reden und schreiben. Darum habe ich auch auf Englisch uebersetzt.

Danke im Voraus



ciaocio


se sbalio, corigetemi!
Avatar utente
babatriestina
senator
senator
Messaggi: 41451
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
Località: Trieste, Borgo Teresiano

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da babatriestina »

gabriella villa ha scritto: babatriestina ha scritto:
Mio padre semplicemente smise la divisa e rientrò a casa. una lettera che conservo dell'epoca scrive da Graz più o meno soldati ovunnque, ufficiali che si strappano le mostrine..
il caso di mio padre, allora ventenne studente di medicina, dovrebbe essere leggermente diverso, perchè nel giugno 1918, impegnato in un ospedale da campo nelle retrovie del Piave, durante l'offensiva AU del Piave, prese il tifo, venne ricoverato a Klagenfurt , poi rientrò a Trieste verso Ferragosto, e non chiedetemi come ma sembra che in settembre si recasse a Graz per frequentare l'università. In ottobre rientrò definitivamente a Trieste e il 30 ottobre smise la divisa e passò alla Guardia Nazionale. ( ho trovato alcune note sue sul retro di una fotografia, perchè me ne aveva parlato tante volte, ma sempre frammentariamente e non riuscivo a riordinare questi frammenti..)

ps : sua madre, mia nonna, aveva origini Cormonesi.. :-D


per la forma del tuo post, sarà un po' da rimettere a posto, mi sa comunque che hai messo alcune foto di allegati in fondo, ignorando l'opzione "allinea col testo". Con un po' di pazienza si potrà rimediare


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

grazie, baba. la prossima volta cerchero' di far meglio

gabriella (el straus)


se sbalio, corigetemi!
Avatar utente
AdlerTS
cavalier del forum
cavalier del forum
Messaggi: 9561
Iscritto il: mar 27 dic 2005, 21:35
Località: mail: adlerts[at]email.it

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da AdlerTS »

Non preoccuparti per le foto, le sistemiamo volentieri noi. Hai già fatto un gran lavoro di ricerca ! complimenti !
ho notato un particolare che mi ha fatto sorridere: sul PASSAPORTO PER L’INTERNO c'e' una voce esplicita per i baffi :-) evidentemente non era concepibile non averli !


Mal no far, paura no gaver.
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

adler scrive:
ho notato un particolare che mi ha fatto sorridere: sul PASSAPORTO PER L’INTERNO c'e' una voce esplicita per i baffi :-) evidentemente non era concepibile non averli !
Pare che sia proprio cosi'! :-)

Pubblicamente grazie all'anima misericordiosa che sistemato un po' il mio mismas!


se sbalio, corigetemi!
Avatar utente
babatriestina
senator
senator
Messaggi: 41451
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
Località: Trieste, Borgo Teresiano

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da babatriestina »

qualcosa sul passaggio delle due amministrazioni lo trovi su questi libri
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=24&t=3584
in particolare il secondo
DAGLI ASBURGO A MUSSOLINI
Venezia Giulia 1918-1922

de Almerigo Apollonio


ma tendono a parlare soprattutto dal lato politico più che amministrativo.


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Avatar utente
1382-1918
citadin
citadin
Messaggi: 829
Iscritto il: ven 18 apr 2008, 6:24
Località: Trieste

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da 1382-1918 »

gabriella villa ha scritto:Le mie perplessita’ maggiori riguardano il modo in cui i militari AU del Litorale rimasti lontano dalle zone di origine (penso a mio nonno che suppongo dovesse tornare dalla Transilvania) hanno attraversato il “nuovo” confine (che immagino sia stato abbondantemente presidiato – a Tarvis mi pare ci fossero gli inglesi, al Brennero gli italiani, fra Austria e nuovo stato SHS (serbi-croati-sloveni) a quanto so si e’ continuato a sparare per parecchi mesi. Avranno dovuto presentare documenti: quali? Hanno dovuto dichiarare subito da che parte intendevano stare (ecco la mia domanda sulle Optierungen)? Se non subito, quando hanno dovuto dichiarare la propria scelta?
Da tener presente che fino al 1920 inoltrato non c'era effettivamente un "nuovo" confine, ma c'erano solo confini provvisori tra truppe d'occupazione. Il Trattato di Pace andava a stabilire dei confini già nel 1919 solo per ciò che riguardava il territorio del nuovo Stato dell'Austria tedesca. Per cui in riguardo all'Italia solo per il Tirolo meridionale. Per il resto dei territori ci sono altri trattati, e questi andrebbero letti attentamente. Ad esempio per il confine tra Italia e Regno SHS, il Trattato di Rapallo.
Ora non ricordo di preciso, dovrei andare a rileggermeli, ma di solito si stabiliva che tutti coloro fossero residenti in un determinato Comune ad una data di riferimento, diventavano automaticamente cittadini dello Stato subentrante e in caso di rifiuto, questo Stato avrebbe potuto richiedere l'allontanamento dell'individuo entro un certo lasso di tempo. Questo in linea generale, poi le postille magari hanno regolato la cosa in maniera diversa, ripeto, ora non ricordo, bisognerebbe andare a leggersi i trattati e le leggi derivate che li hanno applicati.
In ogni caso qualsiasi forma di "opzione" sia stata richiesta ai "nostri" nel periodo 1918-1920, non poteva che trattarsi di una forzatura, o forse di una specie di verifica per saggiare il grado di benevolenza del singolo verso lo Stato Italiano.


gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

babatriestina ha scritto:
qualcosa sul passaggio delle due amministrazioni lo trovi su questi libri
viewtopic.php?f=24&t=3584
in particolare il secondo
DAGLI ASBURGO A MUSSOLINI
Venezia Giulia 1918-1922
de Almerigo Apollonio
Provvedo a leggere il post.

Il libro lo sto leggendo da un po', ma procedo lentamente perche' lo trovo noiosino. Forse continuando mi piacera' di piu' ... e comunque il senso del dovere austroungarico mi impone di continuare la lettura

ciaociao
(el straus)


se sbalio, corigetemi!
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

1382-1918 ha scritto:
fino al 1920 inoltrato non c'era effettivamente un "nuovo" confine, ma c'erano solo confini provvisori tra truppe d'occupazione
...
Per il resto dei territori ci sono altri trattati
La mia difficolta' sta proprio nel capire che cosa puo' essere successo a una singola persona (in questo caso mio nonno) in un luogo specifico (in questo caso tornando a Cormons probabilmente dalla Transilvania e quindi dovendo presumibilmente attraversare piu' di una frontiera - non so di preciso quali, quante e dove - ma comunque in tempi difficilissimi). Percio' chiedo attraverso il Forum se qualcuno ha ricordi (ovviamente indiretti) o cognizione di casi simili.
E' chiaro che il nonno avrebbe potuto anche (come credo abbia fatto piu' d'uno) "approfittare" degli ultimi, convulsi giorni di guerra e attraversare tutto l'impero - sconvolto ma ancora unito - prima che i trattati definissero i "nuovi confini". Se cosi' avesse fatto, non mi sento di accusarlo di "opportunismo": aveva "a casa" 3 figli dai 4 agli 8 anni, oltre alla moglie.
Sono pero' propensa a credere che il suo senso del dovere possa averlo costretto a soluzioni meno comode - dopotutto nella Qualifikationsliste il suo carattere e' definito offenherzig und ehrenvoll e, ripeto, anche la sua reputazione familiare era di "poco furbo".

1382-1918 ha scritto:
di solito si stabiliva che tutti coloro fossero residenti in un determinato Comune ad una data di riferimento, diventavano automaticamente cittadini dello Stato subentrante e in caso di rifiuto, questo Stato avrebbe potuto richiedere l'allontanamento dell'individuo entro un certo lasso di tempo
Dalla lettura del trattato "principale" (mi pare che per AU e Italia fosse quello di St. Germain ma non ho tutto sottomano) mi era parso di capire che le opzioni andassero in qualche modo esercitate, diciamo, in maniera ufficiale. Ricordo infatti che da qualche parte si precisava che a optare era il capofamiglia e che l'Italia ha insistito particolarmente perche' fra gli aventi diritto a optare fossero inclusi i pertinenti a una determinata localita'. Se capisco bene tu dici invece che l'Optierung e' stata automatica (tipo silenzio-assenso). Sai se cosi' si e' verificato in tutta la regione (ex Litorale-Kuestenland) e quale potrebbero essere state le date?
In ogni caso qualsiasi forma di "opzione" sia stata richiesta ai "nostri" nel periodo 1918-1920, non poteva che trattarsi di una forzatura, o forse di una specie di verifica per saggiare il grado di benevolenza del singolo verso lo Stato Italiano.
E' proprio questo il punto che mi interessa; e soprattutto: agli ex militari AU (come mio nonno) era forse richiesta una dichiarazione formale di intenti?

So che negli anni seguenti (mi pare intorno al 1926) una legge fascista prevedeva la confisca dei beni a chi avesse "indebitamente" manifestato sentimenti antiitaliani (forse sarebbe meglio scrivere: avversi al regime?)

Mi rendo conto di accostarmi a un argomento particolarmente delicato, che puo' spiacevolmente andare a toccare le esperienze di vita dei singoli. Il mio scopo pero' non e' quello di emettere giudizi, ma quello di capire un po' meglio cosa puo' essere successo. E per far questo, io penso, e' proprio necessario raccogliere testimonianze dirette di molte persone, tutte diverse, tutte ugualmente degne di rispetto.

E dopo tutte queste domande difficili: :-)
ciau
gabriella
(el straus)


se sbalio, corigetemi!
Avatar utente
babatriestina
senator
senator
Messaggi: 41451
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
Località: Trieste, Borgo Teresiano

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da babatriestina »

quello di cui posso essere certa, visto che ho convissuto con al mia famiglia, abitante a Trieste nel 1918, che loro non hanno dovuto fare alcuna opzione e sono diventati automaticamente cittadini italiani. Incluso mio padre che come detto aveva fatto il militare AU ( il nonno no, era troppo vecchio, idem immagino l'altro nonno).
Secondo me, il fatto che non ci furono opzioni a livello individuale è confermato dal fatto che invece in diversi luoghi furono fatti plebisciti a livello globale: oltre a quello della Carinzia mi sembra che ce ne siano stati altri, anche se adesso non ricordo dove.
Ho l'impressione che si tenda a confondere il post prima guerra con il post seconda guerra. dove invece ci furono opzioni a iosa, per ridurre le minoranze, e che vennero fatte proprio per evitare ciò che accadde dopo la prima guerra, in cui le minoranze erano state inglobate nei nuovi confini. Queste impressioni le ho tratte dalla lettura di libri di storia non italiani che trattano il problema a livello europeo.
E non dimentichiamo che, se qua a Trieste ci fu un periodo di amministrazione militare, in altri Paesi ex AU ci furono brevi regimi più o meno rivoluzionari, come l'Ungheria di Bela Kun, e più moderatamente la marxista " Vienna Rossa". Insomma, un po' di mismas c'è stato..


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

Sempre a proposito della fine della guerra, nel sito http://www.vlib.us/medical/ ho trovato la traduzione del capitolo intitolato “The Army Medical Service of the Imperial and Royal 114th Infantry Regiment” (Il reparto sanitario dell’Imperial-regio 114° Reggimento di Fanteria) - pp 460- 480 - scritto dal dott. Leopold Strauss, ultimo comandante medico del reggimento – tratto dal libro: Linzer Hessen - Geschichte des k.u.k.Infantriereregimentes Ernst Ludwig Grossherzog von Hessen und bei Rhein Nr 114 und der Traditionstraeger - Linz on the Danube, xx, DXCII pubblicato da Hessen Offizierbund, 1937 a cura di Sauer, Heinrich Oberst (a.D.)
Traduzione e introduzione di JEAN MAIN, © 2002 - 13 BINDAGA STREET, ARANDA, ACT 2614, AUSTRALIA main@pcug.org.au
flag_uk
At http://www.vlib.us/medical/ I found the chapter “The Army Medical Service of the Imperial and Royal 14th Infantry Regiment” AS WRITTEN BY Dr LEOPOLD STRAUSS, THE REGIMENT'S LAST CHIEF MEDICAL OFFICER INTRODUCED AND TRANSLATED BY JEAN MAIN, © 2002 - 13 BINDAGA STREET, ARANDA, ACT 2614, AUSTRALIA main@pcug.org.au
- pp 460-480 of the book: Linzer Hessen - Geschichte des k.u.k.Infantriereregimentes Ernst Ludwig Grossherzog von Hessen und bei Rhein Nr 114 und der Traditionstraeger - Linz on the Danube, xx, DXCII pp. Hessen Offizierbund, 1937, by Sauer, Heinrich Oberst (a.D.)

Ho trovato la lettura interessante. Riporto (e traduco) qui:
1 - la cronologia riassuntiva della storia del reggimento (credo compilata dal traduttore)
2 - le annotazioni dell’autore relative al periodo settembre-novembre 1918
3 - l’epilogo, scritto dal traduttore.
flag_uk
There is also a list of SIGNIFICANT DATES IN THE LIFE OF THE REGIMENT which I do not give here – I think this was written by the translator, but I’m not sure. Here it is in italian:


1 –
DATE SIGNIFICATIVE PER LA STORIA DEL REGGIMENTO
1.8.1914---------------------- inizia la mobilitazione generale
6.8.1914---------------------- il regg. e’ completamente mobilitato ed equipaggiato
28.8.1914 --------------------- prima azione vicino al villaggio di Oserdow sul fronte russo
10.1914----------------------- combattimenti nelle zone di Lezajik, Stary Miasto e Nisko
2a meta’ 11.1914 ---------- offensiva a NE di Cracovia
1a meta’12.1914------------ battaglia di Limanowa-Lapanow
19.2.1915------------------- combattimenti vicino Sierowa
2.5.1915---------------------- offensiva importante a Gorlice
23.5.1915---------------------- l’Italia entra in guerra al fianco degli Alleati nonostante l’alleanza con l’Austria-Ungheria
3a settimana 6.1915 ---------------- riprende l’offensiva di maggio. Il regg. combatte presso Krasnik e Lublin.
fine 9.1915---------------- trinceramento presso Oiyka-Oderadskij.
18.2.1916-------------------- il regg. riceve il cambio. Inizio dei preparativi per il trasferimento sul fronte meridionale (Sud Tirolo)
meta’ 3.1916 ---------------------Arrivo di tutto il regg. sul fronte meridionale
15.5.1915-------------------------- attacco importante su Tonezza, Monte Cimone e Arsiero, Monte Majo
8.1916 ---------------------------3° battaglione trasferito sull’Isonzo
10.1916-------------------------- 3° battaglione ritorna in Sud Tirolo ma viene inviato sul Pasubio
6.1917------------------------------ aspri combattimenti su Ortigara, Porta Lepozza e altipiano di Asiago (Sette Comuni)
11.9.1917 ------------------- il regg. combatte sull’Isonzo, in particolare sul Monte San Gabriele.
10.1917 ------------------------- ritorno in Sud Tirolo
24.10.1917---------------------- inizia l’offensiva di autunno. Combattimenti su Cismon Collicello. Aspri combattimenti nella gola del Brenta
8.12.1917 --------------------- ricevuto il cambio
21.12.1917 -------------------- ritorno al fronte. combattimenti al Col del Orso e Col della Beretta.
fine 1.1918------------------- ricevuto il cambio
9.2- 30.5.1918 ---------------- a Vienna per riorganizzazione
11.6.1918 --------------------------- combattimenti durissimi a Col del Rosso e Gola di Frenzela nel quadro della battaglia dei Sette Comuni (Battaglia di Asiago)
2.7.1918 ----------------------------- ricevuto il cambio. Riposo nei villaggi presso Kurtatsch, Entikiar e Tramin.
9.1918 ------------------------ esercitazione al passo della Mendola
fine 10.1918 ------------------- ritorno ai Sette Comuni
3.11.1918----------------------- firmato armistizio con l’Italia
4.11.1918 ----------------------- ultimi colpi di fuoco sparati da soldati del reggimento
10.11.1918 --------------------- tutti hanno attraversato il Brennero evitando cosi’ di essere catturati come prigionieri di guerra. All’arrivo a Linz i componenti del reggimento sono congedati.
Nota: alcune date possono essere soltanto indicative.

Il resoconto scritto dal dott. Strauss costituisce un capitolo del libro 'Linzer Hessen', autore il colonnello (Rtd.) Heinrich Sauer, pubblicato dalla Lega degli ufficiale del regg. Hessen, Linz sul Danubio, 1937 (n.d.r.: la traduzione italiana e’ mia)
flag_uk
This account by Dr. Leopold Strauss forms a Chapter in the book 'Linzer Hessen' by Colonel (Rtd.) Heinrich Sauer published by the Hessen Offiziersbund, Linz on the Danube, 1937.

2 –
“… Alla fine di settembre il reggimento si trasferi’ nella zona di Villazone presso Trento. Qui si cominciarono a percepire le conseguenze dei triasti avvenimenti dell’autunno 1918. I viveri divennero ancora piu’ scarsi; divenne impossibile procurarsi uniformi, scarpe e materiale sanitario nonostante ci venisser ripetutamente ordinato di approntarci per una campagnia invernale. Di bocca in bocca circolavano brutte voci e gli sguardi dei locali, soprattutto quelli delle donne, si facevano maliziosi e ostili. La truppa continuava a ricevere giornali. Fu costituito un gran numero di commissioni incaricate di risolvere problemi insolubili. L’atmosfera si fece nervosa e carica di elettricita’, come in attesa che la tensione si scaricasse.
flag_uk
At the end of September the Regiment marched into the area of Villazone near Trient. Here the sad events of the autumn of 1918 began to cast their shadow. Our food supply became scarcer than ever before, uniforms, shoes and dressings were simply unobtainable despite numerous orders to ready for a winter campaign. Bad rumours circulated from mouth to mouth and the eyes of the inhabitants, particularly its womenfolk, became malicious and unfriendly. Newspaper upon newspaper reached the troops. A large number of commissions, that had been given unsolvable problems to solve, were formed. A nervousness and sultriness lay in the air that needed to discharge.

Gli ufficiali sanitari pero’ non potevano percepire questi segni della crisi incombente perche’ dovevano occuparsi della pratica medica. Nell’autunno del 1918 in tutta Europa si succedettero piu’ ondate di un’epidemia di influenza che causo’ piu’ morti che non la guerra. Il nostro reggimento fu relativamente risparmiato, ma i civili di Villanzano furono duramente colpiti e dovettero costantemente essere assistiti. A Villanzano ci fu anche la difterite, che richiese le piu’ efficaci misure preventive.
flag_uk
The medical officers were, however, not able to note these signs of an approaching crisis as they had to practice medicine. In the autumn of 1918 wave upon wave of an influenza epidemic covered Europe and caused a greater number of deaths than the war. The Regiment itself was spared somewhat but the civilian population of Villazano was badly hit and required constant attention. There was also diphtheria in Villazano which required the strongest of preventive measures.

Alla fine di ottobre il reggimento torno’ sull’altipiano dei Sette Comuni, una zona che gia’aveva inzuppato del proprio sangue. La nostra intera anima si rifiutava di tornare a combattere sui Sette Comuni, ma ancora una volta trionfo’ il senso del dovere verso il giuramento prestato.
flag_uk
At the end of October the Regiment again marched to the Seven Communities, an area that had been endlessly drenched in its blood. One's whole soul resisted being used in the Seven Communities, but even in this the consciousness of a soldier's oath of duty was triumphant.

E improvvisamente la guerra fini’. Nel corpo gravemente offeso lo spirito si era guastato. Per necessita’ - e confuso dalla propaganda -l’animo aveva smarrito il cammino. Questa e’ l’unica spiegazione possibile per gli avvenimenti del novemb re 1918. Persino portatori di nomi illustri furono trascinati in un’ebbrezza malefica; non si deve quindi farne rimprovero all’uomo comune. Queste riflessioni di certo non hanno molto a che fare con la medicina, ma a un ufficiale medico che presto’ servizio con il reggimento per cinque anni ed ebbe modo di conoscere l’animo buono dei suoi soldati bisogna permettere di cercare in qualche modo una spiegazione “medica” dei fatti (n.d.r.: qui la traduzione sembra zoppicante: sarebbe interessante leggere il testo tedesco.)
flag_uk
And suddenly the war was over. In the badly wounded body the spirit had become sick. Out of necessity and confused by slogans the soul had lost its way. This is the only explanation for the events of November 1918. Even bearers of noble names were carried away by the intoxication of the times so that one cannot blame the ordinary man for this. These musings have certainly nothing to do with the Regiment's medical service but for a medical officer who served with the Regiment for five years and knew the good souls of its men; one must permit his search for a medical explanation.

Le gesta del reggimento restano. Il suo eroismo e’ testimoniato dagli allori che gli sono stati attribuiti e sara’ ricordato per generazioni. Ma quanto piu’ cresce la distanza fra quei fatti , tanto piu’ gli sforzi dei Samaritani appariranno sbiaditi. Ed fu proprio questo servizio che richiese spiriti magnanimi. Possano queste pagine rendere per sempre testimonianza di quei tranquilli eroi che vissero, soffrirono e morirono nell’adempimento del proprio dovere di Samaritani verso il reggimento.
flag_uk
The deeds of the Regiment remain. Its heroism is remembered in its laurel leaves. It will be remembered for generations. But - the greater the distance from those events the more the efforts of the Samaritans will pale. And it is especially this service that required mighty men. May these pages be a memorial to all those quiet heroes who lived, suffered and died while carrying out their Samaritan duties with the Regiment.

3 –

Epilogo
Prima di tutto voglio onorare che scrisse questa storia del servizio medico del I regg. di fanteria, l’ultimo dei responsabili medici, il dott. Leopold Strauss. Strauss nacque a Gruenbach presso Linz in Austria Superiore nel 1889. Allo scoppio della guerra sembra che fosse ufficiale della Riserva. Inizio’ il servizio al fronte il 6 di agosto e lo continuo’ con una sola interruzione durante tutta la guerra. Ricevette cinque menzioni onorevoli, una gia’ nel dicembre 1914 quando il reggimento si trovava sul fronte russo. L’ultima gli fu assegnata per l’opera prestata in giugno 1918 durante le battaglie al Col del Rosso e nella gola del Frenzela. Ognuno di questi riconoscimenti e’ dovuto al suo coraggio sotto il fuoco, al meticoloso espletamento delle proprie funzioni e alla freddezza con cui si occupo’ dell’evacuazione dei feriti (copie delle motivazioni sono state ritrovate presso l’Archivio Militare di Stato austriaco -Oesterreichisches Kriegsarchiv).
flag_uk
Epilogue
Firstly, I would here like to pay tribute to the writer of this history of the medical service of the 1th Infantry Regiment, its last Chief Medical Officer, Dr. Leopold Strauss. Dr. Strauss was born in Gruenbach near Linz in Upper Austria in 1889. At the outbreak of the war he appears to have been an officer in the Reserve and by 6th August 1914 he commenced his frontline service where he was to remain with only one interruption for the duration of the war.
During his service he received five Awards, one as early as December 1914 while the Regiment was on the Russian front. His last Award was for the work he had carried out in June 1918 during the fighting on Col del Rosso and in the Frenzela Gorge. Each and every one of the five Recommendations for these Awards refers to his courage under fire, the meticulous manner in which he carried out his duties and how his coolness assisted the evacuation of the wounded. (Copies of the Recommendations have been obtained from the Oesterreichisches Kriegsarchiv, the Austrian War Archives).

… cosa successe al reggimento dopo la firma dell’armistizio con l’Italia il 3 novembre 1918…
flag_uk
… what became of the Regiment after the signing of an Armistice with Italy on 3rd November 1918…

Molto si e’ scritto altrove a proposito degli avvenimenti succedssivi; in breve: il 2 novembre il I battaglione ricevette l’ordine di arrampicarsi sul Panarotta (2002 m) per coprire il ritiro delle truppe.
I soldati udirono spari nelle valli, videro luci che salivano non trovarono traccia di truppe austriache. Decisero di avanzare nelle montagne. Il 4 novembre in una vallata incontrarono una colonna di autoblindo inglesi e aprirono il fuoco; avevano pero’ poche munizioni ed erano stanchissimi e decisero di ritirarsi in fretta. Questi furono gli ultimi colpi di armi da cuoco sparati sul fronte italiano.
flag_uk
Much has been written elsewhere about the events that followed but very briefly, on the 2nd of November the 1st Battalion had been ordered to climb Panarotta (2002 m) to cover a troop withdrawal. They heard firing in the valleys, saw lights go up but saw nothing whatever of other Austrian troops. They decided to march further into the mountains. On 4th November in a valley they came across a column of English armoured cars and opened fire but as they had little ammunition left and were deadly tired they withdrew quickly. These were to be the last shots fired on the Italian front.

Fino al pomeriggio del 5 novembre il battaglione non seppe nulla dell’armistizio firmato il 3. Furono anche informati che se non avessero attraversato il Brennero entro il 10 novembre, sarebbero divenuti prigionieri di guerra. Si affrettarono allora a procedere piu’ all’interno in montagna. Attraversarono passi apparentemente invalicabili; marciarono per giorni interi e, alla fine, riuscirono ad attraversare il Brennero in tempo. Un po’ piu’ avanti riuscirono a salire su un treno e arrivarono a Linz il 12 novembre alle 8,30. Marciarono inquadrati fino agli alloggi del Castello, consegnarono le armi e ricevettero il congedo. Durante tutta questa avventurosa ritirata attraverso le montagne e lontano da sentieri battuti il battaglione, privo di viveri, mantenne una disciplina esemplare. Il loro scopo era di non cadere prigionieri.
flag_uk
It was not until the afternoon of 5th November that the Battalion was advised that an Armistice had been concluded on the 3rd . They were also advised that unless they crossed the Brenner Pass by the 10th , they would become Prisoners of War. They packed up immediately and headed further into the mountains. They crossed seemingly impassable mountain ranges; they marched for days on end and eventually arrived at the Brenner Pass in time.
Further on they were able to pick up a train and they arrived in Linz on the 12th November at 8.30 a.m. They then marched in closed formation to the Castle Barracks, handed in their rifles and were disbanded. During the whole of this remarkable withdrawal over trackless mountains, without regular food, the Battalion had maintained exemplary discipline. They had been determined not to become Prisoners of War.


E mentre il I battaglione affrontava la sua marcia solitaria attraverso le montagne, molte unita’ restarono prese nella confusione dell’armistizio e nella frantumazione della maggior parte dell’esercito Austriaco. L’anarchia dilago’, depositi dell’esercito vennero saccheggiati da truppe indisciplinate, soldati lasciarono il proprio posto senza ordini e camion e carretti carichi di bottino sciamarono verso il nord.
flag_uk
And while the 1st Battalion had been on its lonely march over the mountains many units were caught up in the confusion of the Armistice and the collapse of much of the Austrian Army. Anarchy prevailed, Army depots were plundered by undisciplined troops, men left their posts without orders and trucks and cars loaded with loot raced northwards.

Il Col. Onti (n.d.r.: Col. August Onti, allora comandante del reggimento) voleva evitare che il resto del reggimento fosse fatto prigioniero. Anch’egli cerco’ di raggiungere il Brennero al piu’ presto. Evito’ Trento e raggiunse Bozen (ora chiamata Bolzano) senza incidenti. Cio’ che gli uomini videro li indusse a rinunciare a ordine e disciplina. Alcuni gruppi chiesero di poter raggiungere il Brennero nella notte, ma furono persuasi a fermarsi. Il reggimento riusci’ a raggiungere il Tirolo settentrionale in tempo. Ulteriori ordini avrebbero dovuto essere impartiti dal comando militare a Monte Isel, ma giunse notizia che il comando non si trovava piu’ la’. A Bad Hall pare che i soldati siano saliti su un treno chiedendo il permesso di ritornare a casa. Il col. Onti accordo’ il permesso e in seguito molti lasciarono il treno a ciascuna stazione. Il resto arrivo’ alla stazione di Linz durante la notte; qui, senza ulteriori cerimonie, quanto restava del reggimento fu sciolto.
flag_uk
Col. Onti (Col. August Onti, the then Commanding Officer of the Regiment) was also determined that the remainder of the Regiment should not become Prisoners of War and he, too, tried to reach the Brenner Pass as quickly as possible. They avoided Trient and reached Bozen (now called Bolzano) without incident.
What the men saw around them loosened order and discipline. Some groups wanted to leave during the night to reach the Brenner Pass but were persuaded to remain. The Regiment did reach North Tyrol in time. Further orders were to be received from the Army Command at Mount Isel, but a message reached them that it was no longer there.
At Bad Hall they seem to have picked up a train and the men asked whether they could return home. Col. Onti gave his permission and so the numbers thinned from station to station. They arrived at Linz during the night and there at the railway station and without further ado the rest of the Regiment was dismissed.


Non traduco in tedesco perche’ il testo originale dovrebbe appunto essere in tedesco (e inoltre non ne sarei capace).
flag_uk
I do not give a german translation because the original should be written in german (and furthermore I am sure I could not do a good enough job).

Ho trovato la narrazione interessante, soprattutto la descrizione dei primi giorni di servizio sul fronte galiziano e - ancor di piu’, anche perche’ piu’ attinente mia ricerca - le fasi relative agli ultimi mesi di guerra che qui ho riportato e tradotto.
flag_uk
I found the story quite interesting, especially the description of the first days on the russian front and – even more so because it concerns my particular investigation – what the author relates about the last months of the war.

Qualcuno ha letto il libro originale? Qualcuno e’ al corrente di testimonianze simili, magari – fortuna inaudita! – relative a unita’ A-U di stanza sul fronte rumeno-ungherese?
flag_uk
Did somebody read the original book?
Does an ybody know of diaries of A-U units or any other material relating what happened at the end of the war to A-U soldiers on the Rumanian-Hungarian front?


ciaociao
gabriella

P.S. Spero che quello che ho scritto e tradotto sia leggibile: a giudicare dall'anteprima pare di no.
Purtroppo non riesco a fare di meglio con la formattazione del testo.


se sbalio, corigetemi!
Avatar utente
mandi_
eximio
eximio
Messaggi: 2875
Iscritto il: sab 22 mag 2010, 18:47

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da mandi_ »

Io posso forse suggerirti di controllare quel nome di Villazone, conoscendo bene le zone da te citate,Trento, Pasubio, Altopiano dei sette Comuni. Il monte Pasubio vicino alla zona dei 7 comuni, corrisponde ai luoghi della Strafexpedition. Inoltre lì passava il confine italo asburgico e ci sono stati sanguinosi combattimenti tra Kaiserjager e Italiani, in luoghi asperrimi. Ho visitato di recente questi luoghi ed ho visto gli antichi cippi di confine. Invece" Vilazone" secondo me può corrispondere a Villazzano, che è vicino a Gardolo, nelle vicinanze di Trento. Ho scoperto recentemente che a Gardolo c'era un campo di concentrazione,un pò come quello di Cervigliano, in Abruzzo. Il peggiore di tutti i Campi Italiani fu l'Asinara. In questi Campi venivano collocati prigionieri che tornavano dalla Siberia (pur avendo optato per l'Italia)per un periodo di tempo in condizioni veramente tristi. Molti morirono, per i disagi e le malattie. Inoltre venivano collocati anche prigionieri Austriaci. Non so se c'entra qualcosa col tuo discorso.
Posso solo aggiungere che io ho saputo di recente di questo.
Nell'Archivio di Trieste , cercando per i fatti miei altre cose riguardanti le mie ricerche, mi sono imbattuta in documenti ,( credo del 1919, ma li ho già citati nel forum)che parlavano di "fogli di rientro" a Trieste e zone Istriane con molti nominativi . Ho avuto pochissimo tempo per approfondire, ma mi sono fatta l'idea che per rientrare ci volesse una specie di permesso di non so chi, penso delle Autorità del tempo in zona. Infatti molti permessi sono stti negati, per simpatie filoasburgiche o sospetta simpatia per il bolscevismo.
Ciao, buon lavoro !
Mandi


"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"

Antoine de Saint-Exupéry
Avatar utente
AdlerTS
cavalier del forum
cavalier del forum
Messaggi: 9561
Iscritto il: mar 27 dic 2005, 21:35
Località: mail: adlerts[at]email.it

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da AdlerTS »

Gabriella, purtroppo non ho letto il libro :(
gabriella villa ha scritto:P.S. Spero che quello che ho scritto e tradotto sia leggibile: a giudicare dall'anteprima pare di no.
Purtroppo non riesco a fare di meglio con la formattazione del testo.
per la formatazione, invece, ho aggiunto un corsivo all'inglese in maniera di permettere più facilmente di "identificarlo" a chi volesse leggere una lingua sola :-)

Per i permessi, ho riportato in questo messaggio come ancora nel 1935 le persone fossero schedate in base ai "buoni" (o meno) sentimenti italiani... figurarsi a fine guerra !


Mal no far, paura no gaver.
Avatar utente
babatriestina
senator
senator
Messaggi: 41451
Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
Località: Trieste, Borgo Teresiano

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da babatriestina »

AdlerTS ha scritto:
Per i permessi, ho riportato in questo messaggio come ancora nel 1935 le persone fossero schedate in base ai "buoni" (o meno) sentimenti italiani... figurarsi a fine guerra !
te ga mai guardado i archivi della Polizia AU? :-D :-D :-D i xe tuti conservai.. :roll: :wink:


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

Re: Ricerche biografiche 1918: tutti a casa. Come, dove e qu

Messaggio da gabriella villa »

grazie a tutti per suggerimenti, consigli e indicazioni: approfondiro'.
grazie ad Adler per la formattazione: prima o poi riusciro' a imparare: spero prima.

DIARI DELL’I.R. Nr. 14.
correggo un errore dell'autore o del traduttore: il numero del reggimento a volte e' indicato come 114. ma si tratta del 14. Linzer Hessen. un veloce controllo delle liste dei reggimenti di fanteria A-U me l’ha confermato.
il nome del paese (Villazone) e' scritto cosi', probabilmente storpiato dall'autore. nella traduzione ho lasciato immutata la grafia originale dei toponimi.

TORNANDO A MIO NONNO
per quanto riguarda la ricerca presso la gendarmeria A-U suggerita da Baba sono abbastanza sicura che il povero non abbia combinato niente di grave, almeno fino al settembre 1916 (data dell’ultimo aggiornamento della sua Qualifikationsliste) perche’ nel fascicolo esiste un apposito modulo sul quale andavano registrate punizioni o censure e il relativo spazio e’ sbarrato in diagonale con un autorevole e onnicomprensivo Faellt lehr aus! (e’ vuoto!). anche nel periodo dell’occupazione A-U da caporetto fino all’armistizio pare non risulti nulla a suo carico. a questo proposito, presso il Kriegsarchiv ho avuto modo di sbirciare l’indice della documentazione relativa all’Isonzoarmee di boroevic (ci sarebbe da passare qualche decennio a spulciarla, ma dev’essere interessantissima per la gente del kuestenland).

per quanto riguarda eventuali conti da regolare con i regi carabinieri al ritorno, parrebbe anche qui che non ci sia stato nulla di particolarmente reprensibile, infatti il nostro e’ stato accettato in italia. se in seguito abbia avuto “difficolta’” con il regime fascista, e’ proprio quello che sto cercando di stabilire. filofascista non dovrebbe essere stato, perche’ un ex-sindaco di cormons ha fatto ricerche in merito per un suo libro dedicato al periodo fra le due guerre e mio nonno, a differenza di un paio dei suoi fratelli, viene ignorato.

l’indagine continua... e una scappata a trieste si fa per me sempre piu’ urgente.

ciaociao, mandi (inteso come saluto)
gabriella


se sbalio, corigetemi!
gabriella villa
vilegiante
vilegiante
Messaggi: 29
Iscritto il: mar 3 ago 2010, 12:27

tutti a casa

Messaggio da gabriella villa »

seguendo il link indicato da Adler ho trovato senza problemi il documento da lui fotografato con http://foto.deifavento.org/amici-forum/ ... datura.jpg

sono poi arrivata al post di maraggos (martedì 15 maggio 2007) a proposito del riassunto del foglio matricolare (?) di suo bisnonno ufficiale A-U ma i link http://spazioweb.rita.it/miosito/franc_stipic.pdf per l’originale e http://spazioweb.rita.it/miosito/franc_stipic.xls per un riassunto sotto forma di foglio xls sembrano inattivi.

mi interesserebbe confrontare questi documenti con quelli di mio nonno e forse potrei, se sono simili, dare una mano a maraggos (in caso non abbia ancora risolto il problema) con la lettura del gotico corsivo. In occasione delle mie ricerche al KAW ho constatato che nemmeno gli archivisti locali leggono facilmente quel tipo di documenti, perche’ a volte l’individualismo ottocentesco si esprime in geroglifici maledetti.

ciaociao
gabriella


se sbalio, corigetemi!

Torna a “La prima guera mondial”