esame de terza media- INVALSI

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sum culex
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esame de terza media- INVALSI

Messaggio da sum culex »

Due mie nipotine ga fato sto ano l'esame de terza media; tra le solite materie iera anche un 'test' (se disi cussì?) che se ciamava INVALSI. A parte che i se ga acorto che el iera stampà sbaglià e in diverse scole i lo ga invalidado: cossa vol dir sta sigla?
Mi odio le sigle perchè per tante no capisso cossa che le vol dir.
De questa, dopo un lungo studio, go pensà che podessi esser questo el significato:

Istituto Nazionale Verifica Avanzata Livello Stupidi Inseganti

ma go paura chce no sia del tuto giusto.
ciao
sum culex

P.S.: adesso el mio 'calcolator eletronico' funziona de novo.


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sono piccolo ma crescero
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da AdlerTS »

che, a detta degli insegnanti stessi, xe abbastanza all'acqua de rose ....


Mal no far, paura no gaver.
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Elisa
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da Elisa »

sum culex ha scritto: P.S.: adesso el mio 'calcolator eletronico' funziona de novo.
Che piazer!!!!!
Qua noi diresen: m' è tornà l' anima al corpo! :cheezy_298: :cheezy_298: :cheezy_298: :-D :-D :-D


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mandi_
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da mandi_ »

Da quel che so io, comunque, gli insegnanti odiano le prove INVALSI con tutto il cuore. Non conosco nessun insegnante che le apprezzi, anche perchè ste prove non tengono conto dei ragazzi con difficoltà non "certificate", così mi è stato detto.
Don Milani ragionava in altro modo...
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da babatriestina »

se ho ben capito, l'idea sarebbe di:
1 applicare le medesime prove ad alunni di tutta Italia, per avere un confronto
2 utilizzarle pure in parte per giudicare l'operato degli insegnanti ( che sono contrari, anche perchè i loro obiettivi non coincidono necessariamente con quelli INVALSI)

Per don Milani, ognuno ha le sue idee, per me se la scuola italiana ha subito un grave declino, lo dobbiamo anche a lui e ai suoi epigoni.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da mandi_ »

Cara Baba

Come sei drastica!
Senti, non voglio addentrarmi troppo nell'argomento ma :

- le prove INVALSI non corrispondono agli esami di Terza media. Si svolgono in maggio, se non sbaglio.Gli Esami di Terza media si svolgono in giugno e sono un'altra cosa.
- suppongo sia vero che gli insegnanti abbiano paura di essere giudicat, ma non è questa la cosa importante.
- ritengo però che quello che stia più a cuore agli stessi sia questo : non ritengono giusto che siano giudicati allo stesso modo di tutti gli altri, dei bambini o ragazzi che abbiano provate e serie difficoltà, pur non essendo "certificati" da un neuropsichiatra.(questo mi chiedono di dire le mie amiche insegnanti).
- ritengo giusto aiutare un ragazzo con difficoltà, se si è impegnato molto secondo le sue capacità; non ritengo giusto aiutare con una promozione facile un ragazzo senza problemi , che non si è impegnato per niente.
- ricorda che mi riferisco a ragazzi della Scuola dell'obbligo. Bisognerebbe fare dei distinguo.
-su Don Milani , ci sarebbe parecchio da discutere sulla tua osservazione.

Mandi


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da babatriestina »

mandi_ ha scritto: - le prove INVALSI non corrispondono agli esami di Terza media. Si svolgono in maggio, se non sbaglio.Gli Esami di Terza media si svolgono in giugno e sono un'altra cosa.
questo io lo ignoro, spero che ti risponda NonaPicia, le cui nipoti hanno sostenuto esami e prove
mandi_ ha scritto:- suppongo sia vero che gli insegnanti abbiano paura di essere giudicati, ma non è questa la cosa importante.
risale ancora ai tempi in cui insegnavo, il tentativo di trovare un criterio con cui giudicare gli insegnanti , allo scopo di differenziarne le retribuzioni. un argomento spinossimo , a cui è difficile trovare una soluzione che soddisfi tutti.
mandi_ ha scritto:- ritengo però che quello che stia più a cuore agli stessi sia questo : non ritengono giusto che siano giudicati allo stesso modo di tutti gli altri, dei bambini o ragazzi che abbiano provate e serie difficoltà, pur non essendo "certificati" da un neuropsichiatra.(questo mi chiedono di dire le mie amiche insegnanti).
- ritengo giusto aiutare un ragazzo con difficoltà, se si è impegnato molto secondo le sue capacità; non ritengo giusto aiutare con una promozione facile un ragazzo senza problemi , che non si è impegnato per niente.
- ricorda che mi riferisco a ragazzi della Scuola dell'obbligo. Bisognerebbe fare dei distinguo.
Mi piacerebbe sapere comunque se l'esito delle prove INVALSI hanno influenza sulla valutazione finale del singolo alunno o se essa rimane demandata come sempre agli esami interni della Scuola media e se le prove abbiano più che altro un significato statistico. So che moltissimi professori le hanno osteggiate.
Il discorso sulla scuola dell'obbligo, in cui devo dire ho fatto solo una brevissima esperienza almeno se ci riferiamo alla Scuola media inferiore e che quindi non conosco di prima mano , è abbastanza lungo: a mio parere è giustissimo che l'obbligo scolastico ci sia e che possa essere ulteriormente prolungato, ma se si desidera che questa permanenza a scuola sia proficua si ha da dare a tutti una scuola statale di qualità e non generalmente buonistica e promozionistica: ricordo alunni che all'innalzamento dell'obbligo si rivolgevano ai professori con le seguenti parole "questa è la scuola dell'obbligo e voi avete l'obbligo di promuoverci". Giustissima la tua distinzione fra i tipi di alunni e sulla valutazione del loro impegno. E per questo ci sono i professori e gli scrutini interni.
mandi_ ha scritto:-su Don Milani , ci sarebbe parecchio da discutere sulla tua osservazione.
il discorso sarebbe lunghissimo, perchè dovrebbe parlare della scuola ai tempi di don Milani ( che io frequentai) , della sua esperienza a Barbiana e di coloro che hanno usato il suo insegnamento per le loro idee di scuola. Io ricordo solo la sensazione assai sgradevole provata leggendo tanti anni fa la Lettera a una professoressa, la prima sensazione che provai fu " e questo sarebbe un sacerdote? e questo sarebbe amore cristiano?" . Il tutto, se avevo capito bene, perchè alcuni suoi alunni usciti dalla sua scuola media erano stati bocciati al primo anno di un Istituto magistrale.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

babatriestina ha scritto:Per don Milani, ognuno ha le sue idee, per me se la scuola italiana ha subito un grave declino, lo dobbiamo anche a lui e ai suoi epigoni.
Ho letto e riletto per oltre trent'anni i suoi scritti; l'ultima copia di "Lettera ad una professoressa" l'ho regalata ad una giovane professoressa che venne a fare il tirocinio da me un anno prima che me ne andassi in pensione.

Da suo, indegno, epigono sono il primo ad ammettere di aver sbagliato: don Milani voleva una scuola migliore, che tenesse conto che alcuni studenti avevano, era il caso mio, un genitore che si toglieva il pane di bocca per farli studiare, ed altri no, e questi erano svantaggiati in partenza e non potevano essere trattati come noi. Io ho interpretato il suo messaggio venendo incontro a questi ragazzi; ho cercato di dare loro molto affetto ed una scuola dove anche i più svantaggiati potessero proseguire e quindi, sbagliando in questo, una scuola più facile.

Ma credimi, la scuola che noi abbiamo frequentato, divisa in scuola media ed avviamento già dopo la quinta elementare, era una scuola dove chi veniva da certe famiglie, e non dico che la discriminante fosse solo il censo, andava avanti più agevolmente. Ed anche il censo aveva la sua parte: pensa a quanti nostri amici hanno avuto la scuola "a tempo pieno" con mamma e papà che pagavano lezioni private pomeridiane (ne conosco alcuni che le hanno avute persino all'università ed adesso occupano da docenti quelle cattedre...). Seguendo i suoi insegnamenti anch'io, c'erano ancora gli esami a settembre e nessuno mi pagava per farlo, facevo venire i ragazzi a scuola d'estate per fare assieme il ripasso sistematico necessario a superare l'esame. Ne vennero sempre meno. Perché? Perché era il concetto di scuola come strumento di emancipazione sociale che stava perdendo significato.

I giovani sono bersagliati ogni giorno da messaggi (telefilm, film, romanzetti...) che spiegano loro costantemente che la vita è loro, che loro sono i veri signori, che genitori, insegnanti ed in generale chi ha una funzione di "autorità" sono nella migliore delle ipotesi degli sciocchi e nella peggiore sciocchi ed arroganti. Tu non guardi la televisione ogni giorno, ma i nostri giovani sì e sono tutti convinti che nelle scuole statunitensi si impara senza studiare o tutt'al più studiando la sera prima, sono tutti convinti che la vita fatta di fatica e lavoro possa essere sostituita da una in cui la cosa più importante è "realizzarsi". I nostri giovani sono convinti ogni giorno da dame della carità che si impegnano con energie degne di miglior causa, che il massimo della poesia sia il testo di una canzone e che il pensiero profondo sie quello dell'ultimo idolo che intervistato dice "Voglio la pace nel mondo" e che tutto il resto possa essere buttato con i rifiuti non ricilabili. E ti assicuro che don Milani non proponeva una scuola, una società di questo tipo.

Ecco io vorrei che tu leggessi e rileggessi le sue opere, e non solo la più famosa "lettera ad una professoressa" (che non è sua anche se pesantemente ispirata da lui). Leggi le sue "Esperienze pastorali" ed in particolare la seconda appendice, la cosiddetta "Lettera a don Piero". Leggi le sue lettere per scoprire quanto amore c'era in lui, leggi "l'obbedienza non è più una virtù" e, meglio ancora, la lettera ai giudici che riprende quello scritto e lo amplifica (si trovano anche sul web e molti filosburgici sarebbero molto felici di leggerle).

E, per favore, non classifichiamolo semplicisticamente come "un prete comunista". Tu non lo hai fatto ma molte volte lo ho sentito classificare così.

Tu lo vedi come responsabile dello sfascio della scuola. Io come un profeta, inascoltato o mal interpretato.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da babatriestina »

Ti ringrazio per le precisazioni, vorrei solo aggiungere che non dubito che don Milani volesse una scuola migliore, possiamo solo chiederci cosa s'intende per migliore e e sotto quali aspetti e se la soluzione alla fine applicata sia quella suggerita da don Milani. So benissimo che ai nostri tempi c'era la dicotomia già al termine delle elementari, e a me sarebbe piaciuto che tutti o quasi potessero studiare nella scuola media, non sto per nulla vantando le qualità della scuola dell'avviamento. Potremmo pure fare una analisi storica, in effetti credo che la scuola di allora fosse ricalcata sul modello tedesco del Gymnasium, una scuola di 8 anni dopo le elementari, che si differenziava dalla Reali.
Anche se, dai racconti delle mie amiche che la frequentavano, stenografia, dattilografia, computisteria non erano mica materie da nulla e da come ne parlavano, erano l'equivalente del mio latino come impegno. Ma comunque dovremmo allora ampliare il discorso sulla scuola in genreale, la sua durata, il suo rapporto con l'università ed il mondo del lavoro, il confronto con altre scuole, eruropeee ed americane.. ed usciremmo dal dibattito su don Milani. Che non ho mai qualificato di "comunista" perchè didattica e politica per me sono due soggetti diversi.. direi che fa il pari col definire "fascista" chi non lo osanna..
tu dici
il concetto di scuola come strumento di emancipazione sociale che stava perdendo significato.
e concordo con te, ma possiamo chiederci perchè. Sarà mica proprio perchè essendo regalata in pratica a tutti non sta a dimostrare l'eccellenza di nessuno?
Tu non guardi la televisione ogni giorno, ma i nostri giovani sì e sono tutti convinti che nelle scuole statunitensi si impara senza studiare o tutt'al più studiando la sera prima, sono tutti convinti che la vita fatta di fatica e lavoro possa essere sostituita da una in cui la cosa più importante è "realizzarsi". I nostri giovani sono convinti ogni giorno da dame della carità che si impegnano con energie degne di miglior causa, che il massimo della poesia sia il testo di una canzone e che il pensiero profondo sie quello dell'ultimo idolo che intervistato dice "Voglio la pace nel mondo" e che tutto il resto possa essere buttato con i rifiuti non ricilabili. E ti assicuro che don Milani non proponeva una scuola, una società di questo tipo.
sottoscrivo la critica alla società e non dubbio che don Milani si rivolti nella tomba, me temo che una pietruzza al crearla l'abbia portata anche lui inconsapevolmente, per esempio minando l'autorità della scuola. E soprattutto tanti che poi lo hanno fatto più consapevolmente e ammantandosi anche delle parole di don Milani.
Tu lo vedi come responsabile dello sfascio della scuola.
No, non dico questo: sarebbe troppo vederlo come il responsabile. Ma continuo a pensare che , se la scuola si è degradata, i suoi scritti o l'uso che se ne è fatto abbiano una loro parte di responsabilità in merito. Possiamo chiederci che scuola vogliamo per le generazioni future ( i nostri politici ne propongono una: private d'élite per chi paga e un carrozzone per gli altri, sembra) e come fare per averla, e sarebbe una strada tutta in salita.
Rileggerò se li trovo volentieri gli scritti di don Milani così li possiamo discutere col testo in mano.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Vorrei adesso dire qualcosa anche sui test INVALSI.

La prima è che è vergognoso che della gente pagata per produrre questi test li faccia sbagliati. Penso che i responsabili dovrebbero, con umiltà, fare armi e bagagli ed andarsene lasciando il posto a chi, non fosse che per il timore di perdere il posto conquistato, saprà fare meglio questo lavoro.

La seconda è che non è tutto da buttare il concetto di un test uguale per tutti al quale riconosco la capacità di attivare, nella testa del risolutore, capacità logiche non disprezzabili. Tuttavia penso che questa forma di valutazione che mal si inserisca nei programmi e nello stile della scuola italiana come era almeno fino a cinque anni fa. Una scuola che ha sempre privilegiato l'esposizione dei temi in una cornice concettualmente coerente piuttosto che una scuola che privilegiasse il saper fare.

Quindi non do un giudizio negativo aprioristico sui test. Penso però che non si può mettere con semplicità una toppa nuova su un panno vecchio (lo dice il Vangelo ;-) ) e si dovrebbe ripensare a tutta l'organizzazione dei programmi scolastici e anche della scuola stessa in modo da renderli coerenti.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da mandi_ »

Mentre scrivevo, vedo che sono stati inseriti nuovi messaggi. Intanto metto questa mia risposta al messaggio di ieri di Baba, poi leggo gli altri. Scusate: ho una testa sola .....

Dopo aver scritto il messaggio che ieri avevo scritto, ho dato una scorsa a Google, ed ho visto che parte della prova d'esame di terza media è composta anche da una prova INVALSI, perciò mi devo correggere da sola.Questo avviene da pochissimo, credo, ed io non ne ero al corrente.
il tentativo di trovare un criterio con cui giudicare gli insegnanti , allo scopo di differenziarne le retribuzioni. un argomento spinossimo , a cui è difficile trovare una soluzione che soddisfi tutti.
Anch'io su questo non saprei dare una risposta equa. Posso solo dire che, avendo avuto i figli a scuola fino a poco tempo fa ed avendo una figlia all'Università, ti dirò che sono stata una mamma molto presente nel mondo scolastico, senza mai essere una persona polemica.
Ho visto molti insegnanti "venditori di fumo" cioè che mostrano di essere bravissimi, ma non lo sono.
Questi insegnanti sicuramente sarebbero meglio pagati di altri.
Ho visto insegnanti modesti, ma scrupolosi ed attenti a comprendere i loro ragazzi nelle loro problematiche, magari dando loro fiducia, e secondo me questi non verrebbero secondo gli standard nazionali giudicati dei bravi insegnanti e di conseguenza...
Da parte mia, non giudicherei di sicuro negativamente un insegnante solo perchè dà insufficienze ben meritate. Ma ricordo con piacere chi alle udienze ricordava il nome dei miei figli e ne conosceva l'andamento scolastico senza dover scorrere il registro.E magari sapeva anche ascoltare i ragazzi e un poco capirli.

a mio parere è giustissimo che l'obbligo scolastico ci sia e che possa essere ulteriormente prolungato, ma se si desidera che questa permanenza a scuola sia proficua si ha da dare a tutti una scuola statale di qualità e non generalmente buonistica e promozionistica: ricordo alunni che all'innalzamento dell'obbligo si rivolgevano ai professori con le seguenti parole "questa è la scuola dell'obbligo e voi avete l'obbligo di promuoverci".
Anche qui il discorso è piuttosto lungo. Di certo mi infurierei se dei ragazzi o i loro genitori si rivolgessero in questo modo a un professore.
I ragazzi prima di ogni cosa dovrebbero imparare a scuola una parola in disuso : il rispetto. Seconda cosa, è fin da piccoli che bisognerebbe imparare a "non pretendere". Una cosa che noto sempre più spesso èl'aggressione spesso anche fisica nei confronti di insegnanti. Ho letto di genitori che hanno insultato e addirittura picchiato insegnanti. D'altra parte, oggi si vorrebbe comprare tutto e dare tutto ai figli (giochi, telefonino a 10 anni e via dicendo). Ho il sospetto che si vorrebbero comprare anche i voti, purchè i figli crescano nella bambagia, cosa che a noi è mancata.
In questo, come vedi, sono ancora più dura di te, perchè penso che la vita non sia un letto di rose e se si vogliono figli maturi e responsabili, bisogna anche evitare di render loro tutto troppo facile.

Detto questo, io mi riferivo solo alla validità di prove INVALSI standard, tra l'altro spesso zeppe di errori, basate quasi sempre di risposte con crocette. Io, ripeto, inoltre mi riferivo ad applicare tali prove nella scuola dell'obbligo a bambini o ragazzi che hanno seguito un percorso individualizzato tutto l'anno per difficoltà comprovate ma non certificate (purtroppo sono sempre più questi bambini /ragazzi).
Che senso ha?
Don Milani
Qui il discorso è Ot. Ho letto tanti anni fa "Lettera ad una professoressa". Poi non ci ho più pensato. Invece non molto tempo fa sono stata a Barbiana e sono rimasta affascinata da certe intuizioni di Don Milani, ma non quelle che intendi tu, della promozione scontata per tutti, ma da quell' I CARE , cioè "m'interesso di te",mia libera interpretazione. E naturalmente da tante altre cose , che qui non ritengo utile riportare, per non essere troppo OT.Ho scattato un sacco di foto di Barbiana, perchè mi ha proprio colpita...

Mandi


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da nonna ivana »

Sì, continuate!
Leggo e medito...rispondere mi sarebbe troppo impegnativo...
Io ho i ricordi della mia scuola, quindi un po' anteriore al periodo vostro, in cui c'era parecchia rigidità, ma un sano individualismo che portava a risultati personali---o alla "selezione"
Poi con il contatto con il periodo anni Settanta Ottanta, con le scuole e i metodi di quegli anni, in cui frequentavano i miei figli...fino agli anni del tezo millennio, quando i nipotini frequentano la scuola privata...mi trovo ad aver vissuto una parabola...che voi avete diagnosticato giustamente!

Una leggera incertezza mi turba: perché si pensa che la scuola sia peggiorata, quando non si collabora a migliorarla?
Vuol dire che chi la gestisce, o vi lavora, pensa che sia il modo migliore, l'attuale, per insegnare?

Sì, il mondo "raffigurato" della gioventù d'oggi, trasmesso sul mezzo più mediatico che ci sia, dà proprio l'impressione che tutto sia facile, che non occorra impegnarsi, che non si debba approfondire, ma stare sulla linea di confine...divertirsi e barcamenarsi!
Un tantino di sfiducia sulla nostra scuola c'è, a confronto con quella di altri stati, dove c'è più serietà personale, e voglia di emergere...(torno sempre su questo concetto reazionario...ma in fondo sarebbe solo la molla per fare progredire noi stessi, nella conoscenza e nella responsabilità)
Spesso qui in Italia, teoricamente, siamo più avanti, le idee nuove partono da nostri pensatori...ma metterle in pratica è un'altra cosa!

Scusate...ho poco tempo di pensare e dialogare...ora accompagno zia Irma al funerale di una coetanea...poi nel pomeriggio si festeggia Teresa che compie 5 anni...poi la fiera, poi...il cibo...e poi e poi.................!!!!! :roll:
Vi seguo!!!!


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da Nona Picia »

babatriestina ha scritto:
mandi_ ha scritto: - le prove INVALSI non corrispondono agli esami di Terza media. Si svolgono in maggio, se non sbaglio.Gli Esami di Terza media si svolgono in giugno e sono un'altra cosa.
questo io lo ignoro, spero che ti risponda NonaPicia, le cui nipoti hanno sostenuto esami e prove
.
Confermo che l'Invalsi è stata prova d'esame, ma non so se è da quest'anno o già da prima.


Ciao ciao
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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da babatriestina »

io mi riferivo solo alla validità di prove INVALSI standard, tra l'altro spesso zeppe di errori, basate quasi sempre di risposte con crocette.
Non ho mai avuto per le mani una prova INVALSI per cui non posso giudicare come siano, quali siano gli errori.
ma per le risposte con crocette...
incominciò negli anni Sessanta, (Visalberghi: misurazione e valutazione 1963) in cui i primi testi di allora insistevano sul concetto di "prove oggettive", riportando a iosa esempi di compiti di italiano e perfino di matematica che , valutati da professori diversi con criteri diversi, ottenevano voti diversi. Già allora c'erano due tendenze divergenti: l'una, che suggeriva che il voto numerico andasse abolito e sostituito con valutazioni a parole (e lo fecero alla Scuola media) dall'altra che ai voti si doveva giungere con criteri oggettivi e i test a crocette venivano presentati come esempio fulgido e luminoso di tali criteri. Con esempi anche complessi..
Negli anni 70-80 leggevo libri e riviste della sezione didattica del Carli, tuttora esistenti, ma ben chiusi in casse inaccessibili, per non parlare delle riviste didattiche rilegate, buttate nei cassonetti della carta riciclata un paiod i anni fa nel corso di un repulisti :evil: :evil: :evil: ovviamente da parte di Dirigenza e Segreteria.., ecco un titolo:
de Landsheere elementi di docimologia e valutazione entrato a scuola nel 1976.
testi di docimologia, valutazione obiettiva, ed altro non venivano applicati correntemente nella pratica scolastica, ma erano portati ad esempio nei testi teorici di didattica.
in quegli anni frequentai la British School ed in particolare diedi gli esami dei cosiddetti Cambridge certificates, delle prove standard per stranieri dell'università , di cui alcuni argomenti erano trattati appunto con crocette: non il tema ed il dialogo in lingua, ma la comprensione di un testo scritto e la conoscenza di grammatica e vocabolario, ovviamente erano fatti così per poterli correggere velocemente a macchina.. e mi feci un'idea di questi sistema di valutazione.
Sistema che a scuola dapprincipio non veniva preso in considerazione per la sua atipicità: non coincideva coi normali temi tradizionali, ed era assimilato alle famose e famigerate "provette", prove scritte su soggetti orali, che le norme consigliavano e sconsigliavano al medesimo tempo: consigliavano, in quanto raccomandavano di avere una gran mole di voti, e sconsigliavano, in quanto i voti dovevano provenire dal dialogo orale ( ed io scherzavo: disegnami, a voce, una parabola). Poi ad un certo punto il Ministero negli anni Novanta scoprì questi test e li raccomandò: ne avevo una bella quantità e servivano soprattutto per avere la quantità di voti richiesta ..
c'è una caratteristica secondo me importante a questo riguardo e che dipende dal concetto diverso che c'è fra la scuola italiana e ( forse) quella anglosassone:
i test a crocette , soprattutto quando gli alunni non sono sistemati su banchi molto distanti fra loro, sono facilissimi da copiare: ora, il copiare nella tradizione italiana è visto come un gesto di solidarietà per chi dà da copiare e come un gesto di furberia ( imbroglio l'insegnante, mi faccio promuovere senza merito) da entrambi. Ovviamente anche perchè non c'è selezione, se si dicesse: Solo i primi 20 saranno ammessi, il discorso forse cambierebbe. La scuola anglosassone invece attribuisce importanza al merito personale e gli stessi alunni non stimerebbero coloro che sono promossi sfruttando lo sforzo di un altro. E i test a crocette sono meravigliosi per le copiature... ricordo di aver preso in giro alunni che avevano segnato la risposta giusta con la loro testa, e poi avevano corretto in quella sbagliata, perchè così avevano visto fare da qualcuno di cui si fidavano. Il solo vantaggio dei test a crocette è che almeno dovrebbero richiedere la capacità di leggere e comprendere sia le domande che le risposte: a volte una risposta falsa ma che riecheggia alcune parole giuste trae in inganno chi le legge con superficialità.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da malvasia »

Anche se un pochetto in ritardo, qua la mia esperienza di prima mano (insegno alle medie).
1) alle medie esistono 2 prove invalsi. Una riguarda le classi prime, i risultati non vengono comunicati agli alunni e servono esclusivamente al ministero per fini statistici. La seconda è parte integrante dell'esame di terza media, ciò vuol dire che il voto ricevuto (in decimi) fa media con i voti degli altri scritti e col voto dell'orale nel determinare il voto di uscita.
2) La prova Invalsi fa parte dell'esame da -credo- quattro anni ma è entrata a regime lentamente... per dar un'idea in molte scuole nei primi anni veniva presa in considerazione nel voto complessivo solo se positiva. Solo quest'anno fa ufficialmente media con gli altri voti ( e non deve avere valutazione negativa, pena la bocciatura)
3) A vederla (cercatevela sul sito) fa impressione... del tipo "urca ma sti muleti devi eser dei geni per saver risponder a ste domande"... una era addirittura sul coefficiente di compressione di una molla... in terza media! Mi go fato ste robe apena all'università...
4) Nonostante apparentemente difficile, credo che ben pochi siano gli alunni che l'hanno fallita (cioè che hanno ottenuto un voto di 5 o inferiore) Motivo? Il metodo di valutazione assolutamente non lineare che implicava più arrotondamenti consecutivi. Per capirci, ogni arrotondamento era un po' come se si dicesse ad un lavoratore "se lavori da 1 a 10 ore ti pago 100€ complessivi, se lavori da 11 a 20 ore 150€ e da 21 a 30 ore 180€..." L'ultimo arrotondamento consisteva nel produrre un voto unico nonostante la prova consista di due parti distinte, una di italiano e una di matematica.
5) Per evitare inghippi e, presumo, suggerimenti, il ministero ha disposto che l'assistente alla parte di prova relativa alla matematica non debba essere né l'insegnante di matematica né quello di tecnica, così come l'insegnante di italiano (e, ma non sono sicurissima, di lingue) non possa assistere alla prova di italiano. Immagino che alla base del ragionamento sia l'idea che per esempio un laureato in architettura che insegni educazione artistica non abbia, in matematica, le competenze richieste ad un ragazzino di terza media e non sia quindi in grado di aiutare!!!
Basta, mi fermo qui, e per fortuna che ho aspettato due mesi prima di rispondere, se l'avessi fatto a caldo, il post saltava ;)
Hehe, si capisce che non ho sta grande simpatia per le prove Invalsi? O meglio, l'idea di una prova uguale per tutti, che certifichi delle competenze minime che ogni alunno deve avere all'uscita delle medie, non è che sia da disprezzare, ma come al solito si son fatte le cose all'italiana....


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da malvasia »

Aggiungo, per il famoso errore... anche l'altr'anno c'era un errore e pochi se ne sono accorti. Parzialmente a scusante della commissione che ha creato i test, dirò che quello di quest'anno non è proprio loro responsabilità, quanto piuttosto al voler per forza dare risposte preconfezionate agli insegnanti che dovranno correggere la prova e alle procedure di stampa. C'era infatti un quesito che proponeva la misura dei lati ed il conseguente calcolo di perimetro ed area di un triangolo ottusangolo. Peccato che in fase di stampa il triangolo in questione sia stato dilatato (o ristretto, non ricordo) e quindi i suoi lati risultavano aver misure diverse da quelle presenti sul foglio risposte...
Nel mio caso, questo ha avuto poche conseguenze, abbiamo semplicemente deciso di accettare entrambe: quelle del foglio risposte -che ovviamente non sono state fornite da nessun alunno- e quelle reali che abbiamo debitamente misurato. Ma questo è andato bene solo per chi, come me, ha voluto fare la correzione con carta, penna e cervello, chi ha preferito usare il software fornito dal sito, si è trovato a dover rifare tutto il lavoro di immissione dati, se ben ricordo per due volte, dato che ci son state due successive modifiche al software del ministero.


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Re: esame de terza media- INVALSI

Messaggio da mandi_ »

Grazie per le informazioni.

"Hehe, si capisce che anch'io non ho sta grande simpatia per le prove Invalsi? "

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